I.C. Plinio
il Vecchio
Bacoli
Piano dell’Offerta Formativa
“Si accetta il cambiamento
solo se si riesce ad associare alla nuova condizione
un’immagine riflessa soddisfacente”
[Maslow]
Anno scol.co 2002-03
Premessa
L’I.C. Plinio
il Vecchio di Bacoli, intendendo consolidare i processi di autonomia che
gli hanno consentito di perseguire
un’identità formativa meglio rispondente alle nuove esigenze formative della
nostra età, ritiene di dover quest’anno affrontare con maggiore rigore
professionale e più determinata coerenza il discorso della qualità del rapporto
educativo da stabilire tra alunno e insegnante, tra bambino-adolescente e
adulto.
Accertato che la qualità delle interazioni sociali e
didattiche è l’essenza della scuola, la variabile
indipendente del fare scuola, gli insegnanti del nostro Istituto,
ponendosi correttamente in un’ottica di apprendimento, ritengono fattore
caratterizzante della professionalità docente la capacità d’instaurare evidenti
rapporti democratici coi propri studenti, i quali sono ragazzi che vivono in un tempo-spazio
determinato, diverso da quello in cui noi siamo cresciuti.
Conseguentemente quanto per anni è risultato il
centro motore della nostra attività d’insegnamento, i programmi, le lezioni, le
verifiche, tutto deve concretamente risultare parte delle variabili dipendenti.
Stabilire rapporti democratici a scuola significa
mettersi dal punto di vista non degli studenti, ma dei bambini e degli
adolescenti che si avviano a diventare adulti in questo mondo schizofrenico. E
non per assecondarne il conformismo socioculturale, indotto dalla nostra
società d’adulti, ma per comprenderne i bisogni reali, di persone che devono
crescere in una società che sta mutando in modo tanto rapido e radicale da non
offrire punti d’ancoraggio stabili ed efficaci.
La scuola, che è parte di questo cambiamento, se non
è in grado di rapportarsi in modo critico con il mondo che l’attornia, fallisce
l’obiettivo della sua ragion d’essere.
La scuola, così, deve finalmente e realmente mutare pelle
e scheletro. Non più posto per la trasmissione delle conoscenze
preconfezionate, ma ambiente laboratoriale dove s’impara a
imparare, usando solo le conoscenze utili e mettendole a confronto e
in gioco con la realtà contemporanea che cambia e che ha bisogno di nuove
categorie per essere compresa e vissuta: “Quando avverto che la mia mente, così come
l’ho usata in passato, non serve a capire ciò che sta succedendo, allora
capisco che il cambiamento in corso è epocale” [Foa].
A) CONTESTO
TERRITORIALE
INDICATORI UTILIZZATI
|
PRINCIPALI CARATTERISTICHE DEMOGRAFICHE
E SOCIO-ECONOMICHE |
PRESENZA DI SERVIZI DI TIPO CULTURALE,
FORMATIVO E DI AGGREGAZIONE SOCIALE |
QUALITà,
ACCESSIBILITà E FRUIZIONE DEI
SERVIZI |
L’Istituto insiste su un’area territoriale
abbastanza vasta che, a seguito del dimensionamento, s’è ulteriormente estesa.
Essa abbraccia le frazioni di Cuma, del Fusaro, di Baia, estendendosi fino a
Licola, allo Scalandrone e a Cappella. In tutta la suddetta zona, tuttavia, non
esiste un vero e proprio nucleo urbano in cui siano disposte, in modo
razionale, strutture pubbliche e private. Lo sviluppo edilizio degli ultimi
quindici anni ha snaturato le caratteristiche del territorio, trasformandolo
radicalmente. All’originaria componente rurale s’è sovrapposto un insediamento
disordinato ed eterogeneo sotto il profilo socio-culturale. L’aspetto
urbanistico attuale tende a consolidare definitivamente i connotati anonimi e
spersonalizzanti delle aree suburbane contemporanee: poche, sconnesse e
intasate strade principali, costellate senza soluzione di continuità da
esercizi commerciali spesso dislocati in modo irrazionale. Carenti i punti
d’aggregazione e le strutture socializzanti. Tutto ciò ha comportato la
sovrapposizione di nuovi gruppi sociali provenienti da altri e diversi ambienti
metropolitani.
B) UTENTI
AMPIEZZA DELL’UTENZA SCOLASTICA |
TREND DI INCREMENTO/DECREMENTO
DELL’UTENZA |
COMPOSIZIONE E STRATIFICAZIONE
SOCIALE |
LIVELLO DI PREPARAZIONE IN
INGRESSO |
TASSO DI DISPERSIONE E
D’INSUCCESSO |
INDICATORI UTILIZZATI |
numero alunni iscritti |
tasso di variazione delle
iscrizioni rispetto all’anno precedente |
presenza di alunni in situazione
di handicap |
individuazione dei differenti
bisogni (espliciti e impliciti) |
ALLIEVI ISCRITTI |
SETTORE SCUOLA MATERNA: N. 19 |
SETTORE SCUOLA ELEMENTARE: N.
212 |
SETTORE SCUOLA MEDIA: N.400 |
TOTALE: N. 631 |
TREND
D’INCREMENTO/DECREMENTO DELL’UTENZA
Iscrizioni in incremento rispetto al
precedente a.s.2001/02 (+1,3%)
COMPOSIZIONE E LA STRATIFICAZIONE
SOCIALE
Rispetto ai due anni scolastici passati, sul territorio non
sono avvenute trasformazioni tali da fare pensare a significativi cambiamenti
di carattere socio-economico-culturale.
Il tessuto sociale in cui il nostro Istituto opera è rimasto
sostanzialmente invariato, per cui è ancora possibile suddividere l’utenza in
tre tipologie sociali, caratterizzate da differenti livelli di istruzione e di
cultura generale:
- professionisti ed impiegati, con
grado di istruzione medio-alto, particolarmente motivati a una fruizione
efficace della formazione scolastica;
- commercianti, artigiani ed
agricoltori. Tale fascia, culturalmente varia ed articolata, è spesso
caratterizzata da scadente alfabetizzazione ed individualismo talvolta
esagerato; ciò ingenera negli allievi provenienti da tali ambienti
comportamenti di tipo competitivo e socialmente conflittuale, che impediscono e
rallentano il normale processo di scolarizzazione, con immediate ripercussioni
su tutta l’azione educativa e didattica;
- operai stagionali, braccianti,
lavoratori saltuari e disoccupati, disaggregati socialmente e
deprivati culturalmente. A tale fascia appartiene anche un gruppo di alunni
ospiti presso il locale Istituto “Città
del Sole”.
La predetta classificazione è comune a due degli ordini di
scuola (elementare e media) presenti nel nostro Istituto; mentre nella materna,
ubicata in altra platea scolastica, prevale la componente
proletario-bracciantile.
Gli insegnanti della scuola, che in gran parte operano da
anni su questo territorio, concordano nel rilevare come il cambiamento del
contesto socio-culturale abbia
comportato una ricaduta costante
e immediata sull’attività
scolastica. In passato, infatti, la maggiore omogeneità di provenienza
consentiva un approccio meno problematico al dialogo formativo e didattico. Gli
allievi evidenziavano comportamenti meno conflittuali ed aggressivi e la
maggiore omogeneità culturale, pur caratterizzata da un certo livellamento verso
il basso, permetteva una programmazione educativa più lineare e meno
diversificata negli obiettivi e nelle strategie.
COMPETENZE IN INGRESSO E INDIVIDUAZIONE DEI BISOGNI
Per dare rigore scientifico al POF e una maggior
efficacia all’azione didattica, l’articolazione dell’offerta formativa è stata
preceduta dalla rilevazione dei dati
emersi dai test di autovalutazione di Istituto, ma anche delle situazioni
più eclatanti in fatto di deprivazione e di disagio che negli ultimi anni ci
si è trovati a dover fronteggiare, in presenza di un elevato numero di allievi
svantaggiati: deprivazione linguistica,
sfiducia nelle istituzioni, prevalere
della cultura del pregiudizio, deprivazione socio-affettiva, subire la scuola quale luogo e tempo di noia e di
immobilismo.
A questo disagi se ne aggiunge un altro, non meno preoccupante, che
interessa gli alunni più motivati, contro cui bisogna
indirizzare parte degli sforzi
educativi della nuova scuola dell’autonomia: il non riconoscere il valore del proprio fare e saper fare all’interno della scuola.
Uno spazio a parte va dedicato alle problematiche emerse tra gli
allievi ospiti dello Istituto “Città
del Sole”. Si tratta di ragazzi provenienti da tessuti sociali differenti da quello in cui sono accolti come
alunni (alcuni provengono da quartieri
quali i cosiddetti “Seicento alloggi” di Monteruscello o i “Carrarmati” del
Rione Toiano, tristemente noti per essere considerati aree a rischio del limitrofo comune di Pozzuoli; altri ci giungono dalla città di Napoli,
inoltrati dalla Fondazione Banco Napoli) con problemi d’integrazione,
scolarizzazione ed apprendimento
inevitabilmente amplificati, in quanto si incontrano e si scontrano con
quelli del nuovo contesto d’inserimento. Inoltre, poiché vengono
iscritti in numero elevato nelle classi del nostro Istituto, soprattutto nel
settore di scuola media, tendono a costituire gruppo e a coalizzarsi.
