Dove la natura è incontaminata,

è incontaminata anche la donna che vi risiede.

Le sue forme sono incontaminate,

le sue movenze sono incontaminate.

Quelle movenze e quelle forme che un occhio che vede

non può dimenticare per la bellezza solare che esprimono,

proprio come ognuno di noi non si dimentica del sole

perché sappiamo che ogni giorno deve arrivare a scaldarci,

così lei mi riscalda con il suo amore.

 

 

 

Un’isola nell’oceano

con le onde che accarezzano la tua pelle.

La modellano insieme alle mie mani

mentre ti lasci baciare dal sole,

incarnato nelle mie labbra.

Per una volta solo io e te.

 

 

 

I tuoi capelli che tra le rocce scoprì.

Neri come la morte,

mossi dal vento come la vita.

La sabbia, si intrecciava con essi

e con le tue mani.

Beati granelli

così inconsci della fortuna che avevano.

Stupida sabbia senza vita,

perché non dovrei essere io come lei?

 

 

 

Il tuo nome,

che tra mille rumori attrae il mio udito.

Un turbinio di emozioni esplodono dentro di me

quando i miei occhi incrociano i tuoi.

I tuoi, così freddi e così staccati dal mio cuore

ma che io non riesco a smettere di amare

perché legati a quel corpo.

 

 

 

Una luce che poco a poco si allontana.

Un piccolo e sottile lucignolo si sta consumando.

Quando il buio arriverà

niente potrà riaccendere i miei occhi

afflitti da quello che il resto delle mie membra provano.

La luce prima splendeva,

ma il buio non può tardare all’infinito.

Alla fine è arrivato il vento a soffiare su quel lucignolo

fino a spegnerlo per l’eternità.

 

 

 

 

 

Una storia con ferite ormai troppo profonde

da poter sanare con delle semplici cure.

Solo il tempo potrà risanare quelle ferite,

provocate da parole taglienti come affilate lame

che ti entrano nel petto e ti lacerano il cuore.

 

 

 

Perle già prese da avidi pescatori di industrie

capaci di sfruttarle solo per i propri interessi.

Non vogliono lasciarle a noi,

piccoli pescatori di provincia,

capaci di mettere tutte le loro forze per averne una.

Una in tutta la vita.

 

 

 

È un oggetto esposto in vetrina.

Lo puoi benissimo vedere,

ma non puoi toccarlo.

Così sono i lunghi capelli neri

della ragazza che amo.

Li posso contemplare

ma non li posso toccare.

Tutte le cose hanno un proprio padrone,

mentre le cose possedute non hanno niente.

Chi come me è posseduto non ha niente,

può solo sperare, e continuare a sperare

nella carità di qualche benefattore.

 

 

 

Ho ritrovato una gemma.

Ho ritrovato parte della mia vita

che si era allontanata da me e che

tristemente, non riuscivo più a trovare.

Ora quella gemma è di nuovo qui,

mi sta aspettando.

Quando la riavrò,

sarà per sempre.

 

 

 

CONFESSIONE

Quattro pensieri che esprimono mille parole.Solitamente userei le mille parole ma oggi no.Non sono nemmeno riuscito a parlarle di persona.Mi manca perché non ne posso più di vivere senza lei.Vivere senza le sue mani,senza i suoi occhi che incrociano i miei, senza il suo amore.Non so nemmeno spiegarmi come mai sto scrivendo queste cose,perché scriverle mi sta provocando un dolore immenso. D’altra parte il mio unico e solo desiderio è quello di parlarle e chiederle perché non mi vuole dare un’altra opportunità.Forse le prometterei di non farla più soffrire,di renderla felice,di esserle qualsiasi cosa pur di starle vicino.Peccato che nella vita non sempre si viene perdonati e non sempre viene concessa una seconda possibilità.

 

 

 

 

 

Dormi mia stella,

mio pianeta lontano,

mio unico desiderio.

