ATTUALMENTE LA FACCIATA DEL TEATRO E’ IN FASE DI RESTAURO

Lo stemma dell’Arte della Lana, ancora ben conservato sulla facciata laterale sta a ricordare che in questo luogo nella metà del 1500 un benefico cittadino, Filippo di Milanese Rospigliosi, costruì a sue spese un bellissimo tiratoio, volendo dare nuovo sviluppo all’industria tessile, un tempo floridissima in Pistoia. Egli, dopo aver impiegato notevoli capitali a questa lavorazione ed averle dato incremento, donò il tiratoio al Comune di Pistoia. L’Accademia dei Risvegliati, costituita in Pistoia fino dal 1642 ad iniziativa di Mons. Felice Cancellieri che ne fu primo Principe o, come si direbbe oggi, Presidente, il 16 marzo 1677 deliberò di chiedere al Consiglio del Comune la concessione di quel locale per trasformarlo ad uso di teatro. Il teatro fu costruito da Antonio Galli detto il Bibbiena e fu inaugurato nel 1694, ma poi subì parecchie altre modificazioni ed abbellimenti, condotti ai primi dell’800 dall’architetto Cosimo Rossi-Melocchi e poi, verso il 1864, dall’architetto Bernardini di Pescia, nel quale anno fu intitolato al nome di Alessandro Manzoni. L’Accademia, con la quale si fuse fin dal 1882 la Reale Accademia delle Scienze Lettere ed Arti, ne divenne proprietaria insieme al Comune, ed insieme con questo dette notevole incremento a quella Scuola di Musica che, fondata dall’Accademia degli Armonici nel 1858, ebbe poi sede e sviluppo nella Reale Accademia. Nel 1929 furono fatti radicali lavori di ampliamento e riordinamento anche alla facciata, su disegno dell’ingegnere pistoiese Luigi Manfredini.