SHOCK AL PIPER!

 

 

 

 

La ricostruzione così prende la sua forma definitiva: i Floyd sono stati davvero al Piper Club! Ma possiamo supporre ben due soluzioni, alla luce di quanto fin qui detto e documentato, entrambe valide e verosimili, anche se personalmente la seconda da più affidamento (come poi dimostrato).

 

  Versione A.

Il singolo “It would be so nice” viene pubblicato il 12 aprile 1968. Il 18 aprile i Pink Floyd sono a Roma al Piper Club per uno o due concerti, e si portano dietro, naturalmente, il singolo. Una telecamera, forse della Rai, li raggiunge per girare alcune scene da poter utilizzare durante il documentario del festival che era previsto per maggio. A questo punto i Floyd ne approfittano, sono una band ancora poco conosciuta e devono cogliere tutte le occasioni che gli si presentano: prendono un giradischi, mettono su il brano (è normale che se ne siano portate insieme alcune copie da regalare a qualcuno durante il concerto) e pensano di realizzare un filmato promozionale della canzone, da poter utilizzare in seguito. Il filmato, per questo motivo, si trova nell’archivio Rai, che avendolo catalogato per il Festival del Palasport, lo ritrova di recente e lo presenta nel 2004 come i Pink Floyd al Palazzetto dello Sport.  

 

Purtroppo, la durata minima del filmato non permette di poter controllare un particolare, già rilevato a suo tempo da Luca Ferrari nel suo libro “Pink Floyd” (Arcana, 1985): il singolo “It Would Be So Nice”, stampato solo su un lato, uscì come promozionale a tiratura limitata, è leggermente più breve per facilitarne la trasmissione alla radio; il ritornello, infatti, è cantato solo tre volte (anziché sei) e tre righe del testo sono state omesse. Ma il fatto di portare con se un singolo appena uscito per pubblicizzarlo (forse per ubbidire alla loro casa discografica), sembra essere confermato indirettamente dagli stessi Floyd, secondo Miles (dal libro "Pink Floyd", Armando Gallo Editori):

“12 aprile 1968. Esce il 45 giri It Would Be So Nice/Julia Dream.

Nick Mason: “Tremendo quel disco vero? In quel periodo non avevamo direzione. Tutti ci rompevano le scatole perchè facessimo dei singoli che vendessero bene. Quando tanta gente dice che una cosa è importante, alla fine cominci a pensarlo pure tu. Su un LP è possibile fare esattamente quello che vogliamo. Per l'ultimo singolo, ‘Apples and Oranges’, abbiamo dovuto fare le cose di fretta. E' un disco commerciale, ma l'abbiamo dovuto registrare solo in due session. Preferiamo fare le cose con più calma.”

Waters: “Sembra che essere ingaggiati per suonare dal vivo dipenda solo se hai qualche disco in classifica. ‘It Would Be So Nice’ non mi piace nè la canzone, nè come è cantata. I singoli vanno fatti, ma non sono eccessivamente importanti. Sugli LP possiamo dare il meglio di noi in ogni momento.”

Questo sembrerebbe confermare che il fatto che i Floyd andassero in qualche concerto con i nastri o addirittura il singolo appena uscito per pubblicizzarlo a dovere. “It Would Be So Nice” fu suonato dal vivo in pochissime occasioni, come in quella dell’11 maggio 1968 al Brighton Arts Festival.

 

  Versione B.

I Pink Floyd suonano al Palasport il 6 maggio 1968 ed il giorno dopo il festival viene spostato al Piper Club per i problemi che ben sappiamo. Ma prima di suonare, in mattinata o nel primo pomeriggio del 6 maggio, realizzano il filmato promozionale in playback, dentro la sala del Piper vuota e pronta per la serata, forse per caso, forse per pubblicizzare il singolo appena uscito. Dunque le telecamere li riprendono sia durante il concerto del 6, sia per un filmatino promozionale in playback. Questo spiega gli strumenti non loro, l'esecuzione in playback e l'evidente confusione della sala.

All'inizio del filmato si capisce subito che i Floyd suonano in playback e non in dal vivo: la musica del brano parte un attimo prima dei movimenti di Mason, tanto che la prima impressione che suscita è che lo stesso batterista fosse sorpreso dell'inizio della musica, non era preparato, ...lo si nota facilmente. Anche i vestiti sono diversi da quelli che conosciamo del periodo di aprile, ma questo lo vedremo solo dopo, nel seguito di questa affascinante ricerca).