Più lontana da me tu andrai,

più io correrò per raggiungerti,

per non lasciarti andare,

per sfiorare ancora una volta le tue labbra

e tenendoti la mano

sussurrarti ancora una volta:

ti amo.

 

 

 

Se solo ti avessi qui

potrei mostrarti come riuscirei

a starti vicino per ore senza parlare.

Passare dolcemente la mano sui tuoi capelli d’oro,

sfiorare il viso dalla pelle incantata

e morbida come solo tu hai.

Avvicinandomi a te baciarti,

prima delicatamente ma via via stringendoti,

stringendoti sempre più forte,

per paura che quel sogno, un giorno,

possa finire.

 

 

 

Durante la notte si fanno decine di sogni.

Il più frequente nella mia mente è che

mi sveglio la mattina e tu sei lì con me.

Apri gli occhi, con la mano sfiori

il mio incredulo viso e mi dici:

“non ci lasceremo mai”.

Mi avvicino e ti bacio,

ma non è che un sogno.

 

 

 

CONFESSIONE

Non sarà l’ultima cosa che scriverò,ma probabilmente sarà l’ultima cosa che scriverò su di lei.Lei che ho amato così tanto da quando ero piccolo.Lei alta e irraggiungibile,con i suoi lunghi capelli biondi che le scendevano sul viso.Lei che ho amato per le sue mani, per il modo in cui le muoveva.Lo scopo della mia vita era lei e quando finalmente ero riuscito a raggiungerla ho imparato anche a odiarla.Odiarla perché non era come la volevo io.Non la ho più voluta per questo.Peccato che ti accorgi dell’importanza di una persona solo quando non puoi più averla accanto.Solo quando ti accorgi di averla gettata via per la tua incertezza. E quando te ne rendi conto ormai è troppo tardi per riaverla.Troppo tardi per riparlarci,per riprovare o per riconsiderare quello che hai fatto. E allora ti viene da chiederti se potrai mai riaverla,se potrai mai vivere senza di lei.La cosa più straziante di tutte  però è che tuttora non so cosa lei abbia provato per me.Per la verità non so nemmeno se ora soffra e non provo nemmeno a darmi una risposta.Potrebbe essere diversa da quella che voglio.Ora il sogno della mia vita è sfumato!

 

 

 

 

 

 

Terra,

con le sue stupidi leggi

sulle età e sul tempo

che non si ferma a quei piccoli istanti

in cui, ogni secondo che passa

ti allontana da quel ricordo.

 

 

 

Le onde del mare non sanno mai dove andare.

Sono solo spinte dal vento che decide.

E’ solo lui che decide se farle nascere,

come farle vivere e quando farle morire.

Così la vita di ogni persona è decisa,

da quella più importante a quella più insignificante,

sempre da fattori imprevedibili come il vento.

 

 

 

CONFESSIONE

Tenebre,oscurità.Questo è ciò che ora avvolge la mia vita.Tutto intorno a me è buio,non riesco a trovare una via d’uscita una qualsiasi cosa che possa indicarmi un miglioramento.Avete mai provato la sensazione di stare chiusi in una stanza da soli al buio?A mio avviso è terribile,ma se capitasse il primo gesto che si fa è quello di mettere le braccia avanti.Si cerca un punto solido,fermo.Ma la paura comincia già a salire.Ora provate a immaginare che la stanza sia completamente vuota.Senza mobili e senza punti fissi.In tal caso si iniziano a cercare i muri.Quando li si riesce a trovare ci si sente già più sicuri.Dopo qualche minuti che state girando intorno a questo muro non avete però ancora trovato un briciolo di luce o un’uscita e presi dal panico implorate l’aiuto di qualcuno gridando. Ora,per peggiorare la situazione,alla stanza togliete i muri.Continuate a camminare nella completa oscurità senza trovare niente.Magari spostate prima un piede e un braccio in avanti nella speranza-paura di trovare qualcosa. Svegliatevi!! Se solo vi siete immedesimati minimamente in questa situazione forse potreste capire come mi sento io ora.Cerco disperatamente qualcosa che mi dica cosa fare o che mi dica in quale direzione devo andare.Una luce che mi indichi  una via d’uscita a tutti questi problemi.Problemi che comunque ho capito non spariranno mai. L’unica soluzione è imparare a conviverci.

