Marco Sgrignoli

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PK CONTRO - 20/04/2002
"Arriva X-Mickey!"

Qualcuno avrà senza dubbio notato che, da un paio di giorni, molte edicole espongono una locandina pubblicitaria di un oscuro fumetto dall'oscuro nome di X-Mickey. Forse qualcuno l'avrà pure comprato. Probabilmente qualcuno l'avrà pure letto.
Beh, io sono uno di questi, e anche uno dei pochi (pare) a cui è piaciuto.

Piaciuto?! Ma com'è possibile? Come può piacere a qualcuno un fumetto così infantile, banale e per nulla terrorizzante come invece supporrebbe di essere?
Ecco, il problema è proprio questo: tutti si sono illusi che X-Mickey dovesse un fumetto Horror dello stesso "genere" di Pk, MM e Witch. Già dal titolo, però, ci si poteva fare un'idea di quello che avrebbe potuto essere il target: non certo quello di Pk o MM,né tanto meno quello di Witch, ma una classe di età senz'altro più bassa. In realtà in molti avevano immaginato che il pubblico al quale il nuovo fumetto si sarebbe rivolto sarebbe stato più giovane di quello di Pk, ma nonostante questo sono andati in edicola nella speranza di trovare il nuovo MM. Ed evidentemente sono rimasti delusi.
Io da X-Mickey non mi aspettavo molto, e forse è per questo che non sono rimasto scontento. Temevo che sarebbe stato un pallido tentativo di Horror annacquato, al livello dei "Piccoli Brividi". Quello che invece ho trovato in edicola è stato un fumetto divertente, spiritoso e a mio avviso molto "simpatico". Di terrorizzante non ha proprio nulla, ma non mi sembra che non riesca a terrorizzare, bensì che non voglia terrorizzare. L'obiettivo principale mi pare invece quello di divertire il lettore con una buffa presa in giro dei canoni Horror. Il perfido lupo mannaro diventa il goffo e impacciato Pipwolf, i mostri dalle enormi fauci si riassumono in un'affettuosa pianta carnivora da compagnia.
Non un fumetto Horror mal riuscito, dunque, ma uno riuscitissimo fumetto divertente e scherzoso. Il target resta quello che è: chiaramente X-Mickey non è indirizzato a un pubblico semi-adulto, come MM o Pk, ma all'incirca ai lettori di Topolino. Tuttavia, così come c'è chi a cinquant'anni ancora legge il Topo trovando la cosa piacevole, non vedo perché anche chi non ha più 11 anni non possa leggere X-Mickey.

Dal punto di vista della realizzazione, va riconosciuto che per questo primo numero la Disney ha speso un buon quantitativo di energie: le tre storie che compongono la prima uscita sono firmate nientemeno che da Bruno Enna e Augusto Macchetto (che rivela una grande capacità umoristica), mentre i disegni delle prime due sono di Alessandro Perina (già disegnatore di alcuni episodi di MM) e di Stefano Turconi, che sembra essersi impegnato maggiormente per la storiellina di quattro pagine di X-Mickey che per "Il Vero Nemico". La prima storia è sceneggiata con il caratteristico stile di Bruno Enna, ma risulta un po'accelerata nella parte finale. La seconda storia, di Macchetto-Turconi e sole 4 pagine, è veramente molto carina. Anche la terza storia è molto ben fatta.

Riassumendo il tutto in un consiglio: compratelo, e potrete divertirvi leggendo un simpatico fumetto di ambientazione "horror pacioccone". Se invece preferite l'Horror vero e proprio, allora è meglio che prendiate Dylan Dog.

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Per dire la tua:
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