I.C. Plinio il Vecchio

Bacoli

 

Piano dell’Offerta Formativa

 

 

 

 

 

“Si accetta il cambiamento

solo se si riesce ad associare alla nuova condizione

un’immagine riflessa soddisfacente”

[Maslow]

 

 

Anno scol.co 2002-03

 

Premessa

L’I.C. Plinio il Vecchio di Bacoli, intendendo consolidare i processi di autonomia che gli hanno consentito  di perseguire un’identità formativa meglio rispondente alle nuove esigenze formative della nostra età, ritiene di dover quest’anno affrontare con maggiore rigore professionale e più determinata coerenza il discorso della qualità del rapporto educativo da stabilire tra alunno e insegnante, tra bambino-adolescente e adulto.

Accertato che la qualità delle interazioni sociali e didattiche è l’essenza della scuola, la variabile indipendente del fare scuola, gli insegnanti del nostro Istituto, ponendosi correttamente in un’ottica di apprendimento, ritengono fattore caratterizzante della professionalità docente la capacità d’instaurare evidenti rapporti democratici coi propri studenti, i quali sono ragazzi che vivono in un tempo-spazio determinato, diverso da quello in cui noi siamo cresciuti.

Conseguentemente quanto per anni è risultato il centro motore della nostra attività d’insegnamento, i programmi, le lezioni, le verifiche, tutto deve concretamente risultare parte delle variabili dipendenti.

Stabilire rapporti democratici a scuola significa mettersi dal punto di vista non degli studenti, ma dei bambini e degli adolescenti che si avviano a diventare adulti in questo mondo schizofrenico. E non per assecondarne il conformismo socioculturale, indotto dalla nostra società d’adulti, ma per comprenderne i bisogni reali, di persone che devono crescere in una società che sta mutando in modo tanto rapido e radicale da non offrire punti d’ancoraggio stabili ed efficaci.

La scuola, che è parte di questo cambiamento, se non è in grado di rapportarsi in modo critico con il mondo che l’attornia, fallisce l’obiettivo della sua ragion d’essere.

La scuola, così, deve finalmente e realmente mutare pelle e scheletro. Non più posto per la trasmissione delle conoscenze preconfezionate, ma ambiente laboratoriale dove s’impara a imparare, usando solo le conoscenze utili e mettendole a confronto e in gioco con la realtà contemporanea che cambia e che ha bisogno di nuove categorie per essere compresa e vissuta: “Quando avverto che la mia mente, così come l’ho usata in passato, non serve a capire ciò che sta succedendo, allora capisco che il cambiamento in corso è epocale” [Foa].

 

A) CONTESTO TERRITORIALE

 

INDICATORI UTILIZZATI

PRINCIPALI CARATTERISTICHE DEMOGRAFICHE E SOCIO-ECONOMICHE

PRESENZA DI SERVIZI DI TIPO CULTURALE, FORMATIVO E DI AGGREGAZIONE SOCIALE

QUALITà, ACCESSIBILITà E FRUIZIONE DEI SERVIZI

 

L’Istituto insiste su un’area territoriale abbastanza vasta che, a seguito del dimensionamento, s’è ulteriormente estesa. Essa abbraccia le frazioni di Cuma, del Fusaro, di Baia, estendendosi fino a Licola, allo Scalandrone e a Cappella. In tutta la suddetta zona, tuttavia, non esiste un vero e proprio nucleo urbano in cui siano disposte, in modo razionale, strutture pubbliche e private. Lo sviluppo edilizio degli ultimi quindici anni ha snaturato le caratteristiche del territorio, trasformandolo radicalmente. All’originaria componente rurale s’è sovrapposto un insediamento disordinato ed eterogeneo sotto il profilo socio-culturale. L’aspetto urbanistico attuale tende a consolidare definitivamente i connotati anonimi e spersonalizzanti delle aree suburbane contemporanee: poche, sconnesse e intasate strade principali, costellate senza soluzione di continuità da esercizi commerciali spesso dislocati in modo irrazionale. Carenti i punti d’aggregazione e le strutture socializzanti. Tutto ciò ha comportato la sovrapposizione di nuovi gruppi sociali provenienti da altri e diversi ambienti metropolitani.

 

B) UTENTI

 

AMPIEZZA DELL’UTENZA SCOLASTICA

TREND DI INCREMENTO/DECREMENTO DELL’UTENZA

COMPOSIZIONE E STRATIFICAZIONE SOCIALE

LIVELLO DI PREPARAZIONE IN INGRESSO

TASSO DI DISPERSIONE E D’INSUCCESSO

 

 

INDICATORI UTILIZZATI

numero alunni iscritti

tasso di variazione delle iscrizioni rispetto all’anno precedente

presenza di alunni in situazione di handicap

individuazione dei differenti bisogni  (espliciti e impliciti)

 

 

ALLIEVI ISCRITTI

SETTORE SCUOLA MATERNA: N. 19

SETTORE SCUOLA ELEMENTARE: N. 212

SETTORE SCUOLA MEDIA: N.400

TOTALE: N. 631

 

 

 

TREND D’INCREMENTO/DECREMENTO DELL’UTENZA

Iscrizioni in incremento rispetto al precedente a.s.2001/02 (+1,3%)

 

COMPOSIZIONE E LA STRATIFICAZIONE SOCIALE

Rispetto ai due anni scolastici passati, sul territorio non sono avvenute trasformazioni tali da fare pensare a significativi cambiamenti di carattere socio-economico-culturale.

Il tessuto sociale in cui il nostro Istituto opera è rimasto sostanzialmente invariato, per cui è ancora possibile suddividere l’utenza in tre tipologie sociali, caratterizzate da differenti livelli di istruzione e di cultura generale:

- professionisti ed impiegati, con grado di istruzione medio-alto, particolarmente motivati a una fruizione efficace della formazione scolastica;

- commercianti, artigiani ed agricoltori. Tale fascia, culturalmente varia ed articolata, è spesso caratterizzata da scadente alfabetizzazione ed individualismo talvolta esagerato; ciò ingenera negli allievi provenienti da tali ambienti comportamenti di tipo competitivo e socialmente conflittuale, che impediscono e rallentano il normale processo di scolarizzazione, con immediate ripercussioni su tutta l’azione educativa e didattica;

- operai stagionali, braccianti, lavoratori saltuari e disoccupati, disaggregati socialmente e deprivati culturalmente. A tale fascia appartiene anche un gruppo di alunni ospiti presso il locale Istituto “Città del Sole”.

La predetta classificazione è comune a due degli ordini di scuola (elementare e media) presenti nel nostro Istituto; mentre nella materna, ubicata in altra platea scolastica, prevale la componente proletario-bracciantile.

Gli insegnanti della scuola, che in gran parte operano da anni su questo territorio, concordano nel rilevare come il cambiamento del contesto socio-culturale abbia  comportato una ricaduta costante  e immediata  sull’attività scolastica. In passato, infatti, la maggiore omogeneità di provenienza consentiva un approccio meno problematico al dialogo formativo e didattico. Gli allievi evidenziavano comportamenti meno conflittuali ed aggressivi e la maggiore omogeneità culturale, pur caratterizzata da un certo livellamento verso il basso, permetteva una programmazione educativa più lineare e meno diversificata negli obiettivi e nelle strategie.

 

 

COMPETENZE IN INGRESSO E INDIVIDUAZIONE DEI BISOGNI

 

Per dare rigore scientifico al POF e una maggior efficacia all’azione didattica, l’articolazione dell’offerta formativa è stata preceduta dalla rilevazione dei dati emersi dai  test di autovalutazione di Istituto, ma anche delle situazioni più eclatanti in fatto di deprivazione e di disagio che negli ultimi anni ci si è trovati a dover fronteggiare, in presenza di un elevato numero di allievi svantaggiati: deprivazione linguistica, sfiducia nelle istituzioni, prevalere della cultura del pregiudizio, deprivazione socio-affettiva, subire la scuola quale luogo e tempo di noia e di immobilismo. 

A questo disagi se ne aggiunge un altro, non meno preoccupante, che  interessa  gli alunni più motivati, contro cui bisogna indirizzare parte  degli sforzi educativi della nuova scuola dell’autonomia: il non riconoscere il valore del proprio fare e saper fare  all’interno della scuola.

 Uno spazio a parte va dedicato alle problematiche emerse tra gli allievi ospiti dello Istituto Città del Sole”. Si tratta di ragazzi provenienti da tessuti sociali differenti da quello in cui sono accolti come alunni (alcuni provengono da quartieri quali i cosiddetti “Seicento alloggi” di Monteruscello o i “Carrarmati” del Rione Toiano, tristemente noti per essere considerati aree a rischio del limitrofo comune di Pozzuoli; altri ci giungono dalla città di Napoli, inoltrati dalla Fondazione Banco Napoli) con problemi d’integrazione, scolarizzazione ed apprendimento  inevitabilmente amplificati, in quanto si incontrano e si scontrano con quelli del nuovo contesto d’inserimento. Inoltre, poiché vengono iscritti in numero elevato nelle classi del nostro Istituto, soprattutto nel settore di scuola media, tendono a costituire gruppo e a coalizzarsi.

 Da quanto sopra s’intuisce l’eterogeneità di bisogni che la nostra utenza esprime e che è speculare alla composizione delle classi dove, per favorire l’integrazione dei soggetti più deboli e dei disabili, da anni si è cercato di favorire un certo equilibrio tra gli allievi provenienti dalle varie componenti socio-culturali. Ed è sempre per questo motivo che, per l’offerta formativa 2002/03, il Gruppo che ha lavorato alla revisione del POF, s’è posto prioritariamente l’obiettivo di dare una risposta alle attese di tutte le componenti sociali che formano il nostro bacino di utenza. Di qui la proposta di un’organizzazione curricolare che vada incontro alle esigenze d’apprendimento e quindi di formazione di ogni singolo allievo. In orario extracurricolare, invece, è previsto un ampliamento dell’offerta formativa  per rispondere alle opzioni facoltative di potenziamento e di arricchimento culturale  di alcune famiglie, ma anche  di attività  ludico-sportive ed espressivo-teatrali cui possono partecipare quanti, interessati, ne facciano richiesta.