Da quanto sopra s’intuisce l’eterogeneità di bisogni che la nostra
utenza esprime e che è speculare alla composizione delle classi dove, per
favorire l’integrazione dei soggetti più deboli e dei disabili, da anni si è cercato di
favorire un certo equilibrio tra gli allievi provenienti dalle varie componenti
socio-culturali. Ed è sempre per questo motivo che, per l’offerta formativa
2002/03, il Gruppo che ha lavorato
alla revisione del POF, s’è posto prioritariamente l’obiettivo di dare una
risposta alle attese di tutte le componenti sociali che formano il nostro
bacino di utenza. Di qui la proposta di un’organizzazione
curricolare che vada incontro alle esigenze d’apprendimento e quindi di
formazione di ogni singolo allievo. In orario
extracurricolare, invece, è previsto un ampliamento dell’offerta formativa per rispondere alle opzioni facoltative di potenziamento e di arricchimento culturale di alcune famiglie, ma anche di attività ludico-sportive ed espressivo-teatrali
cui possono partecipare quanti, interessati, ne facciano richiesta.
C) FINALITà E OBIETTIVI EDUCATIVI
1 -SETTORE SCUOLA MATERNA
a)
Garantire
lo sviluppo armonico della personalità di ogni singolo bambino, attraverso la
conquista dell’autonomia, la maturazione dell’identità, lo sviluppo delle
competenze in base agli Orientamenti
del ’91.
2 -SETTORE SCUOLA ELEMENTARE
a)
Rispetto di sé, degli altri e dell’ambiente;
b)
accettazione degli altri e condivisione di esperienze di vita;
c)
rispetto della vita democratica;
d)
autostima e autonomia personale.
3 -SETTORE SCUOLA MEDIA
a)
Percezione ed interiorizzazione della scuola come “comunità educante”,
non limitata alla realizzazione del curricolo;
b)
interiorizzazione e messa in atto di modelli comportamentali
efficaci in una pluralità di contesti;
c)
acquisizione di un patrimonio di conoscenze, competenze e
capacità fruibili nel vissuto quotidiano;
d)
integrazione nella realtà scolastica e nel contesto sociale
di appartenenza
e)
crescita armonica e consapevole della propria corporeità;
f)
acquisizione di modelli concettuali e simbolici con i quali
interpretare sé e la realtà;
g)
acquisizione di un metodo di lettura critica della realtà;
h)
consapevolezza della complessità del reale e rottura degli
stereotipi culturali che ostacolano la comunicazione e la convivenza civile;
i)
sviluppo delle capacità logiche di indagine
analitica-sintetica-critica;
j)
consapevolezza della
propria identità personale e sociale;
k)
strutturazione di sistemi di azione che consentano di
relazionarsi costruttivamente con la realtà.
FINALITà
e OBIETTIVI FORMATIVI DELLA SCUOLA
DEFINIZIONE E SCELTA DELLE COMPETENZE PRIORITARIE
CARATTERIZZANTI IL CURRICOLO FORMATIVO
SCUOLA
MATERNA
Corpo e movimento: capacità di strutturare
lo schema corporeo, di padroneggiare le funzioni motorie e di orientarsi in
riferimento allo schema corporeo.
I discorsi e le parole: capacità
di comprendere i messaggi altrui, d’esprimersi
usando strutture linguistiche sempre più complesse e comunicando contenuti.
Lo spazio, l’ordine e la misura:
conoscere, classificare, ordinare la realtà; capacità di raggruppare,
quantificare, misurare fatti e fenomeni
della realtà; conoscenza di figure geometriche.
Le cose, il tempo, la natura:
esplorare, scoprire, sistematizzare conoscenze sul mondo della realtà naturale;
riconoscere i giorni della settimana, i mesi dell’anno, le fasi del giorno.
Messaggi, forme e media: affinare
le proprie abilità percettive, visive e manipolative attraverso i diversi
strumenti di espressione e comunicazione.
Il sé e l’altro: scoprire se stessi, le
proprie emozioni, nel confronto e nel rispetto continuo con gli altri.
SCUOLA
ELEMENTARE
Religione cattolica: conoscere le espressioni,
i documenti ed i contenuti essenziali
della religione cattolica; riconoscere ed apprezzare i valori religiosi
nella storia dell’umanità.
Lingua italiana: saper ascoltare,
comprendere e comunicare oralmente; leggere
e comprendere testi di diverso
tipo; produrre e rielaborare testi scritti; riconoscere le strutture della
lingua ed arricchire il lessico.
L2 - Inglese: saper ascoltare e comprendere
semplici messaggi; leggere e comprendere brevi testi; saper sostenere una
conversazione facile utilizzando un lessico progressivamente più ampio.
Matematica: riconoscere rappresentare e
risolvere problemi; padroneggiare abilità di calcolo orale e scritto; operare con
figure geometriche, grandezze e misure; usare semplici linguaggi logici.
Scienze: acquisizione delle conoscenze di
base relative agli esseri viventi, ivi
compreso l’uomo e loro interazioni e rapporti con l’ambiente; alla terra e al
suo posto nell’ Universo; alla gestione delle risorse naturali; ai materiali ed
alla loro caratteristiche; al mantenimento e alla difesa della salute.
Storia – geografia – studi sociali:
ò
saper costruire la propria identità come presa di coscienza
della realtà in cui si vive; pervenire ad una elementare costruzione di
atteggiamenti e strumenti per l’indagine e la comprensione dei fenomeni storici
e sociali;
ò
saper rappresentare mentalmente uno spazio; saper osservare
un ambiente per scoprirne gli elementi fisici ed antropici; saper utilizzare,
in crescendo di difficoltà, linguaggio e strumenti specifici della disciplina;
ò
acquisizione delle regole fondamentali e delle norme di vita
associata;
ò
saper assumere atteggiamenti di disponibilità alla verifica
ed al confronto democratico.
Educazione all’immagine – al suono – alla musica:
ò
saper decodificare ed interpretare immagini, consolidando
contemporaneamente e progressivamente la competenza comunicativa; primo
approccio al mondo dei beni culturali
ed ai problemi connessi alla loro conservazione e protezione;
ò
saper distinguere, attraverso la percezione di svariati
suoni, la loro natura, la fonte, la vicinanza, la lontananza, la durata,
l’intensità, ecc.;
ò
saper utilizzare i corpo e la voce quali strumenti più
naturali ed immediati per emettere suoni;
Educazione motoria: pervenire allo sviluppo
delle caratteristiche morfologico-biologiche e funzionali del corpo,
finalizzato ad una corretta motricità in senso globale ed analitico.
SCUOLA MEDIA
Religione cattolica: Sviluppo della dimensione
spirituale quale elemento costitutivo dell’essere umano; riflessione sulla
risposta cattolica agli interrogativi esistenziali, ma anche apertura e rispetto verso altre forme di esperienze religiose,
in prospettiva multietnica ed interculturale;
Lingua italiana: Capacità di comunicare ed
esprimere l’esperienza di sé e del mondo attraverso la padronanza delle abilità
linguistiche di base; sviluppare le competenze linguistiche necessarie per
accedere ai diversi ambiti del sapere; sviluppo della riflessione
linguistica per incrementare la
promozione delle capacità critiche;
Storia: Maturazione della propria
identità di cittadino del mondo, ricostruita attraverso la memoria: storia
individuale, familiare, dei gruppi di appartenenza e dell’intera umanità;
consapevolezza delle modalità con cui i popoli, nel tempo, hanno garantito la propria esistenza ed
organizzato il territorio; lettura dei segni della continuità tra passato e
presente, preparandosi ad esercitare la libertà e la responsabilità per divenire
protagonisti del futuro;
Ed. Civica:
Approfondimento della conoscenza di sé, della propria identità e del
proprio ruolo di persona portatrice di diritti umani all’interno della propria
famiglia, del gruppo, della classe, della scuola; acquisizione e consolidamento
dei valori su cui si fonda la convivenza civile, nonché dei comportamenti
impostati alla legalità, solidarietà,cooperazione;
Geografia: Conoscenza sempre più
consapevole del territorio e della complessità che lo caratterizza; capacità di
interpretare il territorio nelle due diverse componenti fisiche ed antropiche e
leggerne i processi di trasformazione; consapevolezza che trasformare ed
organizzare un territorio implica il rispetto dei limiti ecologici e le
finalità sociali di promozione delle persone e di incontro tra culture
differenti;
L2 - Inglese: Arricchimento delle capacità
cognitive con un altro strumento di organizzazione delle conoscenze;incremento
della comunicazione con altri attraverso l’uso di una lingua diversa dalla
propria; comprensione delle culture di altri popoli;
Scienze matematiche: Capacità di riconoscere
specifici linguaggi, concetti, regole, generalizzazioni e procedimenti;
capacità di spiegare, di riassumere un
contenuto e il testo di un problema; capacità di utilizzare un contenuto
appreso per risolvere un problema o per applicarlo in una situazione nuova;
capacità di esprimere giudizi con coerenza logica;
Scienze chimiche fisiche e naturali:
Acquisizione, tramite attività concettuali ed operative, di conoscenze ed
abilità spendibili nell’interpretazione della realtà; sviluppo della capacità
di utilizzare linguaggi e metodi propri del mondi scientifico; assunzione di
atteggiamenti responsabili nei confronti dell’ambiente, attraverso la
conoscenza delle interazioni tra l’uomo e le realtà biologiche e fisiche;
Ed. Tecnica: Comprensione ed assimilazione
dei paradigmi della tecnologia, leggibili e spendibili nell’ambiente di vita
quotidiana degli alunni; capacità di usare gli strumenti tecnologici e applicarne
i procedimenti tecnici; acquisizione di abilità operative e comprensione delle
relazioni dell’agire tecnico con il contesto ambientale e socio-culturale in
cui si esplica;
Ed. Artistica: Favorire lo sviluppo delle
capacità espressive ed estetiche attraverso molteplici esperienze di percezione
visiva e di fruizione visuale; incremento della creatività mediante la
sollecitazione fantacognitiva (imparare
a inventare) e del pensiero divergente; sviluppare le modalità operative del
conoscere, rappresentare, progettare in riferimento all’ambiente e ai beni
artistico-culturali;
Ed. Musicale:
Sviluppo armonico della personalità attraverso la conoscenza e
l’utilizzo dei materiali sonori e dei relativi linguaggi; lettura critica ed
estetica dei messaggi musicali, anche mass-mediali; maturazione di abilità
cognitive attraverso l’uso di codici musicali;
Ed. Fisica: Sviluppo delle funzioni
espressive e comunicative del linguaggio gestuale e motorio; acquisizione di
una corretta cultura motoria, sportiva e del tempo libero; scoperta delle
attitudini motorie personali ed autovalutazione dei propri limiti e delle
proprie potenzialità; riconoscimento del contributo che l’esperienza motoria
offre alla crescita del reciproco rispetto, al controllo delle emozioni, alla
cooperazione ed alla collaborazione interpersonale.
