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WEBMASTER's BIOGRAPHY

 

 

 

 

 

 

TARQUINI STEFANO, aka "Mr.Pinky".

 

Appassionato di musica, sono forse tra i primi due/tre collezionisti al mondo di dischi ufficiali dei mitico gruppo dei PINK FLOYD, oltre che autore di vari articoli, collaborazioni e libri dedicate al gruppo inglese, anche a livello internazionale.

Sin dal 1978, l'aspetto collezionistico mi ha sempre interessato, iniziando a ricercare i concerti in cassetta (live-tapes) prima dei Genesis e Peter Gabriel e, poi, dei Pink Floyd, collezionando parallelamente anche video in VHS e bootleg. Inutile ricordare che sono nel 1976 avevo appena conosciuto i Pink Floyd, con il primo ascolto di "Atom Heart Mother" e "Meddle". Ho continuato così a collezionare cassette dal vivo sino ai primi anni '80, relegando i vinili al semplice ascolto. Nel 1984 è poi iniziata la collaborazione con Nino Gatti per la ricerca delle date dei concerti dei Pink Floyd. Tempo in cui, grazie ad una futuristica intuizione, io e Nino abbiamo cercato di riunire in uno stesso spazio diversi aspetti e curiosità sui Floyd. Così, ancora giovani, iniziammo a cercare tutto quello che poteva esserci utile, analizzando libri, fanzine, articoli di giornali, riviste, tutto quello che ci poteva aiutare a portare avanti il nostro lavoro, grazie anche alla collaborazione dei maggiori collezionisti storici e grossi fans della band dell'epoca (come, Antonino Di Maio, Pino Imparato, Marco Tennyson, Edoardo Bertoletti, Glen Povey, Stefano Magnani, Vernon Fitch, Christophe Hurler, Danilo Steffanina, tanto per citarne alcuni...). E così, nacque "SCACCO MATTO", il primo progetto che poteva essere definito la prima bozza di enciclopedia sui Pink Floyd stessi, contenente notizie e dettagli su concerti, dischi, programmi radio e Tv, interviste, bootlegs, cassette e tutti quegli aspetti legati al mondo Floyd; il lavoro era e rimase purtroppo nella sua veste solo embrionale: infatti, il libro non vide mai la pubblicazione, ma fu solo distribuito in poche decine di copie, quali prototipi ciclostilati, ai maggiori collezionisti dell'epoca. Ma la nostra intuizione fu utile per condividere la nostra esperienza e per futuri lavori: fu addirittura l'esempio e lo spunto da cui prese poi il via la ricerca di Glenn Povey e Ian Russell, che portò al loro famoso "In The Flesh!" (però dedicato solo alle date dei concerti). Ancora oggi, questo prototipo della prima enciclopedia dedicata ai Floyd, la prima nel suo genere, è ricordato negli ambienti dei vecchi collezionisti per la cura e la precisione di alcune sezioni, quali le date dal vivo, le apparizioni radio e video, ma soprattutto per l'elenco più aggiornato dei bootlegs in vinile (la nostra sezione originaria dedicata alle incisioni pirata in vinile rimane ancora oggi una delle più complete liste dei bootlegs in vinile mai fatte, un esempio, un punto di partenza per altri siti più aggiornati, quali "Floyd Roio" e "The Pink Floyd Vinyl Bootleg Guide").

 

Parallelamente, già nel 1984, grazie ad un fortunato "regalo" (per la cronaca, il vinile di "The piper at the gates of dawn" in edizione italiana), iniziai quella che sarebbe stata la mia futura carriera da collezionista, i dischi in vinile dei Pink Floyd. Da allora, seppur con alcuni anni di pausa, e sino ai giorni d'oggi, ho continuato a ricercare e collezionare tutti i vinili ufficiali che potevo trovare, superando le 2.700 stampe differenti.