 

Ma non si è nemmeno sicuri che si tratta delle telecamere italiane! La TV all'epoca era in bianco e nero e le immagini vengono girate sicuramente su pellicola. Bisognerebbe domandare ad un tecnico, perché se la registrazione è stata catturata con telecamera televisiva, di certo non sono telecamere Rai (negli ultimi anni abbiamo trovato diverso materiale di archivio della Rai fino agli inizi degli anni Settanta, Area, Osanna, PFM, i Genesis al Piper nel 1972, e sono tutte bianco e nero). Dato che la ripresa in audio è della radio olandese, può darsi che anche le telecamere siano olandesi o ...tedesche, visto che parecchi parlano di una registrazione del Festival da parte della ADR Tv tedesca, e che ci sia stato il supporto della tv italiana, che forse sarà stata utilizzata per il montaggio del filmato o per supporti tecnici; filmato che poi è diventato …"Rome Goes Pop"; dato che a trasmetterlo è stata la BBC2. Se il filmato era nell'archivio Rai (e quelli di Eventi Pop trasmettono solitamente cose trovate nel loro archivio o comprate...), una collaborazione tra le due emittenti ci può essere stata. Ma potrebbe non essere così! Si affaccia un'altra ipotesi: e se il filmato fosse stato comprato dalla RAI per mandarlo in onda? Purtroppo non ci sono altre notizie precise sul filmato "Rome Goes Pop" (tranne i pezzi dei Floyd e quei pochi fotogrammi dei Captain Beefheart), altrimenti tutto sarebbe più facile.

 

  Ma l'altra ipotesi circa la fonte dei due filmati prende forma distintamente. Ce la svela Giancarlo Tabacchi, da anni sapiente conoscitore degli aspetti live dei Floyd, che fa parte anche dell'entourage della più famosa fanzine italiana "Cymbaline". Giancarlo, nella sua ricerca ha confermato quanto detto sinora circa il filmato promo girato al Piper Club. Non ci sono ormai dubbi: il promo video di "It Would Be So Nice" è stato girato al Piper Club di via Tagliamento. C'era il sospetto già da tempo e soprattutto guardando il servizio RAI sulla storia del Piper, dove si vede chiaramente che l'interno del locale coincide con l'ambientazione del promo-video. La conferma è appunto nell'analisi e comparazione delle singole immagini.

 

Invece ci sono novità riguardo la fonte del filmato promozionale e dell'altro filmato di "Interstellar Overdrive" del Palasport EUR. Novità importanti. Secondo la ricerca di Giancarlo, la RAI Tv non possiede affatto nei suoi archivi alcun filmato del Festival di maggio al Palasport, nè tantomeno il promo video di "It Would Be So Nice". Infatti, lo stesso Giancarlo ha avuto la conferma direttamente dalla RAI, nel corso dello scambio di e-mail che ha avuto nel giugno scorso con la redazione di "Eventi Pop" (fonte: Sig. Michele Bovi, Capostruttura Raidue; Sig. Marcel Laville, Co-autore di Eventi Pop). Secondo tali fonti, il video è stato acquistato alla BBC (BBC Worldwide Library Sales) dalla RAI per la cifra di 400 sterline al minuto, per due trasmissioni, oltre le 150 sterline per "transfer e corriere" (il filmato dura 1 minuto e 50 secondi e comprende anche le inquadrature dei Giganti del medesimo periodo, forse lo stesso festival).

Sul n. 43 di "Cymbaline" è pubblicata tutta la corrispondenza del giugno scorso tra Giancarlo e la RAI. Ve la proponiamo, per gentile concessione della redazione di Cymbaline (a cui vanno i nostri migliori complimenti). L'estratto del filmato deriva appunto dalla trasmissione della BBC2 del 18/05/1968, la famosa "Rome Goes Pop", della durata complessiva di 18 minuti e 21 secondi (tutto è certificato). Non esistono altre riprese dei Floyd nel documentario. Ma c’è un altro fatto importante: il palco inquadrato dall'alto che si vede nel filmato della BBC, prima che inizi lo spezzone dei "Giganti" (che suonano dal vivo), non coincide con l'ambientazione del promo film dei Pink Floyd. Per cui, il luogo è senz’altro diverso. Ma ciò non dice chi ha filmato i Floyd al Piper per questo pezzo promozionale. Ma ciò non dice chi ha filmato i Floyd al Piper per questo pezzo promozionale.

