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GLOSSARIO, ABBREVIAZIONI E TERMINI DA COLLEZIONE.

 

 

 

 

 

Online si possono trovare vari termini o abbreviazioni per descrivere un disco e le sue parti, spesso questi termini sono usati dai negozi o dalle riviste specializzate. E spesso vengono usati per spiegare i dettagli di un disco nelle descrizioni delle aste, oppure, le sue condizioni. Ed imparare a riconoscere bene i dettagli di un disco, perfino il colore delle etichette o lo stato di conservazione, spesso pèrò risultare pieno di problemi o addirittura difficile, ricordo per esempio discussioni infinite con vecchi amici collezionisti sulle differenti gradazioni di colore della stessa etichetta. La difficoltà aumenta quando voi dovete confrontare diverse copertine o etichette provenienti da tanti paesi e da tanti stabilimenti di stampa, ci sono una infinità di differenze, perfino sui colori base della stessa etichetta. Così ho voluto creare una pagina interamente dedicata ai termini ed alle abbreviazioni normalmente più usate in giro, certamente aiutato dall'esperienza, ma anche da vari siti online.

 

La pagina contiene, pertanto, una serie di termini utili, come:

1. Abbreviazioni (Abbreviations).

2. Termini (Terms).

    Termini Generici sui Dischi

    Termini specifici della copertina

    Termini del disco e dell’etichetta

    Termini sui Difetti del vinile

    Termini  sui Difetti della copertina

    Termini  sui Difetti del disco e dell’etichetta

3. La Scala delle Rarità (Record Rarity).

4. La Scala dei Valori (Records Grading System).

 

 

 

 

 

1. ABBREVIAZIONI - ABBREVIATIONS.

 

Abbreviazioni più ricorrenti sui titoli degli album create dai collezionisti:

# TPATGOD      The Piper At The Gates Of Dawn (sometimes PATGOD)

# ASOS             A Saucerful Of Secrets

# AHM            Atom Heart Mother

# OBC            Obscured By Clouds

# TDSOTM      The Dark Side Of The Moon (sometimes DSOTM)

# ANP            A Nice Pair

# MOR            Masters Of Rock

# WYWH        Wish You Were Here

# TFC             The Final Cut

# ACOGDS      A Collection of Great Dance Songs

# AMLOR        A Momentary Lapse Of Reason (sometimes MLOR)

# DSOT          Delicate Sound of Thunder

# TDB            The Division Bell

# ITAOT?        Is There Anybody Out There?

# TER            The Endless River

# RTL            Rattle That Lock

 


Abbreviazioni più ricorrenti inerenti i dischi:

# ATC, AUTOG [Autographed, Signed]: Disco autografato.

# BKLT [Booklet Inserted]: Disco contenente un booklet all'interno.

# CC [Cutting Corners, Cut Corner]: Copertina tagliata (per esempio, agli angoli).

# CO, COH [Cutting Cover, Cut-Out Hole]: Foro o incisione della copertina fatta sui dischi destinati al ritiro dal mercato.

# CON / SM [Sawmark on Cover]: Segno sulla copertina.

# COV [Cover]: Copertina.

# CAT NO [Catalog Number]: Numero di catalogo.

# DH [Drill Hole in Cover]: Foro nella copertina.

# DJL [Dj Promo Label]: Etichetta promozionale per DJ.

# DJTS [Dj Timestrip on Cover]: Striscia con i tempi in copertina.

# DJS [Dj Stamp on Cover]: Scritta DJ in copertina.

# EP [Extended Play]: Disco Singolo EP.

# FOC [Fold out Cover]: Copertina apribile.

# GFLD [Gatefold Cover]: Copertina apribile.

# G/F o GF [Gatefold Cover]: Copertina apribile.

# LP [Long Playing]: Album a 33 giri da 12" (30 cm).

# LTD. ED. [Limited Edition]: Edizione limitata.

# MFSL [Mobile Fidelity Sound Lab]: Compagnia americana che produsse dischi "Original Master Recording".

# MN [Mono Release]: Disco mono.

# OSW [Original Shrinkwrap on Cover]: Involucro trasparente a protezione della confezione del disco.

# PDK [Picture-Disc]: Picture disc.

# PRO [Promotional Release]: Edizione promozionale.

# RE [Reissue]: Ristampa.

# RPM [Revolutions Per Minute]: Giri al minuto.

# RW [Ring Wear]: Usura circolare, difetto sulla copertina.

# SLV [Sleeve]: Copertina.

# SM SPL, SEAM SPLIT [Seam Split]: Dorso rotto, a volte riparato da nastro adesivo.

# SOBC, STOBC [Sticker on Back Cover]: Adesivo sul retro copertina.

# SOC, STOC [Sticker on Cover, Stickered Cover]: adesivo in copertina.

# SPD [Shaped Picture Disc]: Disco sagomato.

# SQ, Q [Quadriphonc Release]: Edizione quadrifonica.

# S/T [Self Titled, Same]: Titolo omonimo.

# ST [Stereo Release]: Disco stereo.

# STOL, SOL [Sticker on Label]: Adesivo sull'etichetta.

# TOBC [Tape on Back Cover]: Scotch/Nastro adesivo sul retro copertina.

# TOC [Tape on Cover]: Scotch/Nastro adesivo sulla copertina.

# TOL [Tape on Label]: Scotch/Nastro adesivo sull'etichetta.

# TP [Testpressing Release]: Versione testpressing.

# V, VV.AA. [Various Artists]: Artisti vari.

# WLP [White Label Promo]: Etichetta bianca promozionale.

# WOBC [Writing on Back Cover]: Scritta sul retro copertina.

# WOC [Writing on Cover]: Scritta sulla copertina.

# WOL [Words on Label]: Scritta sull'etichetta.

 

 

 

 

 

2. TERMINI - TERMS.

 

00.

7", 7 INCH, 45RPM, 45g [Disco Singolo, a 45 giri]: Disco singolo a 45 giri RPM (in inglese, "Revolutions per Minute"), detto anche disco singolo o disco 7 pollici, per la sua misura; è un disco con un brano per lato della durata massima di 4/5 minuti; molto in voga fin dagli anni '50, con il tempo, pur essendo stato affiancato dal 33 giri, è rimasto un formato molto utilizzato.

10", 10 INCH [Disco da 10 pollici]: Disco da 10 pollici, formato meno comune, più grande di un 7” ma meno di un LP; è comunque un singolo (vale a dire con un brano per lato) e si legge sul giradischi impostato a velocità 45 giri.

12", 12 INCH, 33RPM, 33g [Disco da 12 pollici]: Si tratta della misura in pollici del disco in vinile “Long Playing” più comune, di solito associata ai 33 giri (33 e 1/3 per la precisione). Il termine viene anche comunemente riferito ad un Disco singolo con le stesse dimensioni di LP, ma che viene letto a velocità dei 45 giri; usato soprattutto dai DJ, è più facile da maneggiare ed ha di norma dei brani più lunghi del loro corrispondente 7” (contiene fino a 9 minuti di musica per facciata); molto popolare alla fine degli anni '70 e per tutti gli anni '80.

180 GR, 200 GR [Disco pesante da 180 o 200 grammi]: Vinile pesante, di solito di 180, 200 grammi, il peso da una stabilità maggiore al vinile garantendo una riproduzione migliore.

 

A.

ACETATE [Acetato o Lacca]: E' il "supporto originario" su cui viene riversata la registrazione di un album; dall'acetato, poi, sono ricavati gli stampi con cui verranno stampati i dischi; il processo di estrazione della matrice è un forte stress per l'acetato che già di per se è fatto di un materiale molto delicato; il valore di un acetato, dunque, è più "simbolico" che altro, dato che non si può ascoltare; nome originale "Lacquer" (vedi "LACQUER").

ADVANCE RELEASE [Edizione Avanzata Preliminare]: Alcune volte, la casa discografica faceva stampare, prima della stampa ufficiale, alcune poche copie di un disco, che venivano distribuite per ragioni commerciali; spesso queste "advance releases" avevano delle piccole differenze sull'artwork o sull'etichetta rispetto alle copie in stock, prove di stampa di parti del disco non ancora stampate; altre volte, le "advance releases" venivano usate come copie "grezze" o versioni "demo"; sicuramente sono molto ricercate dai collezionisti.

ALTERNATE STUDIO TAKE [Versioni Alternative in Studio]: Differenti versioni di un pezzo ufficiale, registrato differentemente rispetto a quello poi scelto ufficialmente per l'album, spesso con missaggio diverso (nella maggior parte dei casi provenienti da session di prova degli arrangiamenti), spesso reinserite in raccolte ufficiali o non ufficiali.

ARTWORK, ART SLEEVE [Disegno di Copertina]: In generale, è il termine con cui si designa la copertina; l'Artwork rimanda all'essere artistico della copertina, che non è solo conservativa del disco, ma contribuisce a crearne l'opera d’arte; non c'è una parola corrispettiva in italiano con questa sfumatura di significato.

ATC, AUTOG [Disco autografato]: Disco autografato dall'artista; in questo caso si tratta non di un difetto, ma di impreziosimento del disco (detto anche "Signed vinyl").

AUDIOPHILE PRESSING [Stampa per Audiofili]: Stampa o ristampa di un album in alta qualità per soddisfare le esigenze dei fanatici dell’hi-fi; il termine è generico e non esistono standard, ma in genere una stampa audiophile è fatta direttamente dai master tapes, è meno compressa dell’originale e/o è stampata su vinili con grammatura alta (180g o superiore).

 

B.

BACK, BACK COVER, REAR COVER [Retro Copertina]: Retro della copertina, di solito contiene la scaletta dei brani ed i crediti di copyrights e di pubblicazione; può essere conosciuto anche come "Rear cover".

BAR CODE, BARCODE, CODEBAR [Codice a barre]: Codice a barre, presente dagli anni '80, come per la maggior parte dei prodotti di consumo.

BINAURALE: Dischi binaurali (“binaural”), fu un breve tentativo di creare uno stereo utilizzando due tracce separate sulla stessa facciata del disco e richiedeva un braccio speciale a due testine. Sistema costoso, non performante e per fortuna soppiantato velocemente dal True Stereo e relative testine. Da non confondere con la “registrazione binaurale”, che è invece un metodo usato anche oggigiorno per calare ancora di più il suono nelle tre dimensioni, ottimizzandolo in particolare per l’ascolto in cuffia.