 

 

C) FINALITà E OBIETTIVI EDUCATIVI

 

1 -SETTORE SCUOLA MATERNA

a)      Garantire lo sviluppo armonico della personalità di ogni singolo bambino, attraverso la conquista dell’autonomia, la maturazione dell’identità, lo sviluppo delle competenze in base agli  Orientamenti del ’91.

 

2 -SETTORE SCUOLA ELEMENTARE

a)      Rispetto di sé, degli altri e dell’ambiente;

b)     accettazione degli altri e condivisione  di esperienze di vita;

c)      rispetto della vita democratica;

d)     autostima e autonomia personale.

 

3 -SETTORE SCUOLA MEDIA

a)      Percezione ed interiorizzazione della scuola come “comunità educante”, non limitata alla realizzazione del curricolo;

b)     interiorizzazione e messa in atto di modelli comportamentali efficaci in una pluralità di contesti;

c)      acquisizione di un patrimonio di conoscenze, competenze e capacità fruibili nel vissuto quotidiano;

d)     integrazione nella realtà scolastica e nel contesto sociale di appartenenza

e)      crescita armonica e consapevole della propria corporeità;

f)      acquisizione di modelli concettuali e simbolici con i quali interpretare  sé e la realtà;

g)     acquisizione di un metodo di lettura critica della realtà;

h)     consapevolezza della complessità del reale e rottura degli stereotipi culturali che ostacolano la comunicazione e la convivenza civile;

i)        sviluppo delle capacità logiche di indagine analitica-sintetica-critica;

j)       consapevolezza  della propria identità personale e sociale;

k)      strutturazione di sistemi di azione che consentano di relazionarsi costruttivamente con la realtà.

 

 

 

FINALITà  e  OBIETTIVI FORMATIVI DELLA SCUOLA

DEFINIZIONE E SCELTA DELLE COMPETENZE PRIORITARIE CARATTERIZZANTI IL CURRICOLO FORMATIVO

 

SCUOLA MATERNA

 

Corpo e movimento: capacità di strutturare lo schema corporeo, di padroneggiare le funzioni motorie e di orientarsi in riferimento allo schema corporeo.

I discorsi e le parole: capacità di comprendere i messaggi altrui, d’esprimersi  usando strutture linguistiche sempre più complesse  e comunicando contenuti.

Lo spazio, l’ordine e la misura: conoscere, classificare, ordinare la realtà; capacità di raggruppare, quantificare, misurare  fatti e fenomeni della realtà; conoscenza di figure geometriche.

Le cose, il tempo, la natura: esplorare, scoprire, sistematizzare conoscenze sul mondo della realtà naturale; riconoscere i giorni della settimana, i mesi dell’anno, le fasi del giorno.

Messaggi, forme e media: affinare le proprie abilità percettive, visive e manipolative attraverso i diversi strumenti di espressione e comunicazione.

Il sé e l’altro: scoprire se stessi, le proprie emozioni, nel confronto e nel rispetto continuo con gli altri.

 

 

SCUOLA ELEMENTARE

 

Religione cattolica: conoscere le espressioni, i documenti ed i contenuti essenziali  della religione cattolica; riconoscere ed apprezzare i valori religiosi nella storia dell’umanità.

Lingua italiana: saper ascoltare, comprendere e comunicare oralmente; leggere  e comprendere  testi di diverso tipo; produrre e rielaborare testi scritti; riconoscere le strutture della lingua ed arricchire il lessico.

L2 - Inglese: saper ascoltare e comprendere semplici messaggi; leggere e comprendere brevi testi; saper sostenere una conversazione facile utilizzando un lessico progressivamente più ampio.

Matematica: riconoscere rappresentare e risolvere problemi; padroneggiare abilità di calcolo orale e scritto; operare con figure geometriche, grandezze e misure; usare semplici linguaggi logici.

Scienze: acquisizione delle conoscenze di base  relative agli esseri viventi, ivi compreso l’uomo e loro interazioni e rapporti con l’ambiente; alla terra e al suo posto nell’ Universo; alla gestione delle risorse naturali; ai materiali ed alla loro caratteristiche; al mantenimento e alla difesa della salute.

Storia – geografia – studi sociali:

ò       saper costruire la propria identità come presa di coscienza della realtà in cui si vive; pervenire ad una elementare costruzione di atteggiamenti e strumenti per l’indagine e la comprensione dei fenomeni storici e sociali;

ò       saper rappresentare mentalmente uno spazio; saper osservare un ambiente per scoprirne gli elementi fisici ed antropici; saper utilizzare, in crescendo di difficoltà, linguaggio e strumenti specifici della disciplina;

ò       acquisizione delle regole fondamentali e delle norme di vita associata;

ò       saper assumere atteggiamenti di disponibilità alla verifica ed al confronto democratico.

Educazione all’immagine – al suono – alla musica:

ò       saper decodificare ed interpretare immagini, consolidando contemporaneamente e progressivamente la competenza comunicativa; primo approccio al  mondo dei beni culturali ed ai problemi connessi alla loro conservazione e protezione;

ò       saper distinguere, attraverso la percezione di svariati suoni, la loro natura, la fonte, la vicinanza, la lontananza, la durata, l’intensità, ecc.;

ò       saper utilizzare i corpo e la voce quali strumenti più naturali ed immediati per emettere suoni;

Educazione motoria: pervenire allo sviluppo delle caratteristiche morfologico-biologiche e funzionali del corpo, finalizzato ad una corretta motricità in senso globale ed analitico.

 

 

 

 

 

SCUOLA MEDIA

 

Religione cattolica: Sviluppo della dimensione spirituale quale elemento costitutivo dell’essere umano; riflessione sulla risposta cattolica agli interrogativi esistenziali, ma anche  apertura e rispetto  verso altre forme di esperienze religiose, in prospettiva multietnica ed interculturale;

Lingua italiana: Capacità di comunicare ed esprimere l’esperienza di sé e del mondo attraverso la padronanza delle abilità linguistiche di base; sviluppare le competenze linguistiche necessarie per accedere ai diversi ambiti del sapere; sviluppo della riflessione linguistica  per incrementare la promozione delle capacità critiche;

Storia: Maturazione della propria identità di cittadino del mondo, ricostruita attraverso la memoria: storia individuale, familiare, dei gruppi di appartenenza e dell’intera umanità; consapevolezza delle modalità con cui i popoli, nel tempo,  hanno garantito la propria esistenza ed organizzato il territorio; lettura dei segni della continuità tra passato e presente, preparandosi ad esercitare la libertà e la responsabilità per divenire protagonisti del futuro;

Ed. Civica:  Approfondimento della conoscenza di sé, della propria identità e del proprio ruolo di persona portatrice di diritti umani all’interno della propria famiglia, del gruppo, della classe, della scuola; acquisizione e consolidamento dei valori su cui si fonda la convivenza civile, nonché dei comportamenti impostati alla legalità, solidarietà,cooperazione;

Geografia: Conoscenza sempre più consapevole del territorio e della complessità che lo caratterizza; capacità di interpretare il territorio nelle due diverse componenti fisiche ed antropiche e leggerne i processi di trasformazione; consapevolezza che trasformare ed organizzare un territorio implica il rispetto dei limiti ecologici e le finalità sociali di promozione delle persone e di incontro tra culture differenti;

L2 - Inglese: Arricchimento delle capacità cognitive con un altro strumento di organizzazione delle conoscenze;incremento della comunicazione con altri attraverso l’uso di una lingua diversa dalla propria; comprensione delle culture di altri popoli;

Scienze matematiche: Capacità di riconoscere specifici linguaggi, concetti, regole, generalizzazioni e procedimenti; capacità di spiegare, di riassumere  un contenuto e il testo di un problema; capacità di utilizzare un contenuto appreso per risolvere un problema o per applicarlo in una situazione nuova; capacità di esprimere giudizi con coerenza logica;

Scienze chimiche fisiche e naturali: Acquisizione, tramite attività concettuali ed operative, di conoscenze ed abilità spendibili nell’interpretazione della realtà; sviluppo della capacità di utilizzare linguaggi e metodi propri del mondi scientifico; assunzione di atteggiamenti responsabili nei confronti dell’ambiente, attraverso la conoscenza delle interazioni tra l’uomo e le realtà biologiche e fisiche;

Ed. Tecnica: Comprensione ed assimilazione dei paradigmi della tecnologia, leggibili e spendibili nell’ambiente di vita quotidiana degli alunni; capacità di usare gli strumenti tecnologici e applicarne i procedimenti tecnici; acquisizione di abilità operative e comprensione delle relazioni dell’agire tecnico con il contesto ambientale e socio-culturale in cui si esplica;

Ed. Artistica: Favorire lo sviluppo delle capacità espressive ed estetiche attraverso molteplici esperienze di percezione visiva e di fruizione visuale; incremento della creatività mediante la sollecitazione fantacognitiva  (imparare a inventare) e del pensiero divergente; sviluppare le modalità operative del conoscere, rappresentare, progettare in riferimento all’ambiente e ai beni artistico-culturali;

Ed. Musicale:  Sviluppo armonico della personalità attraverso la conoscenza e l’utilizzo dei materiali sonori e dei relativi linguaggi; lettura critica ed estetica dei messaggi musicali, anche mass-mediali; maturazione di abilità cognitive attraverso l’uso di codici musicali;

Ed. Fisica: Sviluppo delle funzioni espressive e comunicative del linguaggio gestuale e motorio; acquisizione di una corretta cultura motoria, sportiva e del tempo libero; scoperta delle attitudini motorie personali ed autovalutazione dei propri limiti e delle proprie potenzialità; riconoscimento del contributo che l’esperienza motoria offre alla crescita del reciproco rispetto, al controllo delle emozioni, alla cooperazione ed alla collaborazione interpersonale.

