Nel giugno del 2000 ho comperato un'imbarcazione usata, un meteor costruito dal cantiere Sipla nel 1972. Avevo fatto i campionati italiani con quel tipo di imbarcazione, e mi ero convinto che potesse andare bene, forse non era un missile ma teneva il mare sopra alle mie aspettative, era facile e due persone potevano fare tutte le manovre, spy compreso.

Il Meteor che trovai si chiama Pirata, era davvero bruttino, esteticamente, ma non presentava osmosi, albero, sartie, strutture erano buone, aveva tantissimi optional, come il pilota automatico ed il rollafiocco, carte nautiche in abbondanza, saranno state minimo 20, tutte le attrezzature di sicurezza in orndine, insomma, il prezzo era buono e mi sembrava un'occasione per partire.

 - Nonostante le condizioni solo cambiando scotte e drizze Chicco ed io abbiamo fatto in barca 3 settimane di vacanza in alto adriatico con tanto di traversata dalla croazia! un'esperienza formidabile senza la quale non avremmo avuto l'entusiasmo per fare simili lavori! vedi anche sito Chicco...

la barca a grandi linee si presentava cosi':

(foto: nella foto il meteor con strati di antivegetativa gia' tolti, devo ammettere che l'idea delle foto è venuta dopo!!)

Una volta alata il lavoro si presentò più grosso del previsto, il cantiere di cui si fidava il vecchio proprietario utilizzava un'antivegetativa stranissima, sembrava gommosa come quella dei pescherecci, e non rimuoveva mai il vecchio strato, ma faceva mano su mano, cosi' io mi trovai un'antivegetativa di 4 mm da asportare, ero davvero impressionato!

Fortunatamente l'amico di mille avventure Chicco, con cui avevo fatto una vacanza con il meteor di una ventina di giorni in nord adriatico decise di aiutarmi in quello che doveva essere un lavoretto da pochi mesi, uno due... la cosa non andò proprio così...

Cominciammo con il lavoro più lungo, togliere l'antivegetativa, davvero ignorante, perchè rimaneva perennemente "gommosa", quindi anche dopo mesi fuori acqua non era secca e non si poteva levigare così abbiamo deciso di rimuoverla con uno strumento a "lama", in pratica è tipo una pialla che fa "fettine" lunghe di questa gomma antivegetativa! arrivati alla verniciatura finalmente abbiamo carteggiato tutto il colore per arrivare al gealcoat che ricopre la resina. Controlliamo con l'apposito macchinetto la presenza di osmosi, fortunatamente nulla, neppure la chiglia.

(foto: nella foto siamo gia avanti, abbiamo carteggiato la barca, siamo arrivati al gealcoat, abbiamo resinato il bulbo e rifatta la resinatura di raccordo allo scafo)

Arrivati a quel punto, barca pulita e attrezzatura da smontare ci accorgiamo che per restare in stazza dobbiamo spostare un candeliere, quindi li togliamo tutti per il rispetto delle misure, cambiamo il pulpito che era bucato dalla ruggine e lo cambiamo con uno di alluminio fatto dall'amico Andrea Neri.

Barca smontata, pulita, levigata, non resistiamo, vogliamo anche cambiargli il colore, cosi' optiamo per il rosso Alfaromeo d'epoca, il rosso alfa degli anni 50 circa, il codice del colore è rosso 501, come i famosi jeans! Per verniciare dobbiamo anche carteggiare l'opera morta, inoltre non sarebbe bello lasciare la coperta "grigio finanza" con lo scafo rosso, ci vorrebbe un bel bianco ghiaccio... quindi pulire e carteggiare leggeri anche la coperta. Smontiamo il bottazzo che è di alluminio misto gomma, una vera schifezza, e decidiamo per spendere poco di comperare delle assi di legno da montare come bottazzo.

(foto: immagine della barca con bottazzo montato, Chicco sta incartando i verricelli per le finiture di biancho dopo le stuccature per i montaggi successivi di attrezzature di coperta)

 

Il meteor è un'imbarcazione con albero appoggiato alla coperta, quindi per rinforzare la tuga all'interno c'e' un omega che sopporta lo sforzo, nel tempo questo omega soffre e cede pian piano sotto il peso dell'albero ed anche andando a vela l'imbarcazione subisce degli sforzi, così solo ed esclusivamente per irrobustire la barca abbiamo praticato 3 fori sull'omega riempiendolo di schiuma poliuretanica che andando a solidificare e aumentando di volume è andata a chiudere tutte parti vuote all'interno della struttura, inoltre grazie ad un puntello a vite appoggiato sotto la tuga abbiamo risolto ogni problema di sorta.