BISCUIT: In gergo “biscotto”, la pastiglia di pasta di vinile che subisce la pressatura finale nella macchina di stampa, racchiuso tra le due label dei rispettivi lati A e B (stampers).

BLOCH, STAIN, BLEMISH [Macchia, Chiazza]: Indicano macchie o aloni della copertina o dell’etichetta del disco.

BOOK CLUB [Book Club]: Sono particolari Club o Associazioni Culturali che stampano dischi per i propri soci; i dischi di solito hanno numeri di catalogo diversi e anche etichette proprie e spesso riportano la dicitura "Club Edition"; il più famoso è il tedesco Club Sonderauflag. Vedi anche "CLUB EDITION".

BOOKLET [Libretto]: E' il libretto inserito all'interno, di solito viene riferito ai CD, ma è presente anche negli LP (vedi "INSERT").

BOOTLEG [Bootleg]: I "Bootleg" sono sostanzialmente dischi incisi con materiale, quasi sempre concerti dal vivo, studio sessions o jams radio, che normalmente non potrebbe essere messo in commercio ufficialmente; dunque, sono stampe illegali di materiale live privo dell'autorizzazione della band stessa o del permesso da parte delle varie compagnie discografiche. Altri termini per indicare i "Bootleg" sono "COUNTERFEIT" (impropriamente, poichè il termine è più legato ai "FAKES") o "dischi pirata".

BOX, BOXSET [Cofanetto]: Il boxset è un cofanetto contenente diversi dischi, anche di formato diverso (LP, CD, DVD, Blue Ray…), e costituisce un approfondimento su un argomento musicale: un artista, un album in particolare, un periodo di un artista, un evento; era un formato molto diffuso negli anni 2000, oltre a supporti audio e video, il cofanetto può contenere anche materiale extra: libri, poster, ristampe di pass o biglietti dei concerti e merchandising vario; qualche volta è usato come sinonimo il temine di "Deluxe Edition".

 

C.

CARDBOARD SLEEVE [Copertina Interna]: Si tratta, di solito, della copertina di carta nella quale viene conservato il CD; qualche volta viene usato anche per gli LP e in alcuni casi è apribile.

CATALOG NUMBER, CAT NO, REF NO, CATALOGUE, REFERENCE NUMBER [Numero di Catalogo]: Codice dell'album assegnato dalla casa discografica, che identifica l'edizione del disco; il codice cambia in base alla casa discografica che ha stampato l'album (case discografiche diverse usano numeri diversi), in base al paese di stampa (esempio, "Atom Heart Mother", in U.K. ha il numero "SHVL 781", mentre la stampa italiana ha "3C 062-04 550"), in base all’edizione del disco (ristampe in versioni deluxe o in vinile 180g, salvo rare eccezioni, cambiano numero); le ristampe, invece, fatte dalla stessa casa discografica nello stesso paese, di solito mantengono lo stesso numero, quindi, non è possibile indentificare se siamo di fronte alla prima versione di un disco uscito, ad esempio, negli anni ’70, o a una ristampa degli anni ’90; il Numero di catalogo, che sui vinili è stampato sull'etichetta, è diverso dalla matrice (codice stampato sul bordo del vinile) e dal codice a barre (codice presente anche su LP e CD); di frequente, poteva essere diverso anche tra copertina ed etichetta.

CENTER HOLE: Il foro centrale del disco.

CLICK [Scoppiettio]: Rumore tipico degli album in Vinile; è un difetto del disco che viene rilevato dallo stilo della testina e produce il relativo suono “click”. Può essere causato da semplice polvere o sporco accumulato nei solchi, oppure da un’imperfezione di stampa. Questo tipo di rumori sono anche indicati come “click e pop”.

CLUB EDITION: Edizioni che venivano spedite per posta a determinati locali/club, non vendibili nei negozi, spesso in cover di minor pregio. Vedi anche "BOOK CLUB".

COLOURED WAX, CV, COLOURED VINYL [Disco o Vinile Colorato]: Si tratta di un disco che, invece di essere in vinile nero, è di vinile colorato (pasta vinilica di colore diverso dal nero); di solito sono dischi più ricercati rispetto i dischi normali neri e certe volte anche più rari; ne esistono di ogni colore e di ogni tipo, i più elaborati possono avere anche più colori o decorazioni o marmorizzazioni, chiamate “Marbled”; di solito, è usato per dischi in edizione particolare, promozionale o rimasterizzati; famosi sono i "RED WAX" di origine giapponese, di colore rosso rubino.

CONTRACT PRESSING [Pressaggio Dato in Appalto]: Si tratta di una copia in cui il vinile era stampato non nel solito stabilimento nazionale, di solito per un paese straniero e confezionato anche all'estero; le versioni “Contract Pressing” erano praticamente delle versioni non stampate direttamente dalla EMI inglese, che si appoggiava così ad altri stabilimenti di altre case o solitamente utilizzati da altre case discografiche, per riuscire a raggiungere nel complesso il quantitativo totale di copie che il mercato richiedeva al momento (era comunque una procedura straordinaria); queste copie differivano dalle normale etichette inglesi per alcuni particolari e per un diverso carattere dei "matrix numbers".

CO, CUT-OUT HOLE, COH [Foro nel Disco]: In gergo "Buco per ritiro", foro o incisione della copertina fatta sui dischi destinati al ritiro dal mercato. In particolare, nel settore dell'industria musicale, il termine "cut-out" si riferisce a LP, musicassette, Compact Disc o altri supporti di registrazione, venduti ad un prezzo particolarmente scontato. Al tempo in cui gli LP erano il mezzo principale per la registrazione e la diffusione della musica, i produttori usavano tagliare un angolo della copertina, praticare un foro o una tacca nella costola dei dischi resi dai rivenditori (in quanto rimasti invenduti). Tali prodotti, soprannominati "cut-out", venivano in seguito rivenduti, ai grossisti e ai punti vendita al dettaglio, ad un prezzo decisamente scontato. I prodotti cut-out venivano in genere ceduti ai rivenditori come non rendibili, ovvero, non era possibile rispedirli al distributore per ottenere il rimborso (precisamente a questa finalità era inteso il contrassegnare la confezione). La marchiatura rispondeva anche alla necessità di evitare che il rivenditore smerciasse il prodotto ampiamente scontato in origine, a prezzo pieno. Con l'avvento dei mercati online, parecchi venditori spacciano questi dischi per "promozionali", ma sappiamo ora che così non è. Questa pratica, comune dagli anni settanta agli anni novanta, è tuttora utilizzata, seppur in misura nettamente minore.

COMPANY SLEEVE [Copertina generica]: Copertina generica di disco 45 giri, con disegni e/o logo della casa discografica; usata soprattutto negli anni '50 e '60.

COMPILATION [Raccolta]: Si tratta di un disco che contiene una raccolta di canzoni dello stesso artista (esempio, "Relics" dei Pink Floyd).

COV, COVER [Copertina]: E' la copertina esterna del disco, tra i sinonimi abbiamo "Jacket", "Sleeve" (quest’ultimo però viene usato spesso per indicare la busta esterna trasparente protettiva), "Artwork" (ma con accezione al disegno della copertina).

COUNTERFEIT [Disco Contraffatto]: Sono ristampe di dischi ufficiali, altrimenti note come "FAKES", che sembrano del tutto uguali agli originali nella copertina e nell'etichetta, ma che invece sono stampati illegalmente, senza nessuna autorizzazione ufficiale da parte della casa discografica, nè dell'artista, per sembrare e suonare come gli originali; di solito vengono stampati partendo da un nastro di una edizione regolare; alcune volte, solo un occhio attento può distinguere i "counterfeit" dai dischi originali (vedi "FAKES").

CRACKLE [Fruscio]: Insieme di piccoli e ravvicinati difetti sonori, come i "CLICKS" ed i "POPS", una caratteristica dei vinili più rovinati (vedi anche "HISS").

CROSS-OVER, TRANSITION ISSUE [Di Transizione]: E' un termine che di solito si usa per un disco di transizione, ovvero, che per alcuni particolari del disco, è stato stampato a cavallo tra due edizioni differenti e riporta i dettagli di entrambi le versioni.

CUT-OUT: le rimanenze invendute rispedite dai negozianti alle etichette/distributori. Queste copie venivano reimmesse sul mercato a un prezzo molto più conveniente e contrassegnate, purtroppo, con il taglio di uno degli angoli oppure un foro sulla cover o una tacca sulla costola.

CUTTING, LACQUER CUTTING: La tecnica con la quale si crea la lacca/acetato, tramite un apposito macchinario che attraverso una testina speciale incide i solchi seguendo la musica proveniente dal master fornito dagli studi di registrazione (analogico o digitale). Il tecnico che si occupa del cutting riveste un ruolo importantissimo, la sua competenza e precisione si riflettono in parte considerevole sul risultato finale del disco in vinile.

 

D.

DEAD WAX, RUN-OFF AREA, TRAIL-OFF, RIM-OFF [Area di Spegnimento]: Letteralmente “ceralacca morta”, ovvero la parte non utilizzata del vinile, dove è stampato il Numero di Matrice e/o altre informazioni sul disco: la data di impressione, il numero della stampa, il codice dello stabilimento, la firma del tecnico che ha eseguito la stampa o il missaggio. Comunemente viene anche chiamata "Trail-off" o "Runout Groove", ma anche "Trail-off Groove" o "Lead-out Area" o "Run-off".

DELETED ITEM [Pezzo Cancellato]: E' un disco che non è più in produzione di stampa da parecchio tempo, cancellato dai cataloghi.

DELUXE EDITION [Edizone di Lusso]: Ristampa di un album in alta qualità, con uno o più dischi aggiuntivi contenenti materiale inedito in studio e live del periodo; molto diffusa negli anni 2000-2010; può essere sinonimo di "Boxset".

DEMO [Version di Dimostrazione]: Si tratta di una prima versione realizzata in studio.

DIE-CUT RECORD [Disco Fustellato]: Sinonimo di "SHAPED DISC".

DIE-CUT SLEEVE [Copertina Fustellata]: Copertina sagomata o comunque di forma diversa dalla classica forma rettangolare; celebri copertine "Die-Cut" sono quelle di "Catch a Fire" di Bob Marley e di "Physical Graffiti" dei Led Zeppelin; diversamente, può essere chiamata, in alcuni casi, anche "Die-Cut Cover", come per esempio nel caso del Picture-Disc americano di "The Dark Side Of The Moon" (vedi "SHAPED DISC").