 

 

 

D) CARATTERISTICHE DELL’OFFERTA FORMATIVA

 

INDICATORI UTILIZZATI

Quota di curricolo nazionale

Quota di curricolo locale

N. ore corsi speciali e/o progetti

N. ore e tipologia attività integrative

N. ore e tipologia attività extracurricolari

Sulla base della situazione delineata, l’offerta formativa proposta dall’istituto Plinio il Vecchio mira innanzi tutto al superamento del disagio ed all’integrazione dei soggetti più deboli, senza trascurare i bisogni emersi dagli allievi provenienti dalle fasce sociali più elevate, le cui famiglie sono abbastanza attente e partecipi alla stipula ed alla gestione del patto formativo tra l’istituzione scolastica e le famiglie.  Nella piena attuazione dell’Autonomia scolastica si sono individuate le strategie educative e le scelte culturali ed organizzative capaci di rispondere in modo efficace alle esigenze formative degli allievi, riproponendo l’immagine di una scuola che si presenti quale agenzia primaria, diversificata per contenuti, stimoli culturali ed affettivi, nel processo di crescita della personalità di ciascun alunno.

Nel suo complesso l’offerta formativa mira a potenziare le capacità degli allievi più dotati, ma anche e soprattutto a prevenire fenomeni di disagio e di dispersione scolastica, tentando di arginare il fenomeno dell’analfabetismo di ritorno e di recuperare la strumentalità di base degli alunni con forti carenze cognitive. Attraverso le attività programmate ci si propone di farsi promotori di  un metodo di studio  grazie al quale si  impari ad imparare, privilegiando  il fare laboratoriale e utilizzando metodologicamente l’ambiente, soprattutto quello dei Campi Flegrei, quale  aula didattica decentrata.

Gli insegnanti della scuola materna ed elementare nella progettazione delle attività   intendono riproporre i percorsi già attuati nel biennio precedente, ma con l’introduzione per la scuola materna di una tematica che interessa l’Educazione all’intercultura, e per la scuola elementare  di un progetto che coinvolge sia la disciplina di istituto che le attività individualizzate, in particolare quelle di recupero, fondato sull’introduzione del curricolo locale (che non superi il tetto massimo del 10%), ripartito tra la disciplina dell’educazione ambientale e  l’individualizzazione dell’insegnamento; per quest’ultima azione, e nel caso per la disciplina di Istituto, sarà utilizzata la norma contenuta nel CCNL del ’95 n. 41 Inoltre,il settore scuola elementare si allineerà al settore scuola media nella modifica del calendario scolastico; pertanto i docenti recupereranno le 24 h di servizio settimanali introducendo delle compresenze: 3 h al mese a docente per 8 mesi (tot. 24h, di cui 9h nel 1° qdm. e 15h nel 2°qdm.), delle quali 2h settimanali per ciascun docente (6h complessive per gli alunni) saranno destinate alle azioni di recupero, consolidamento e potenziamento.

Gli insegnanti della scuola media intendono riproporre la stessa articolazione dell’anno precedente, con la riduzione fino al 5%  del curricolo nazionale per  introdurre la nuova disciplina all’interno  del curricolo: Educazione ambientale: la scuola del territorio che orienta l’individuo alla società civile, e con la rimanente quota del 5% da destinare alle attività individualizzate, di recupero – potenziamento – consolidamento, da attuarsi in risposta a particolari bisogni formativi dei singoli allievi.

Le attività individualizzate riguardano tutti gli alunni e comportano attenzione personalizzata e appropriati percorsi di insegnamento-apprendimento. Esse, rappresentando una strategia e, perseguendo le pari opportunità, nel rispetto degli stili cognitivi degli allievi richiedono modelli di insegnamento flessibili o organizzazione dinamica del lavoro. I procedimenti individualizzati, di là dalla loro pratica abituale e generalizzata durante le ore d’insegnamento destinate al curricolo nazionale, si realizzeranno in maniera sistematica e rafforzata durante le ore d’insegnamento destinate al curricolo locale, in compresenza tra più docenti dello stesso C.d.C. o  della medesima materia di più classi parallele, utilizzando:

è   le ore di completamento dell’orario cattedra;

è   il monte ore risultante dalla modifica del calendario scolastico (18h per ciascun docente con orario cattedra);

è   se necessario,  ore eccedenti (da retribuire con il fondo di Istituzione scolastica) di quanti disponibili per tali interventi.

I gruppi d’apprendimento saranno formati secondo il criterio dell’omogeneità e, anche in questo caso, occorrerà predisporre dei pacchetti di attività per interventi modulari.

Oltre queste attività in ambito curricolare, ogni C.d.C. può proporre autonomamente di effettuarne altre in orario extracurricolare, compatibilmente con le risorse disponibili e previa delibera dei competenti OO.CC.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

SCHEMA RIEPILOGATIVO DEI PROCESSI FORMATIVI

 

SCUOLA MATERNA:   ATTIVITà CURRICOLARI

SCUOLA MATERNA: ATTIVITà EXTRACURRICOLARI

Saranno organizzate sulla medesima struttura dell’anno precedente, ma con l’aggiunta dell’ attività denominata Amico è…, ossia un percorso alla scoperta dell’amicizia e della multiculturalità

 

Ø       Laboratorio Dolci racconti

 

 

 

SCUOLA ELEMENTARE: ATTIVITà CURRICOLARI

SCUOLA ELEMENTARE: ATTIVITà EXTRACURRICOLARI

Saranno strutturate adattandole maggiormente a quelle del settore scuola media, riducendo la quota di curricolo nazionale del 10% in cui il curricolo locale verrà ripartito tra l’educazione ambientale ed un progetto che riguarderà il recupero nella strumentazione di base degli allievi bisognosi e le altre attività individualizzate, come da norma del CCNL, art. 41

Ø       ATTIVITà TEATRALI E MUSICALI (tutte le classi): progetto Pinocchio

Ø       ATTIVITà CREATIVO/MANIPOLATIVE (classi 2^ e 3^)

Ø       ATTIVITà LUDICO SPORTIVE (solo le I classi)

Ø       ATTIVITà SPORTIVE (II-III-IV-V classi)

Ø       PROGETTO LINGUE 2000 (solo le prime per il corso di nuova istituzione e le seconde per la prosecuzione Azione “A”)

Ø       CORSI D’INFORMATICA (solo le classi IV e V)

 

 

SCUOLA MEDIA: ATTIVITà CURRICOLARI

SCUOLA MEDIA: ATTIVITà EXTRACURRICOLARI

 

  • Curricolo nazionale nella quota del 90%

 

  • Curricolo locale nella quota max del 10%: da programmare nell’ambito di ciascun C.d.C., includendo in esso sia la disciplina dell’Educazione Ambientale, con due macrounità modulari (una per ognuno dei due quadrimestri) e con un apporto percentuale delle singole discipline, sia le attività individualizzate (anche per classi parallele): recupero – consolidamento –potenziamento (per tali attività è prevista l’attivazione di compresenze) Per le classi III, nel corso del II qdm., la quota percentuale sarà destinata totalmente al progetto  “ArteA Scuola”

 

 

Ø       CORSI ANNUALI DI SPOKEN ENGLISH (tutte le classi)

Ø       CORSI D’INFORMATICA (tutte le classi)

Ø       ATTIVITà LUDICO-SPORTIVE (tutte le classi)

Ø       ATTIVITà TEATRALI E MUSICALI:

             laboratorio di drammatizzazione (tutte le classi)

Ø       ATTIVITà DI CINEFORUM nell’ambito del Progetto intercultura (tutte le classi)

Ø       Attività redazionale del giornalino d’Istituto (potenziamento per le classi 3^ media)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

PROGETTI SPECIALI PER L’INTEGRAZIONE DEI SOGGETTI DIVERSAMENTE ABILI O/E SVANTAGGIATI

 

A)           MODULI DI RECUPERO PER ALLIEVI CON PROBLEMATICHE     RELAZIONALI

 

DIAGNOSI DEI BISOGNI FORMATIVI DEGLI ALUNNI

Dalla ricognizione dei dati emersi e connotanti la fisionomia degli alunni svantaggiati e/o particolarmente carenti, oltre che di quelli a rischio, ne derivano rispettivamente  bisogni formativi relativi a:

Area cognitiva

Area socio-affettiva e motivazionale

Queste due macroaree sono quelle sulle quali deve strutturarsi l’ipotesi di un piano di recupero ideato e progettato per diventare trampolino di lancio per una  riqualificazione di tutte le azioni formative e didattiche e per il raggiungimento dei seguenti

Obiettivi formativi

Coscienza delle proprie capacità per il raggiungimento di un proprio ruolo più attivo ed incisivo

Capacità di comprendere la valenza del proprio ruolo ed esercitarlo in situazioni e/o  contesti diversificati

Capacità di utilizzare in maniera consapevole, riflessiva e creativa le proprie capacità

Obiettivi didattici

Recupero della strumentalità di base nelle abilità linguistiche

Recupero della strumentalità di base nelle abilità di calcolo

 
Verifiche

Saranno compiute in itinere, attraverso l’osservazione sistematica del modo d’apprendere dei singoli allievi nelle varie fasi delle attività progettate. Saranno verificate principalmente le capacità di collaborazione attiva, di decodificazione ed organizzazione dei messaggi ricevuti dagli insegnanti.

 

Valutazione

Le competenze conseguite dagli allievi saranno misurate attraverso una scheda riassuntiva a risposta multipla (compilata dai C. di C.), attestante il raggiungimento degli obiettivi programmati nelle singole attività curricolari ed extra.

Sarà importante tener conto non solo del conseguimento degli obiettivi prefissati, ma anche delle osservazioni sistematiche  registrate nel corso del modulo svolto. Queste illustreranno gli indicatori dello specifico percorso d’apprendimento compiuto da ciascun allievo.