D) CARATTERISTICHE DELL’OFFERTA
FORMATIVA
INDICATORI UTILIZZATI |
Quota di curricolo nazionale |
Quota di curricolo locale |
N. ore corsi speciali e/o progetti |
N. ore e tipologia attività integrative |
N. ore e
tipologia attività extracurricolari |
Sulla base
della situazione delineata, l’offerta
formativa proposta dall’istituto Plinio il Vecchio mira innanzi tutto
al superamento del disagio ed all’integrazione dei soggetti più deboli, senza
trascurare i bisogni emersi dagli allievi provenienti dalle fasce sociali più
elevate, le cui famiglie sono abbastanza attente e partecipi alla stipula ed
alla gestione del patto formativo tra l’istituzione scolastica e le
famiglie. Nella piena attuazione
dell’Autonomia scolastica si sono individuate le strategie educative e le
scelte culturali ed organizzative capaci di rispondere in modo efficace alle
esigenze formative degli allievi, riproponendo l’immagine di una scuola
che si presenti quale agenzia primaria, diversificata per
contenuti, stimoli culturali ed affettivi, nel processo di crescita della personalità
di ciascun alunno.
Nel suo
complesso l’offerta formativa mira a
potenziare le capacità degli allievi più dotati, ma anche e soprattutto a
prevenire fenomeni di disagio e di dispersione scolastica, tentando di arginare
il fenomeno dell’analfabetismo di
ritorno e di recuperare la
strumentalità di base degli alunni con forti carenze cognitive. Attraverso
le attività programmate ci si propone di farsi promotori di un metodo di studio grazie al quale si impari ad imparare,
privilegiando il fare laboratoriale e
utilizzando metodologicamente l’ambiente, soprattutto quello
dei Campi Flegrei,
quale aula didattica decentrata.
Gli insegnanti della scuola materna ed elementare nella progettazione delle attività intendono riproporre i percorsi già attuati
nel biennio precedente, ma con
l’introduzione per la scuola materna di una tematica che interessa l’Educazione
all’intercultura, e per la
scuola elementare di un progetto che coinvolge sia la
disciplina di istituto che le attività
individualizzate, in particolare quelle di recupero, fondato sull’introduzione del curricolo locale (che non superi
il tetto massimo del 10%), ripartito tra la disciplina dell’educazione ambientale e l’individualizzazione
dell’insegnamento; per quest’ultima azione, e nel caso per la
disciplina di Istituto, sarà utilizzata la norma contenuta nel CCNL del ’95 n.
41 Inoltre,il settore scuola elementare si allineerà al settore scuola media
nella modifica del calendario scolastico; pertanto i docenti recupereranno le
24 h di servizio settimanali introducendo delle compresenze: 3 h al mese a docente
per 8 mesi (tot. 24h, di cui 9h nel 1°
qdm. e 15h nel 2°qdm.), delle quali 2h settimanali per ciascun docente (6h complessive per gli
alunni) saranno destinate alle
azioni di recupero, consolidamento e potenziamento.
Gli
insegnanti della scuola media
intendono riproporre la stessa articolazione dell’anno precedente, con la
riduzione fino al 5%
del curricolo nazionale per
introdurre la nuova disciplina
all’interno del curricolo: “Educazione ambientale: la scuola del territorio che orienta l’individuo
alla società civile”,
e con la rimanente quota del 5% da destinare alle attività individualizzate, di recupero
– potenziamento – consolidamento,
da attuarsi in risposta a particolari bisogni formativi dei singoli allievi.
Le attività individualizzate
riguardano tutti gli alunni e comportano attenzione personalizzata e appropriati
percorsi di insegnamento-apprendimento. Esse, rappresentando una
strategia e, perseguendo le pari opportunità, nel rispetto degli stili
cognitivi degli allievi richiedono modelli di insegnamento flessibili o
organizzazione dinamica del lavoro. I procedimenti individualizzati,
di là dalla loro pratica abituale e generalizzata durante le ore d’insegnamento
destinate al curricolo nazionale, si realizzeranno in maniera sistematica e
rafforzata durante le ore d’insegnamento destinate al curricolo locale, in compresenza tra più docenti dello
stesso C.d.C. o della medesima materia
di più classi parallele, utilizzando:
è
le ore di
completamento dell’orario cattedra;
è
il monte ore risultante dalla modifica del calendario
scolastico (18h per ciascun docente con orario cattedra);
è
se necessario, ore eccedenti (da retribuire con il fondo di
Istituzione scolastica) di quanti disponibili per tali interventi.
I gruppi d’apprendimento saranno
formati secondo il criterio dell’omogeneità
e, anche in questo caso, occorrerà predisporre dei pacchetti di attività per interventi modulari.
Oltre
queste attività in ambito curricolare, ogni C.d.C. può proporre autonomamente
di effettuarne altre in orario extracurricolare, compatibilmente con le risorse
disponibili e previa delibera dei competenti OO.CC.
SCHEMA RIEPILOGATIVO DEI PROCESSI FORMATIVI
SCUOLA MATERNA: ATTIVITà
CURRICOLARI |
SCUOLA MATERNA: ATTIVITà EXTRACURRICOLARI |
Saranno organizzate sulla medesima struttura dell’anno precedente, ma
con l’aggiunta dell’ attività denominata “Amico è…”, ossia un percorso alla scoperta
dell’amicizia e della multiculturalità |
Ø
Laboratorio “Dolci
racconti” |
SCUOLA ELEMENTARE: ATTIVITà CURRICOLARI |
SCUOLA
ELEMENTARE: ATTIVITà EXTRACURRICOLARI |
Saranno strutturate adattandole maggiormente a quelle del settore
scuola media, riducendo la quota di curricolo nazionale del 10% in cui il curricolo
locale verrà ripartito tra l’educazione ambientale ed un progetto che
riguarderà il recupero nella strumentazione di base degli allievi
bisognosi e le altre attività individualizzate, come da norma del CCNL, art.
41 |
Ø
ATTIVITà TEATRALI E MUSICALI (tutte le
classi): progetto
Pinocchio Ø
ATTIVITà CREATIVO/MANIPOLATIVE (classi
2^ e 3^) Ø
ATTIVITà LUDICO SPORTIVE (solo le
I classi) Ø
ATTIVITà SPORTIVE (II-III-IV-V
classi) Ø
PROGETTO
LINGUE 2000 (solo le prime per il corso
di nuova istituzione e le seconde per la prosecuzione Azione “A”) Ø
CORSI
D’INFORMATICA (solo le classi IV e V) |
SCUOLA MEDIA: ATTIVITà CURRICOLARI |
SCUOLA MEDIA: ATTIVITà EXTRACURRICOLARI |
|
Ø
CORSI
ANNUALI DI SPOKEN ENGLISH (tutte le classi) Ø
CORSI
D’INFORMATICA (tutte le classi) Ø
ATTIVITà LUDICO-SPORTIVE (tutte le
classi) Ø
ATTIVITà TEATRALI E MUSICALI: laboratorio di drammatizzazione (tutte le classi) Ø
ATTIVITà DI CINEFORUM nell’ambito del Progetto
intercultura (tutte le classi) Ø
Attività
redazionale del giornalino d’Istituto (potenziamento
per le classi 3^ media) |
PROGETTI SPECIALI PER L’INTEGRAZIONE DEI SOGGETTI DIVERSAMENTE ABILI
O/E SVANTAGGIATI
A)
MODULI DI RECUPERO
PER ALLIEVI CON PROBLEMATICHE
RELAZIONALI
Dalla ricognizione dei dati emersi e connotanti la
fisionomia degli alunni svantaggiati e/o particolarmente carenti, oltre che di
quelli a rischio, ne derivano rispettivamente
bisogni formativi relativi a:
Area cognitiva
Area socio-affettiva e motivazionale
Queste due macroaree sono
quelle sulle quali deve strutturarsi l’ipotesi di un piano di recupero ideato e
progettato per diventare trampolino di lancio per una riqualificazione di tutte le azioni formative e didattiche e per
il raggiungimento dei seguenti
Obiettivi formativi
|
Coscienza delle proprie capacità per il raggiungimento
di un proprio ruolo più attivo ed incisivo |
Capacità di comprendere la valenza del proprio
ruolo ed esercitarlo in situazioni e/o
contesti diversificati |
Capacità di utilizzare in maniera consapevole,
riflessiva e creativa le proprie capacità |
Obiettivi
didattici |
Recupero della
strumentalità di base nelle abilità linguistiche |
Recupero della
strumentalità di base nelle abilità di calcolo |
Saranno compiute in itinere, attraverso l’osservazione sistematica
del modo d’apprendere dei singoli allievi nelle varie fasi delle attività
progettate. Saranno verificate principalmente le capacità di collaborazione
attiva, di decodificazione ed organizzazione dei messaggi ricevuti dagli
insegnanti.
Valutazione
Le competenze conseguite dagli allievi saranno misurate
attraverso una scheda riassuntiva a risposta multipla (compilata dai C. di C.), attestante il raggiungimento degli
obiettivi programmati nelle singole attività curricolari ed extra.