DIRECT METAL MASTERING (DMM): Si tratta di una tecnologia sviluppata a metà degli anni ’80 che esclude l’uso di una lacca. I solchi vengono incisi in un disco di metallo (rame) grezzo tramite un tornio appositamente attrezzato. Purtroppo l’uso e il lavoro di ricerca e sviluppo non sono stati portati avanti, poiché questo processo, sicuramente superiore in tutto (anche e soprattutto sonicamente) al più classico e vecchio delle lacche, si è trovato a combattere con l’avvento del compact disc e con la superiorità di vendita delle musicassette. Qualcuno ancora oggi utilizza questo metodo, ma sono casi rari.

DISCO TEST: Ne sono stati commercializzati diversi, contengono delle tracce adatte a testare il corretto funzionamento e setup del giradischi, del braccio e soprattutto della testina.

DOLBY DIGITAL [Sistema Dolby]: E' un sistema usato per la memorizzazione del suono digitale, e che pulisce anche i rumori di fondo migliorando la qualità; i codici correntemente usati per CD e DVDs sono: Dolby Digital 1.0 (mono), Dolby Digital 2.0 (left / right), Dolby Digital 4.0 (left, right, left surround, right surround), Dolby Digital 4.1 (left, right, left surround, right surround, subwoofer), Dolby Digital 5.1. (left, right, left surround, right surround, center), Dolby Digital 5.1. (left, right, left surround, right surround, center, subwoofer).

DOUBLE LP, 2LP, DOUBLEPACK, TRIPLE LP, 3LP [Disco Doppio o Triplo]: Doppio (triplo) LP, album a 33 giri contenente 2 o 3 LP; nato circa nel 1966 con l’uscita di "Blonde on Blonde" di Bob Dylan, il doppio LP è un formato utilizzato frequentemente nella musica rock; meno frequente, ma comunque esistente, il triplo LP (famoso il triplo live degli yes "Yessongs"); gli album da quattro LP in poi, in genere, sono delle raccolte, per cui, parliamo di "BOX-SET"; può essere chiamato anche "Double Set".

DRILL HOLE: Il foro praticato sulla cover per i dischi a prezzo scontato, vedi anche “Cut-Out”.

DULL [Colori di Copertina Scuri]: Parlando dell'aspetto di una copertina di un disco, sta di solito ad indicare che i colori sono molto più scuri del solito (esempio, in "Animals" dei Pink Floyd).

DYNAFLEX: Stampe sottili e flessibili, introdotte dalla RCA sul finire degli anni ’60.

 

E.

EDGE [Bordo]: E' il bordo esterno dell'etichetta, ove sono riportate le scritte di copyright e dei diritti d'autore (vedi "PERIMETER TEXT").

EMBOSSED COVER [Copertina in Rilievo]: Copertina in rilievo, tipica di una copertina col disegno in rilievo. Con "EMBOSSED" si indicano anche altri dettagli che sono in rilievo, tipo scritte, anello centrale.

EP [Extended Play]: Disco Singolo (7" ma anche 10", 12" o cd singolo), con più di un brano per lato, di solito 3 o 4 in totale; negli anni 2000-2010 con l'allungarsi della durata degli album, si è allungata anche la durata degli EP, sono stati pubblicati, dunque, anche EP con 6-8 brani.

ETCHED NUMBERS, HAND WRITTEN, HAND SCRATCHED [Numeri Scritti]: Sono i "matrix numbers" del run-off scritti, incisi a mano dall'ingegnere (lacquer-engineer) con una specie di pennino, invece che stampati con la pressa (contrario: "MACHINE STAMPED").

EXPORT COPY [Copia da Esportazione]: Si tratta di una copia del disco stampata da un paese per essere appositamente esportata in un altro paese; di solito riportava un adesivo della casa distributrice, che indicava la probabile esportazione.

 

F.

FAKES [Disco Falso]: Vedi "COUNTERFEIT".

FAKE STEREO: Pratica assai discutibile degli anni ’60, utilizzata dalle etichette discografiche che ancora non potevano (o non volevano…) sopperire ai costi del passaggio ai macchinari per le registrazioni stereo e quindi “trasformavano” con qualche trucco ingegnoso i dischi mono in un “simil stereo”, per niente però convincente nel 99,99% dei casi. Evitate questi dischi e occhio ai termini “duophonic”, “electronically reprocessed” o “rechanneled stereo”. Le versioni mono di questi dischi di solito suonano molto, molto meglio.

FATHER: Una delle varie matrici che vengono prodotte in successione per arrivare alla stampa finale del vinile. Un “Padre” è l’inverso di una lacca incisa e quindi l’inverso dei solchi che costituiranno il vinile. Un Padre viene utilizzato per creare una “Madre”. Viene poi conservato o convertito in uno “Stamper”.

FIRST PRESSING: Normalmente si tratta della “prima stampa” del disco, cioé di quella serie effettivamente stampata per prima in un determinato Paese (a partire da quello di provenienza dell’artista e/o dell’etichetta discografica che ha stampato il disco). I collezionisti più incalliti considerano prime stampe solo effettivamente quelle realizzate nelle primissime serie (con relative indicazioni tramite lettere in ordine alfabetico nei codici, vedi "matrix number") e tutte le altre solo delle “early press” anche se dello stesso anno e Paese. Comunemente, viene anche associato a "prima edizione".

FLAW, MARRING [Difetti del disco]: Termini generici che indicano alcuni difetti del disco.

FLEXI DISC [Disco Flessibile]: Molto diffusi negli anni '70 e '80, grazie alla loro economicità, i flexi erano utilizzati spesso per scopi promozionali o come allegati di riviste, anche perchè pesavano pochissimo ed erano molto sottili.

FLIPBACK SLEEVE, FLIPBACK COVER, FLIPBACK BORDERS [Copertina Piegata sul Retro]: Copertina con i "risvolti" sul retro, tipico dei dischi stampati negli anni '60 e per tutti i primi anni '70; in genere, il fronte (davanti) della copertina di questi dischi era laminato, mentre il retro era di carta grezza (opaca), sul retro presentavano dei bordi rivoltati, ovvero, dei risvolti che venivano piegati su sè stessi ed attaccati sulla copertina per chiudere il lato; negli anni '60 questi bordi rivoltati erano tre (in alto, in basso ed a sinistra), mentre agli inizi degli anni '70 divennero due, poi scomparsi verso il 1974.

FOC, FOLD-OUT COVER [Copertina Apribile]: Si tratta della nota "Copertina Apribile", ovvero la copertina che si apriva come un libro; in molti casi "FOC" è sinonimo di "GATEFOLD", anche se la copertina "Fold-Out" potrebbe aprirsi su più lati; per i CD la copertina apribile in cartone è chiamata "DIGIPACK" (vedi anche "GF").

FOIL [Copertina Leggera]: E' di solito indicato di una copertina molto leggera, formata da due pezzi di carta sottile (e non la classica copertina di cartone rigido); soprattutto usato per alcuni paesi del Sud-Est asiatico, come Taiwan e Corea, ma abbiamo qualche esempio anche in Sudamerica. Unaltra parte della discografia, invece, usa il termine come copertina “metallizzata”, solitamente color argento/alluminio, ma anche dorata.

FOLD-OUT SLEEVE: Una cover che si ripiega su più lati, di solito una volta aperta forma su uno dei lati (o entrambi) un poster o altro tipo di immagine completa, anche se non necessariamente.

FOR MILITARY SALES ONLY: Espressione che indica i dischi che erano inviati alle basi militari americane e lì venduti per il personale militare delle basi.

FRONT, FRONT COVER [Davanti della Copertina]: E' la parte anteriore della copertina, il Fronte (o davanti o dritto).

 

G.

GATEFOLD, GF [Disco Apribile]: Copertina apribile, una copertina che si apre "a libro", aperta su un solo lato o su tutti e due i lati esterni; di solito il disco si inseriva nella parte esterna della metà di destra, ma non mandano esempi di inserimento all'interno; il termine è sinonimo anche di "FOLD OUT" o "FOC" o "Fold open".

GLOSSY, SHEEN [Luccicante]: I vinili nuovi sono lucidi, questa lucidità con il passare degli ascolti tende a sparire; un disco opaco o poco lucido, quindi, è un disco che è stato suonato molte volte: questo è un segno visivo a cui prestare attenzione, ma non necessariamente indica un difetto di ascolto; anzi, un disco lucido ma mal conservato potrebbe suonare peggio di un disco suonato molte volte, ma utilizzato e conservato con cura; se riguarda la copertina, "Glossy" è sinonimo di "Laminated", ovvero, quando la copertina è lucida e laminata.

GRADING: Sistema di valutazione delle condizioni di un disco in vinile e della sua cover. Consigliamo di leggere il sistema utilizzato dalla piattaforma Discogs.

GRAMMATURA: Peso (e relativo spessore) del disco in vinile, solitamente dai 120 ai 200 grammi. Detto anche “Heavyweight”.

GROOVE: Il solco del vinile in cui passa lo stilo, inciso a spirale dal lato esterno verso la label, anche se in qualche caso avviene il contrario, soprattutto in ambito di musica classica in cui i pieni orchestrali sono spesso alla fine delle composizioni e quindi è lì che si ha bisogno di maggiore dinamica, il cui range è favorito dai solchi più ampi del disco.

 

H.

HALF SPEED MASTERING [Half Speed Mastering]: Processo che serve per migliorare la qualità dei dischi, dimezzando le velocità nella incisione del disco acetato, in modo da permettere di creare nell'acetato un solco che, essendo inciso più lentamente, risulta più preciso in particolare nelle frequenze acute che, notoriamente, sono descritte da onde di dimensione più piccola; i dischi così prodotti vengono contrassegnati dalla dicitura "Half Speed Mastering".

HISS [Fruscio]: Comunemente è un rumore di sottofondo generico, mentre "CRACKLE" è quello tipico del vinile; ma, semplificando, i due termini possono essere considerati sinonimi ed indicare entrambi il tipico fruscio dei vinili (vedi anche "CRACKLE").

HIGH FIDELITY: "Hi Fi/Hi End" nel linguaggio comune indicano i due mondi delle apparecchiature di riproduzione musicale quando ci si eleva dagli oggetti maggiormente commerciali (consumer). L’Hi End è l’estremizzazione dell’Hi Fi, la ricerca della perfezione sonora senza limiti di budget. Si cita spesso il termine “High Fidelity” poiché spesso veniva usato sui vecchi dischi col progredire delle tecnologie, per indicare una più accurata riproduzione, con minore rumore di fondo e maggiore focalizzazione del suono. Ovviamente, oggi dobbiamo interpretare queste diciture per quello che sono, senza dargli un significato audiofilo moderno.