 

  Dall'altra parte, la fonte delle riprese di "Interstellar Overdrive" al Palasport è invece sicuramente la TV tedesca ARD. Sono sempre girate voci della partecipazione della ADR all'evento del Festival Pop del 1968, ma mancavano le conferme. Qui abbiamo la testimonianza diretta di Giancarlo: "...circa un anno fa ho visto per la prima volta il filmato e l'ho confrontato con il sonoro dei nastri e cd in circolazione: la fonte è la stessa...".

 

Poi, abbiamo fatto le nostre considerazioni: nello scambio di corrispondenza RAI - BBC, la Sig.ra Susanna Feder della BBC ha confermato che la BBC ha filmato l'evento del Festival al Palasport (ma, a quanto pare, non i Floyd al Palasport). Inoltre lo speaker della trasmissione originale "Rome Goes Pop" annuncia i Floyd "...al Festival Pop..." prima delle immagini del promo video di "It Would Be So Nice" al Piper. Dall'attenta lettura anche delle parole citate dal sig. Bovi della RAI, abbiamo sia delle certezze, che delle ipotesi verosimili:

- la BBC ha davvero filmato, o comunque acquistato da altre Tv (vedi la ADR), alcune performance del festival di maggio, forse proprio con lo scopo di realizzare il documentario; indubbiamente, ci sono stati dei problemi, sia logistici, che di di copyright, circa il documentario, confermato indirettamente dall'addetta della BBC, Susanna Feder ("...The BBC filmed at this event, but rights for the festival are held by the organiser who also contracted the artists, therefore their permission would be required...");

- il fatto che l'esibizione dei Pink Floyd venga indicata dallo 'speaker' che lo precede come se fosse stata effettivamente filmata durante il Festival Pop di Roma e che la BBC nel suo 'database' e lo stesso 'speaker' nel documentario "Roma goes Pop" citano quella ripresa come girata a Roma durante il Festival Pop, non fa altro che confermare la nostra seconda ipotesi, ovvero, che il filmato sia stato girato a maggio, durante il festival: in particolare, tra la mattina del 6 e quella del 7 maggio, forse approfittando della sala del Piper Club (che faceva parte degli accordi dell'organizzazione del festival, come riportato anche nel poster rosso), ancora da allestire per i concerti del 7, e forse approfittando dell'occasione di avere un promo video di un singolo che era uscito da una settimana così in poco tempo.

 

Una delle prove definitive sta ancora nelle foto e nei filmati. Se confrontiamo le foto fatte il 5 maggio 1968 a Bruxelles (sopra), con quelle del filmato promozionale di "It would be so nice", non si può che notare che David Gilmour è vestito uguale, con una giacca di pelle (si vede chiaramente nelle foto delle prove del teatro di Bruxelles ed anche nel filmato promozionale al Piper Club). Anche Roger Waters ha la stessa camicia nera con motivi floreali a fantasia, sia a Bruxelles, sia nel filmato del Piper Club (la camicia è sotto la giacca rossa, si vede il colletto in alcune riprese ravvicinate)(anche se la stessa camicia è indossata da Waters anche nel concerto pomeridiano del 18 aprile 1968). Non solo, se vediamo Richard Wright, ha la stessa camicia argentata sia nel filmato promozionale girato al Piper Club, sia nel filmato della ARD TV tedesca del Palasport del 6 maggio 1968, "nterstellar Overdrive".

 

A questo punto, l'ipotesi che prende più valore, e che è sicuramente quella realmente accaduto, è che la BBC abbia filmato i Floyd al Piper Club per il promo-video nei giorni del Festival Pop di maggio. Per cui, ricapitolando: il 5 maggio i Pink Floyd erano a Bruxelles al Teàtre 140, dove hanno suonato la sera. Il 6 maggio, arrivati a Roma, nel pomeriggio sono andati al Piper Club per girare il filmato promozionale in playback; la sera hanno suonato al Palasport EUR al Pop Festival.

Così, ormai tolti i dubbi sul filmato del Piper Club, le successive ricerche sono andate in un'altra direzione: infatti, dobbiamo solo rivolgere la ricerca alle date di aprile, l'unico dubbio che ancora non è stato risolto. Non avremo mai la certezza, a meno che non si trovi una testimonianza diretta di quei giorni o delle fotografie o un documento audio. Altrimenti, anche in base a quello detto sinora, ...ci piace credere che i Floyd abbiano suonato al Piper dal vivo per quei due concerti di aprile, ...sino a prova contraria! A questo punto, la ricerca messa online è fondamentale per reperire quelle notizie che servono per togliere tutti i dubbi.