 

 

 

 

 
 
IPOTESI DI PERCORSI DIDATTICI ADEGUATI
  1. Un primo percorso che ricalchi la precedente esperienza già avviata il passato anno  scolastico, in particolare con gli allievi istituzionalizzati de “La città del Sole, che ha visto il coinvolgimento dei docenti di sostegno, utilizzando le ore di R.C.S., oltre i docenti di base che si dichiarassero disponibili. E’ destinato a quegli allievi di tutte le classi, elementari e medie, in cui le problematiche evidenziate sul piano relazionale e cognitive siano riconducibili a situazioni di gravi deprivazioni culturali e socio-ambientali;
  2.  MODULO DI RECUPERO PSICOMOTORIO: destinato agli allievi delle 1^ classi del  settore scuola media con queste caratteristiche: mancata strutturazione dello schema corporeo; inibizione, inadeguata coordinazione psicomotoria. Sarà realizzato dalle docenti Proff. A.R. Colandrea e A. Lubrano, utilizzando le ore di R.C.S.
  3. MODULO DI RECUPERO CON L’UTILIZZO DEL P.C.: l’attività è indirizzata agli allievi delle classi 1^ e 2^ media  che presentano ritmi di apprendimento lenti, allo scopo di sollecitarne e potenziarne la motivazione intrinseca e le abilità operative.

Questi gli obiettivi trasversali:

ð      sviluppo e recupero delle abilità cognitive;

ð      potenziamento dell’interesse e della motivazione intrinseca;

ð      rafforzamento dell’integrazione scolastica degli alunni in situazione di handicap;

ð      ampliamento degli interessi culturali.

L’attività, programmata a struttura modulare, sarà realizzata in orario curricolare dal Prof. L.  Luongo con un ristretto gruppo d’allievi in orario di lavoro aggiuntivo per il docente .

  1. PROGETTO:“STAR BENE A….. - DINAMICHE INTERPERSONALI NELLA SCUOLA”: prevede la presenza di una psicologa, con esperienze pregresse nel mondo della scuola, che per 80h (2h a settimana per la scuola elementare e 2h per la scuola media) attiverà uno sportello di ascolto per quei consigli di classe dove sono presenti alunni con forti problematiche relazionali.

 

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ALTRI PROGETTI

 

1.- PROGETTO BIBLIOTECA - ARTICOLAZIONE DELLE ATTIVITÀ

a) Attività rispondenti a criteri biblioteconomici  quali catalogazione     classificazione; predisposizione di cataloghi ed eventuale loro informatizzazione;

b) Attività rispondenti a criteri gestionali.

 

In orario curricolare antimeridiano con: 

ò       apertura agli allievi per consultazione e servizio prestiti per tre giorni settimanali, per un totale di 6h settimanali;

ò       laboratorio di potenziamento lettura/scrittura creativa tenuto dai docenti per gli allievi delle proprie classi;

ò       utilizzo del P.C. in rete da parte dei docenti interessati a svolgere attività di recupero e sostegno attraverso sussidi multimediali;

In orario extracurricolare con:

ò       apertura della biblioteca per due giorni a settimana (martedì e giovedì, dalle ore 15.30 alle 18.30) per AA. di: consultazione – cineforum – incontri – dibattiti.

 

2.- PROGETTO GIORNALINO D’ISTITUTO (nell’ambito dell’iniziativa on line del quotidiano “La Repubblica”)

Attività di potenziamento destinata agli allievi delle terze classi (max 2/3 per classe) e delle seconde classi (max 1/ 2 per classe) della scuola media. Si realizzerà per tutti gli allievi coinvolti nel progetto in orario curricolare, mentre gli allievi delle terze formeranno una sorta di redazione con attività previste anche in orario extracurricolare, in contemporanea con l’apertura della biblioteca.

 

3.- PROGETTO INTERCULTURA

Progetto a seguire di quello già realizzato l’anno precedente, ma ampliato con attività extracurricolari (per i dettagli cfr. il testo del progetto).

Il progetto vedrà, infatti, il coinvolgimento, in orario curricolare e oltre l’insegnamento della RC, delle discipline che afferiscono a quella parte degli Orientamenti della Scuola materna denominata “Il sé e l’altro”, all’area degli Studi sociali per la Scuola elementare e a quella della Storia e dell’Educazione civica per la Scuola media, nonché talune tematiche riconducibili al curricolo locale. Inoltre per gli allievi delle classi di scuola media e per quelli delle IV e V elementari, esso investirà anche la competenza linguistica della testualità, in quanto occorrerà attivare approcci con più tipologie testuali per introdurre i contenuti trasversali ai predetti ambiti disciplinari.

In ambito extracurricolare verrà invece programmata un’attività di cineforum, destinata anche alle famiglie degli studenti, sulle tematiche della legalità, della tolleranza e della solidarietà e integrazione multietnica.

 

 

 

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L’Istituto intende inoltre aderire a percorsi educativi che, in coerenza con le finalità e le direttive del POF, siano promosse e finanziate da Enti e agenzie culturali e formative del territorio sulla base della seguente normativa:

ò       PON e POR;

ò       L.R. 39/85 (sviluppo della coscienza civile contro criminalità e camorra);

ò       L. 285/97 (promozione diritti ed opportunità per l’infanzia e l’adolescenza);

ò       Protocollo d’intesa per l’inserimento della Protezione Civile nell’attività di insegnamento;

ò       L.R. 11/84 (prevenzione, cura e riabilitazione handicap e inserimento nella vita sociale);

ò       L.R. 22/86 (scambi di giovani con paesi esteri).

 

 

ORIENTAMENTO E CONTINUITà

ATTIVITA’ D’ACCOGLIENZA

 

 

 

Curricolo locale e autorientamento

 

L’orientamento e’ un processo che và ben oltre il periodo scolastico segnando l’intero arco della vita.

Si tratta di un cammino che vede ogni alunno avanzare verso il traguardo della piena consapevolezza di se stesso e della realtà fisica e antropica che lo circonda e con la quale deve sapere continuamente confrontarsi ed interagire.

In questo senso la formazione orientativa e’ finalizzata ad attrezzare il ragazzo di un corredo ben strutturato, armonico ed equilibrato di bussole: dell’’identità, dell‘autonomia, delle competenze-abilità, dell’autostima, della valutazione di sé e della realtà, della relazionalità sociale(S.Currieri).

La trasversalità dell’orientamento s’individua nella sua natura sociale, nel coincidente soddisfacimento dei bisogni individuali e della collettività, attraverso l’investimento razionale delle rispettive risorse e stimolando l’implementazione delle vocazioni  della persona e del territorio.

La trasversalità dell’ intervento educativo, quindi, si realizza mediante la costruzione di un progetto centrato sulla reciproca interazione-integrazione tra bisogni-risorse-vocazioni dell’alunno e del territorio, ed integra, a livello diverso a seconda di ciascuno dei tre ordini di scuola che fanno parte dell’ istituto, anche le fasi scolastiche  programmate all’accoglienza.

In questa dimensione la formazione orientativa si propone queste finalità generali:

ò       acquisire la consapevolezza della dimensione sociale del sé;

ò       acquisire la capacità di osservare, identificare e  analizzare i comportamenti sociali;

ò       acquisire la capacità di interagire positivamente con il contesto nel quale si decide e si sceglie di investire il proprio futuro;

ò       acquisire la consapevolezza sociale del lavoro;

ò       maturare la capacità di vivere le relazioni interpersonali nell’ ottica del bene comune;

ò       maturare la consapevolezza di dover operare nel miglioramento della qualità della vita sociale;

ò       conquistare l’autonomia di pensiero di giudizio e di iniziative.

 

 

 

 

 

 

itinerario orientativo triennale  integrato nel curricolo locale

 

2° ciclo elem. -1^ media   (età di scoperta e dell’espansione spazio-motoria),

fase esplorativa e descrittiva dell’ ambiente (gruppo classe-istituzioni-territorio), attraverso:

ò       la scoperta dell’identità personale;

ò       l’esplorazione e l’analisi della realtà socio-ambientale più immediata: la famiglia;

ò       l’inserimento graduale e consapevole nella realtà sociale  in cui l’ alunno vive: la vita scolastica;

ò       la scuola come ambiente fisico-sociale  d’apprendimento;

 

2^ media  (sviluppo sociale, espansione affettivo- relazionale):

intensificazione del primo modulo. Fase interpretativa della realtà sociale, culturale e professionale, attraverso:

ò       l’osservazione e l’analisi del mondo delle professioni partendo dall’ambito locale;

ò       la progressiva presa di coscienza dei propri bisogni, interessi  e motivazioni .

 

3^media (ricerca di autonomia, avvio verso una personale autovalutazione intesa come autonomia di pensiero, di giudizio, di scelta), fase esplicativa dell’autorientamento attraverso:

ò       presa di coscienza delle possibilità lavorative e del grado di adattamento e cambiamento oggi richiesto dal mondo del lavoro;

ò       verifica del grado di maturazione conseguita nel processo di orientamento avviato nei tre anni (capacità, attitudini, interessi, aspirazioni, motivazioni, etc.);

ò       ricerca dell’itinerario scolastico ulteriore da seguire per la successiva maturazione, corrispondente alle proprie competenze scolastiche, attitudini, interessi, aspirazioni, motivazioni, etc.);

ò       rapporto tra i saperi essenziali e i saperi specifici dell’indirizzo prescelto;

ò       partecipazione attiva e consapevole ai laboratori orientativi.

 

 

CONTINUI E ORIENTAMENTO

per:

ò       dare risposte mirate alla domanda formativa di ciascun alunno alla luce della nuova normativa;

ò       creare una rete fra scuole di ordine diverso per dare coerenza all esperienza cognitiva di ogni alunno;

ò       costruire curricoli significativi nella diversità dei livelli scolastici;

ò       agevolare il passaggio da un ordine di scuola all’ altro;

ò       favorire la reciproca conoscenza delle strategie didattiche e pratiche di insegnamento/apprendimento;

ò       omogeneizzare i parametri formativi per seguire i percorsi individuali di sviluppo;

ò       coinvolgere le famiglie nel progetto di sviluppo formativo dei propri figli.