HOLE CUT-OUT COVER, CUT-HOLE COVER [Copertina Forata]: Si tratta di copertine bucate, copertine forate al centro, un foro circolare fatto a macchina e pressochè perfetto, dal foro si vede benissimo il colore del disco e l'etichetta; famosa è la copertina del picture-disc americano della Capitol di "The Dark Side of the Moon".

 

I.

INNER GROOVE, LOCKED GROOVE: [Solco Interno o Bloccato]: E' la registrazione di una breve parte audio (della durata di un giro di giradischi) che si ripete all’infinito creando un loop che si ripete fin quando non viene tolta la testina dal disco manualmente; tipico è l'esempio di "Atom Heart Mother" dei Pink Floyd.

INNER, INNERBAG, INNER SLEEVE, SLEEVE, LINER: [Busta o Copertina Interna]: Letteralmente "copertina interna"; può essere completamente bianca (più raramente di altro colore), oppure, essere stampata con testi, foto o altre informazioni sull'album; nelle ristampe economiche e nei dischi appartenenti ad una serie/collana, la busta può riportare altri titoli del catalogo della casa discografica; la busta può avere al suo interno un'altra busta trasparente con funzione antistatica e di protezione; si deve prestare attenzione al contesto, poichè "SLEEVE" indica anche la busta trasparente esterna che protegge la copertina o, più raramente, la copertina stessa.

INSERT [Inserto]: Il termine indica che all'interno dell'album è presente un poster, un booklet e/o altri fogli con testi, foto ed altre informazioni sull'artista o sul disco; diverso da "INSIDE" (l'interno della copertina apribile) e da "INNER" (la busta interna, anche se stampata con testi e foto); di solito, è un foglio a parte.

INSIDE, INSIDE COVER: [Copertina Interna]: Nei dischi con copertina apribile ("GF" o "FOC") è l'interno della copertina; da non confondersi con "INNER", che è invece la busta interna) o con "INSERT", gli inserti dentro il disco.

IN SHRINK [Shrink]: Termine poco usato per descrivere un disco con la copertina sigillata.

ISSUE [Edizione]: Termine che indica l'edizione del disco, ovvero, di solito, l'insieme di copie uscite per la stessa edizione ("First issue" è prima edizione di un disco e può contare centinaia/migliaia di copie, provenienti da diversi "stamper"); da non confondere con "PRESSING", che è la stampa fisica di poche copie del disco ("First pressing" sono le prime copie fisiche stampate del disco, di solito il primo centinaio di copie, provenienti da uno stesso "stamper"); comunemente, parecchi collezionisti usano indifferentemente i due termini per indicare l'edizione di un disco, ma sono due termini di diverso significato.

 

J.

JB, JUKE BOX [Jukebox]: Copia per Juke-Box, di solito a 45 giri (7"), che venivano usati nei riproduttori di musica (juke-box) presenti nei bar di tutto il mondo fino agli anni '90; queste versioni dei dischi sono vendute senza copertina (o con copertina anonima) ed hanno in genere un brano di artista diverso per ogni lato; le edizioni più ricercate dai collezionisti hanno anche lo "strip" o title-strip o sticker, ovvero, il cartellino con i titoli delle canzoni che veniva esposto nel juke-box (vedi "TITLE STRIP").

JACKET: Potremmo dire la copertina/cover, in senso lato il “contenitore” del disco (o dei dischi in caso di doppi o tripli). I dischi vengono quindi inseriti nelle ineersleeve e poi con esse all’interno delle Jacket.

 

L.

LABEL [Etichetta]: L’etichetta all’interno del disco; a volte è usato in senso figurato per indicare l’etichetta o casa discografica; l'etichetta del disco contiene alcune informazioni come l'artista, il titolo, la scaletta dei brani, l'anno di pubblicazione, il nome della casa discografica ed il suo logo, i dettagli di copyright e dei diritti di autore.

LABEL CODE [Codice di Etichetta]: Erano particolari marchi creati per motivi fonografici, usati spesso, in epoca recente, in molte stampe europee, soprattutto tedesche e olandesi, su CD e vinili, come il più conosciuto "LC 1305". Secondo quanto riportato sul sito della "I.A.S.A.", il "Label Code" (LC) fu introdotto nei primi mesi del 1977 per identificare in modo inequivocabile le differenti etichette (vedi "RECORD LABEL") per ben noti problemi di diritti esclusivi; esso consisteva storicamente di 4 elementi, successivamente aumentati a 5 nei giorni nostri, preceduti da un prefisso letterale "LC" e seguito da dei numeri.

LACCA O LACQUER [Lacca]: Una lacca (o “acetato”) è un disco di alluminio rivestito con uno strato di nitrocellulosa. Attualmente ci sono due produttori di lacche grezze nel mondo, Apollo/Transco e MDC, purtroppo uno di loro (Apollo) è stato completamente spazzato via da un recente incendio, creando panico sul mercato dei vinili. Una lacca è il primo passo nel processo di produzione del vinile, i solchi sono incisi sulla facciata della lacca grezza. A differenza di queste prime, che potrebbero anche essere riprodotte su giradischi, le “lacche master” che verranno utilizzate per il vero e proprio lavoro di pressatura non vengono mai riprodotte su giradischi, ma inviate direttamente ad un impianto di galvanoplastica per essere utilizzate come substrato nel processo di elettroformatura che produce le parti metalliche che alla fine vengono utilizzate per la pressatura dei dischi (vedi “Stamper”). Vedi "ACETATO" o "LACQUER".

LACCA DI RIFERIMENTO: Simile alla normale lacca, in quanto si tratta sempre di un disco di alluminio con rivestimento in nitrocellulosa, i solchi sono però incisi appositamente per l’ascolto invece che per il resto dei processi di produzione. Le lacche di riferimento sono usate per assicurare che la registrazione sia passata al supporto fonografico in modo accettabile. Non sono però un sostituto delle stampe di prova su vinile (vedi “Test Pressing”).

LAMINATED COVER, LAMINATED, GLOSSY [Laminato o Lucido]: Copertina laminata, ovvero, lucida; esiste comunque una differenza tra i due termini, la copertina laminata ha uno strato sottilissimo di pellicola lucida, che rende la copertina plastificata, con il passare degli anni però si rovina, tanto da staccarsi in più punti; la copertina lucida è, invece, quando, prendendo in mano il disco, la copertina risulta lucida e piena di riflessi e spesso la sottile pellicola lucida tende a staccarsi; negli anni '60 e '70, le edizioni originali erano di solito laminate, mentre le ristampe erano opache; il contrario di "Glossy" è "MATT".

LACQUER [Lacca]: Si tratta di un disco di alluminio di diametro un po' maggiore rispetto ad un tradizionale vinile (di solito 14 pollici se il prodotto finale sarà un disco in vinile da 12 pollici) e ricoperto di una materia plastica relativamente morbida, l'acetilcellulosa, da cui deriva appunto il nome di "acetato", una specie di lacca; il contenuto del master-tape viene riversato sul lacquer, per poi produrre la matrice o "mother" da cui deriverà lo "stamper" o stampatore.

LEAD-IN GROOVE: I primissimi solchi vuoti del disco.

LTD. ED., LIMITED EDITION [Edizione Limitata]: Stampa di un album in un numero predefinito di copie, limitato; la maggior parte delle volte, le stampe in "Edizione limitata" erano anche numerate.

LP [LP o Long Playing]: Disco 33 Giri, album a 33 giri dalla durata massima di 25 minuti a lato; a partire dalla fine degli anni '60 è il formato standard della musica pop e rock.

LYRIC SHEET [Inserto con i Testi]: Si tratta di un inserto, di solito della stessa forma di un inner, scritto su una facciata o su due facciate, che contiene la scaletta dei brani ed i testi delle canzoni del disco.

 

M.

MACHINE STAMPED, PRINTED NUMBERS [Numeri Stampati]: Sono i "matrix numbers" del run-off stampati con la pressa, invece che scritti, incisi a mano dall'ingegnere che tagliava il lacquer (contrario: "ETCHED NUMBERS").

MARBLED LP: Un disco in vinile multicolore macchiato o chiazzato ("spash"); di solito, i dischi "colorati macchiati" (marbled) erano stampati prima dei dischi colorati stessi: tutto il nero non può essere rimosso dalla parte di macchina di pressaggio chiamata "estrusore"; per cui, i dischi colorati venivano stampati iniziando con le palline di vinile colorato, mescolate con il resto del vinile nero rimasto nell'estrusore o nella tramoggia; queste copie dovevano essere buttate via, non erano fatti per il grande pubblico, anche perché i Pink Floyd ed altre band erano estremamente meticolosi e non avrebbero permesso che qualcosa del genere fosse messo in vendita; ragione per cui erano regalate ai dirigenti o venivano prese dagli stessi addetti alla pressa.

MASTER TAPE [Master]: Nastro originale a bobine che contiene i pezzi originali registrati in studio e da cui parte tutto il procedimento di pressaggio dei dischi.

MASTER, FATHER [Disco Padre]: Fase successiva alla stampa dell'acetato, è praticamente un suo "calco" su un materiale più resistente per salvaguardare le informazioni sonore appena trasferite; con la tecnica della galvanoplastica, l'acetato viene ricoperto da uno strato sottilissimo di argento ed immerso in un bagno elettrolitico di solfato di nickel, dove si crea uno strato di nickel di poco più di mezzo millimetro, un disco metallico con i solchi riprodotti in rilievo (in negativo) e che prende il nome particolare di disco padre o "master"; il disco padre in realtà è una coppia di dischi a faccia singola.

MASTER NUMBERS [Numeri del Master]: Vedi "Matrix numbers".

MASTERING: E' la fase di finalizzazione di un disco in studio di registrazione (o in studio di mastering) e sarà il contenuto audio che finirà su vinile, chiamato “Master” (analogico o digitale) . Il mastering per vinile è diverso da quello per le copie digitali poiché deve rispondere a determinate regole di equalizzazione che altrimenti ne renderebbero impossibile la riproduzione (vedi anche “RIAA”).

MATRIX, MATRIX NUMBERS, MATRIX INFORMATION [Numeri di Matrice]: Codice stampato o inciso a mano sulla "Dead-wax" del disco, che di solito identifica la Master Copy utilizzata per stampare la copia dell’album; la matrice non identifica l'edizione dell’album (che è identificata dal Numero di Catalogo e da altri particolari), ma il Master da cui è stampata la copia che si ha tra le mani, è da questo numero che i collezionisti possono risalire alle prime stampe di un disco, quelle più ricercate.

