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Dardo

Piani di costruzione (parte 2)

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Abbiamo quasi finito: con questa piega si vengono a formare le due ali (che devono essere di forma e dimensioni identiche). Noi vi consigliamo di portare le pieghe AG e AK a coincidere con AB; altri costruttori, invece preferiscono avere meno chiglia a favore di una maggior superficie alare (quindi AG e AH verranno a trovarsi oltre AB). A voi la decisione: per stabilire quale sia la soluzione migliore non resta che fare un po'di esperimenti!
Se lo desiderate, potete realizzare due piccoli stabilizzatori risvoltando all'indietro le estremità delle ali (foto di destra). Anche in questa fase è importante, ancora una volta, che i lati GJ e HK si trovino a coincidere.

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Riaprite le ali facendo passare la chiglia tra il pollice e l'indice dalla vostra mano, procedendo dalla punta verso la coda e premendo leggermente. Il Dardo è pronto al decollo!

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Siamo ai controlli pre-volo: Sagomate il modello in modo che, visto da dietro, abbia più o meno questa forma...

...e lanciatelo tenendolo tra le dita più o meno nel punto indicato qui sopra.

Consigli per la calibrazione ed il lancio:

Quest'aeroplano, appena costruito, potrebbe manifestare una leggera tendenza alla picchiata. Questo problema si può risolvere svergolando (molto leggermente) verso l'alto i bordi di uscita delle ali. Sempre con questo sistema potete correggere anche eventuali tendenze a sbandare durante il volo.
Attenzione: non esagerate con gli alettoni: bastano cambiamenti minimi per cambiare radiclamente il comportametno dell'aereo in volo!

Il lancio migliore si ha tenendo il Dardo all'incirca orizzontale ma proiettando il modello in direzione di circa 5-10° verso il basso. In questo modo le ali si “appoggeranno” sul flusso d'aria senza turbolenze e l'aereo si troverà in assetto di volo ottimale già al momento di lasciare la vostra mano.
Contrariamente a quanto può sembrare, non seve lanciare il Dardo in modo energico: un lancio troppo veloce può infatti deformare il profilo delle ali, facendole “chiudere” verso l'alto, con conseguente perdita di efficienza.
Se siete dei lanciatori dal braccio “violento”, cercatevi un ampio spazio libero e provate l'Aquila!




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