 
ATTRAVERSO:
Azioni (funzionali all’insegnamento) dei docenti:

ò       incontri periodici tra docenti dei vari ordini (gruppi di studio, gruppi di ricerca-azione);

ò       costruzione di curricoli continui;

ò       elaborazione di percorsi curricolari relativi alle abilità trasversali;

ò       definizione dei momenti di collaborazione sulla base di specifici progetti (ambiente-diversità-orientamento);

ò       coordinamento di sistemi di valutazione e monitoraggio;

ò       predisposizione di strumenti concordati tra i diversi ordini scolastici(fascicolo alunni/ portfolio);

ò       incontri e attività per e con i genitori relativi a tematiche formative;

ò       predisposizioni di percorsi integrati d’area per le problematiche legate ai diversamente abili/disagio;

ò       progetti in rete con le altre scuole del territorio;

ò       collaborazione con agenzie formative, associazioni culturali, in relazione all’orientamento scolastico.

 
ATTRAVERSO:
Azioni formative degli alunni:

ò       accoglienza come momento per superare ansia e disagio nel passaggio tra un ordine e un altro (accoglienza come stile educativo continuo);

ò       percorso orientativo triennale: orientamento e territorio;

ò       progetto in continuità scuola elementare-media;

ò       insieme… nel gioco… nella solidarietà… nell’ambiente;

ò       progetto “Orientamento 2003” per le classi terze allargato all’iniziativa regionale “ArteAscuola”.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

ATTIVITA’ DI CONTINUITA’ SPECIFICA TRA SCUOLA ELEMENTARE E SCUOLA MEDIA

 

Tale attività, da introdurre nel corso dell’anno scolastico, sarà finalizzata ad un progetto che partirà nell’a.s.2003/04 e che prevede l’ausilio di un esperto in disturbi del linguaggio e destinato agli allievi con gravi  carenze nelle abilità di base. L’ingresso degli allievi della prime classi, per individuarne le reali competenze in uscita dalle V classi, verrà anticipato e preceduto dai seguenti passaggi, da effettuare per potere realizzare una simile iniziativa:

ò       entro dicembre 2002 la F.O. Area n. 1 predispone la bozza del POF 2003/04 contenente le linee guida dell’offerta formativa , in modo che le famiglie vengano informate tempestivamente e esaustivamente, anche attraverso il nostro sito internet;

ò       predisposizione di una serie di incontri con le famiglie degli allievi delle classi V  dei Circoli che insistono sul territorio;

ò       prevedere , entro dicembre 2002, delle giornate di incontro in sede con allievi, docenti e genitori delle classi V, per  una sorta visita guidata alle classi ed una presa di coscienza dal vivo del percorso formativo  che il nostro Istituto può offrire;

ò       il Gruppo accoglienza , sentito anche il parere dei colleghi delle Sc. Elem. del territorio, strutturerà delle attività comuni su tematiche ambientali e quindi riconducibili al nostro curricolo locale;

ò       entro il mese di maggio 2003, in collaborazione con i docenti delle classi V, strutturare dei test comuni, da sottoporre entro tale data agli allievi iscritti,atti a rilevare il livello di competenze in uscita dalla sc. elem. ed in ingresso alla scuola media.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

PERCORSI MODULARI  DELLE ATTIVITà  DEL

 CURRICOLO LOCALE per scuola media ed elementare

 

SCUOLA MEDIA

 

CLASSI PRIME

CONOSCENZA DEL TERRITORIO

Attraverso:

a)       osservazione del suo ecosistema (ago – mare – macchia mediterranea…);

b)       ricerca delle tracce del passato;

c)       ricerca delle radici culturali  (miti – leggende …);

d)       le tradizioni e le abitudini (il ciclo della vita; esplorazione- ricerca –comprensione: dalla percezione alla comprensione ed alla creatività).

 

 

 

 

CLASSI SECONDE

VIVERE IL TERRITORIO

Attraverso:

a)       strada maestra di vita: approfondimento dell’evoluzione dei rapporti uomo/ambiente (vecchi e nuovi lavori- trasformazioni da cogliere attraverso la raccolta e l’analisi di tradizioni, filastrocche, feste popolari …);

b)       territorio e ben…essere: la qualità della vita (tradizioni  culinarie – la “medicina” popolare – le erbe della salute- dieta mediterranea – le acque della salute…);

c)       istituzioni e territorio.

 

CLASSI TERZE

PROGETTARE IL TERRITORIO

Attraverso:

a)       mappa delle risorse: cosa c’è (questionari – interviste…);

b)       tabulazione della realtà emersa e definizione  dei bisogni: cosa manca;

c)       progettazione o orientamento: cosa ci dovrebbe essere;

ð      La riconquista del quartiere: progettare il recupero di un’area;

ð      La riconquista delle relazioni sociali: progettare i luoghi del “ben…essere”:    

ð      luoghi sani e sicuri in cui esprimersi – socializzare – crescere.

 

 

 

SCUOLA  ELEMENTARE

 

1° CICLO:

IL NOSTRO AMBIENTE DALLA “A” ALLA “Z”

 

2° CICLO

INQUINAMENTO: RACCOLTA DIFFERENZIATA E RICICLAGGIO

 

 

OBIETTIVI DELLA DISCIPLINA D’ISTITUTO (Ed. Ambientale)

 

SCUOLA MEDIA

 

PRIME CLASSI:

o        Acquisizione di un patrimonio di conoscenze, competenze e capacità fruibili nel vissuto quotidiano;

o        Integrazione nel contesto sociale d’appartenenza;

o        Acquisizione di un metodo d’indagine della realtà.

 

SECONDE CLASSI

o        Acquisizione di un patrimonio di conoscenze, competenze e capacità fruibili nel vissuto quotidiano;

o        Integrazione nel contesto sociale d’appartenenza;

o        Acquisizione di un metodo di lettura critica della realtà.

 

TERZE CLASSI:

o        Acquisizione di un patrimonio di conoscenze, competenze e capacità fruibili nel vissuto quotidiano;

o        Integrazione nel contesto sociale d’appartenenza;

o        Acquisizione di un metodo d’indagine della realtà;

o        Acquisizione di modelli concettuali e simbolici con i quali interpretare la realtà;

o        Strutturazione di sistemi d’azione che consentano di relazionarsi costruttivamente con la realtà.

 

SCUOLA ELEMENTARE

o        Sviluppare una consapevole difesa dell’ambiente da parte di tutti gli  individui per il benessere presente e futuro del nostro pianeta;

o        Rispettare l’ambiente;

o        Conoscere le principali leggi che regolano lo smaltimento dei rifiuti solidi e urbani.

 

 

 

 

VALUTAZIONE FORMATIVA

 

Partendo dall’assunto che oggetto della valutazione scolastica non sono gli standard (=quote) di conoscenze, ma le competenze in uscita, la programmazione deve tener conto, sulla base di una seria riflessione epistemologica e di una opportuna aggregazione disciplinare [J. Bruner, E. Morin],  non delle materie ma dei saperi che comportano il saper fare.

L’acquisizione e il consolidamento delle competenze richiedono la compartecipazione paritaria degli studenti, implicano la cultura dello stage, modificano radicalmente l’ordine e il senso delle conoscenze che non hanno più valore in sé ma sono “funzionali a…”.

 

MODALITA’ E FORME DI VERIFICA/VALUTAZIONE DEI PROCESSI DI CRESCITA DEGLI ALUNNI.

Gli strumenti di verifica didattica serviranno per valutare la qualità dell’apprendimento  degli alunni in rapporto agli obiettivi prefissati e al contesto, oltreché ad individuare le difficoltà e le lacune.

Al  riguardo saranno programmati  interventi tesi ad attestare l’efficacia dei momenti formativi e, se necessario, a modificare in itinere  le strategie adottate.

 

Per quanto riguarda la scuola materna, le verifiche verranno effettuate essenzialmente attraverso l’osservazione sistematica del bambino in tutte le sue espressioni, sia per quanto riguarda gli atteggiamenti assunti, sia per le competenze acquisite.

 

Per la scuola elementare, invece, è fondamentale assicurare la valutazione effettiva dei punti di partenza e d’arrivo, dei processi, delle difficoltà riscontrate e degli interventi compensativi attuati. Le informazioni utili al processo valutativo saranno raccolte in maniera sistematica e continuativa e si concentreranno sullo sviluppo dei quadri di conoscenza e d’abilità, sulla disponibilità ad apprendere, sulla maturazione del senso di sé di ogni allievo. 

Le modalità e gli strumenti di valutazione, pertanto, saranno differenziati, ma comunque pertinenti al tipo di attività preso in considerazione, alternando, secondo l’utilità del momento, prove di tipo oggettivo a forme di registrazione proprie della specifica esperienza didattica.

 

Per la scuola media, infine, i momenti essenziali della valutazione saranno costituiti da:

ü       prove d’ingresso, per individuare i punti di criticità nella pregressa acquisizione dei contenuti disciplinari  (valutazione diagnostica);

ü       prove frequenti e sistematiche  in itinere, tese ad aiutare l’alunno a conseguire gli obiettivi previsti dal percorso didattico (valutazione formativa);

ü       prove finali, come sintesi delle varie fasi del processo di apprendimento (valutazione sommativa).

Per le prove orali si lascia a ogni docente la facoltà d’inserirle nel proprio piano di lavoro secondo il numero ed il tipo che egli ritiene più idoneo alla  metodologia prescelta.

 

Per le prove scritte o/e grafiche il seguente schema rappresenta il numero di prove da effettuare per ciascun quadrimestre:

ITALIANO

03

STORIA ed ED. CIVICA

01

GEOGRAFIA

01

MATEMATICA

02

SCIENZE

02

INGLESE

02

ED. ARTISTICA

02

ED. MUSICALE

02

ED. TECNICA

02

ED. FISICA

01

RELIGIONE

01

 

Per una valutazione omogenea delle prove, sia di quelle oggettive che delle rimanenti, da parte di tutti i docenti si adotteranno  le seguenti percentuali, stabilite nella seduta dei gruppi di matematica e lettere ed estensibili anche alle altre discipline:

(a)      SOGLIA D’ECCELLENZA: 95-100%

(b)      DISTINTO: 94-81%

(c)      BUONO: 80-61%

(d)      SUFFICIENTE: 60-55%

(e)      SOGLIA D’ACCETTABILITA’: 55-50%

(f)      NON SUFFICIENTE: al di sotto del 50%

 

Saranno utilizzati strumenti che consentano una valutazione quanto più oggettiva possibile, soprattutto:

ü       questionari;

ü       griglie di osservazione;

ü       prove strutturate o semistrutturate;

ü       colloqui, individuali e di gruppo;

ü       esercitazioni scritte e/o, grafiche;

ü       ricerche e produzioni di lavori individuali e di gruppo.