MATRIX DATES [Date sulla Matrice]: Alcuni paesi tendono a stampare o scrivere una data nel run-off dell'etichetta del disco; questa data di solito non rappresenta la data di pubblicazione del disco, ma la data della creazione dell'acetato ("lacquer cutting"); si può trovare, nei dischi dei Pink Floyd, in paesi come Italia, Colombia, Messico, Portogallo ed anche Jugoslavia.

MATT [Copertina Opaca o Normale]: Si tratta di una copertina normalmente opaca, è il contrario di una copertina laminata o lucida; chiamata anche "no glossy", poichè è il contrario di "GLOSSY".

MISSPRESSING, MISPRESS, MISPRINTED, MISLABELED [Errori di Stampa]: Alcune colte possono accadere degli errori nel procedimento di stampa dei dischi, come, per esempio, la medesima etichetta su due facciate, o due facciate uguali, o due facciate con due gruppi o due dischi diversi; i termini si distinguano a sua volta in:

- MISPRESS = errore di stampa del vinile, come quando viene inciso per sbaglio un brano diverso da quello citato nella copertina, o addirittura di un artista diverso (un esempio famoso può essere il 45 di "Another Brick in the Wall pt. II" di stampa italiana pubblicato con una b-side diversa da quella indicata in copertina);

- MISPRINTED = errore si stampa tipografica, ad esempio, un titolo scritto erroneamente invertendo dei caratteri, ecc.;

- MISLABELED = errore nell'applicazione delle etichette, come per esempio due facciate uguali, oppure, due etichette di gruppi diversi.

MN, M*, MONO [Mono]: Album mixato per riproduzione attraverso un unico altoparlante o più altoparlanti che riproducono esattamente la stessa cosa, è caratteristico dei vinili registrati fino alla prima metà degli anni '60 e delle ristampe audiofile su CD degli anni 90-2010; da fare attenzione al contesto, perché "M" potrebbe anche significare "Mint", ovvero nuovo, parlando di valutazione del disco; il contrario di Mono è "STEREO".

MONOCHROME SLEEVE [Aspetto monocromatico]: E' un tipo di colorazione della copertina usata spesso nei dischi coreani, considerati semi-ufficiali, dove il motivo, di solito simile alle edizioni americane, aveva un colore di fondo di un unico colore (rosa, rosso, verde, marrone...).

MOTHER, MOLD [Disco Madre]: E' la fase successiva al "Disco Padre" durante il pressaggio dei vinili, quando il disco padre viene immesso in un nuovo processo di galvanoplastica per ottenere un nuovo "calco" (stavolta con i solchi incisi normali); questo nuovo calco viene detto "disco madre" ed è oltretutto è ascoltabile su un normale giradischi per verificare la presenza di eventuali difetti e per valutare anche il livello qualitativo dell'incisione; bisogna notare che gli ascolti di verifica a cui viene sottoposto il disco madre in sostanza non lo deteriorano affatto, perciò le prime vere verifiche qualitative vengono effettuate sul disco madre; anche il disco madre in realtà è una coppia di dischi a faccia singola.

 

O.

OBI [OBI, Fascia]: E' una fascetta mobile di carta presente nei dischi di stampa Giapponese, un modo di presentare l'album nella lingua nipponica; conteneva informazioni come titolo, scaletta dei brani, crediti, ma anche la data di pubblicazione, in alcuni casi anche fotografie della band e soprattutto il prezzo in yen, tanto che alcuni negozi giapponesi la toglievano per aumentarne il prezzo di vendita; è molto ricercata dai collezionisti, è in grado di far schizzare il prezzo dell'album.

OFF CENTER: Quando il foro centrale del disco non è stato praticato esattamente al centro e quindi il disco non compie una rotazione perfetta, causando movimenti della testina che possono compromettere la corretta riproduzione sonora (solitamente si nota un ondeggiare sui lati del fonorivelatore e all’ascolto difetti di intonazione di strumenti e voci).

ORIGINAL LABEL [Etichetta Originale]: Di solito il termine si riferisce alla prima edizione di un disco, e, per cui, alla prima etichetta stampata per quel disco, magari in poche migliaia di copie; può essere considerata rara, soprattutto nel caso in cui già dalle ristampe l'etichetta sia totalmente diversa o che la casa discografica non abbia successo; può capitare anche che il "master" sia venduto o ceduto ad una casa discografica molto più grande ed il disco sia così con etichetta diversa; il contrario è la "REISSUE".

OST, ORIGINAL SOUNDTRACK [Original Soundtrack]: Colonna sonora, di solito usato per i dischi che riportavano i brani presenti in un film.

 

P.

PDK, PICTURE DISC [Vinile Fotografico]: Nel gergo, vinile “fotografico”; data al complessità della stampa, di norma i Picture Disc hanno qualità inferiore ai vinili normali.

PERIMETER TEXT, PERIMETER PRINT [Testo del Perimetro Esterno]: E' il testo che viene riportato sul bordo esterno dell'etichetta ("EDGE"), ove sono riportate di solito le scritte di copyright e dei diritti d'autore.

PICTURE INSERT [Inserto Fotografico]: E' una specie di cartoncino piatto posto in avanti o dietro un disco, posto di solito dentro un involucro di plastica; spesso usati per alcuni Picture Disc e nella maggior parte dei singoli giapponesi da 7".

PS, PICTURE SLEEVE [Copertina Illustrata]: E' un termine utilizzato per descrivere una copertina illustrata o, in generale, un artwork di copertina (soprattutto nei 45 giri), nato per distinguerlo dalle copertine senza illustrazioni; normalmente, le case discografiche si riferivano a questo termine specialmente per descrivere una certo motivo di copertina, contenente foto, immagini o scritte.

PIRATES [Dischi Falsi]: Vedi "FAKES".

POLYBAG: In Italia difficilmente le sentirete chiamare così, più semplicemente sono le buste trasparenti esterne. Hanno lo scopo di proteggere i dischi dalla polvere e possono avere uno dei lati aperto oppure essere in stile “busta chiusa” con uno dei lati che si serra con una strip adesiva.

POP [Scoppiettio o Pop]: Non c’è una vera e propria traduzione in italiano, è uno scoppiettio incentrato sui bassi, ovvero, un assieme a piccoli scoppiettii ("click") che assomigliano al rumore di frittura, ogni tanto i vinili fanno un POP, ovvero, uno scoppiettio più basso.

POP-UP COVER [Copertina Pop-Up]: Copertina che, aprendola, viene letteralmente "fuori" tridimensionalmente; non molto frequente nelle copertine di dischi, recentemente è stata utilizzata dai Jethro Tull nella ristampa dell'album Stand Up.

PRESSING [Stampa]: Termine che indica la stampa fisica di poche copie del disco ("First pressing" sono le prime copie fisiche stampate del disco, di solito il primo centinaio di copie, provenienti da uno stesso "stamper"); da non confondere con "ISSUE", che è l'edizione del disco, ovvero, di solito, l'insieme di copie uscite per la stessa edizione ("First issue" è prima edizione di un disco e può contare centinaia/migliaia di copie, provenienti da diversi "stamper"); comunemente, parecchi collezionisti usano indifferentemente i due termini per indicare l'edizione di un disco, ma sono due termini di diverso significato.

PRESSING PLANT [Impianto di Stampa]: E' lo stabilimento ove fisicamente vengono stampati i dischi (esempio, quello italiano della EMI Italiana era a Caronno Pertusella, vicino Varese).

PRE-VERSION [Versione Precedente]: E' la prima versione originale di un brano.

PRICE CODE [Codice di Prezzo]: I c.d. "Codici di Prezzo" erano molto usati in paesi come la Francia e la Germania, per non parlare di paesi asiatici, come il Giappone, o sudamericani, come la Colombia. Erano degli speciali codici, di solito sul retro della copertina (ma non mancano esempi anche nelle etichette), che individuavano il prezzo dei dischi disposto dall'Autorità: in altre parole, un codice usato all'epoca per stabilire subito il prezzo del disco, una specie di antenato del "codice a barre" moderno. Questo codice variava a seconda dell'anno di uscita del disco, così da entrare tra i dettagli importanti per identificare una edizione. Per esempio, il caso più famoso è quello della Francia, dove i codici di prezzo erano i prezzi ufficiali stabiliti dalle case e dall'autorità predisposta francese, e, per cui, erano venduti a prezzi fissi, almeno sino al 1979; i grandi magazzini comunque usavano praticare degli sconti del 20%, autorizzati dalla FNAC. Dopo il 1979, i dischi furono offerti a seconda della domanda e per cui seguendo le nuove regole di mercato. Questo codice era rappresentato quasi sempre da una una lettera dentro un tondino, alcune volte coperta da un piccolo adesivo che mostrava un altro codice, il tutto vicino al numero di catalogo; il tutto superato, negli anni '80, dal "Codice a Barre".

PRIVATE PRESSING: Stampe non ufficiali, finanziate da un privato o da un fan club, il più delle volte non si conosce il Master utilizzato, spesso sono copie illegali.

PROMO ITEM [Promozionale]: I dischi promozionali sono pezzi non destinati al mercato commerciale, ma solo per il marketing e la promozione di un disco; vi sono vari tipi di dischi promozionali, la tipologia più comune ha la scritta promozionale impressa o timbrata, o nel retro della copertina, o nell'etichetta; esistono anche dischi promozionali con etichette totalmente diverse, i più famosi e rari sono i dischi giapponesi con etichetta bianca; i dischi promozionali americani, invece, avevano di solito scritte promozionali dorate, anche in rilievo.

PRO, PROMO, DJ PROMO [Promozionale]: Copia promozionale, destinata agli addetti del settore (radio, riviste), identificate anche con la digla DJ (ovvero, per Disc-Jockey delle Radio); di norma, la copia promozionale dell'album è una edizione apposita del disco in edizione limitata con etichetta differente da quella standard, ma altre volte, la copia promozionale è una copia standard con un adesivo o una punzonatura con scritte promozionali, come: campione omaggio, non destinata alla vendita, copia promozionale ("Free Sample", "Not For Resale", "Not For Sale", "Promotional Copy", "Preview Copy", "Demo", "Demonstration Copy", o, nei paesi a lingua spagnola "Prohibida Su Venta" o "Disco Promocional" o "Muestra Invendible" o in portoghese "Promocao Invendavel"). In Italia sono famose come copie promozionali le stampe con la punzonatura che riportava la scritta "CAMPIONE GRATUITO".