 

 

 

Dove sei?

Dove sei tu che devi scaldarmi?

Qui vicino a me manchi tu.

Manchi alle mie coperte,

alle mie mani,

alle mie labbra.

Mostra a tutti che non è vero,

mostra a tutti che sei ancora con me.

Mostrami il tuo cuore e fammi vedere

che non sono solo un ricordo.

 

 

 

Io e te per sempre.

Frase irrealizzabile

pronunciata da labbra troppo estasiate

incapaci di resistere alla loro metà,

e che non rimarranno per sempre unite.

 

 

Non la vedo,

eppure lei è là

coperta dalla nebbia.

Aspetta,

ora vedo i suoi occhi azzurri

mentre mi stanno cercando.

Cercano anche loro sollievo,

cercano terra incontaminata,

cercano pace,

distese silenziose dove potersi riposare.

Anche i miei cercano luoghi simili.

Ma i miei hanno anche paura,

hanno anche la paura

di tornare ad amare.

 

 

 

 

Sono migliaia che girano.

Sono piccole e buie,

non si fanno notare

per paura di far vedere

quello che in realtà veramente sono.

Sono impaurite e raffreddate,

perché non riscaldate e protette.

Sono le anime rimaste sole.

 

 

 

 

Amore.

Suona come un’eco.

Tante voci assieme pronunciano questa parola.

Una parola enorme,

forse talmente grande

che nessuno ha mai provato,

perché chi è la persona che può definirla?

 

 

 

 

Sento il suono della sua voce.

E’ lei con le sue parole così soavi,

giorno e notte potrei ascoltarle

perché di lei non mi stancherei mai.

Se fossi una farfalla,

tu per me saresti

un profumato fiore

in un deserto coperto di avidità.

Le mie ali stanche

non esiterebbero a posarsi su di te

o mio fiore profumato,

per farti vivere all’infinito.

 

 

 

I miei occhi vedono solo lei.

Vedono solo i suoi lunghi capelli

che coprono i suoi occhi azzurri.

Le sue labbra rosse

sono come le rose fiorite,

troppo belle per poterle cogliere,

troppo belle per farle appassire.

Lei troppo bella

per poterla rovinare

con il mio amore.

 

 

 

 

Occhi azzurri,

azzurri come il cielo.

Non vi sono nuvole,

non vi è tempesta

ma vi è solo pace.

Nel suo animo c’è serenità,

la serenità di un’anima

che non ha ancora amato.

 

 

 

 

Amate mani,

che si ricoprono di soave fragranza.

Vedi le sue dita,

sono come coralli

l’acqua che gli passa vicino

li accarezza in un dolce ritmo.

Un’esile danza

che infuoca il mio animo,

che mi tiene lontano da lei.

 

 

 

 

CONFESSIONE

Come posso io dire che la mia vita è avara di emozioni?Se qualche altra persona vivesse anche solo un frammento della mia vita o di una mia giornata direbbe che la mia vita è ubriaca di emozioni,eppure io No! Sento di non provare questo emozioni.Le vedo solo sfilare davanti ai miei occhi come un film vecchio e rovinato.La mia domanda ora è: perché mi sta accadendo questo? Ho provato a soffermarmi e il risultato è che,a parte qualche caso disperato,le vite degli altri le vedo molto più belle della mia.Sono arrivato,allora, pensando per diverse ore a una strana quanto reale conclusione: questo non è altro che il destino di chi si diverte a scrivere le cose che accadono nella propria vita e a farle leggere agli altri. D’altronde se ci si sofferma a pensare ci si può ricordare bene che la maggior parte dei poeti o dei musicisti (che raccontavano le proprie emozioni attraverso delle note o delle melodie) alla fine sono impazziti. Certo sarebbe una triste fine,è quella che forse aspetta anche a me?