L’intervento valutativo, inoltre, dovrà condurre ogni allievo a trovare in se stesso le motivazioni necessarie per affrontare con maggiore consapevolezza le problematiche quotidiane in quell’interazione scuola/extrascuola indispensabile all’evoluzione cosciente di ciascun ragazzo nella sua maturazione critica.

Come periodicità dei momenti valutativi è scelta la cadenza quadrimestrale, secondo quanto stabilito dal Collegio dei Docenti, in quanto l’ipotesi trimestre, data la necessità di dedicare almeno un mese alle prove di ingresso, non permetterebbe ad inizio anno di raccogliere tutti gli elementi utili ad una valutazione d’ingresso attendibile degli allievi delle classi prime.

Con la piena attuazione dell’autonomia scolastica e, quindi, con l’introduzione di una nuova disciplina nel curricolo d’istituto, si ribadisce che tutte le attività programmate in tal senso, oltre gli interventi curricolari di recupero-consolidamento-potenziamento, nonché l’ampliamento dell’offerta formativa dei percorsi extracurricolari, dovranno prevedere una evidenziazione valutativa che ne consenta il monitoraggio periodico e una valutazione finale.

 

AREE  D’OSSERVAZIONE NEL PROCESSO VALUTATIVO

·         Area non cognitiva: contesto socio-familiare–ambito metacognitivo; abilità sociali

·         Area cognitiva: saperi essenziali

 L’osservazione come sistema dinamico favorisce il confronto tra osservazioni eseguite in tempi diversi, ma relative alla stessa situazione di apprendimento ed alla stessa materia o anche a materie diverse. Permette inoltre l’ acquisizione di informazioni obiettive sul percorso dell’ allievo e favorisce l’individuazione dei diversificati comportamenti che l’allievo ha nella stessa situazione coi diversi insegnanti. Essa, infine, rappresenta lo strumento più idoneo per pervenire ad una corretta individuazione delle situazioni di partenza e per condurre sia alla definizione di percorsi individualizzati sia alla possibilità di introdurre dei cambiamenti nel processo interattivo insegnante-alunno (valutazione formativa) sia alla formulazione, nella valutazione sommativa, dei giudizi quadrimestrali.

 

DIMENSIONI DA OSSERVARE

1. Ambito di provenienza

·         Familiare (figlio unico; due figli; più di due; rapporto con i genitori; piano educativo familiare…);

·         Contesto ambientale (socio – economico – culturale; tipo di linguaggio di cui è portatore…);

·         Scolarità pregressa

2. Situazione fisica

·         Sviluppo psicomotorio;

·         Controllo dello spazio;

·         Anamnesi e\o osservazione diretta su disturbi nell’apprendimento di tipo psichico o fisico.

3. Competenze ed abilità

·         Ritmo d’apprendimento  (spedito; lento ma progressivo; faticoso; differenziato a seconda delle discipline );

·         Tipo d’apprendimento (esecutivo – imitativo – creativologico-sintetico; logico-analitico; intuitivo-operativo);

·         Capacità di valutare il proprio lavoro;

·         Capacità di motivare le proprie scelte.

·         Metodo di studio  (adotta un proficuo metodo di studio e di lavoro; esegue le istruzioni, ma non è sufficientemente autonomo; va guidato nel lavoro e nello studio degli argomenti; saltuario e superficiale soprattutto nel lavoro individuale domestico;non ha metodo di studio ed è dipendente nel lavoro; sa prendere appunti; incontra difficoltà nel prendere appunti; non sa prendere appunti);

·         Organizzazione personale del lavoro  (è ordinato e preciso; è disordinato ed impreciso; consegna nei tempi stabiliti:raramente – sempre – mai; sa \non sa organizzare il proprio lavoro);

·         Uso degli strumenti  (usa/non usa correttamente gli strumenti di lavoro pratici; usa\non usa gli indici dei testi; usa/non usa il vocabolario;legge correttamente\non legge correttamente carte geografiche, tabelle, grafici ecc.);

·         Organizzazione delle conoscenze (capace di comprensione globale; capace di comprensione analitica di un testo; capace di comprensione lessicale ed inferenziale; sa ripercorrere una U.D. , sa osservare: in modo analitico – in modo sistematico – con veduta d’insieme;sa mettere in relazione fatti, fenomeni e dati; ha una preparazione di base: completa – organica – abbastanza completa – sufficiente – inadeguata – settoriale ;conosce ed individua le possibilità delle conoscenze acquisite: con prontezza – in modo abbastanza soddisfacente – solo parzialmente – applica con fatica le conoscenze acquisite – non ha ancora  acquisito tale competenza );

4. Comportamento

·         Partecipazione in classe (prende iniziative:regolarmente – saltuariamente – mai; chiede conferme/troppe conferme: è disponibile :sempre - parzialmente – mai ; è interessato a quello che si fa: poco – appare distratto  ed annoiato – solo se stimolato – risponde attivamente; partecipa : in modo personale e costruttivo – in modo esecutivo e discontinuo – lavora solo se sollecitato; interviene: spontaneamente – solo se stimolato – mai; interviene: in modo pertinente – a sproposito; aperto: ad argomenti scolastici – solo extrascolastici – entrambi; partecipa ala vita scolastica: con responsabilità – sufficientemente – in modo discontinuo e marginale – ha difficoltà di attenzione e concentrazione);

·         Socializzazione (rapporto con i pari: tutti/solo alcuni; ruolo di: leader – gregario – collaborativo; disturba; si isola; aggredisce in presenza di conflitto; stringe facilmente amicizia; tende ad isolarsi; nell’intervallo parla o gioca facilmente );

·         Rapporti con gli adulti (disponibile; insofferente ai richiami; chiede/non chiede aiuto in situazioni di difficoltà; quando l’aiuto viene offerto: accetta – rifiuta – è indifferente; quando gli viene sottolineato un successo: si esalta – è indifferente – si schermisce; con l’insegnante: cerca di raccontare episodi della propria vita – fa domande in continuazione – si avvicina  senza motivo ; dimostra o meno di essersi legato ad un insegnante in particolare);

·         Autonomia  (preferisce lavorare: individualmente – in gruppo; osserva le regole stabilite dal gruppo: sempre – raramente –mai; sa \non sa distribuire i propri impegni nell’arco della settimana);

·         Impegno (costante; saltuario; esegue i lavori a casa: regolarmente – saltuariamente – mai; porta i materiali ed esegue correttamente i compiti; porta i materiali ed esegue meccanicamente i compiti; è approssimativo nel portare i materiali e nell’eseguire i compiti).

Il seguente prospetto è da utilizzare per compilare la griglia sinottica delle situazioni di partenza dei Consigli di Classe e di Interclasse, e delle valutazioni quadrimestrali relativamente alla parte non cognitiva e trasversale considerando le seguenti competenze ed abilità:– metodo di studio – organizzazione delle conoscenze – partecipazione ed impegno – socializzazione- capacità di orientamento nel tempo e nello spazio – relazione causa/effetto – osservazione e descrizione– memorizzazione –comprensione dei messaggi proposti – possesso delle tecniche operative Per rendere più agevole la lettura e l’interpretazione dei dati quantitativi utili alla successiva redazione delle Programmazioni educative e didattiche, nonché i giudizi globali quadrimestrali,gli ambiti da osservare sono stati tradotti in cinque valori numerici, progressivi dall’1 al 5,così articolati:

ð      il n. 1 corrisponde alla non accettabilità;

ð      il n. 2 corrisponde alla soglia dell’accettabilità;

ð      il n. 3 corrisponde alla sufficienza o comunque ad un livello di essenzialità;

ð      il n. 4 corrisponde ad un buon livello di competenze e/o abilità raggiunto;

ð      il n. 5 corrisponde alla soglia di eccellenza.

 

METODO DI STUDIO[1]

1.       non ha metodo di studio ed è dipendente nel lavoro

2.       esegue le istruzioni, ma non è sufficientemente autonomo e va guidato

3.       esegue le istruzioni

4.       è autonomo nel lavoro

5.       adotta un proficuo metodo di studio e di lavoro

 

 

RITMI DI APPRENDIMENTO[2]

1.       faticoso

2.       differenziato a seconda delle discipline

3.       adeguato

4.       regolare

5.       spedito

 

 

 

ORGANIZZAZIONE DELLE CONOSCENZE[3]

1.       inadeguata

2.       settoriale

3.       essenziale

4.       organica

5.       completa ed inferenziale

 

 

 

 

PARTECIPAZIONE ED IMPEGNO

1.       partecipa e si impegna in modo incostante ed inadeguato

2.       partecipa e si impegna in modo superficiale e discontinuo

3.       partecipa e si impegna in modo essenziale

4.       partecipa e si impegna in modo regolare

5.       partecipa e si impegna in modo personale e costruttivo

 

SOCIALIZZAZIONE

1.       è insofferente nei confronti di compagni ed adulti; manifesta scarso senso di responsabilità

2.       non sempre corretto e talvolta selettivo nelle relazioni

3.       abbastanza corretto nei confronti di adulti e compagni

4.       corretto nei confronti di adulti e compagni

5.       si relaziona in maniera propositiva e collaborativa nei confronti di adulti e compagni

 

CAPACITA’ DI ORIENTAMENTO NEL TEMPO E NELLO SPAZIO

1.       capacità non ancora acquisita

2.       parzialmente raggiunta

3.       essenzialmente raggiunta

4.       adeguatamente raggiunta

5.       pienamente  e completamente raggiunta

 

RELAZIONE CAUSA/EFFETTO

1.       capacità non ancora acquisita

2.       parzialmente raggiunta

3.       essenzialmente raggiunta

4.       adeguatamente raggiunta

5.       pienamente  e completamente raggiunta

 