PROMO, SAMPLE (in Giappone) [Promozionale]: Le copie promozionali in Giappone erano definite spesso da etichette bianche, con l'aggiunta di simboli giapponesi, e venivano riconosciute anche come "SAMPLE".

PTY [Propriety]: E' una sigla che indica l'abbreviazone di "proprietary" (proprietario), usato spesso  nel nome delle compagnie discografiche private di alcuni paesi, come Australia, Nuova Zelanda, Sud Africa e Zimbabwe, i cui proprietari erano responsabili solo per un numero limitato di diritti discografici.

PUNCHED COVER [Copertina Punzonata]: Le copertine punzonate (un foro sulla copertina) erano in genere delle copie destinate ad una vendita a prezzo ridotto. Parecchi collezionisti erano convinti che fossero delle copie promozionali riservate agli addetti ai lavori, ma così non è. Negli USA i dischi non erano destinati al macero (a differenza del nostro paese) e, perciò, le case discografiche dovevano abbassare il prezzo iniziale per vendere le rimanenze di magazzino. Per evitare che i negozianti potessero speculare, venivano tagliate le copertine su uno dei quattro angoli o punzonati e/o seghettati. Perciò, il foro non indica una copia promozionale (ove di solito veniva stampato sul retro "For dj use only" o "Promotional copy" o altre diciture simili), bensì significa che il disco era ormai fuori catalogo e doveva essere venduto ad un prezzo inferiore.

 

Q.

QUADRIPHONIC [Quadrofonico]: Dischi mixati per impianti quadrifonici; questo sistema, antesignano degli attuali Dolby 5.1, diffondeva il suono su 4 altoparlanti, dopo un discreto successo nei primi anni '70, in breve è caduto totalmente in disuso, vittima delle nuove tecnologie. i dischi “quadrifonici” furono il risultato di una prima ricerca con l’obiettivo di oltrepassare i confini dello stereo, potremmo definirlo un primo esperimento di suono surround. Tuttavia fu un fallimento commerciale, non solo perché richiedeva un sistema adeguato con vari apparecchi (inclusa una testina ad hoc) e due altoparlanti aggiuntivi, ma anche perché le zone dei solchi in cui erano incisi i segnali per i canali in più tendevano a deteriorarsi molto velocemente con l’uso.

 

R.

RADIO SHOW [Disco con Programma Radio]: Si tratta di un disco derivato da un programma completo radiofonico, appunto stampato poi su LP o CD; di solito è destinato ad essere inviato alla stazione radio per la trasmissione, spesso con interviste esclusive e brani dal vivo; molti programmi radio del passato sono stati registrati ufficialmente per la radiodiffusione; di solito la stampa è limitata a poche centinaia o migliaia di copie.

RE, REISSUE, REPRINT [Ristampa]: Per "Reissue" si intende una nuova edizione di un album non più in produzione, in sostanza, la Ristampa; la Ristampa ha di solito un nuovo numero di catalogo e, rispetto all'originale, può avere modifiche nel packaging (come le "Deluxe Edition") o nella qualità del disco (come le ristampe 180g) o nel materiale audio; diversa è la "Reprint", che è la stampa aggiuntiva tale e quale di un album ancora in produzione, ma esaurito dal mercato (di solito è quando vi è un alto numero di offerta del prodotto e la casa discografica è costretta a ristampare altre copie).

RECORD LABEL, RECORD COMPANY [Casa Discografica]: Si tratta dell'etichetta della società discografica specializzata nel produrre, stampare, distribuire e pubblicizzare registrazioni audio e video in vari formati, che includono LP, 12" e 7", CD e DVD; il termine naturalmente può essere usato anche per indicare l'etichetta del disco (vedi "LABEL").

RED WAX [Vinile Rosso]: Si tratta di una particolare versione dei dischi giapponesi uscita in vinile rosso, tra la metà degli anni '60 ed i primi anni '70. Infatti, il gruppo EMI (e, quindi, conseguentemente la Toshiba, la Apple e la Odeon) aveva messo a punto un particolare brevetto tecnico, chiamato "EVER CLEAN RECORDS", che consisteva in una speciale pasta di vinile rosso, che avrebbe dovuto avere migliori proprietà antistatiche (ovvero, non attrarre la polvere); il materiale usato in questo caso era particolare ed a fine lavorazione dava questa speciale colorazione rosso scuro, detto normalmente "rosso rubino", diversa dal colore rosso di altri dischi europei o americani.

RELEASE DATE [Data di Uscita]: E' considerata la data di uscita di un disco, però diversa dalla data di pubblicazione e dalla data di stampa.

REMASTER: Nuova operazione di Mastering di un disco, effettuata in occasione di una ristampa. In questi casi dovrebbe essere sempre noto a chi è stato affidato il lavoro e con quali mezzi analogici o digitali ha lavorato.

RENT, TEARS [Rottura, strappo]: Rottura, strappo; sono altri due termini con cui vengono indicati i difetti sulla copertina nelle descrizioni degli album.

RIAA: Sigla che viene dalla Recording Industry Association of America, standard di equalizzazione nato alla fine degli anni ’60 per uniformare i sistemi di riproduzione, che prevede l’applicazione di una determinata curva di EQ sui dischi che viene rigenerata dagli apparecchi Hi Fi (pre-phono).

RIM TEXT [Testo del Rim-Off]: Sono le scritte e le sigle riportate nel "run-off", di solito i "matrix numbers".

RING ON THE LABEL [Anello Centrale dell'Etichetta]: E' l'anello che si trova intorno al foro centrale sull'etichetta, di solito o incavato o in rilievo; può essere stretto (più vicino al foro centrale) o largo; in alcuni casi può essere anche doppio o incavato all'esterno ("embossed").

RISTAMPA (reissue): Tutte le edizioni del disco dopo la prima stampa, che siano avvenute dopo breve tempo o dopo decenni.

R.P.M.: “Revolutions per minute”, cioé i giri al minuto previsti per il disco, solitamente 33 e 1/3 giri o 45 giri, i 78 giri sono oramai in disuso da molti decenni.

RUMBLE: Sono vibrazioni a bassa frequenza trasmesse dal giradischi alla testina, a volte dal motore/trazione altre volte da cause esterne (non corretto posizionamento e/o isolamento sul piano d’appoggio), e che quindi possono essere udibili in riproduzione. Il valore è espresso in negativo (e quindi più alto è meglio è, -60dB è meglio di -40dB). Quando diventa udibile (si percepisce di più utilizzando delle cuffie) è un costante rumore di sottofondo a bassa frequenza che è da molti interpretato a orecchio come la “testina che struscia nei solchi”, in realtà è però la testina che capta le vibrazioni trasmesse al piatto e quindi al disco. Attenzione però che a volte il rumble può dipendere effettivamente dal disco stesso per difetti di produzione.

RUN-OUT, RUN-OFF, DEAD WAX: E' l’area del disco tra la fine dei solchi dell’ultima canzone del lato e la label. Non è corretto dire che “non è inciso” perché contiene comunque il solco che trattiene la testina in circolo, evitando che vada a finire sulla label. Talvolta il solco è utilizzato in maniera simpatica per contenere una brevissima traccia audio che si sente in loop. Sul run-out vengono stampate o incise alcune importanti informazioni tra cui il matrix number.

RW, RING WEAR [Usura Circolare]: Segno circolare del disco impresso sulla copertina, è un difetto molto comune dei dischi non in buono stato, è come se il disco deformasse la copertina.

 

S.

SAMPLER [Raccolta di Autori Vari]: Si tratta di un disco che contiene una raccolta di canzoni di artisti diversi (esempio "Picnic. A Breathe Of Fresh Air").

SCRATCH [Solco o Riga]: Difetto del disco causata da un oggetto contundente che genera un vero e proprio solco sul disco; generalmente, la riga è un problema più grave dei graffi e, sebbene dipenda molto dal tipo di solco e dal giradischi utilizzato per leggere il disco, nei casi più gravi potrebbe compromettere irrimediabilmente l'ascolto.

SCUFF [Graffio]: E' simile allo "SCRATCH"; l’effetto è come se fosse stata passata della carta vetrata sottile sul disco; i graffi spesso sono causati dallo strofinamento del disco con la busta interna quando viene tirato fuori e riposto e nella maggior parte dei casi è un problema solo visivo e non uditivo.

SEALED, STILL IN SHRINK: Ancora sigillato… ma occhio alle truffe su dischi datati.

SEAM SPLIT: Difetto dei bordi della cover che sono in procinto di separarsi o lo sono già per una certa misura.

SHAPED DISC, UNCUT SHAPE DISC, SPD, SHAPED PICTURE DISC, DIE-CUT RECORD [Disco Sagomato]: Si tratta di un disco sagomato con un motivo fotografico stampato nel vinile e tagliato in una certa forma, non circolare (esempio, "Love On The Air" di David Gilmour del 1984); praticamente, è un vinile con forma diversa dalla classica forma circolare, sagomato; può essere chiamato anche "Die-Cut Record", letteralmente, disco fustellato ("punched disc").

SHRINKWRAP, WRAP: Semplicemente il cellophane (o altro che chiude il disco da nuovo). Su questo di solito sono apposti adesivi di vario tipo che danno informazioni sul disco o sul tipo di stampa (e/o adesivi che alzano “l’hype” dell’acquirente con messaggi di vario tipo).

SKIP: Difetto del disco che implica il salto della testina, in questo caso il disco è da evitare perché può nuocere allo stilo.

SIGNED: Disco autografato; tali dischi dovrebbero essere accompagnati da una certificazione di autenticità della/e firma/e o da precise testimonianze fotografiche.

SLAVE [Disco Figlio]: Vedi "STAMPER".

SLEEVE, RECORD SLEEVE [Busta protettiva]: E' la busta trasparente esterna, ha la funzione di preservare la copertina del disco; diversa dalla "INNER SLEEVE" (la busta interna) che protegge il vinile.

SOUNSSHEET: Vedi “Flexi-Disc”.

SPD, SHAPED PICTURE DISC, DIE-CUT RECORD [Disco Sagomato]: Vinyl with a different shape from the classic circular form. Also called Die-Cut Record, literally "punched disc".

SHRINK WRAP [Pellicola]: La pellicola che sigilla l'album nuovo; diversa dalla "Record Sleeve", che protegge in disco; la pellicola è quasi sempre trasparente, ma non mancano le eccezioni: famoso è l'involucro che racchiudeva "Wish You Were Here" dei Pink Floyd, che era tutto nero ("black wrap").

