Don Luigi Merola è un giovane sacerdote di
33 anni, parroco della Chiesa di San Giorgio Maggiore in Napoli. Ordinato sacerdote il 22 giugno 1997 nella chiesa Cattedrale di Napoli dalle mani di Sua Em.za il Cardinale Michele Giordano, inizia il suo ministero pastorale a Marano come vice-parroco, nella parrocchia S.Ludovico D'Angiò, dove con i giovani organizza l'assistenza serale ai barboni e ai senza dimora della stazione centrale di Napoli. Si dedica all'educazione dei bambini più disagiati, organizzando un oratorio molto attivo. Nei tre anni passati a Marano si impegna a combattere il fenomeno dell'usura, riuscendo a salvare varie famiglie da questa morsa.
Viene trasferito a
Napoli, nel quartiere Forcella il 1 ottobre del 2000 e la sua attività si
è da subito caratterizzata per il suo impegno per la legalità e il
riscatto civile e sociale del quartiere. Il papà di Annalisa, Giannino, convinto da don Luigi decise di donare gli organi delle figlia e soprattutto di rompere il muro di silenzio, costituendosi parte civile nel processo contro gli assassini di sua figlia. A questo è seguita una mobilitazione nel quartiere che dura ancora oggi.
Purtroppo, dopo
pochi giorni dal funerale, sono iniziati i primi problemi di sicurezza per
don Luigi che dall'aprile 2004 vive sotto scorta, con un'auto blindata e
con una tutela di tre uomini. Per la sua grande capacità di comunicazione e per la sua autenticità, don Luigi è ormai un simbolo alla lotta alla camorra che va molto al di là di Forcella. Da gennaio a giugno di quest'anno, ha promosso insieme con l'Associazione "Percorsi di fraternità", espressione laica del Movimento dei Focolari un corso di Educazione Civica sulla Legalità. Il Corso ha visto il coinvolgimento di molte realtà associative e del volontariato e si è svolto proprio nella Scuola del quartiere.
Ha promosso la
costituzione dell'Associazione "Annalisa Durante", alla quale hanno
aderito numerose associazioni e personalità. Lo scopo di tale Associazione
è quello di costituire quanto prima una Fondazione che, in nome di
Annalisa, continui l'azione di promozione sociale nel quartiere, con
progetti di recupero dei bambini disagiati, la lotta alla devianza
sociale, la diffusione della cultura della legalità, lo sviluppo economico
e occupazionale di Forcella e dei quartieri più a rischio della città. Ha partecipato quest'anno al Premio Napoli, come relatore sul tema dell'amicizia tra i popoli. Da 6 mesi è opinionista del quotidiano "La Repubblica, edizione della Campania", dove pubblica ogni domenica un suo articolo di fondo. |