Sarà importante tener conto non solo del conseguimento degli
obiettivi prefissati, ma anche delle osservazioni sistematiche registrate nel corso del modulo svolto.
Queste illustreranno gli indicatori dello specifico percorso d’apprendimento
compiuto da ciascun allievo.
Questi gli obiettivi trasversali:
ð sviluppo e recupero delle abilità cognitive;
ð potenziamento dell’interesse e della motivazione
intrinseca;
ð rafforzamento dell’integrazione scolastica degli
alunni in situazione di handicap;
ð ampliamento degli interessi culturali.
L’attività, programmata a struttura modulare, sarà
realizzata in orario curricolare dal Prof. L.
Luongo con un ristretto gruppo d’allievi in orario di lavoro aggiuntivo
per il docente .
************************************
ALTRI PROGETTI
1.- PROGETTO BIBLIOTECA - ARTICOLAZIONE DELLE ATTIVITÀ
a) Attività
rispondenti a criteri biblioteconomici
quali catalogazione
classificazione; predisposizione di cataloghi ed eventuale loro
informatizzazione;
b)
Attività rispondenti a criteri gestionali.
In orario curricolare antimeridiano con:
ò
apertura agli allievi per consultazione e servizio prestiti
per tre giorni settimanali, per un totale di 6h settimanali;
ò
laboratorio di potenziamento lettura/scrittura creativa
tenuto dai docenti per gli allievi delle proprie classi;
ò
utilizzo del P.C. in rete da parte dei docenti interessati a
svolgere attività di recupero e sostegno attraverso sussidi multimediali;
In orario extracurricolare con:
ò
apertura della biblioteca per due giorni a settimana
(martedì e giovedì, dalle ore 15.30 alle 18.30) per AA. di: consultazione –
cineforum – incontri – dibattiti.
2.- PROGETTO GIORNALINO D’ISTITUTO (nell’ambito
dell’iniziativa on line del quotidiano “La Repubblica”)
Attività di potenziamento destinata agli allievi delle terze
classi (max 2/3 per classe) e delle seconde classi (max 1/ 2 per classe) della
scuola media. Si realizzerà per tutti gli allievi coinvolti nel progetto in
orario curricolare, mentre gli allievi delle terze formeranno una sorta di
redazione con attività previste anche in orario extracurricolare, in
contemporanea con l’apertura della biblioteca.
3.- PROGETTO
INTERCULTURA
Progetto a seguire di quello già
realizzato l’anno precedente, ma ampliato con attività extracurricolari (per
i dettagli cfr. il testo del progetto).
Il progetto vedrà, infatti, il
coinvolgimento, in orario curricolare e oltre l’insegnamento della RC, delle
discipline che afferiscono a quella parte degli Orientamenti della Scuola
materna denominata “Il sé e l’altro”, all’area degli Studi
sociali per la Scuola elementare e a quella della Storia
e dell’Educazione civica
per la Scuola media, nonché
talune tematiche riconducibili al curricolo locale. Inoltre per gli
allievi delle classi di scuola media e per quelli delle IV e V elementari, esso
investirà anche la competenza linguistica della testualità, in quanto occorrerà attivare approcci con più tipologie
testuali per introdurre i contenuti trasversali ai predetti ambiti
disciplinari.
In ambito extracurricolare verrà
invece programmata un’attività di cineforum, destinata anche alle famiglie degli studenti, sulle
tematiche della legalità, della tolleranza e della solidarietà e integrazione
multietnica.
----------------------------------------------------------------
L’Istituto intende inoltre aderire a percorsi educativi che,
in coerenza con le finalità e le direttive del POF, siano promosse e finanziate
da Enti e agenzie culturali e formative del territorio sulla base della
seguente normativa:
ò
PON e POR;
ò
L.R. 39/85
(sviluppo della coscienza civile contro criminalità e camorra);
ò
L. 285/97
(promozione diritti ed opportunità per l’infanzia e l’adolescenza);
ò
Protocollo
d’intesa per l’inserimento della Protezione Civile nell’attività di
insegnamento;
ò
L.R. 11/84
(prevenzione, cura e riabilitazione handicap e inserimento nella vita sociale);
ò
L.R. 22/86
(scambi di giovani con paesi esteri).
ATTIVITA’
D’ACCOGLIENZA
Curricolo
locale e autorientamento
L’orientamento e’ un processo che và ben oltre il periodo
scolastico segnando l’intero arco della vita.
Si tratta di un cammino che vede ogni alunno avanzare verso
il traguardo della piena consapevolezza di se stesso e della realtà fisica e
antropica che lo circonda e con la quale deve sapere continuamente confrontarsi
ed interagire.
“In questo senso la
formazione orientativa e’ finalizzata ad attrezzare il ragazzo di un corredo
ben strutturato, armonico ed equilibrato di bussole: dell’’identità,
dell‘autonomia, delle competenze-abilità, dell’autostima, della valutazione di
sé e della realtà, della relazionalità sociale” (S.Currieri).
La trasversalità dell’orientamento s’individua nella sua natura
sociale, nel coincidente soddisfacimento dei bisogni individuali e della
collettività, attraverso l’investimento razionale delle rispettive risorse e
stimolando l’implementazione delle vocazioni
della persona e del territorio.
La trasversalità dell’ intervento educativo, quindi, si
realizza mediante la costruzione di un progetto centrato sulla reciproca
interazione-integrazione tra bisogni-risorse-vocazioni dell’alunno e del
territorio, ed integra, a livello diverso a seconda di ciascuno dei tre ordini
di scuola che fanno parte dell’ istituto, anche le fasi scolastiche programmate all’accoglienza.
In questa dimensione la formazione orientativa si propone
queste finalità generali:
ò
acquisire
la consapevolezza della dimensione sociale del sé;
ò
acquisire
la capacità di osservare, identificare e
analizzare i comportamenti sociali;
ò
acquisire
la capacità di interagire positivamente con il contesto nel quale si decide e
si sceglie di investire il proprio futuro;
ò
acquisire
la consapevolezza sociale del lavoro;
ò
maturare
la capacità di vivere le relazioni interpersonali nell’ ottica del bene comune;
ò
maturare
la consapevolezza di dover operare nel miglioramento della qualità della vita
sociale;
ò
conquistare
l’autonomia di pensiero di giudizio e di iniziative.
itinerario orientativo triennale integrato nel curricolo locale
2° ciclo
elem. -1^ media (età di
scoperta e dell’espansione spazio-motoria),
fase esplorativa e descrittiva dell’ ambiente (gruppo
classe-istituzioni-territorio), attraverso:
ò
la scoperta
dell’identità personale;
ò
l’esplorazione
e l’analisi della realtà socio-ambientale più immediata: la famiglia;
ò
l’inserimento
graduale e consapevole nella realtà sociale
in cui l’ alunno vive: la vita scolastica;
ò
la scuola
come ambiente fisico-sociale d’apprendimento;
2^
media (sviluppo
sociale, espansione affettivo- relazionale):
intensificazione del primo modulo. Fase interpretativa della
realtà sociale, culturale e professionale, attraverso:
ò
l’osservazione
e l’analisi del mondo delle professioni partendo dall’ambito locale;
ò
la
progressiva presa di coscienza dei propri bisogni, interessi e motivazioni .
3^media (ricerca di autonomia, avvio verso una personale autovalutazione intesa
come autonomia di pensiero, di giudizio, di scelta), fase esplicativa
dell’autorientamento attraverso:
ò
presa di
coscienza delle possibilità lavorative e del grado di adattamento e cambiamento
oggi richiesto dal mondo del lavoro;
ò
verifica
del grado di maturazione conseguita nel processo di orientamento avviato nei
tre anni (capacità, attitudini, interessi, aspirazioni, motivazioni, etc.);
ò
ricerca
dell’itinerario scolastico ulteriore da seguire per la successiva maturazione,
corrispondente alle proprie competenze scolastiche, attitudini, interessi,
aspirazioni, motivazioni, etc.);
ò
rapporto
tra i saperi essenziali e i saperi specifici dell’indirizzo prescelto;
ò
partecipazione
attiva e consapevole ai laboratori orientativi.
CONTINUITà E
ORIENTAMENTO
per:
ò
dare
risposte mirate alla domanda formativa di ciascun alunno alla luce della nuova
normativa;
ò
creare una
rete fra scuole di ordine diverso per dare coerenza all esperienza cognitiva di
ogni alunno;
ò
costruire
curricoli significativi nella diversità dei livelli scolastici;
ò
agevolare
il passaggio da un ordine di scuola all’ altro;
ò
favorire
la reciproca conoscenza delle strategie didattiche e pratiche di
insegnamento/apprendimento;
ò
omogeneizzare
i parametri formativi per seguire i percorsi individuali di sviluppo;
ò coinvolgere le famiglie nel progetto di sviluppo
formativo dei propri figli.
ò
incontri
periodici tra docenti dei vari ordini (gruppi di studio, gruppi di
ricerca-azione);
ò
costruzione
di curricoli continui;
ò
elaborazione
di percorsi curricolari relativi alle abilità trasversali;
ò
definizione
dei momenti di collaborazione sulla base di specifici progetti
(ambiente-diversità-orientamento);
ò
coordinamento
di sistemi di valutazione e monitoraggio;
ò
predisposizione
di strumenti concordati tra i diversi ordini scolastici(fascicolo alunni/
portfolio);
ò
incontri e
attività per e con i genitori relativi a tematiche formative;
ò
predisposizioni
di percorsi integrati d’area per le problematiche legate ai diversamente
abili/disagio;
ò
progetti
in rete con le altre scuole del territorio;
ò
collaborazione
con agenzie formative, associazioni culturali, in relazione all’orientamento
scolastico.
