Finita la prima guerra mondiale, tutti tendevano alla ripresa della vita pacifica del lavoro, pensando anche ad attività ricreative del tempo libero. Un gruppo di sei cittadini, organizzati da Timpano Francesco e Vincenzo Demasi, nel 1912 hanno creato la banda cosiddetta PILUSA, per le ciaramelle fatte di pelle di caprone rivoltata con i peli all’interno, composta dal clarino, pipita, ciaramelle, grancassa, tamburino e piatti, che a furia di ripetuti concerti, sono riusciti a fare allietare la gente, in occasione delle feste religiose, girando per tutte le vie del paese, suonando le belle marcette e le canzonette popolari, tanto da meritare gli applausi di tutti i paesi, che continuano sempre più a chiamarli per le loro feste. Era tanto l’ardire dell’iniziativa che successivamente è stata costituita una seconda banda, anche se per ragioni varie, si è riusciti a mantenerne solo una, esistente tutt’oggi. La divisa della banda era così composta: berretto nero di lana lungo con la piega all’indietro sopra le spalle da dove pendeva un ciuffo, giacca corta di lana grezza nera di abraso con bottoni a fantasia, camicia incollata di tela bianca, calzoni corti fino al ginocchio di lana sempre nera, da dove spuntano le lunghe mutande di tela bianca, le gambe venivano coperti con i calzettoni, i piedi  venivano calzate dalle ‘calandrelle’ , fatte di pelle di bue,  allacciate attorno alla gamba fin sotto al ginocchio; al centro della vita sotto la giacca una larga cintura di cuoio, agganciata da 5 bottoni e altri 5 a fianco.

Questa banda principalmente per la loro divisa caratteristica, in occasione delle nozze del Principe Umberto di Savoia, è stata chiamata a Roma, e nei quattro giorni di festa sono stati autorizzati a girare tutta la città, ritornando a casa orgogliosi e trionfanti.

 

 

 

 

Antica trappola usata dai vecchi cacciatori per catturare i ghiri
 

 

Antica sella (varda) per asini

Vecchio metodo usato principalmente dalle donne per il trasporto

Forno a legna

Raccolta delle olive

L'asino rappresentava l'unico mezzo di trasporto

 

 

A volte gli animali attraversano il paese per recarsi al pascolo