(12-2-2010)

La città (oggi conta 48.000 ab.) è adagiata sul lato destro del fiume Mincio, in prossimità dell'allargamento del fiume nei tre laghi Superiore, di Mezzo e Inferiore.
Si impone al visitatore soprattutto come scrigno di tesori d' arte che nomi famosi nel mondo seppero riempire di opere preziosissime: basta citare Mantegna, Pisanello, Giulio Romano, Leon Battista Alberti, per evocare numerosissimi altri artisti, pittori, urbanisti che accrebbero la sua indiscussa dignità culturale. Ciascuno di essi ha lasciato una traccia indelebile… «Una città in forma di Palazzo»: questa felice sintesi di Baldassarre Castiglioni rende al meglio l'idea del fascino e delle suggestioni di cui Mantova è capace. Piccola e ben disegnata, Mantova è innanzi tutto un'originale miscellanea di storia e arte. Di gioielli Mantova ne ha moltissimi e tutti conservati con cura e amore: musei, palazzi dei signori che ressero le sorti politiche della città, chiese e sinagoghe, nuclei storici legati alle vicende del suo passato, pinacoteche, angoli suggestivi, vicoli, strade e piazzette foderate di mattoni e di antichi arredi urbani!
Tre piazze sono un po' il "cuore" della città: Piazza Sordello, Piazza Broletto e Piazza delle Erbe.

 

Abbiamo visitato…

In Piazza Sordello...


PALAZZO DUCALEil Palazzo Ducale (la grande reggia cittadina che per sei secoli, dalla fine del 1200 al 1700, ospitò le famiglie che governarono Mantova - una delle più estese ed elaborate regge d’Italia, un vero e proprio complesso architettonico che comprende circa 500 stanze, coprendo una superficie di circa 34.000 metri quadrati. Al suo interno corridoi e gallerie collegano numerosi edifici realizzati tra l’inizio del Trecento e la metà  del Seicento. Tra essi, il castello di San Giorgio, che ospita la Camera degli sposi con la vita dei Gonzaga affrescata da Mantegna).

 

CASTELLO DI SAN GIORGIOil Castello di San Giorgio (nato nel 1395 come struttura difensiva, fu convertito in residenza da Fancelli nel 1459. Gli interni furono decorati da Mantegna)


 

 

DUOMOil Duomo ( edificato nel 313 d.C.. L’aspetto attuale deriva da numerosi restauri e ricostruzioni. Conserva la salma di S. Anselmo, patrono della città)

 


 

In Piazza Broletto abbiamo ammirato (dall'esterno) l’Arco dell’Arengario e il Palazzo del Podestà

 

In Piazza delle Erbe...

 

- la Chiesa di Sant’Andrea (progettata da Leon Battista Alberti, la chiesa, sorta nel 1304 e consacrata da Pio II nel 1459, custodiva le tombe della famiglia Gonzaga - la reliquia del Preziosissimo Sangue di Gesù portata a Mantova dal centurione romano Longino. Riposano all'interno le spoglie mortali di Andrea Mantegna)


- la Rotonda di San Francesco (la chiesa più antica della città, costruita nel 1082 in epoca Canusina, chiusa nel 1579. A pianta centrale, è posta ad un livello più basso di Piazza delle Erbe e conserva al suo interno un matroneo e tracce di affreschi di scuola bizantina risalenti ai secoli XI-XII). 

 

...solo dall’esterno...

- la Torre dell’Orologio
- il Palazzo della Ragione (fu edificato nel 1250 per essere la sede della corte di giustizia. I portici, aggiunti in seguito, ospitavano il mercato)

 

---------------------------- A sud della città-----------------------

 

- il Palazzo Te (voluto da Francesco II Gonzaga, la residenza estiva dei signori di Mantova - architettato nel 1525-35 da Giulio Romano fu la spettacolare villa dei Gonzaga in stile rustico risorgimentale. Le sale interne furono affrescate in gran parte da Giulio Romano e anche dai suoi allievi. Il Palazzo attualmente ospita anche il Museo Civico di Palazzo Te, suddiviso in varie sezioni).