ò
accoglienza
come momento per superare ansia e disagio nel passaggio tra un ordine e un
altro (accoglienza come stile educativo continuo);
ò
percorso
orientativo triennale: orientamento e territorio;
ò
progetto
in continuità scuola elementare-media;
ò
insieme…
nel gioco… nella solidarietà… nell’ambiente;
ò
progetto
“Orientamento 2003” per le classi terze allargato all’iniziativa regionale
“ArteAscuola”.
ATTIVITA’
DI CONTINUITA’ SPECIFICA TRA SCUOLA ELEMENTARE E SCUOLA MEDIA
Tale attività, da introdurre nel corso dell’anno scolastico,
sarà finalizzata ad un progetto che partirà nell’a.s.2003/04 e che prevede
l’ausilio di un esperto in disturbi del linguaggio e destinato agli allievi con
gravi carenze nelle abilità di base. L’ingresso degli allievi della prime classi, per individuarne le reali
competenze in uscita dalle V classi, verrà anticipato e preceduto dai seguenti
passaggi, da effettuare per potere realizzare una simile iniziativa:
ò
entro dicembre 2002 la F.O. Area n. 1
predispone la bozza del POF 2003/04
contenente le linee guida dell’offerta
formativa , in modo che le famiglie vengano informate tempestivamente e
esaustivamente, anche attraverso il nostro sito internet;
ò
predisposizione di una serie di incontri con le famiglie degli
allievi delle classi V dei Circoli
che insistono sul territorio;
ò
prevedere , entro dicembre 2002, delle giornate di incontro in sede con
allievi, docenti e genitori delle classi V, per una sorta visita guidata alle classi ed una
presa di coscienza dal vivo del percorso formativo che il nostro Istituto può offrire;
ò
il Gruppo accoglienza ,
sentito anche il parere dei colleghi delle Sc. Elem. del territorio,
strutturerà delle attività comuni su
tematiche ambientali e quindi riconducibili
al nostro curricolo locale;
ò
entro il mese di maggio 2003,
in collaborazione con i docenti delle classi V, strutturare dei test comuni, da sottoporre entro tale data
agli allievi iscritti,atti a rilevare il livello di competenze in uscita dalla
sc. elem. ed in ingresso alla scuola media.
PERCORSI MODULARI DELLE
ATTIVITà DEL
CURRICOLO
LOCALE per scuola media ed elementare
SCUOLA MEDIA
CLASSI PRIME
CONOSCENZA
DEL TERRITORIO
Attraverso:
a) osservazione del
suo ecosistema (ago – mare – macchia
mediterranea…);
b) ricerca delle
tracce del passato;
c) ricerca delle
radici culturali (miti – leggende …);
d)
le tradizioni e le abitudini (il ciclo della vita; esplorazione- ricerca
–comprensione: dalla percezione alla comprensione ed alla creatività).
CLASSI SECONDE
VIVERE
IL TERRITORIO
Attraverso:
a) strada maestra di vita: approfondimento
dell’evoluzione dei rapporti uomo/ambiente (vecchi e nuovi lavori- trasformazioni da cogliere attraverso la
raccolta e l’analisi di tradizioni, filastrocche, feste popolari …);
b)
territorio e ben…essere: la qualità della vita
(tradizioni culinarie – la “medicina”
popolare – le erbe della salute- dieta mediterranea – le acque della salute…);
c)
istituzioni e territorio.
CLASSI TERZE
PROGETTARE
IL TERRITORIO
Attraverso:
a) mappa delle
risorse: cosa c’è (questionari – interviste…);
b) tabulazione della
realtà emersa e definizione dei
bisogni: cosa manca;
c) progettazione o
orientamento: cosa ci dovrebbe essere;
ð
La riconquista
del quartiere: progettare il recupero di
un’area;
ð
La riconquista
delle relazioni sociali: progettare i
luoghi del “ben…essere”:
ð
luoghi sani e sicuri in cui esprimersi – socializzare – crescere.
SCUOLA ELEMENTARE
1° CICLO:
IL
NOSTRO AMBIENTE DALLA “A” ALLA “Z”
2° CICLO
INQUINAMENTO:
RACCOLTA DIFFERENZIATA E RICICLAGGIO
OBIETTIVI DELLA DISCIPLINA D’ISTITUTO (Ed. Ambientale)
SCUOLA MEDIA
PRIME
CLASSI:
o
Acquisizione di un
patrimonio di conoscenze, competenze e capacità fruibili nel vissuto
quotidiano;
o
Integrazione nel
contesto sociale d’appartenenza;
o
Acquisizione di
un metodo d’indagine della realtà.
SECONDE
CLASSI
o
Acquisizione di
un patrimonio di conoscenze, competenze e capacità fruibili nel vissuto
quotidiano;
o
Integrazione nel
contesto sociale d’appartenenza;
o
Acquisizione di
un metodo di lettura critica della realtà.
TERZE
CLASSI:
o
Acquisizione di
un patrimonio di conoscenze, competenze e capacità fruibili nel vissuto
quotidiano;
o
Integrazione nel
contesto sociale d’appartenenza;
o
Acquisizione di
un metodo d’indagine della realtà;
o
Acquisizione di
modelli concettuali e simbolici con i quali interpretare la realtà;
o
Strutturazione di
sistemi d’azione che consentano di relazionarsi costruttivamente con la realtà.
SCUOLA
ELEMENTARE
o
Sviluppare una
consapevole difesa dell’ambiente da parte di tutti gli individui per il benessere presente e futuro
del nostro pianeta;
o
Rispettare
l’ambiente;
o
Conoscere le
principali leggi che regolano lo smaltimento dei rifiuti solidi e urbani.
VALUTAZIONE FORMATIVA
Partendo
dall’assunto che oggetto della valutazione scolastica non sono gli standard (=quote) di conoscenze, ma le
competenze in uscita, la programmazione deve tener conto, sulla base
di una seria riflessione epistemologica e di una opportuna aggregazione
disciplinare [J. Bruner, E. Morin], non delle materie ma dei saperi che comportano il saper fare.
L’acquisizione
e il consolidamento delle competenze richiedono la compartecipazione paritaria
degli studenti, implicano la cultura
dello stage, modificano radicalmente l’ordine e il senso delle conoscenze
che non hanno più valore in sé ma sono “funzionali
a…”.
MODALITA’ E FORME DI VERIFICA/VALUTAZIONE DEI
PROCESSI DI CRESCITA DEGLI ALUNNI.
Gli strumenti di verifica didattica serviranno per valutare
la qualità dell’apprendimento degli
alunni in rapporto agli obiettivi prefissati e al contesto, oltreché ad
individuare le difficoltà e le lacune.
Al riguardo saranno
programmati interventi tesi ad
attestare l’efficacia dei momenti formativi e, se necessario, a modificare in itinere le strategie adottate.
Per quanto riguarda la scuola materna, le
verifiche verranno effettuate essenzialmente attraverso l’osservazione
sistematica del bambino in tutte le sue espressioni, sia per quanto riguarda
gli atteggiamenti assunti, sia per le competenze acquisite.
Per la scuola elementare, invece,
è fondamentale assicurare la valutazione effettiva dei punti di partenza e
d’arrivo, dei processi, delle difficoltà riscontrate e degli interventi
compensativi attuati. Le informazioni utili al processo valutativo saranno
raccolte in maniera sistematica e continuativa e si concentreranno sullo
sviluppo dei quadri di conoscenza e d’abilità, sulla disponibilità ad
apprendere, sulla maturazione del senso di sé di ogni allievo.
Le modalità e gli strumenti di valutazione, pertanto,
saranno differenziati, ma comunque pertinenti al tipo di attività preso in considerazione,
alternando, secondo l’utilità del momento, prove di tipo oggettivo a forme di
registrazione proprie della specifica esperienza didattica.
Per la scuola media, infine, i momenti essenziali della valutazione saranno costituiti da:
ü
prove d’ingresso, per individuare i punti
di criticità nella pregressa acquisizione dei contenuti disciplinari (valutazione diagnostica);
ü
prove frequenti e sistematiche in itinere, tese ad aiutare l’alunno a
conseguire gli obiettivi previsti dal percorso didattico (valutazione
formativa);
ü
prove finali, come sintesi delle varie fasi
del processo di apprendimento (valutazione sommativa).
Per
le prove orali si lascia a ogni docente la facoltà d’inserirle nel proprio piano di
lavoro secondo il numero ed il tipo che egli ritiene più idoneo alla metodologia prescelta.
Per
le prove scritte o/e grafiche il seguente schema rappresenta il numero
di prove da effettuare per ciascun quadrimestre:
ITALIANO |
03 |
STORIA ed ED. CIVICA |
01 |
GEOGRAFIA |
01 |
MATEMATICA |
02 |
SCIENZE |
02 |
INGLESE |
02 |
ED. ARTISTICA |
02 |
ED. MUSICALE |
02 |
ED. TECNICA |
02 |
ED. FISICA |
01 |
RELIGIONE |
01 |
Per una valutazione omogenea
delle prove, sia di quelle oggettive che delle rimanenti, da parte di tutti i
docenti si adotteranno le seguenti
percentuali, stabilite nella seduta dei gruppi di matematica e lettere ed
estensibili anche alle altre discipline:
(a)
SOGLIA D’ECCELLENZA: 95-100%
(b)
DISTINTO: 94-81%
(c)
BUONO: 80-61%
(d)
SUFFICIENTE: 60-55%
(e)
SOGLIA D’ACCETTABILITA’: 55-50%
(f)
NON SUFFICIENTE: al di sotto del 50%
Saranno
utilizzati strumenti che consentano una valutazione quanto più oggettiva
possibile, soprattutto:
ü
questionari;
ü
griglie di osservazione;
ü
prove strutturate o semistrutturate;
ü
colloqui, individuali e di gruppo;
ü
esercitazioni scritte e/o, grafiche;
ü
ricerche e produzioni di lavori individuali e di gruppo.