OSSERVAZIONE  E DESCRIZIONE

1.       osserva solo se sollecitato e descrive con  molte incertezze

2.       osserva se guidato e descrive in modo generico

3.       sa osservare e descrivere in maniera essenziale

4.       sa osservare e descrivere in modo adeguato

5.       osserva con attenzione e descrive con precisione

 

MEMORIZZAZIONE

1.       non ricorda

2.       ricorda in modo mnemonico e labile

3.       trattiene gli elementi essenziali alla analisi

4.       trattiene adeguatamente gli elementi utili alla analisi

5.       trattiene in modo completo gli elementi utili alla analisi operando il  feed back

 

COMPRENSIONE DEI MESSAGGI

1.       inadeguata e frammentaria

2.       parziale

3.       distingue l’essenziale dal secondario

4.       coglie adeguatamente il significato di un messaggio

5.       coglie tutti gli aspetti di un messaggio in modo completo e pertinente

 

POSSESSO DELLE TECNICHE OPERATIVE

1.       non raggiunto

2.       non ancora raggiunto

3.       raggiunto in modo essenziale

4.       raggiunto in modo adeguato

5.       raggiunto in modo valido e completo

 

Per ciò che riguarda il piano cognitivo, la situazione iniziale sarà valutata criterio per criterio, nella scuola media, e per ciascun ambito disciplinare nella scuola elementare, con una griglia separata e con i seguenti  parametri per indicare i livelli raggiunti nella situazione di partenza; le valutazioni quadrimestrali invece si atterranno alla normativa ministeriale vigente (ottimo-distinto-buono-sufficiente-non sufficiente) secondo gli obiettivi standard fissati per ciascuna disciplina:

1 – in modo frammentario ed estremamente carente

2 – in modo accettabile (soglia d’accettabilità)

3 – in modo essenziale

4 – in modo completo

5 – in modo completo, approfondito e personale (soglia d’eccellenza).

 

 

 

AUTOVALUZIONE DELL’ISTITUZIONE SCOLASTICA

 

Continuando a partecipare al Progetto Qualità, l’autovalutazione di istituto si svolgerà come il passato anno scolastico. Essa dovrà evidenziare l’efficacia dei risultati del servizio scolastico offerto e indicare, al tempo stesso, prospettive di azione futura e di sviluppo, non solo  sul piano dell’azione didattico\educativa ma anche su quello dell’impegno, della partecipazione e dei rapporti  tra tutti  i soggetti che agiscono ed interagiscono all’interno del sistema –scuola. Il monitoraggio per la valutazione della professionalità docente e la valutazione della scuola nel suo funzionamento complessivo, avverrà attraverso la somministrazione di opportuni questionari, tali da consentire un’agevole tabulazione dei dati.

Questi gli ambiti di attenzione\considerazione, i criteri e gli indicatori di processo, suddivisi in quattro aree:

 

 

 

 

PRIMA AREA

Obiettivi educativi

Politiche di gestione e loro realizzazione                           

 

SECONDA AREA

Curriculum educativo

Attività ed organizzazione della gestione

 

TERZA AREA

I rapporti personali

I rapporti di lavoro

 
QUARTA AREA

Clima generale della scuola

 

Valutazione delle prestazioni

Vengono valutate le prestazioni del personale scolastico

Vengono utilizzate le misure delle prestazioni per l’ottimizzazione delle attività

 

 

INDICATORI

Clima della classe/esigenze degli alunni

Conoscenza  da parte degli alunni degli obiettivi didattici ed educativi, degli elementi e dei criteri della valutazione, dei propri livelli ai fini valutativi

Comprensione da parte degli alunni della singola richiesta del docenti singola richiesta del docente

 

Monitoraggio dei processi

Vengono stabilite responsabilità e modalità di gestione dei “processi chiave

Vengono definiti e tenuti sotto controllo gli standard operativi

Viene controllato e alimentato il sistema di comunicazione

Vengono utilizzate le misure delle prestazioni nella gestione dei processi


 

Livelli d’apprendimento

§         Livelli complessivamente realizzati all’interno del sistema

§         Livelli realizzati dalle singole classi

§         Livelli di miglioramento delle performaces scolastiche

 

Possibili indicatori

Distribuzione % degli alunni secondo il giudizio sintetico riportato nelle diverse aree disciplinari

Distribuzione % di alunni secondo il giudizio di uscita

Media di valutazione degli alunni per classe

Tasso di variazione delle valutazioni intermedie e finali rispetto ai livelli di partenza

 

Successo scolastico

§         Impatto del lavoro svolto dalla organizzazione sui livelli di successo scolastico in itinere e ex /post

§         Lo scostamento tra gli indicatori predittivi di successo scolastico e i risultati conseguiti a breve termine da chi ha proseguito gli studi

 

Possibili indicatori

% di abbandoni e licenziamenti l’anno precedente e bocciati della scuola ove hanno proseguito gli studi

media degli scarti tra livelli in uscita e risultati registrati nel primo anno di prosecuzione degli studi

 

Altri obiettivi organizzativi

§         realizzazione degli obiettivi prefissati nel POF e di altri connessi alla gestione di ulteriori “processi chiave”

 

Possibili indicatori

livello di realizzazione degli obiettivi

livello di adeguatezza dei risultati

 

 

Soddisfazione del personale e degli utenti

§         la percezione, da parte del personale docente e non docente, dei prodotti /servizi erogati dall’organizzazione e dalle relazioni con gli utenti

§         la percezione da parte degli utenti dei prodotti/servizi ricevuti e dalle relazioni con l’organizzazione

 

 

 

Possibili indicatori

livelli di soddisfazione del personale docente/non docente per i diversi aspetti della scuola(insegnamento, servizi, strutture, etc)

livelli di soddisfazione dei genitori per i diversi aspetti della scuola(insegnamento, servizi, strutture, etc)

n. domande di iscrizione; n. nulla-osta (in ingresso e in uscita); n. ritiri e abbandoni

 

FIGURE STRUMENTALI AL P.O.F.  

               (FUNZIONI OBIETTIVO)

 
AREA n. 1Gestione del P.O.F.

1.       progettazione del curricolo;

2.       coordinamento AA. curricolari ed extracurricolari

3.       valutazione formativa

4.       viaggi e visite di istruzione

 

AREA n. 2  - Sostegno al lavoro dei docenti

1.       autovalutazione di istituto e qualità del servizio scolastico

2.       formazione in itinere ed aggiornamento;

3.       utilizzo delle nuove tecnologie e della biblioteca

 

AREA n. 3 -   Interventi per gli studenti

1.       orientamento scolastico;

2.       continuità educativa: scuola media - scuola superiore

 

AREA N. 3 BISORIENTAMENTO E CONTINUITA’

1.       continuità educativa: scuola materna - elementare/ scuola elementare -scuola media

2.       costruzione del curricolo verticale per la scuola di base

 

 

AREA n. 4- realizzazione di progetti formativi                           D’INTESA CON ENTI ED ISTITUZIONI ESTERNI

1.       rapporti con Enti ed Associazioni formative e culturali del territorio

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

ADATTAMENTO DEL CALENDARIO SCOLASTICO

 

Nel rispetto dell’obbligo relativo allo svolgimento di almeno 200 gg. di lezione annuali, le attività didattiche, di là dai modi e dai tempi stabiliti dalla Regione Campania e dal  Ministero P.I., s’interromperanno per 5 gg. complessivi durante l’anno scolastico per consentire ai singoli docenti di poter fruire di n. 18 h  da restituire, nell’ambito delle attività curricolari, in compresenze da destinare al curricolo di Istituto. 

Questi i giorni individuati per l’interruzione delle lezioni:

ü       Lunedì 11 marzo 2003 (precedente il martedì di Carnevale);

ü       Martedì 12 marzo 2003 (Carnevale);

ü       Mercoledì   23 aprile 2003;

ü       Giovedì  24 aprile 2003;

ü       Venerdì    2 maggio 2003.

 

 

 

VIAGGI D’ISTRUZIONE E VISITE GUIDATE

 

Fatta salva la libertà di ciascun C.d.C. sulla programmazione delle visite guidate e dei viaggi di istruzione, si ribadisce che tali iniziative devono essere coerenti con gli obiettivi formativi propri di ciascun settore scolastico e con i percorsi didattici di ciascun gruppo-classe partecipante.

Le soluzioni possibili vanno individuate tra le seguenti:

viaggi e visite d’integrazione culturale:  in coerenza con gli obiettivi didattici della classe sono finalizzati essenzialmente a promuovere negli alunni una maggiore conoscenza del proprio territorio d’appartenenza o di altri ambienti del territorio nazionale  (viaggio fino a 5 gg per le classi 3^ media;  eventuale viaggio fino a 3 gg  per le classi 1^ e 2^media e per le classi 5^ elementare; uscite di 1 giorno per tutte le classi dei settori di scuola elementare e media;

visite guidate a: mostre, località d’interesse storico-artistico, etc.; partecipazione a mostre, concorsi, spettacoli teatrali e\o cinematografici (anche fuori del territorio d’appartenenza);

attivita’ formativa in parchi e riserve naturali e in aziende agrituristiche: vanno considerati veri e propri “campi scuola” conclusivi di progetti in cui si siano sviluppate attività connesse alle problematiche ambientali e antropiche.

lezioni itineranti: sono le iniziative che meglio s’integrano col curricolo locale, ritenendo sempre attuale e pertinente la concezione del territorio quale “aula didattica decentrata”. Vanno attuate preferibilmente durante le ore dedicate alle ACO.