(foto: immagine laterale dell'omega, si vede molto bene che la schiuma oltre ad uscire dai buchi praticati col trapano esce anche altrove, garazia che l'omega ora è privo d'aria quindi più solido)

 

Dopo aver rifatto tutto l'impianto elettrico, carteggiato il piccolo mobilio interno e riverniciato il tutto abbiamo verniciato l'intera barca dentro e fuori ed abbiamo rimontato il tutto.

(foto: le parti in legno sono state levigate e copalate, l'intero meteor mentre viene applicato prima 3 mani di fondo epossidico, poi 3 mani di vernice poliuretanica bianca per la coperta e rossa per l'opera morta)

Una volta terminato questo passaggio l'imbarcazione aveva già cambiato radicalmente aspetto, e quel giorno Chicco ed io abbiamo avuto la prima soddisfazione, un acconto che la barca ci faceva per pagare i nostri sforzi...

(foto: dopo tanti mesi di lavoro il meteor finalmente concede qualche soddisfazione e fa capire che la fine del nostro lavoro è vicina...)

 

Facendo la vacanza Chicco ed io ci siamo accorti che le manovre del meteor non erano affato funzionali, così decidiamo di riprogettarle tutte dopo aver preso innumerevoli spunti dalle barche di zona, realizziamo anche un nostro piccolo sogno facendo diventare le drizze passanti nell'albero!!

Costruiamo anche un pianetto di alluminio per rinviare le manovre al pozzetto, mettiamo una piastra di alluminio forata alla base dell'albero che ospiterà i bozzelli per i rinvii, inoltre modifichiamo il boma praticando un'asola vicino all'albero, nell'asola mettiamo una "finestrella" con carrucola (non conosco esattamente il nome di quel pezzo, il negoziante lo chiama finestrella). Dentro al boma mettiamo un paranco 1:6 rinviato al pianetto per regolare la base della randa.

(foto: nella foto il pianetto contornato da parecchio casino... da sinistra verso desta: strozzatore Harken per stralletto, 3 strozzatori Spinlok: drizza randa, genoa, spy, carica alto e basso Harken)

A questo punto dobbiamo segnare la linea d'acqiua, fortunatamente mentre carteggiamo la barca troviamo strato su strato le vecchie antivegetative, ed alla fine scoviamo anche quella iniziale, data dal cantiere o cmq da una persona che aveva cognizione di causa, così prendiamo il metro e misuriamo a varie altezze la linea d'acqua, poi la riportiamo con lo scotch sulla coperta, alla fine dobbiamo carteggiare la vernice sull'opera viva per creare il "grip" alle sostanze che abbiamo steso successivamente.

(foto: stiamo eliminando la vernice, inoltre il primo anno che abbiamo messo in acqua la barca abbiamo ascoltato il pessimo consiglio di stendere l'antivegetativa senza primer, la barca non ha fatto alghe, ma il prodotto non era affatto omogeneo, ed alla fine in certi punti lo scafo era a vista, in altri l'antivegetativa era in quantità. Inoltre a quel punto l'anno dopo abbiamo deciso di fare un trattamento preventivo osmosi con acqua stop di veneziani)

 

Nelle foto la barca è al primo intervento manutentivo, alla fine della stagione, decidimo di levigare nuovamente l'opera viva, stuccare e stendere acqua stop di veneziani, poi primer aderglas e antivegetativa raffaello 3. Faccio un'anticipazione dicendo che la scelta si è dimostrata azzeccata, i tre prodotti ci hanno soddisfatto a pieno!

Altra cosa che abbiamo applicato sopra alla linea di galleggiamento è una fascia bianca di vernice poliuretanica bicomponente, questa essendo molto liscia e dura garantisce la protezione dai baffi di alghe, inoltre se le cappe, denti di cane o alghe fossero particolarmente attaccate e necessitasse per la loro rimozione della carta vetrata o altre pratiche agressive, in quel caso non saremmo costretti a danneggiare la verniciatura dello scafo, ma basterebbe rifare la linea bianca. Un'alternativa valida è l'antialga, ma noi ci siamo trovati bene così.

(presto avremo le foto recenti del meteor per valutare lo stato attuale)

 

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