- il Museo della città - Palazzo San Sebastiano (a 200 m. da Palazzo Te, recentemente restaurato)

…e abbiamo visto, dall’esterno, anche la Casa del Mantegna e la Chiesa di San Sebastiano

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Fra le attrazioni che ci hanno maggiormente colpito…

- il Palazzo Te (splendido gioiello cinquecentesco, opera geniale di Giulio Romano. Misterioso anche nell'etimologia, il "Palazzo dei lucidi inganni" esplode di immagini e di colori nei racconti mitologici che si snodano nelle sale di Amore e Psiche e dei Giganti…)

 

Un esempio... la Sala dei Giganti: un'apoteosi di forme, colori e simbologie. I giganti, fulminati da Giove, cadono al centro della Terra; c'è chi fugge, chi si copre gli occhi e chi viene schiacciato dall'Olimpo che crolla...

 

 

- la Rotonda di San Francesco (dove abbiamo avuto una “guida” -Eva, ex-insegnante in pensione- solo per noi, che ci ha illustrato nei dettagli la storia dell’edificio)

- “Riposante” la passeggiata nel cento storico (e’ tutto raccolto… in poco spazio: ci ha ricordato un po’ - non per analogie compositive- il piccolo centro storico di Bruxelles)
Tra vicoli e portici, il cuore antico di Mantova si scopre passeggiando sui suoi ciottoli nelle piazze Broletto e delle Erbe animate dai mercati, tra i profili degli antichi palazzi del Podestà e della Ragione che si ergono al fianco del Battistero di San Lorenzo e della basilica di Sant'Andrea. Pochi passi tra scorci e angoli suggestivi.

Abbiamo fatto una lunga lunga passeggiata… (dal parcheggio Campo Canoa al Palazzo Te, andata e ritorno!). E il tempo è stato clemente (nonostante Cassandra… – vedi sotto, "PER SORRIDERE")
Percorso – andata: lasciata l’auto nel Parcheggio gratuito Canoa, abbiamo attraversato il lungo ponte sul Mincio e, iniziando dal Nord della citta’, abbiamo visitato Palazzo Ducale (e scale, corridoi, centinaia di stanze!) e tutto il centro storico, poi abbiamo attraversato la citta’ per arrivare all’estremo Sud, al magnifico Palazzo Te.
Percorso-ritorno: piu’ o meno lo stesso tragitto (attraversamento della città in direzione Sud-Nord)
Quanti Km? E… i famosi piedi della signora Anna? Ai posteri…

PER SORRIDERE…
- Nel tratto autostradale Agrate-Verona, mentre ci stavamo recando a Mantova, abbiamo ascoltato le previsioni del tempo su Radio Reporter: “Oggi bello in tutte le province lombarde, tranne a Mantova!”. Grrrrr… (ma, per fortuna, era una bufala!).
- Mentre stavamo attraversando Mantova, a Piazza delle Erbe abbiamo chiesto a un passante: “A piedi… in quanto si arriva al Palazzo te?”. Risposta: “Circa 15 minuti”. Dopo 15 minuti di cammino, a un altro passante la stessa domanda. Risposta: “15-20 minuti”. Gli abbiamo riso delicatamente in faccia, ricordando la nostra... salita al Rifugio Comici, in Val Fiscalina!

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 ALCUNE NOSTRE FOTO
(la giornata un po'... nebbiosa, ma, comunuque, accettabile)




L'arrivo a Mantova
(lunga passeggiata... dal Parcheggio Campo Canoa, di là del Mincio, alla città)


Il Castello di San Giorgio


Il Palazzo Ducale


Il Duomo


...Arco dell'Arengario...


Palazzo del Podestà
(facciata verso Piazza Broletto, l'altra facciata è in Piazza delle Erbe)


Piazza delle Erbe (con Palazzo della Ragione)


Piazza delle Erbe (e Palazzo Podestà, attiguo al Palazzo della Regione)
La signora... osserva


Piazza delle Erbe: la Rotonda di San Francesco


Via con portici... in centro storico


Eccoci... al Palazzo Te


Ingresso al Palazzo Te


Palazzo Te


Giardini di Palazzo Te


Giardini di Palazzo Te


Giardini di Palazzo Te


Giardini di Palazzo Te


Palazzo Te


Giardini di Palazzo Te


Casa del Mantegna


...tornando verso il centro di Mantova


Chiesa di S. Andrea (paticolare)


Il Duomo visto dall'Arco dell'Arengario


...un saluto a Mantova
(verso il Parcheggio Canoa)


...un saluto a Mantova


Vista della città dal Parcheggio Campo Canoa - Sparafucili...


Tramonto... a Mantova








...vista della città... attraverso i cespugli del Parcheggio Campo Canoa
(ci rimane come "bellissimo ricordo" di Mantova,
davvero una delle piu' belle città d'Italia,
Patrimonio dell'Unesco)

 

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