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Compatte anni '70

Introduzione

Sull’onda del successo commerciale che negli anni ’50 e ’60 avevano riscosso le fotocamere a mirino con il corpo rigido, economiche, ma molte dotate di obiettivi di ottima qualità e dei migliori otturatori a lamelle, arrivano con gli anni ’70 le progenitrici delle moderne compatte. Così, dopo la serie delle Contina, Contessa, Retinette, Vito, Vitomatic, Akarelle, Paxette, Silette e Super Silette, con la crisi dell’industria tedesca, si affermano una serie di fotocamere, per lo più a telemetro, costruite in Giappone con materiali più economici, ma comunque dotate sempre di buoni obiettivi e otturatori che garantiscono foto di qualità ed ancor oggi danno grandi soddisfazioni ai molti appassionati che le ricercano e collezionano. Premesso che le principesse di queste fotocamere furono senza dubbio le Rollei 35, nei diversi modelli, dapprima costruite in Germania e poi in Estremo Oriente, e per le quali rimandiamo alle pagine di Roberto Mirandola in Rollei & dintorni e ai due siti segnalati nei links di Classic Cameras, darò un’ampia panoramica, certamente non esaustiva, dei vari modelli, almeno i più significativi, cominciando da quella che secondo me è la loro Regina.

Uscita nel 1980, la Minolta CLE è l'evoluzione elettronica della Leica CL, con attacco a baionetta M per obiettivi intercambiabili, mirino a  telemetro accoppiato con correzione del parallasse e cornicette luminose per gli obiettivi Rokkor 28, 40 e 90mm, otturatore elettronico a priorità dei diaframmi e manuale, tempi da 1 sec. a 1/1000. Scala dei tempi visibile nel mirino, contatto sincro X a 1/60 e misurazione dell'esposizione TTL semi-spot.

Valore attuale: L.1.200.000-1.300.000 (con Rokkor 40mm)

Yashica Electro 35 con otturatore centrale elettronico, a priorità dei diaframmi. Obiettivo Yashinon 45mm f/1,7 non intercambiabile; mirino a telemetro con correzione del parallasse; segnali di sovra e sotto esposizione visibili nel mirino ed esternamente. Tempi da 30 sec. ad 1/500; sincro lampo a 1/30; autoscatto; esposimetro con cellula al CdS. Disponibili aggiuntivi ottici tele e grandangolo con mirino.

Valore attuale: L.150.000-200.000. Con gli aggiuntivi altre L.100.000

Fujica GER. Mirino a telemetro accoppiato con correzione del parallasse con riquadro; otturatore centrale elettronico; tempi da 4 sec. ad 1/500, sincro lampo X 1/30; ottica fissa Fujinon 38mm f/2,8; esposimetro con cellula al CdS con sensibilità da 25 a 400 ASA; esposizione automatica programmata  e manuale. Si caratterizza per le piccole dimensioni: 112x70x52, peso g 360.

Valore attuale: L.150.000-200.000

Minolta 7S. La più classica di una fortunata serie di fotocamere di qualità che per oltre un decennio terranno le scene di questo segmento di mercato. Otturatore centrale Seiko con tempi da 1/4 a 1/500 + posa B. Autoscatto con ritardo 10sec.. Messa a fuoco a mezzo telemetro con correzione del parallasse. Obiettivo fisso Rokkor PF 45mm f/1,8. Minima distanza di messa a fuoco 1 m. Esposimetro con cellula al CdS. Sensibilità da 25 a 800 ASA. Esposizione automatica e manuale. Visibili nel mirino valori luce e segnali di sovra e sotto esposizione. Alimentazione con pila al mercurio. Un pò ingombrante e pesante: le dimensioni 140x92x73mm e il peso gr. 780.

Valore attuale: L.150.000-180.000

Konica Auto S3. Compatta 35 mm a telemetro con luminoso obiettivo 38mm f/1.8 (sei elementi in quattro gruppi) capace di una resa meravigliosa (provare per credere). Ottimo e luminoso il mirino a telemetro. Otturatore centrale con solo esposizione a priorità dei tempi (AE) e tempi da 1/8 a 1/500. Sofisticato sistema di misurazione  per luce flash con syncro-flash che utilizza tutti i tempi dell'otturatore.  Esposimetro al CdS e sensibilità da 25 a 800 ASA. Usa una pila D76. A pila esaurita l'otturatore ancora funziona ma con apertura a f/1,8. Dimensioni:115mm x 77mm x 60mm.

Valore attuale: 200.000 - 250.000

Konica C35 V. Messa a fuoco con mirino galileiano. Otturatore centrale programmato e tempi da 1/30 ad 1/650 + posa B. Senza autoscatto. Sincro lampo 1/25. Obiettivo fisso Hexanon 38mm f/2,8. Minima distanza di messa fuoco 1 m. Esposimetro con cellula al CdS e sensibilità da 25 a 400 ASA. Alimentazione con pila al mercurio 1,3 V. