Costanzo Liprandi - Uomo

1945


E respiravi parole di vento
sognando la libertà
e immaginavi viaggi senza frontiere
scritti senza censura
pensieri senza catene.
Incontrarsi per la strada
d'opinioni diverse
di colori contrastanti
ed abbracciarsi
fratello col fratello
non più Caino per un posto al sole.
Sole di tutti
sulle scogliere del mondo.
E intanto abbassavi la testa
per non vedere l'impiccato,
ma quel corpo penzolava nella notte
tra rabbia e speranza.

E il pane era di tessera
e il grano all'ammasso
e i cibi senza sale
e il latte senza zucchero.

Ma quando la sera
si oscuravano le finestre
per continuare la vita
alla tremolante luce
del lume a petrolio
"Beppino" il partigiano
liberava sogni di libertà
e noi recitavamo
rosari di pace.
E un giorno lo vidi partire
con altri nel sole del mattino.
Quattro non tornarono più.
Ma due giorni dopo
ero un bambino libero:
potevo inventare la vita.