 

 

 

 

 

Triste sorte la mia vita,

continui combattimenti con i miei sensi,

con le persone che mi vogliono bene.

Scontri fatali che mi hanno portato

a perdere quelle persone.

Io con la mia testardaggine

mi sono reso come il mare,

un susseguirsi di cambiamenti

e di scontri con qualsiasi cosa mi stesse vicina.

Io con le mie tempeste,

quando potrò raggiungere la pace?

 

 

 

Sole splendente che scaldi le anime,

venerato come un raro gioiello

degno non sei delle mie rime,

ma grande gioia esiste nel granello

 

che ti vede spuntar fin dall’albore

ancora imbevuto dal mare alzato

nelle tenebre per darsi un colore,

vedere che un altro cuore è amato.

 

Dall’alto tu vedi questi momenti,

vedi gioie ma anche grandi dolori

che dai primi sono sempre presenti.

 

Hai sempre riscaldato anche i cuori,

scalda, ti prego, quelli dei perdenti

per dar una fine ai loro tremori.

 

 

 

Vola sopra i problemi della gente,

come gli uccelli volano via dai problemi.

Lei così libera e senza pensieri.

Pensieri che,

nelle nostre anime sono come grossi macigni

e ci trattengono a terra,

ma che per gli angeli come lei,

sono inesistenti.

 

 

Il buio inizia a impadronirsi del sole.

Le tenebre avanzano portando con sé

i pianti di chi con il sole vive,

e di chi nel sole vede la speranza,

il rifugio dalle nuvole della vita.

Maledetta stagione,

ogni qualvolta arrivi allontani

i cuori degli innamorati.

Questi son chiusi nei rifugi per ripararsi,

ma non sanno che il tuo vento

sta spegnendo gli ardori

dei propri amori.

Il sole lievita nel cielo chiaro.

Ecco i suoi raggi fan ammirare

incantevole visione di raro

stupore. Capelli che con il mare

 

si confondono tramite un caro

ritmo, che il vento si diverte a dare.

I suoi occhi illuminati dal faro

son come delle stelle da adorare.

 

Mia nascosta amata senza pene,

non son presenti dilemmi da te,

tranne i libri che ti son da catene.

 

E tu dolce come il miele tremante,

con la tua bellezza crei pene

a chi come me è troppo pensante.

 

 

 

Ti guardo,

e ti vedo sempre più come un’oasi

in un deserto brulicante di vita.

Milioni di persone che creano disagio,

pensieri orrendi che fan tremare.

I miei pensieri cercano di toccare quell’oasi

ma la si vede sfumare

quasi completamente,ma non del tutto.

E i miei pensieri sperano che tu,

la mia salvezza, non sia un miraggio.

 

 

 

Mille avversità, mille pensieri

affliggono la mia vita.

Centinaia di forze sconosciute

fermano il mio amore.

Decine di persone obbligano la mia libertà

a rimanere rinchiusa.

Una sola forza suprema

arriva dal mio animo.

Nessuno e niente potrà fermarla

perché un amore sincero

non può essere incatenato.

 

 

 

Sibila un’altra fredda goccia di pioggia,

si infrange sulle tue rosse guance

e la piccola parte ancora viva

scende alla ricerca della tua bocca

per poterla sfiorare

fino a diventare parte di essa.

Pagherei dieci anni della mia vita,

la mia stessa vita per poter essere,

per pochi secondi,quella goccia.

Dolce figura dal viso incantato

brillante nell’oceano profondo,

bagliore più forte di quando nato

ero orgoglioso di esser al mondo.