 

 

 

Per ultimo, riportiamo una selezione dei principali documenti audio/video presenti sulle date romane del 1968.

 

  Le versioni audio di “Astronomy” e “Set the Controls…” che circolavano in audio negli anni passati, avevano nelle liste dei più famosi collezionisti la seguente notizia: VPRO 7.06.68 Broadcast. Registrazione audio (durata totale): Astronomy domine 6'28"; Interview with Waters 1'30"; Set the controls 8'06". In questa registrazione a qualcuno può sembrare che ci sia una seconda chitarra. Essendoci la band dei Move in cartellone con i Pink Floyd, poteva essere probabile che sia David O’List la seconda chitarra. Ma mancano le prove.

 

  Un discorso a parte, lo dobbiamo fare con i bootleg. Quando abbiamo iniziato a collezionare nastri negli anni Ottanta, in giro c’era solo la registrazione audio di “Interstellar overdrive”, che era marchiata dai vecchi collezionisti, come Danilo Steffanina, come ARD TV Broadcast. In epoca pre-videorecorder, qualcuno aveva registrato la versione audio della trasmissione tv del programma “Rome Goes Pop”, che la tv tedesca deve aver trasmesso in quel periodo. Esistevano anche le versioni audio di “Astronomy Domine” e di “Set the controls…”, che la VPRO deve aver trasmesso all’epoca e la cui qualità audio era accettabile, ma non perfetta come quella della seconda trasmissione del 1998. ‘AD’ e ‘StCftHotS’ erano indicate come ‘Piper Club 18 o 19 aprile 1968’ nella lista di Steffanina e di altri collezionisti di quegli anni, mentre “Interstellar overdrive” come 6 maggio 1968.

 

  Persino Vernon Fitch, nella sua lista della metà degli anni ’80, marcava questi concerti erroneamente, anche se abbiamo visto che successivamente si è corretto:

- Rome, Italian Radio 4/19/68, (15 min.), G-VG (w/Gilmour)

  Astronomy Domine (6:30), Set the controls (8:30).

- Piper Club, Rome, Italy 5/6/58, (7 min.), VG+

  Interstellar overdrive (6:30)

 

  Sul versante dei bootleg le cose non andavano meglio.

Dei titoli che elenchiamo, Nino Gatti ha tutti gli originali, che abbiamo controllato personalmente.

Nel 1985 in Italia viene pubblicato “The Committee”, il cui ultimo brano è “Interstellar overdrive”, nella versione audio tratta dalla tv (8:45). La qualità audio è scarsa, pessima.

Nel 1989 viene stampato in Italia il cd “Fountains of Rome”, che in copertina recita “Piper Club Roma 06/05/68”. I brani contenuti sono: "Scream thy last scream" (5:45), "Astronomy domine" (6:31), "Interstellar overdrive" (8:29); "Let there be more light" (7:06); "Set the controls..." (9:45).

Di questi solo “Interstellar...” è di Roma, sempre nella versione audio presa dalla tv. Gli altri brani provengono da queste fonti: “Scream...” e “Astronomy...” da Copenhagen del 11 settembre 1967, “Let there…” e “Set the controls...” da Amsterdam del 23 maggio 1968.

 

  Riepilogo:

Nastri audio da Roma 6/5/68.

Esistono due versioni di qualità differente di “Interstellar overdrive” registrata dalla tv (abbiamo  collezionato nastri audio dal 1984 ed erano già nelle liste dell’epoca).

"Astronomy domine" e "Set the controls..." (già nelle liste dell’epoca).

"Astronomy domine" / "Intervista a Waters" / "Set the controls..." (dal reb/c del 1998).

 

Video da Roma 6/5/68.

"Interstellar overdrive" (dal dvd Video Anthology).

 

Video di “It would be so nice”.

Realizzato all’interno del Piper Club di Roma.

 

[N.B. : i link di questa pagina sono riferiti al periodo della prima ricerca; pertanto, alcuni di essi potrebbero non essere più disponibili, poichè, nel corso degli anni, le pagine a cui sono riferite possono essere state cancellate o non più funzionanti o non aggiornate]

 

 

 

 

fine?

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