L’intervento
valutativo, inoltre, dovrà condurre ogni allievo a trovare in se stesso le
motivazioni necessarie per affrontare con maggiore consapevolezza le
problematiche quotidiane in quell’interazione scuola/extrascuola indispensabile
all’evoluzione cosciente di ciascun ragazzo nella sua maturazione critica.
Come periodicità dei momenti valutativi è scelta la cadenza quadrimestrale, secondo quanto stabilito dal Collegio dei Docenti, in quanto l’ipotesi trimestre, data la necessità di dedicare almeno
un mese alle prove di ingresso, non permetterebbe ad inizio anno di raccogliere
tutti gli elementi utili ad una valutazione d’ingresso attendibile degli
allievi delle classi prime.
Con la
piena attuazione dell’autonomia scolastica e, quindi, con l’introduzione di una
nuova disciplina nel curricolo d’istituto, si
ribadisce che tutte le attività programmate in tal senso, oltre gli interventi
curricolari di recupero-consolidamento-potenziamento, nonché
l’ampliamento dell’offerta formativa dei percorsi
extracurricolari, dovranno prevedere una evidenziazione valutativa che ne
consenta il monitoraggio periodico e una valutazione finale.
AREE
D’OSSERVAZIONE NEL PROCESSO VALUTATIVO
·
Area non
cognitiva: contesto socio-familiare–ambito metacognitivo; abilità sociali
·
Area cognitiva: saperi essenziali
L’osservazione come sistema dinamico favorisce il
confronto tra osservazioni eseguite in tempi diversi, ma relative alla stessa
situazione di apprendimento ed alla stessa materia o anche a materie diverse.
Permette inoltre l’ acquisizione di informazioni obiettive sul percorso dell’
allievo e favorisce l’individuazione dei diversificati comportamenti che
l’allievo ha nella stessa situazione coi diversi insegnanti. Essa, infine,
rappresenta lo strumento più idoneo per pervenire ad una corretta
individuazione delle situazioni di partenza e per condurre sia alla definizione
di percorsi individualizzati sia alla possibilità di introdurre dei cambiamenti
nel processo interattivo insegnante-alunno (valutazione formativa)
sia alla formulazione, nella valutazione sommativa, dei giudizi
quadrimestrali.
DIMENSIONI
DA OSSERVARE
1.
Ambito di provenienza
·
Familiare (figlio unico; due figli; più di due;
rapporto con i genitori; piano educativo familiare…);
·
Contesto
ambientale (socio – economico –
culturale; tipo di linguaggio di cui è portatore…);
·
Scolarità
pregressa
2.
Situazione fisica
·
Sviluppo
psicomotorio;
·
Controllo dello
spazio;
·
Anamnesi e\o
osservazione diretta su disturbi nell’apprendimento di tipo psichico o fisico.
3.
Competenze ed abilità
·
Ritmo
d’apprendimento (spedito; lento ma progressivo; faticoso;
differenziato a seconda delle discipline );
·
Tipo
d’apprendimento (esecutivo – imitativo –
creativo – logico-sintetico;
logico-analitico; intuitivo-operativo);
·
Capacità di
valutare il proprio lavoro;
·
Capacità di motivare
le proprie scelte.
·
Metodo di studio (adotta
un proficuo metodo di studio e di lavoro; esegue le istruzioni, ma non è
sufficientemente autonomo; va guidato nel lavoro e nello studio degli
argomenti; saltuario e superficiale soprattutto nel lavoro individuale
domestico;non ha metodo di studio ed è dipendente nel lavoro; sa prendere
appunti; incontra difficoltà nel prendere appunti; non sa prendere appunti);
·
Organizzazione
personale del lavoro (è ordinato e preciso; è disordinato ed impreciso; consegna nei tempi
stabiliti:raramente – sempre – mai; sa \non sa organizzare il proprio lavoro);
·
Uso degli
strumenti (usa/non usa correttamente gli strumenti di
lavoro pratici; usa\non usa gli indici dei testi; usa/non usa il
vocabolario;legge correttamente\non legge correttamente carte geografiche,
tabelle, grafici ecc.);
·
Organizzazione
delle conoscenze (capace di comprensione
globale; capace di comprensione analitica di un testo; capace di comprensione
lessicale ed inferenziale; sa ripercorrere una U.D. , sa osservare: in
modo analitico – in modo sistematico – con veduta d’insieme;sa mettere in
relazione fatti, fenomeni e dati; ha una preparazione di base: completa –
organica – abbastanza completa – sufficiente – inadeguata – settoriale ;conosce
ed individua le possibilità delle conoscenze acquisite: con prontezza – in modo
abbastanza soddisfacente – solo parzialmente – applica con fatica le conoscenze
acquisite – non ha ancora acquisito
tale competenza );
4.
Comportamento
·
Partecipazione in
classe
(prende iniziative:regolarmente –
saltuariamente – mai; chiede conferme/troppe conferme: è disponibile :sempre -
parzialmente – mai ; è interessato a quello che si fa: poco – appare
distratto ed annoiato – solo se stimolato
– risponde attivamente; partecipa : in modo personale e costruttivo – in modo
esecutivo e discontinuo – lavora solo se sollecitato; interviene:
spontaneamente – solo se stimolato – mai; interviene: in modo pertinente – a
sproposito; aperto: ad argomenti scolastici – solo extrascolastici – entrambi;
partecipa ala vita scolastica: con responsabilità – sufficientemente – in modo
discontinuo e marginale – ha difficoltà di attenzione e concentrazione);
·
Socializzazione (rapporto con i pari: tutti/solo alcuni;
ruolo di: leader – gregario – collaborativo; disturba; si isola; aggredisce in
presenza di conflitto; stringe facilmente amicizia; tende ad isolarsi;
nell’intervallo parla o gioca facilmente );
·
Rapporti con gli
adulti (disponibile; insofferente ai richiami;
chiede/non chiede aiuto in situazioni di difficoltà; quando l’aiuto viene
offerto: accetta – rifiuta – è indifferente; quando gli viene sottolineato un
successo: si esalta – è indifferente – si schermisce; con l’insegnante: cerca
di raccontare episodi della propria vita – fa domande in continuazione – si
avvicina senza motivo ; dimostra o meno
di essersi legato ad un insegnante in particolare);
·
Autonomia (preferisce
lavorare: individualmente – in gruppo; osserva le regole stabilite dal gruppo:
sempre – raramente –mai; sa \non sa distribuire i propri impegni nell’arco
della settimana);
·
Impegno (costante; saltuario; esegue i lavori a casa:
regolarmente – saltuariamente – mai; porta i materiali ed esegue correttamente
i compiti; porta i materiali ed esegue meccanicamente i compiti; è
approssimativo nel portare i materiali e nell’eseguire i compiti).
Il seguente prospetto è da
utilizzare per compilare la griglia sinottica delle situazioni di partenza dei
Consigli di Classe e di Interclasse, e
delle valutazioni quadrimestrali relativamente
alla parte non cognitiva e trasversale considerando le seguenti
competenze ed abilità:– metodo di studio – organizzazione delle
conoscenze – partecipazione ed impegno – socializzazione- capacità di orientamento nel tempo e nello spazio – relazione causa/effetto –
osservazione e descrizione– memorizzazione –comprensione dei messaggi proposti
– possesso delle tecniche operative Per rendere più agevole la lettura
e l’interpretazione dei dati quantitativi utili alla successiva redazione delle
Programmazioni educative e didattiche, nonché i giudizi globali
quadrimestrali,gli ambiti da osservare sono stati tradotti in cinque valori
numerici, progressivi dall’1 al 5,così articolati:
ð
il n. 1
corrisponde alla non accettabilità;
ð
il n. 2
corrisponde alla soglia dell’accettabilità;
ð
il n. 3
corrisponde alla sufficienza o comunque ad un livello di essenzialità;
ð
il n. 4
corrisponde ad un buon livello di competenze e/o abilità raggiunto;
ð
il n. 5
corrisponde alla soglia di eccellenza.
METODO DI
STUDIO[1]
1. non ha
metodo di studio ed è dipendente nel lavoro
2. esegue le
istruzioni, ma non è sufficientemente autonomo e va guidato
3. esegue le
istruzioni
4. è autonomo
nel lavoro
5. adotta un
proficuo metodo di studio e di lavoro
RITMI DI
APPRENDIMENTO[2]
1. faticoso
2. differenziato
a seconda delle discipline
3. adeguato
4. regolare
5. spedito
ORGANIZZAZIONE
DELLE CONOSCENZE[3]
1. inadeguata
2. settoriale
3. essenziale
4. organica
5. completa
ed inferenziale
PARTECIPAZIONE
ED IMPEGNO
1. partecipa
e si impegna in modo incostante ed inadeguato
2. partecipa
e si impegna in modo superficiale e discontinuo
3. partecipa
e si impegna in modo essenziale
4. partecipa
e si impegna in modo regolare
5. partecipa
e si impegna in modo personale e costruttivo
SOCIALIZZAZIONE
1. è
insofferente nei confronti di compagni ed adulti; manifesta scarso senso di
responsabilità
2. non sempre
corretto e talvolta selettivo nelle relazioni
3. abbastanza
corretto nei confronti di adulti e compagni
4. corretto
nei confronti di adulti e compagni
5. si relaziona
in maniera propositiva e collaborativa nei confronti di adulti e compagni
CAPACITA’
DI ORIENTAMENTO NEL TEMPO E NELLO SPAZIO
1.
capacità non ancora acquisita
2. parzialmente
raggiunta
3. essenzialmente
raggiunta
4. adeguatamente
raggiunta
5. pienamente e completamente raggiunta
RELAZIONE
CAUSA/EFFETTO
1.