 

 

 

 

 

 

ORGANIZZAZIONE DELL’ISTITUZIONE SCOLASTICA

 

Staff dirigenziale - Per il necessario coordinamento di tutte le responsabilità  previste dal POF si ritiene utile proseguire e consolidare la sperimentazione dello Staff dirigenziale, introdotta da due anni su iniziativa del Dirigente Scolastico.  Esso appare idoneo soprattutto a prendere in considerazione, gradualmente, fattori di qualità del servizio a livello gestionale, per rendere praticabili ed effettivi gli standard qualitativi del servizio scolastico in rapporto alla mission della scuola: per verificare, cioè, se e in che misura procedure e obiettivi dell’offerta formativa tengano realmente conto delle esigenze personali di ciascun alunno e del contesto ambientale in cui egli vive e se le risorse  disponibili (umane, strutturali e finanziarie) , siano adeguate, sufficienti e ben utilizzate.

 Lo staff è costituito, oltre che dal  Capo di Istituto,

(a)      dai Docenti collaboratori della Presidenza,  

(b)      dai Docenti titolari delle funzioni  obiettivo,

(c)      dal Direttore S.G.A. .

Esso s’insedia immediatamente ad inizio d’anno scolastico e si riunisce almeno una volta al mese.

Il Dirigente Scolastico  appronta gli indicatori di qualità che, ratificati dall’intero staff, sono utilizzati per il monitoraggio e la conseguente valutazione degli aspetti gestionali.

 

 

F) RISORSE DELLA SCUOLA

 

RISORSE STRUMENTALI

n. aule  (33)

n. aule laboratorio  (4)

consistenza delle dotazioni sussidiarie (scadente)

consistenza delle dotazioni tecnologiche (molto limitata)

 

RISORSE UMANE

Dirigente

n. docenti (70)

n. non docenti (16)

ex LSU (8)

 

RISORSE FINANZIARIE

consistenza risorse finanziarie destinate alla realizzazione delle attività didattiche o integrative

consistenza delle risorse finanziarie acquisite autonomamente dalla scuola

 

 

 

RISORSE DEL TERRITORIO

associazionismo dei genitori

ASL NA2

Regione Campania

Ente comunale

 

 

COLLABORAZIONI ESTERNE

Per le attività di drammatizzazione

Per i corsi di Spoken English

Per i corsi d’Informatica

Per il progetto “Stare insieme a…”

 

 

ATTIVITA’ NON DIDATTICHE

Possibilità di introdurre  la figura della operatrice psicopedagogica, come risorsa esterna, con modi e tempi da definire sulla base delle esigenze che emergeranno (progetto “Stare insieme a…”)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

CURRICOLO DI ISTITUTO – Scuola media

In applicazione del regolamento sull’autonomia scolastica il Collegio dei Docenti dell’Istituto “Plinio il Vecchio” di Bacoli, ha deliberato , per il secondo anno consecutivo,l’introduzione nel proprio curricolo della riduzione del 10% di quota di curricolo nazionale, suddiviso tra le attività individualizzate in compresenza e  la nuova disciplina:“EDUCAZIONE AMBIENTALE:  la scuola del  territorio che orienta  l’individuo  alla società civile”. La formulazione del curricolo locale deve:

ü       rispondere a logiche di coerenza interna;

ü       perseguire scopi e raggiungere obiettivi;

ü       essere verificabile e certificare i risultati;

ü       determinare l’area della trasversalità.

Pertanto, anche alla luce della direttiva ministeriale n. 58 del 1996, la disciplina da introdurre viene considerata come una macroarea in cui fare convergere le singole discipline raggruppate per aree:

AREA   LINGUISTICO - ESPRESSIVA

1.       Italiano

2.       Lingua straniera

3.       Ed. Artistica

4.       Ed. Musicale

5.       Ed. fisica

AREA LOGICO – SCIENTIFICA

1.       Storia

2.       Religione

3.       Geografia

4.       Matematica

5.       Scienze

6.       Ed. tecnica

AREA TECNICO – OPERATIVA

1.       Ed artistica

2.       Ed. tecnica

3.       Matematica

  1. Scienze

 

PREMESSA

La decisione di inserire tale disciplina nel curricolo locale di istituto, nasce dall’ esigenza di ridisegnare il rapporto tra identità locale e globalizzazione., nonché dalla consapevolezza che , rinforzare un contesto culturale e civile, significa affondare le radici della propria identità: non si può  essere cittadini del mondo o dell’Europa senza sentirsi parte  attiva della propria comunità locale e nazionale, senza sentire le proprie radici e la propria appartenenza.

Un tale percorso risponde inoltre ad una irrinunciabile dimensione di formazione alla cittadinanza attiva, intesa come un aspetto fondamentale del più complesso processo educativo e formativo, adeguato alla crescente problematicità della nostra  società. Essere cittadino attivo oggi significa partecipare responsabilmente come parte costitutiva di  un tessuto sociale e culturale capace di sviluppare:

ü       senso  di responsabilità

ü       qualità dinamiche

ü       orientamento inteso come idea positiva del proprio futuro.

La realizzazione di un percorso formativo che, all’interno del curricolo ponga efficacemente  al centro del dialogo educativo la dialettica  locale – globale come condizione fondante di una cultura moderna, capace di aggredire e superare uno dei grandi problemi della scuola odierna, la sua separatezza e la sua solitudine, prevede la realizzazione di una stretta collaborazione  con le altre scuole del territorio, oltre che con EE.LL. ed Associazioni.

 

INDICAZIONI GENERALI

Il curricolo locale della nostra istituzione scolastica, in sintonia con lo spirito della legge sull’ Autonomia , introduce un nuovo Patto Formativo con la Comunità:  il territorio non è più trattato come un insieme o un repertorio di dati da studiare, ma torna ad essere un complesso sistema di culture e di esperienze. Consente, inoltre, alla scuola  di divenire, all’interno della comunità, il fermento culturale e il soggetto attivo insieme ad altri soggetti, con una propria funzione, che dai bisogni e dai saperi della comunità trae lo spunto per evolversi.

La scuola dovrà fornire, accanto agli strumenti di base, anche quelle competenze fondamentali per essere buoni cittadini e buone persone del XXI secolo. Qui si innesca il tema molto complesso che riguarda il rapporto tra le discipline e le competenze trasversali, che non vanno però confuse con le educazioni  trasversali.: le discipline, da sole, non sono in grado di fornire strumenti per imparare a governare il cambiamento che è in atto. Occorrono processi educativi organizzati secondo modalità di lavoro e contesti d’apprendimento che possano favorire la costruzione di competenze trasversali

 

FINALITA’ EDUCATIVE

La prima finalità è mettere i ragazzi in grado di cogliere relazioni, tra saperi e tra fenomeni, in un sistema e tra sistemi, e quindi di lavorare in gruppo, di affrontare i problemi con un approccio sistemico, e ancora di legare il locale al globale

Considerando che nel prossimo futuro diventerà sempre più importante  vivere come “dimensione normale” il fatto che ognuno di noi non ha altra scelta che “fare delle scelte”, la seconda finalità viene individuata nella responsabilità della scuola che dovrà educare a:

ò       rintracciare la coerenza tra conoscenze, valori e atteggiamenti;

ò       sapere affrontare e governare il rischio;

ò       saper prendere iniziative e  decisioni in condizioni di incertezza;

ò       saper recuperare radici e valori in una realtà che tende  ad annullare le individualità.

 

OBIETTIVI GENERALI

1.       Accostarsi ad una realtà storico-culturale del passato in modo interattivo e coinvolgente, al fine di maturare la coscienza storica per la formazione della memoria collettiva;

2.       essere orientati alla conoscenza di sé;

3.       esercitare critica ed autocritica  costruttiva;

4.       educare al “lavoro” inteso come espressione, valorizzazione e sperimentazione di sé ed anche come esercizio di: progettualità, operatività, rigore metodologico e responsabilità.

 

 

 

 

ORGANIGRAMMA DELLE AREE DISCIPLINARI

 

INDICAZIONI METODOLOGICHE

Trattandosi del 5% di una quota nazionale e considerato che la disciplina  di istituto introdotta coinvolge in proporzione tutte le discipline, per le indicazioni metodologiche si rimanda ai  Programmi  ministeriali del 1979, che costituiranno la guida prioritaria nel momento in cui si dovranno programmare i singoli percorsi didattici.. In particolare  si rimanda alla  PREMESSA GENERALE, IV parte , che ha per oggetto :”Le discipline come educazione –Metodologie dell’apprendimento”.   Il comma n.3  - Unità del sapere: interdisciplinarità, cita testualmente:  I vari insegnamenti esprimono  modi diversi di articolazione del sapere, di accostamento ala realtà, di conquista, sistemazione e trasformazione  di essa, e a tal fine utilizzano specifici linguaggi che convergono verso un unico obiettivo educativo: lo sviluppo della persona nella quale si realizza l’unità del sapere. (…). Di conseguenza possono stabilirsi modalità di cooperazione tra i diversi insegnamenti, evitando comunque accostamenti forzati o puramente estrinseci.. Tale cooperazione dovrà consentire di perseguire, per vie diverse, gli obiettivi della programmazione educativa, e di mettere a disposizione di altre discipline i contribuiti specifici dell’uno e dell’altro ambito. Riuscirà pertanto pedagogicamente e didatticamente utile programmare le interrelazioni delle varie discipline in vista di un approccio alla realtà più motivato e concreto (…)


FORMAZIONE

La formazione del personale in servizio, sia docente che ATA, viene inquadrata nel segno della continuità con quella già attuata negli anni scolastici precedenti, oltre che strettamente collegata  con le azioni educative e didattiche previste dal Piano dell’Offerta Formativa.

 

PERSONALE ATA

TITOLO DEL PROGETTO: “L’informatizzazione del back office”

DESTINATARI: il personale ATA

TEMPI DI REALIZZAZIONE: 30 ore

 

PERSONALE DOCENTE

 

 

 

 

 

 

Il presente POF è stato definitivamente approvato dal Collegio dei Docenti nella seduta del l’01 ott. 2002 e ratificato dal Consiglio d’Istituto nella seduta del 07 ottobre 2002.-

 

 

Il Dirigente Scolastico

Filippo Gnolfo

 

 

 



[1] Il metodo di studio non verrà valutato per la situazione di partenza ma solo al termine di ciascun quadrimestre

[2] ibidem

[3] questo ambito non  verrà preso in considerazione dal 1° ciclo della scuola elementare