 

Ancor di più ora che non confondo

amore dall’esser infatuato.

Ancor di più ora che sto capendo

quanto per te io sia innamorato.

 

Amore, una parola affascinante

per quelle persone ancora vergini.

Timorosa a chi diventa vacante

 

ricercando quello senza confini.

Quesito, nell’animo, logorante:

val forse la pena amare i casini?

 

 

 

Guarda la fine neve,

si posa leggera sui fiori,

sui rami secchi degli alberi.

Di un bianco innocente

tinge le sue vittime.

Convinte si lasciano sfiorare

fino a morire per sempre.

Neve oscura, buona e malvagia,

invocata nei monti e

odiata nelle silenziose pianure.

 

 

 

Tristezza infinita mi ghiaccia la pelle.

Come una nebbiolina mattiniera

si diffonde nell’aria.

Mi accarezza il viso

fino ad avvolgermi completamente.

Rimango solo, isolato.

In un movimento senza speranza mi agito

ma ormai quella nebbia

domina sovrana nel mio mondo.

 

 

 

Amore.

Nella mia mente

sempre la stessa parola.

Quanti dilemmi irrisolti,

quante considerazioni sul significato.

Indefinibile sentimento:

più forte dell’amicizia ma

inspiegabilmente più corto.

Stancante tanta è la sua forza,

troppa per noi piccole pedine del mondo.

Indecisi sulla sua cortezza.

 

Sempre lei.

E’ lei come un chiodo.

Incastrata nel mio cuore di roccia,

ma lontana dalla mia mente.

Maledetto cuore,

tu solo puoi togliermela

tu solo puoi cambiare la mia vita.

La mia mente ha già provato.

Perché deve essere così difficile?

 

 

 

Beati cigni nuotanti nel lago,

inconsci delle cattiverie del mondo.

Per loro fortuna

sono solo animali,

senza veri sentimenti.

Per loro fortuna

non possono provare l’amore.

Se l’amore è quello che io ho provato,

perché tutti lo cercano?

 

 

 

CONFESSIONE

Se siete arrivati fino a qui sicuramente avrete letto tutte le precedenti poesie e,molto probabilmente,anche i due racconti.Se avete letto con attenzione non dovreste aver fatto a meno di notare che tutte le poesie parlano di amore.Fino a qui tutto bene,ma se le guardate con attenzione parlano di amore in senso positivo per il sentimento in se stesso,ma in senso negativo per il resto.In senso negativo perché dico che l’amore non è duraturo,è un sentimento troppo forte che addirittura rovina.Con questo non voglio assolutamente scoraggiare chi va in cerca dell’amore vero,ma solo una cosa voglio dirgli o dirle. L’anima gemella non esiste,non si riuscirà mai a trovarla.Il massimo che si può trovare è una persona con un carattere affine e quella di solito poi diventa un’amica(che sfiga!). L’amore si costruisce quando due persone sono disposte ad assecondare i propri desideri per l’altra persona.Inizialmente non ero di questo parere ma la mia professoressa di Inglese mi ha convinto con un soddisfacente ragionamento e mi ha convertito alla tesi appena dimostrata. Le mie poesie,che a mio parere hanno ognuna una storia d’amore per conto loro,parlano dell’amore in senso negativo perché quando ho amato poi ne sono rimasto scottato.Ma non posso essere certo che quello che provavo fosse amore. L’amore dovrebbe anche costruire mentre io ne sono uscito distrutto. E l’amore nelle mie poesie viene presentato anche come un dilemma:provarlo o non provarlo? Buono o cattivo? Non saprei ancora dare una risposta a queste domande e probabilmente non saprò mai dare una risposta a queste domande.Concludo questa confessione abbastanza lunga ricordando a mio parere un concetto fondamentale:esiste l’amore vero o perfetto ma non esiste l’anima gemella. L’amore,se lo provate, non dovrebbe farvi soffrire,ma se vi fa soffrire non è detto che non sia amore.