 

Ma l'aspetto che maggiormente mi interessava era quello di catalogare tutte le edizioni conosciute dei vinili ufficiali dei Floyd, in quanto all'epoca (e tutt'oggi) non esiste una pubblicazione che ne raccolga i dettagli completi. Grazie all'ispirazione dei famosi "The Pink Floyd Archives", primo nella sua specie, ed all'esperienza già maturata con la sezione di "Scacco Matto" dedicata ai vinili, ho iniziato a catalogare i dettagli delle stampe conosciute, di qualsiasi parte del mondo, e solo con l'avvento del PC gli ho potuto dare una veste grafica accettabile. Nel 2000 conosco Ingo Brode, senz'altro uno dei più grandi collezionisti mondiali mai esistiti, grazie al quale prendo coscienza dell'enorme aiuto che posso dare a tutti i collezionisti del mondo; soprattutto, Ingo mi aiuta ad imparare a catalogare i dischi, tenendo presenti i molteplici dettagli delle copertine e delle etichette. Nel 2001, così, sono ormai pronto a creare i miei due siti sui Pink Floyd: uno dedicato alle curiosità dei dischi e dei concerti ("The Pink Side of the Moon"), e, soprattutto, uno dedicato alla discografia mondiale in vinile ("The Mr.Pinky Discography"), una vera e propria enciclopedia del vinile, affinando quella parte di me che mi fa diventare, come io credo, uno "storico del vinile dei Floyd", ed aiutare così tutti i collezionisti di vinile e anche i semplici fan della band a capire meglio lo spirito del gruppo attraverso un dei loro aspetti più famosi, la discografia in vinile.

 

Il lavoro di ricercare e catalogare tutti i dettagli dei dischi conosciuti dei Floyd mi impegna ormai da oltre 40 anni, tanto che ho approfondito a parte alcuni aspetti della discografia, soprattutto con l'aiuto degli amici. Sempre nel 2001, ho tentato di fondare un esclusivo club virtuale per collezionisti di dischi e CD dei Pink Floyd, il "The Lunatics Club", per gestire tutte le informazioni inerenti i dischi, quale punto di riferimento a livello mondiale per la maggior parte dei collezionisti nel campo del vinile dei Pink Floyd, creando nel 2003 anche una speciale newsletter che poteva farci scambiare le informazioni su alcune particolari edizioni. Data la difficoltà di gestire tante persone, il progetto fu prima abbandonato un anno e mezzo dopo, per poi riprendere vita nel 2006, grazie alla collaborazione di altri tre amici collezionisti, Riccardo Verani, Stefano Girolami e Danilo Steffanina, oltre che a Nino Gatti, e di uno spazio web dedicato ai vinili sul forum di "The Pink Floyd Sound" dell'amico Fabrizio Frau. Nascono così i "THE LUNATICS", un club di collezionisti, che dal 2009 ad oggi esporta per l'Italia la conoscenza del mondo del collezionismo attraverso le loro mostre e presentazioni. I Lunatics accettano pure la sfida della carta stampata ed escono in campo editoriale con i loro due best-seller: "Pink Floyd. Storie e Segreti" (Giunti Editore, 2012) e "Tutte le Canzoni dei Pink Floyd. Il Fiume Infinito" (Giunti Editore, 2014), a cui segue il recente "Pink Floyd A Pompei" (Giunti Editore, 2016). I Lunatics vengono chiamati nel 2018 dall'organizzazione della mostra italiana sui Pink Floyd, "Their Mortal Remains", ad esporre nella mostra di Roma ben dieci pezzi, tra poster, dischi e biglietti, richiesti nuovamente per le successive tappe della mostra in Germania a Dusseldorf alla fine del 2018 ed in Spagna a Madrid nel 2019.