SPINDLE HOLE [Foro Centrale]: E' praticamente il termine che indica il foro centrale dell'etichetta.

SPINDLE MARKS [Segni di “spindle” sull'etichetta]: Lo spindle è il perno del giradischi in cui viene inserito il disco; un disco suonato per molte volte e utilizzato senza particolari cure potrebbe avere degli "spindle marks", ovvero, una usura dell’etichetta vicino al buco, oppure, segni sull'etichetta.

SPINE [Costa o Bordo della Copertina]: Dorso della copertina, detto anche "Costa", può essere largo o stretto, contiene di solito il titolo dell'albumil nome della band ed il numero di catalogo.

STAIN, BLOCK [Macchia, Chiazza]: E' un effetto che mostra delle macchie o chiazze sull'etichetta del disco o sulla copertina.

STAMPED PROMO [Promo Stampato]: Sono copie normalmente stampate, ma che riportano termini promozionali o altre scritte alternative promozionali sull'etichetta o sulla copertina.

STAMPER, SLAVE, SON [Disco Stampatore o Matrice]: E' una delle ultime fasi del pressaggio di un vinile; dal "disco madre" e dopo un ulteriore processo di galvanoplastica, stavolta si ottiene un nuovo calco (con i solchi in rilievo e quindi in negativo), detto "stampatore" (o stamper), che sarà usato come matrice da cui stampare (o meglio pressare) i veri e propri dischi in vinile sulla pressa idraulica; lo "stampatore" viene accuratamente levigato e viene anche determinato l'esatto centro del disco e, quindi, intagliato sullo stesso un foro centrale, per evitare di produrre dei dischi eccentrici difettosi; lo stampatore è l'ultimo nella catena produttiva ad essere in realtà una coppia di dischi a faccia singola, perciò anche stavolta sarebbe più appropriato chiamarli (al plurale) "stampatori" (o anche "matrici") di un disco in vinile.

STAMPER NUMBER: Un numero inciso o stampato sul Run-Out che indica la serie di Stamper usata per quella particolare stampa del disco. Non sempre questa indicazione è presente.

STATE COMPANY [Compagnia di Stato]: Nei paesi dell'Est Europe non vi era un mercato musicale vero e proprio fino al 1989, i dischi per la Germania Est, la Jugoton per la Yugoslavia, la Balkanton per la Bulgaria, la Supraphon per la Cecoslavacchia e la Melodia per l'URSS.

ST, S*, STEREO [Stereo]: Il disco è registrato e mixato per essere riprodotto su un sistema audio che prevede la possibilità di gestire autonomamente il canale destro e quello sinistro, per avere un effetto “stereo” appunto; TUTTI i dischi dalla fine degli anni '60 in poi sono registrati in questo modo; da fare attenzione al contesto, perché "S" potrebbe anche significare "Sealed", ovvero un disco sigillato, parlando di valutazione del disco (anche se normalmente, sigillato viene indicato con "SS"); il contrario di Stereo è "MONO".

STICKER [Adesivo]: E' il termine che indica un adesivo, anche promozionale o per scopi pubblicitari, attaccato sulla copertina di un LP o un CD; spesso riportava il titolo dell'album.

STITCHING: Altro difetto del disco, non per forza udibile, ma visibile come linee perpendicolari ai solchi, a volte veri e propri graffi. Quando è udibile, causa suoni piuttosto netti al passaggio della testina (vedi “Click”).

STOC, SOC, STICKER ON COVER, STICKERED COVER [Adesivo sulla copertina] - STOL, SOL, STICKER ON LABEL [Adesivo sull'etichetta]: Gli adesivi promozionali o ogni genere di adesivi vengono comunemente attaccati sull'involucro protettivo della copertina e fanno parte comunque della confezione; parecchie volte, invece, gli adesivi venivano attaccati direttamente sulla copertina ("stickered cover") o sull'etichetta ("stickered label"), e per una parte dei collezionisti questi adesivi davano molto fastidio, anche se alcune volte potevano essere usati per riconoscere una speciale edizione dell'album, da notare che se l'adesivo non era attaccato dalla casa discografica in sede di confezionamento, ma attaccato in seguito (spesso adesivi attaccati da negozi, da catene di negozi, da stazioni radio, ma anche da privati), questo è considerato un piccolo difetto ai fini della valutazione dei disco.

SUPER VINILE: Introdotto dalla JVC per garantire una maggiore resistenza dei dischi quadrifonici (vedi “Quadraphonic”), garantiva più durata nel tempo e minor rumore di fondo. La produzione non esiste più, anche se, soprattutto in Giappone, si è continuato a sperimentare materiali ad alta resistenza e low noise (vedi anche “Red Wax” e “UHQR”).

SURFACE NOISE: Rumore di fondo, causato da polvere, elettricità statica, difetti oppure dalla natura stessa del materiale con cui è fatto il vinile, in tal caso non eccelsa. L’abbattimento del rumore di fondo è un passo importante verso il buon suono, poichè stacca tridimensionalmente l’immagine sonora dal fondo (si parla anche di nero infrastrumentale), seppure la perfezione assoluta sul disco in vinile è irraggiungibile.

 

T.

TAN (LABEL) [Colore marroncino-giallo]: E' un tipo di etichetta della EMI Records, caratterizzata da un colore molto vicino al giallo chiaro o crema; molte ristampe della EMI in Europa ed in Sudamerica avevano questo tipo di etichetta, anche alcune ristampe della serie Fame.

TAPE ON: Unito all’indicazione precisa sul dove è posto, indica l’uso di nastro adesivo di varia tipologia per rattoppare qualche danno alla cover, inner o label.

TAPED SEAM [Scotch sul Dorso]: Scotch sul dorso; si tratta del dorso o costa della copertina strappato e riparato con scotch; è un difetto più grave di quello che sembra, in quanto il dorso è la parte visibile del vinile quando è riposto ed un dorso illeggibile o visibilmente usurato è antiestetico e poco pratico.

TEAR: Letteralmente “lacrima”, indica una piccola lacerazione sul cartone della cover o sulla label, spesso sono le tracce della disattenta rimozione di un adesivo (in questo articolo consigliamo un interessante metodo alternativo).

TEST PRESSING: Sono le prime vere e proprie stampe in vinile (non commercializzate), che vengono usate per valutare la qualità della produzione e del suono. Hanno label anonime, a volte con campi di testo riempiti a mano o stampati.

TEXTURED COVER [Copertina Satinata]: Copertina satinata, rugosa (non è nè lucida, nè opaca), come, per esempio, "Relics" prima edizione inglese; è stata utilizzata un particolare tipo di carta ruvida la cui struttura è visibile a occhio nudo.

TIMING STRIP [Striscia con i Tempi]: Di solito è uno speciale cartoncino incollato nella parte anteriore di copie promozionali di un album; mostra i titoli delle canzoni ed i tempi di riproduzione per ogni brano dell'album (esempio, "The Wall" o "Wish You Were Here", edizioni americana per le radio).

TITLE STRIP, STRIP [Striscia titolata]: E' il cartellino con i titoli delle canzoni che veniva esposto nel juke-box (vedi "JUKE BOX").

TP, TEST PRESSING [Test Pressing, Prova di stampa]: E' la prova di stampa non destinata al commercio, fatta per testare la qualità del master e degli stampi dell'album, prima di dare il via alla stampa vera e propria dell'album; il TP è di solito stampato poco prima della stampa delle copie stock; molte copie TP sono realmente copie di "prima stampa", prodotte in pochissime copie, frequentemente senza artwork, copertina e addirittura con etichetta bianca; per questo motivo, il Testpressing è molto ricercato dai collezionisti, un disco TP può raggiungere prezzi molto alti.

TOL, TAPE ON LABEL [Scotch sull’etichetta]: Si tratta di scotch o nastro adesivo attaccato sull'etichetta.

TRACK BAND: Sono le interruzioni tra le tracce delle canzoni sulle facciate del disco.

TRACKLISTING [Elenco/Scaletta dei brani]: E' la lista dei brani presenti nel disco, stampata sulla copertina e/o sull'etichetta.

TRAIL OFF [Fine dei solchi]: Comunemente è la parte finale del disco non registrata, sinonimo di "DEAD-WAX".

TRANSFER: L’operazione con cui la registrazione (master) viene trasferita su vinile.

 

U.

UHQR: Ultra High Quality Record, un tipo di disco sviluppato dalla JVC in Giappone nei primi anni ’80 che si distingue per il suo peso di 200 grammi e per il suo insolito profilo “piatto” in quanto il disco ha uno spessore uniforme su tutta la sua superficie, a differenza della maggior parte dei dischi che invece sono più spessi al centro che ai bordi. Negli ultimi anni è il metodo utilizzato dalla Analogue Productions per la stampa di alcune riedizioni di altissimo livello.

ULTRA DISC ONE STEP: Termine usato dalla Mobile Fidelity, altra etichetta audiofila di alto livello, per indicare un’edizione in serie limitata di ristampe che utilizza un metodo di produzione più vicino alla lacca d’incisione, saltando gli step di padre e madre. Questo consente una stampa più dettagliata del vinile, unita all’uso di materiali e tecniche di prima scelta durante la produzione.

UNOFFICIAL: Stampa non ufficiale, per lo più si tratta di edizioni illegali.

UNRELEASED STUDIO TAKE [Canzone Non Realizzata]: E' una canzone inedita mai prodotta su album o singolo.

 

V.

VINYL, VINILE: Materiale relativamente flessibile utilizzato fin dai primi anni '30 per rendere i dischi infrangibili; il vinile o PVC (PoliVinilCloruro) solitamente non si tratta di PVC puro al 100%, bensì di miscele di materie plastiche calibrate al punto giusto per ottenere le opportune caratteristiche meccaniche del prodotto finito, unite ad una serie di altre caratteristiche quali la maggiore facilità di "prendere forma" nella pressa e di staccarsi per bene dalle matrici.

VIRGIN VINYL: Vinile “vergine”, significa che il materiale usato non deriva dal riuso di vecchio vinile riciclato.

VISUAL GRADE: Disco le cui condizioni sono state valutate solo attraverso l’esame visivo, non molto affidabile come metodo se non per graffi o altri danni e/o imperfezioni molto visibili a occhio nudo.

 

Y.