 

 

 

Finalmente oscura e silenziosa arriva:

la notte.

Non attendi che la sua voce,

innocente e leggera ti arriva.

Ti solleva e con due parole,

ti dimentichi della prigionia terrestre.

Un buonanotte amore tanto soave

per consolarti dalle tristezze.

 

Un grido di vita viene aperto

nell’aria densa,coprendo il gemito

di morte della madre.Viene coperto,

lei si lascia andare in un fremito.

 

Con sorriso soddisfatto,la vita

scambia per il suo eterno amore.

Una nuova vita,nell’infinita

selva,inizia senza alcun timore.

 

 

 

Mia amata,

ora stai dormendo

mentre io immagino

il tuo dolce viso

sull’invidiato cuscino

che per notti può accarezzare

i tuoi capelli.

Beato sole che illumina

i tuoi occhi il mattino.

 

 

 

Ho sognati per anni questi momenti,

io e te soli

con il sottofondo del vento

che rinfresca le nostre calde anime

unite dall’amore,

e ora che questi momenti sono realtà,

vorrei fossero come dei sogni

per poter vederli finire

con noi due per sempre insieme.

 

 

 

Il vento avverso ti ha portata lontana.

Sei distante dal mio sguardo,

sei distante dalle mie dolci parole,

lontana dalle mie carezze

ma non dal mio amore

scritto dentro il mio cuore

e non sulla fragile sabbia

che il vento può spazzare.

 

 

 

Adesso distante dai miei occhi

mi accorgo che sei nella mia testa

un pensiero ostinato.

Felice mente devota a te

come ad una dea perfetta e venerabile.

Lontana da me,

ricorda il mio amore.

 

 

Risorge.

Con i suoi timidi oltraggiosi raggi

passa tra le strette fenditure

fino ad inondare di vita

il mio stanco viso.

Apro gli occhi

ma non resisto alla sua forza,

alla sua luce.

Sogno.

Il mio amore,con quella forza,

con quella bellezza.

 

 

 

Cammino solo tra le vie abbandonate.

I pensieri felici mi cullano il risveglio.

All’improvviso due colombe sbattono le ali,

cominciando il loro frenetico volo.

Sveglio dal sogno dei pensieri

noto un gatto che mi scruta.

Alle mie spalle

sento due uomini che parlano.

avverto di averli contro

come il resto del mondo.

Nessuno vuole la felicità.

Nessuno vuole pensieri felici.

 

 

 

Mi ritrovo ad osservarmi.

Fisso gli uccelli che cantano.

Vorrei essere uno di loro

per poter volare a guardare

il mio vero amore.

Li fisso sorridendo,

pensando,

a quanto poveri

sono senza amore.

Sono felice.

 

 

 

“Voglio essere il vento!”

Quello che agita le onde del mare,

suona le fronde degli alberi,

accarezza la tua morbida pelle

dal soave profumo.

Lo porto ai miei sensi,

per difenderlo dai fiori

che,invidiosi,

cercano

la perfezione irraggiungibile.

 

 

 

 

Verso lacrime.

Lacrime di tristezza,

lacrime di disperazione,

lacrime di pentimento.

Mi solcano il viso,

rigandolo di linee,

di sbarre

dentro cui si imprigiona

la mia

desolata anima.

 

 

 

Sussurrando,

a piccoli passi.

Quasi chiedendo permesso

sei entrata.

Mia amata,

quanto indescrivibile è il mio amore.

Dolce sole della mia vita,

quante volte hai illuminato

il mio triste animo.

Ora,quell’animo,

ti è devoto,

come una dea ti considera

inchinandosi al tuo sguardo,

piegandosi davanti alla tua bellezza.

Sei il tesoro infinito.