 

Dal 2005 ho collaborato indirettamente con il Pink Floyd Management e la One Fifteen, che curano gli interessi discografici del gruppo e di David Gilmour, per l'aggiornamento del data-base in vinile e per alcuni aspetti della discografia. Inoltre, dal 2000 ho iniziato a catalogare nel sito tutti i dischi non ufficiali conosciuti, assai ricercati dai collezionisti; in effetti, dai primissimi anni del 2000 in poi è ormai dilagante il fenomeno dei dischi "falsi", abili contraffazioni che da anni stanno prepotentemente rovinando il mondo del vinile, dischi senz'altro non ufficiali che sembrano in tutto e per tutto un'edizione ufficiale e come tali vengono spacciati, ma che in realtà sono quasi simili ai bootlegs (con tutto il rispetto per i bootleg classici in vinile, che sono un pezzo di storia del collezionismo). Così, grazie ad un numero ristretto di amici collezionisti italiani, posso catalogare tutte le uscite non ufficiali in materia e poi riportare questa lista enorme su un altro sito, "Fakes World", riscuotendo i ringraziamenti di tutti i fans dei gruppo.

 

Aiutato da una passione smisurata per il mito di "The Dark Side of the Moon", sono diventato il più grande collezionista ed esperto di vinile del grande ed indiscusso capolavoro dei Floyd, contando nella mia personale collezione più di 500 copie differenti del disco (oltre ad un centinaio di musicassette). La passione per il collezionismo e per questo disco, mi porta finalmente a realizzare un libro dedicato interamente a questo disco, "ANY COLOUR YOU LIKE – THE DARK SIDE OF THE MOON ON VINYL" (The Bee Smart Book Co., marzo 2023): libro deluxe con copertina rigida rilegata in tela, è una edizione limitata a 500 copie. Dedicato a "The Dark Side Of The Moon", l'album che definisce i Pink Floyd come band, celebra il suo 50° anniversario dal punto di vista unico dei collezionisti, contiene tutte le 700 varianti conosciute del capolavoro dei Pink Floyd su LP, riccamente illustrate con oltre 1.000 immagini. Sono tutte presenti, dalla prima edizione britannica del marzo 1973 con etichette a prisma blu pieno, alle stampe più oscure del Nicaragua e del Mozambico e tutto il resto.

Video Clip: https://www.youtube.com/watch?v=_1pEYy80h7s .

 

Nel 2018 partecipo al film-documentario sul vinile "VINILICI. Perchè il vinile ama la musica", di Fulvio Iannucci, dove descrivo brevemente il fenomeno dei dischi falsi ("fakes").

 

Ormai presente nel panorama floydiano a livello mondiale da oltre 45 anni, ho partecipato a numerose collaborazioni ed interventi, ho collaborato con vari siti specializzati e con alcune delle più famose fanzine italiane dei Pink Floyd, vecchie ("Interstellar Overdrive", "Seamus", "Time", "On The Run", "Pianeta Rosa") e nuove ("Us & Them", "Cymbaline", "HeYou"), mentre in passato ho collaborato, seppur per la sola discografia italiana, con il famoso archivio-web dei Pink Floyd, gestito dall'amico americano Vernon Fitch (The Pink Floyd Archives). Dal luglio del 2004, ho collaborato anche con il primo portale italiano dei Pink Floyd "Floyd Channell", e ho curato la prima sezione sui vinili nel Forum di "The Pink Floyd Sound", unico esempio, purtroppo, in Italia, grazie all'amico Fabrizio ed all'aiuto dei "Lunatics". Ho offerto la mia collaborazione anche ad alcuni amici per alcuni aspetti dei loro libri, quali Corrado Rizza, Tommaso Gastaldi, Alessandro Bratus, lo spagnolo Fernando Forcada, e per le tesi dell'amico Federico Botti (2005) e Elisa Merzari (2009). Ho collaborato, quale autore o co-autore, con specifici articoli dedicati alla band inglese ed ai vinili, su "Prog Italia", "RARO!", "Suono", "Classic Rock".

 

 

 

 

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