capacità non ancora acquisita
2. parzialmente
raggiunta
3. essenzialmente
raggiunta
4. adeguatamente
raggiunta
5. pienamente e completamente raggiunta
OSSERVAZIONE E DESCRIZIONE
1. osserva
solo se sollecitato e descrive con molte
incertezze
2. osserva se
guidato e descrive in modo generico
3. sa
osservare e descrivere in maniera essenziale
4. sa
osservare e descrivere in modo adeguato
5. osserva
con attenzione e descrive con precisione
MEMORIZZAZIONE
1. non
ricorda
2. ricorda in
modo mnemonico e labile
3. trattiene
gli elementi essenziali alla analisi
4. trattiene
adeguatamente gli elementi utili alla analisi
5. trattiene
in modo completo gli elementi utili alla analisi operando il feed back
COMPRENSIONE
DEI MESSAGGI
1. inadeguata
e frammentaria
2. parziale
3. distingue
l’essenziale dal secondario
4. coglie
adeguatamente il significato di un messaggio
5. coglie
tutti gli aspetti di un messaggio in modo completo e pertinente
POSSESSO
DELLE TECNICHE OPERATIVE
1. non
raggiunto
2. non ancora
raggiunto
3. raggiunto
in modo essenziale
4. raggiunto
in modo adeguato
5. raggiunto
in modo valido e completo
Per ciò
che riguarda il piano cognitivo, la situazione iniziale sarà valutata criterio
per criterio, nella scuola media, e per ciascun ambito disciplinare nella
scuola elementare, con una griglia separata e con i seguenti parametri per indicare i livelli raggiunti
nella situazione di partenza; le valutazioni quadrimestrali invece si atterranno
alla normativa ministeriale vigente
(ottimo-distinto-buono-sufficiente-non sufficiente) secondo gli obiettivi
standard fissati per ciascuna disciplina:
1 – in modo frammentario ed estremamente carente
2 – in modo accettabile (soglia
d’accettabilità)
3 – in modo essenziale
4 – in modo completo
5 – in modo completo, approfondito e personale (soglia d’eccellenza).
AUTOVALUZIONE DELL’ISTITUZIONE
SCOLASTICA
Continuando a partecipare al Progetto Qualità,
l’autovalutazione di istituto si svolgerà come il passato anno scolastico. Essa
dovrà evidenziare l’efficacia dei risultati del servizio scolastico offerto e
indicare, al tempo stesso, prospettive di azione futura e di sviluppo, non
solo sul piano dell’azione
didattico\educativa ma anche su quello dell’impegno, della partecipazione e dei
rapporti tra tutti i soggetti che agiscono ed interagiscono
all’interno del sistema –scuola. Il monitoraggio per la valutazione della professionalità docente e la
valutazione della scuola nel suo
funzionamento complessivo, avverrà attraverso la somministrazione di
opportuni questionari, tali da consentire un’agevole tabulazione dei dati.
Questi gli ambiti di attenzione\considerazione, i criteri e
gli indicatori di processo, suddivisi in quattro aree:
PRIMA AREA |
Obiettivi educativi |
Politiche di gestione e loro realizzazione |
SECONDA AREA |
Curriculum educativo |
Attività ed organizzazione della gestione |
TERZA AREA
|
I rapporti personali |
I rapporti di lavoro |
QUARTA AREA
|
Clima generale della scuola |
Valutazione delle prestazioni
|
Vengono valutate le prestazioni
del personale scolastico |
Vengono utilizzate le misure
delle prestazioni per l’ottimizzazione delle attività |
INDICATORI |
Clima della classe/esigenze degli alunni |
Conoscenza da parte degli alunni
degli obiettivi didattici ed educativi, degli elementi e dei criteri della
valutazione, dei propri livelli ai fini valutativi |
Comprensione da parte degli alunni della singola richiesta del docenti
singola richiesta del docente |
Monitoraggio dei processi |
Vengono stabilite responsabilità e modalità di gestione dei “processi chiave” |
Vengono definiti e tenuti sotto controllo gli standard operativi |
Viene controllato e alimentato il sistema di comunicazione |
Vengono utilizzate le misure delle prestazioni nella gestione dei
processi |
Livelli d’apprendimento
§
Livelli complessivamente realizzati all’interno del sistema
§
Livelli realizzati dalle singole classi
§
Livelli di miglioramento delle performaces scolastiche
Possibili indicatori |
Distribuzione % degli alunni secondo il giudizio sintetico riportato
nelle diverse aree disciplinari |
Distribuzione % di alunni secondo il giudizio di uscita |
Media di valutazione degli alunni per classe |
Tasso di variazione delle valutazioni intermedie e finali rispetto ai
livelli di partenza |
Successo scolastico
§
Impatto del lavoro svolto dalla organizzazione sui livelli di
successo scolastico in itinere e ex /post
§
Lo scostamento tra gli indicatori predittivi di successo
scolastico e i risultati conseguiti a breve termine da chi ha proseguito gli
studi
Possibili
indicatori |
% di abbandoni e licenziamenti l’anno precedente e
bocciati della scuola ove hanno proseguito gli studi |
media degli scarti tra livelli in uscita e
risultati registrati nel primo anno di prosecuzione degli studi |
Altri obiettivi organizzativi
§
realizzazione degli obiettivi prefissati nel POF e di altri
connessi alla gestione di ulteriori “processi chiave”
Possibili
indicatori |
livello di realizzazione degli obiettivi |
livello di adeguatezza dei risultati |
|
Soddisfazione del personale e degli
utenti
§
la percezione, da parte del personale docente e non docente,
dei prodotti /servizi erogati dall’organizzazione e dalle relazioni con gli
utenti
§
la percezione da parte degli utenti dei prodotti/servizi ricevuti
e dalle relazioni con l’organizzazione
Possibili
indicatori |
livelli di soddisfazione del personale docente/non
docente per i diversi aspetti della scuola(insegnamento, servizi, strutture,
etc) |
livelli di soddisfazione dei genitori per i diversi
aspetti della scuola(insegnamento, servizi, strutture, etc) |
n. domande di iscrizione; n. nulla-osta (in
ingresso e in uscita); n. ritiri e abbandoni |
FIGURE STRUMENTALI AL P.O.F.
(FUNZIONI OBIETTIVO)
1. progettazione
del curricolo;
2. coordinamento
AA. curricolari ed extracurricolari
3. valutazione
formativa
4. viaggi e
visite di istruzione
1. autovalutazione
di istituto e qualità del servizio
scolastico
2. formazione
in itinere ed aggiornamento;
3. utilizzo
delle nuove tecnologie e della biblioteca
AREA n. 3 - Interventi per gli studenti
1. orientamento
scolastico;
2. continuità
educativa: scuola media - scuola superiore
AREA N. 3 BIS – ORIENTAMENTO E CONTINUITA’
1.
continuità educativa: scuola materna - elementare/ scuola
elementare -scuola media
2.
costruzione del curricolo verticale per la scuola di base
AREA n. 4- realizzazione
di progetti formativi D’INTESA CON ENTI ED
ISTITUZIONI ESTERNI
1. rapporti
con Enti ed Associazioni formative e culturali del territorio
ADATTAMENTO DEL CALENDARIO SCOLASTICO
Nel rispetto dell’obbligo relativo allo svolgimento di
almeno 200 gg. di lezione annuali, le attività didattiche, di là dai modi e dai
tempi stabiliti dalla Regione Campania e dal
Ministero P.I., s’interromperanno per 5 gg. complessivi durante l’anno
scolastico per consentire ai singoli docenti di poter fruire di n. 18 h da restituire, nell’ambito delle attività
curricolari, in compresenze da destinare al curricolo di Istituto.
Questi i giorni individuati per l’interruzione delle
lezioni:
ü
Lunedì 11
marzo 2003 (precedente il martedì di Carnevale);
ü
Martedì 12
marzo 2003 (Carnevale);
ü
Mercoledì 23 aprile 2003;
ü
Giovedì 24 aprile 2003;
ü
Venerdì 2 maggio 2003.
VIAGGI D’ISTRUZIONE E VISITE
GUIDATE
Fatta salva la libertà di ciascun C.d.C. sulla
programmazione delle visite guidate e dei viaggi di istruzione, si ribadisce
che tali iniziative devono essere coerenti con gli obiettivi formativi propri
di ciascun settore scolastico e con i percorsi didattici di ciascun
gruppo-classe partecipante.
Le soluzioni possibili vanno individuate tra le seguenti:
viaggi e visite
d’integrazione culturale: in coerenza
con gli obiettivi didattici della classe sono finalizzati essenzialmente a
promuovere negli alunni una maggiore conoscenza del proprio territorio
d’appartenenza o di altri ambienti del territorio nazionale (viaggio fino a 5 gg per le classi 3^ media; eventuale viaggio fino a 3 gg per le classi 1^ e 2^media e per le classi
5^ elementare; uscite di 1 giorno per tutte le classi dei settori di scuola
elementare e media;
visite guidate a:
mostre, località d’interesse storico-artistico, etc.; partecipazione a mostre,
concorsi, spettacoli teatrali e\o cinematografici (anche fuori del territorio
d’appartenenza);
attivita’ formativa in
parchi e riserve naturali e in aziende agrituristiche: vanno
considerati veri e propri “campi scuola”
conclusivi di progetti in cui si siano sviluppate attività connesse alle
problematiche ambientali e antropiche.
lezioni itineranti: sono le
iniziative che meglio s’integrano col curricolo locale, ritenendo sempre
attuale e pertinente la concezione del territorio quale “aula didattica decentrata”. Vanno attuate preferibilmente durante
le ore dedicate alle ACO.