 

 

 

Freddo vento,

alza

il profumo dell’amore.

Due statue,

vive e incuriosite,

incoronate

da mazzi di rose,

osservano il miracolo.

Il Divino,

non osserva,

indifferenti colombe

spiccano il volo

verso

paesi lontani,

verso

il calore

sognato,

amato.

Trovato

dagli amanti.

Fuoco d’anima,

passione travolgente,

scalda l’acqua

che emana

il profumo dell’amore.

Camminiamo soli,

tra le vie tristi

illuminate a sprazzi

da schizzi di luce.

Siamo vicini,

i nostri cuori uniti

dalla voglia d’amore

sono splendenti.

Il freddo avanza,

silenzioso e instancabile,

nella notte che inoltra,

mentre due anime

sono felici

di vivere,

sono inquiete

pensando all’abbandono,

sono protette

dal manto dell’amore.

 

 

 

Lacrime scendono.

Nascono dolci dagli occhi,

sembrano scrivere un’altra poesia

mentre indomabili sprofondano.

Lacrime scendono.

Un nuovo amore le alimenta,

una nuova gioia

sempre con sé porta,

un nuovo dolore.

Lacrime scendono.

Dal cuore nuove emozioni

riempiono il mio animo,

lo fanno vagare verso l’infinito

mentre lacrime inspiegabili calano,

come un sipario.

Ha inizio una nuova scena.

 

 

 

Dolce viso,

occhi intrepidi.

Sei sola nei miei pensieri.

Davanti a decine di persone,

mentre la mia mente

verso studi e profondità

dovrebbe essere rivolta,

penso a te.

Penso alle tue mani,

ai tuoi capelli,

ai tuoi sentimenti.

Mi fanno sorridere

l’animo.

Felice pensiero,

copri di gioia

i giorni della mia vita.

Alberi spogli.

Nudi rami,

rivolti verso il cielo,

invocano,

piangendo tristi,

l’amata stagione

del risveglio.

Il mio viso

chiuso in una stanza

invoca

il felice giorno

in cui i nostri cuori

potranno tornare a vagare

sotto il caldo abbraccio

di un rinnovato amore.

 

 

 

Ti penso sempre.

Sei un tesoro donato.

La mia anima non lo lascerà.

Lo custodirà con se,

lo proteggerà,

lo alzerà verso il cielo

lontano dalla terra

ansiosa di rovinarlo

con il suo inesorabile tempo.

Ti penso sempre.

Continua il mio dolore.

So di averti,

ma non posso averti.

Eppure quel tempo

tanto maledetto

ti porterà a me.

Allora niente,

che siano

forze del cielo,

avversità,

inganni,

potranno separarci.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Ogni profumo

che si disperde nell’aria,

ogni movimento dolce

creato per la felicità

mi riporta a te.

Mi fa pensare

a quanto sprecato sia

il tempo trascorso

lontano dal tuo mondo.

Vivo le vite

delle persone innamorate

che mi passano accanto.

Infinite storie.

Io e te protagonisti

infinite volte.

 

 

 

Un’infinita parete.

La mia mente.

Numerosi quadri sparsi.

I miei ricordi.

Alcuni vivaci,

qualche altro cupo,

piange la sua sorte.

I peggiori,

coperti da strati di polvere,

addormentati

in un profondo sonno

attendono la morte.

Si nota.

Il più vivace,

il più perfetto

ricorda i nostri momenti.

E’ solo cominciato.

Attende abili mani,

fantasiosi tocchi

per rimanere

eternamente fresco.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Gelidi scalini,

bagnati

dall’aria umida dell’autunno.

Anziane strade

logore di tempo e

di civiltà.

Alberi maestosi,

brulli delle loro fronde

cadute per suonare

passi di sconosciuti.

Essenze lontane,

spinte da venti freddi

salgono al naso.

L’anima addolorata

da avviliti ricordi

sparsi nella memoria.