YELLOW-GREEN (LABEL) [Etichetta giallo-verde]: E' la classica etichetta verde e gialla creata dalla Harvest Records; la versione più comune aveva lo sfondo giallo, un grosso logo della Harvest e scritte a lettere nere; ma esistono alcune variazioni di colore, l'etichetta può essere più tendente al giallo o più tendente al verde, o addirittura il giallo è talmente chiaro che tende al bianco-sporco (come in Sudamerica); così, per definizione, questo tipo di etichetta della Harvest, molto comune tra gli ultimi anni '60 e gli anni '80, è "Giallo-Verde"; esistono anche etichette della Harvest diverse, con sfondo nero e scritte argentate.

 

W.

WARP, WARPED VINYL [Vinile deformato]: Classica ondulatura dovuta al calore; nonostante ci siano diversi modi per recuperare un disco deformato, il danno è quasi sempre irrimediabile ed è consigliabile procurarsene una nuova copia ai fini dell'ascolto.

WEARING/WEAR OUT/WORN OUT: Usura nel tempo del vinile. Esiste, non c’è dubbio, ma per cause molto variabili. Non c’è luogo comune più grande nel mondo del vinile di questa frase: “ogni volta che suoni un vinile si degrada un po’ e non sarà mai come la prima volta“. Facendo piazza pulita delle varianti in cui magari (tutto da verificare comunque) il materiale usato non è di buona qualità e resistenza, questa frase resta un tecnicismo molto teorico e poco pratico. Per quanto si stia parlando di un mezzo meccanico che genera attrito, se il vostro giradischi e la vostra testina sono ben settati state tranquilli che potrete ascoltare lo stesso disco per decenni (parliamo di forze che generalmente stanno tra 1.5 e 2 grammi appena, non di un tornio!). Ogni vero appassionato di vinile ha dischi in casa con 40/50 anni sulle spalle, che suonano ancora bene. Discorso diverso quando si incappa in utilizzatori maldestri, persone che non settano bene i giradischi e che in tanti anni i dischi non li hanno puliti neanche una volta e/o mal conservati. Chiaramente, è pur sempre un “pezzo di plastica”, ma è bene chiedersi quanti “pezzi di plastica” con 50 anni di uso sulle spalle abbiamo in casa, che siano ancora integri e funzionanti. Comunque sia, chi racconta che dopo 10 o 20 ascolti “il vinile si è già usurato” sta spargendo un’inutile cultura del terrore che non ha senso di esistere.

WRAP [Pellicola]: Pellicola che avvolgeva la copertina (vedi "SHRINK WRAP"].

WITHDRAWN ITEM [Pezzo Ritirato]: Per scopi commerciali o promozionali o per problemi legali o, soprattutto, per grossi errori di stampa, alcuni interi stock di vinili possono essere ritirati dalla fabbrica o perfino dai negozi, per non creare ulteriori problemi; un esempio può essere il box-set " '97 Vinyl Collection", che le cui prime copie uscirono con i dischi per errore di 130 grammi invece di 180 grammi e successivamente ritirati.

WLP [White Label Promo]: Stampa di prova con etichetta bianca (vedi anche "TP" e "PRO").

WOC [Writing on cover]: Scritta/e sulla copertina; negli anni '60 e '70 era frequente scrivere il proprio nome sulla copertina dell'album, in modo da rendere riconoscibile la propria copia dell’album.

WOL, XOL, WRITING ON LABEL, X ON LABEL [Scritte sull’etichetta]: Scritta sull’etichetta, qualsiasi scritta; spesso la scritta è semplicemente una “X” fatta con il pennarello, così che è stato creato anche il termine l’abbreviazione "XOL".

WRAPPED [Disco Coperto]: Normalmente indica che un disco è coperto da un involucro di plastica, quasi sempre trasparente.

 

 

 

 

 

3. RECORDS RARITY.

 

Spendiamo alcune parole sui termini usati per catalogare la rarità di un disco (record rariry grading), certamente un concetto molto importante per ogni collezionista, ma soprattutto per i fan meno esperti. La rarità di una edizione dipende da molti fattori, alcuni legati all'aspetto puramente visivo, altri legati ad aspetti soggettivi. In pratica, però, quasi tutto dipende dal venditore del disco, dall'aspetto visivo del pezzo e dalla qualità dei dettagli del vinile. Comunemente, si tende però a creare una specie di lista di "gradimento" (grading list) della rarità, di solito basata sulla facilità o meno di trovare una certa edizione; senza escludere, certamente, tutti quegli aspetti legati al "prezzo" del pezzo o ai numerosi dettagli che si possono descrivere su un disci. Comunemente, si pensa però che la "reperibilità" di un disco sia un concetto molto importante e, per cui, su cui si basa la maggior parte delle c.d. "rarity grading".

A: common disc (disco comune)

B: disc not easy to find (disco non facile da reperire)

C: disc difficult to find (disco difficile da reperire)

D: rare disc (disco raro)

E: rarest disc (disco rarissimo)

F: disc nearly impossible to find (disco quasi impossibile da trovare)

G: impossible to find (disco impossibile da trovare)(*).

(from "Rock progressivo italiano", Paolo Barotto & Marco D'Ubaldo)

(*) IMO, there is not Floyd's records impossible to find.

 

 

 

 

 

4. RECORDS GRADING SYSTEM.

 

L'importanza di un vocabolario tecnico per descrivere le caratteristiche di un disco o la scala di valori è fondamentale ai fini di una corretta informazione; così come è importante usare i termini giusti per descrivere lo stato di conservazione del disco o i sui difetti. Da quando è nato il concetto di collezione, ed essendo il disco un oggetto di largo consumo, è molto importante per un collezionista (ma anche per un semplice fan-compratore) di essere in grado di accedere agli stessi termini condivisi per avere una idea della condizione di un disco; termini che, una volta accettati, servono anche per i venditori stessi, in ogni luogo, sia quando la vendita è fatta personalmente, ma soprattutto quando la vendita è fatta per corrispondenza, su Internet o a distanza tale da non poter esaminare in anticipo l'album. Le scale di valutazioni create dalle riviste Goldmine e Record Collector sono le più comunemente usate e sono state create per descrivere le condizioni di un disco (sia visive, che sonore), poche parole (termini) abbreviate utili per tutti gli "addetti ai lavori" (venditore, compratore, riviste specializzate): in tal senso, è molto frequente, quindi, trovare accanto alla descrizione di un vinile in vendita simboli tipo M, NM, EX, VG, G, F, P, B (BAD).

SS = (still sealed). Disco sigillato.

M = (mint). Disco nuovo, o comunque in condizioni perfette e mai ascoltato. La copertina è sempre perfetta, senza difetti o segni di usura; il vinile è in condizioni perfette, visivamente non si vedono graffi o segni di deterioramento ed il suono è perfetto; la copertina e tutti quello che vi è all'interno (inserti, booklet, poster, inner) sono in condizioni perfette.

NM = (near mint). Disco quasi nuovo. Il disco visivamente si presenta come nuovo, senza apparenti deterioramenti o segni; la sonorità è praticamente ottima e anche gli inserti e i materiali posti all'interno sono quasi nuovi e senza apparenti difetti o segni di usura.

EX = (excellent). Disco eccellente. Di solito, si vedono i primi segni di usura all'esterno, mentre il disco è pulito, anche se visivamente si intravedono i primi segni di usura, che però non influiscono sulla qualità sonora; la copertina come detto ha i primi segni di usura, ma il pezzo è ancora in buonissime condizioni per essere collezionato. In altre parole, il disco presenta alcuni segni che è stato suonato varie volte, ma la qualità rimane buona.

VG = (very good). Disco molto buono. Non ha difetti eccessivi, ma se ne vedono alcuni; di solito non ha difetti seri sul disco, si sentono alcuni difetti all'ascolto, soprattutto nei passaggi di musica più bassa; la copertina è accettabile, anche se presenta segni di usura ormai evidenti, come il famoso anello ("ring wear"); il disco è stato sicuramente ascoltato molte volte, anche se la qualità sonora risulta ancora buona, nonostante alcuni lievi difetti udibili, anche non ripetitivi; la qualità complessiva è ancora accettabile.

G = (good). Disco buono. E' un pezzo in condizioni ancora accettabili, ma con difetti abbastanza rilevanti, è un disco poco garantito, solo per collezionisti importanti; il vinile è stato suonato molte volte, tanto che la qualità sonora è abbastanza deteriorata, sicuramente presenta graffi e molti difetti sonori e distorsioni; la copertina e tutti ciò che sta all'esterno è in condizioni non buone, con mancanza di colorazione, usura, bordi rovinati.

F = (fair). Disco scarso. Il disco è ancora ascoltabile, ma è pieno di importanti difetti visivi e sonori, tanto che la puntina salta spesso; presenta un rumore di fondo eccessivo; la copertina e gli inserti sono in condizioni pietose.

P = (poor). Disco molto scarso. Il disco non può essere ascoltato, ha troppi difetti visivi, ma soprattutto materiali e sonori, ed un fortissimo rumore di fondo; la copertina e gli inserti sono praticamente in pessimo stato o distrutti o in parte mancanti.

Esisterebbe, in alcune liste, anche "B" (BAD).

I parametri possono essere accompagnati spesso da un "+" o da un "-", che ne aumentano o ne diminuiscono il giudizio lievemente.

Un fattore da tenere presente è che questi termini, benchè siano universalmente accettati, variano soggettivamente; i dischi, comunque, sono dei pezzi analogici (nel senso che ogni pezzo è diverso dall'altro), e, anche se i termini di paragone sono sempre gli stessi, possono essere interpretati a seconda delle diverse sensazioni dei singoli collezionisti, che possono dare particolari significati diversi da persona a persona; per esempio, se un venditore ha un disco con un adesivo di prezzo attaccato sopra la copertina, può valutare il disco "EX", mentre un altro, per il semplice fatto di avere la copertina "macchiata" dal piccolo adesivo, magari non va oltre il "VG". Tutto è, per cui, opinabile: in sostanza, non è possibile avere delle valutazioni oggettive, così come è abbastanza difficile dare una valutazione di un disco.

 

 

 

 

 

 

 

Copyrights & Credits.

Note della pagina a cura di Stefano Tarquini (© 2003-2016), con la collaborazione di Ingo Brode (2001) e Riccardo Verani (2010). Aggiornamenti: ottobre 2017. Alcuni termini sono stati presi dal sito "The Record Collectors Guild" e dalle aste correnti su Ebay.

Additional Credits.

For an help to collectors, see: "Consigli Utili per il Collezionista"

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