ORGANIZZAZIONE
DELL’ISTITUZIONE SCOLASTICA
Staff dirigenziale - Per il
necessario coordinamento di tutte le responsabilità previste dal POF si ritiene utile proseguire e consolidare la
sperimentazione dello Staff dirigenziale, introdotta da
due anni su iniziativa del Dirigente
Scolastico. Esso appare idoneo
soprattutto a prendere in considerazione, gradualmente, fattori di qualità del servizio a livello gestionale, per rendere
praticabili ed effettivi gli standard qualitativi del servizio scolastico in
rapporto alla mission della scuola: per verificare, cioè, se e in che misura
procedure e obiettivi dell’offerta formativa tengano realmente conto delle
esigenze personali di ciascun alunno e del contesto ambientale in cui egli vive
e se le risorse disponibili (umane,
strutturali e finanziarie) , siano adeguate, sufficienti e ben utilizzate.
Lo staff è costituito, oltre che dal Capo di Istituto,
(a)
dai Docenti
collaboratori della Presidenza,
(b)
dai Docenti
titolari delle funzioni obiettivo,
(c)
dal Direttore
S.G.A. .
Esso
s’insedia immediatamente ad inizio d’anno scolastico e si riunisce almeno una
volta al mese.
Il Dirigente Scolastico appronta gli indicatori di qualità
che, ratificati dall’intero staff, sono utilizzati per il
monitoraggio e la conseguente valutazione degli aspetti gestionali.
F)
RISORSE DELLA SCUOLA
RISORSE STRUMENTALI |
n. aule (33) |
n. aule laboratorio (4) |
consistenza delle dotazioni
sussidiarie (scadente) |
consistenza delle dotazioni
tecnologiche (molto limitata) |
RISORSE UMANE |
Dirigente |
n. docenti (70) |
n. non docenti (16) |
ex LSU (8) |
RISORSE FINANZIARIE |
consistenza risorse finanziarie
destinate alla realizzazione delle attività didattiche o integrative |
consistenza delle risorse
finanziarie acquisite autonomamente dalla scuola |
RISORSE DEL TERRITORIO |
associazionismo dei genitori |
ASL NA2 |
Regione Campania |
Ente comunale |
COLLABORAZIONI ESTERNE |
Per le attività di
drammatizzazione |
Per i corsi di Spoken English |
Per i corsi d’Informatica |
Per il progetto “Stare insieme a…” |
ATTIVITA’
NON DIDATTICHE |
Possibilità
di introdurre la figura della
operatrice psicopedagogica, come risorsa esterna, con modi e tempi da
definire sulla base delle esigenze che emergeranno (progetto “Stare insieme
a…”) |
In applicazione del regolamento sull’autonomia scolastica il
Collegio dei Docenti dell’Istituto “Plinio il Vecchio” di Bacoli,
ha deliberato , per il secondo anno consecutivo,l’introduzione nel proprio
curricolo della riduzione del 10% di quota di curricolo nazionale, suddiviso
tra le attività individualizzate in compresenza e la nuova disciplina:“EDUCAZIONE
AMBIENTALE: la scuola del territorio che
orienta l’individuo alla società civile”. La
formulazione del curricolo locale deve:
ü
rispondere
a logiche di coerenza interna;
ü
perseguire
scopi e raggiungere obiettivi;
ü
essere
verificabile e certificare i risultati;
ü
determinare
l’area della trasversalità.
Pertanto, anche alla luce della direttiva ministeriale n. 58
del 1996, la disciplina da introdurre viene considerata come una macroarea
in cui fare convergere le singole discipline raggruppate per aree:
AREA LINGUISTICO - ESPRESSIVA
1. Italiano
2. Lingua
straniera
3. Ed.
Artistica
4. Ed.
Musicale
5. Ed. fisica
1. Storia
2. Religione
3. Geografia
4. Matematica
5. Scienze
6. Ed.
tecnica
1. Ed
artistica
2. Ed.
tecnica
3. Matematica
La decisione di inserire tale
disciplina nel curricolo locale di istituto, nasce dall’ esigenza di ridisegnare
il rapporto tra identità locale e globalizzazione., nonché dalla consapevolezza
che , rinforzare un contesto culturale e civile, significa affondare le radici
della propria identità: non si può
essere cittadini del mondo o dell’Europa senza sentirsi parte attiva della propria comunità locale e
nazionale, senza sentire le proprie radici e la propria appartenenza.
Un tale percorso risponde inoltre
ad una irrinunciabile dimensione di formazione alla cittadinanza attiva,
intesa come un aspetto fondamentale del più complesso processo educativo e
formativo, adeguato alla crescente problematicità della nostra società. Essere cittadino attivo oggi
significa partecipare responsabilmente come parte costitutiva di un tessuto sociale e culturale capace di
sviluppare:
ü
senso di
responsabilità
ü
qualità dinamiche
ü
orientamento inteso come idea positiva del proprio futuro.
La realizzazione di un percorso formativo che, all’interno
del curricolo ponga efficacemente al
centro del dialogo educativo la dialettica locale – globale come condizione fondante di una cultura
moderna, capace di aggredire e superare uno dei grandi problemi della scuola
odierna, la sua separatezza e la sua solitudine, prevede la realizzazione di
una stretta collaborazione con le altre
scuole del territorio, oltre che con EE.LL. ed Associazioni.
INDICAZIONI GENERALI
Il curricolo locale della
nostra istituzione scolastica, in sintonia con lo spirito della legge sull’
Autonomia , introduce un nuovo Patto Formativo con la
Comunità: il territorio non è più
trattato come un insieme o un repertorio di dati da studiare, ma torna ad
essere un complesso sistema di culture e di esperienze. Consente, inoltre, alla
scuola di divenire, all’interno della
comunità, il fermento culturale e il soggetto attivo insieme ad altri soggetti,
con una propria funzione, che dai bisogni e dai saperi della comunità trae lo
spunto per evolversi.
La scuola dovrà fornire, accanto agli strumenti di base,
anche quelle competenze fondamentali per essere buoni cittadini e buone persone del XXI secolo. Qui si innesca il
tema molto complesso che riguarda il rapporto tra le discipline e le competenze
trasversali, che non vanno però confuse con le educazioni trasversali.:
le discipline, da sole, non sono in grado di fornire strumenti per imparare a
governare il cambiamento che è in atto. Occorrono processi educativi
organizzati secondo modalità di lavoro e contesti d’apprendimento che possano
favorire la costruzione di competenze trasversali
FINALITA’ EDUCATIVE
La prima finalità è mettere i ragazzi in grado di
cogliere relazioni, tra saperi e tra fenomeni, in un sistema e tra
sistemi, e quindi di lavorare in gruppo, di affrontare i problemi con un
approccio sistemico, e ancora di legare il locale al globale
Considerando che nel prossimo futuro diventerà sempre più
importante vivere come “dimensione normale” il fatto che ognuno
di noi non ha altra scelta che “fare
delle scelte”, la seconda finalità viene individuata nella responsabilità
della scuola che dovrà educare a:
ò
rintracciare
la coerenza tra conoscenze, valori e atteggiamenti;
ò
sapere
affrontare e governare il rischio;
ò
saper
prendere iniziative e decisioni in
condizioni di incertezza;
ò
saper
recuperare radici e valori in una realtà che tende ad annullare le individualità.
1. Accostarsi
ad una realtà storico-culturale del passato in modo interattivo e coinvolgente,
al fine di maturare la coscienza storica
per la formazione della memoria
collettiva;
2. essere
orientati alla conoscenza di sé;
3. esercitare
critica ed autocritica costruttiva;
4.
educare al “lavoro” inteso come espressione,
valorizzazione e sperimentazione di sé ed anche come esercizio di:
progettualità, operatività, rigore metodologico e responsabilità.
ORGANIGRAMMA DELLE AREE DISCIPLINARI
Trattandosi del 5% di una quota nazionale e considerato che
la disciplina di istituto introdotta
coinvolge in proporzione tutte le discipline, per le indicazioni metodologiche
si rimanda ai Programmi ministeriali del 1979, che costituiranno
la guida prioritaria nel momento in cui si dovranno programmare i singoli
percorsi didattici.. In particolare si
rimanda alla PREMESSA GENERALE, IV
parte , che ha per oggetto :”Le discipline come educazione –Metodologie
dell’apprendimento”. Il comma n.3 - Unità del sapere:
interdisciplinarità, cita testualmente:
“I vari insegnamenti
esprimono modi diversi di articolazione
del sapere, di accostamento ala
realtà, di conquista, sistemazione e trasformazione di essa, e a tal fine utilizzano specifici linguaggi che
convergono verso un unico obiettivo educativo: lo sviluppo della persona nella
quale si realizza l’unità del sapere. (…). Di conseguenza possono stabilirsi
modalità di cooperazione tra i diversi insegnamenti, evitando comunque accostamenti
forzati o puramente estrinseci.. Tale cooperazione dovrà consentire di
perseguire, per vie diverse, gli obiettivi della programmazione educativa, e di
mettere a disposizione di altre discipline i contribuiti specifici dell’uno e
dell’altro ambito. Riuscirà pertanto pedagogicamente e didatticamente utile
programmare le interrelazioni delle varie discipline in vista di un approccio
alla realtà più motivato e concreto (…)
La formazione del personale in
servizio, sia docente che ATA, viene inquadrata nel segno della continuità con
quella già attuata negli anni scolastici precedenti, oltre che strettamente
collegata con le azioni educative e
didattiche previste dal Piano dell’Offerta Formativa.
PERSONALE ATA
TITOLO DEL PROGETTO: “L’informatizzazione
del back office”
DESTINATARI: il personale ATA
TEMPI DI REALIZZAZIONE: 30 ore
PERSONALE DOCENTE
Il presente POF è stato definitivamente approvato dal Collegio dei
Docenti nella seduta del l’01 ott. 2002 e ratificato dal Consiglio d’Istituto
nella seduta del 07 ottobre 2002.-
Il Dirigente Scolastico
Filippo
Gnolfo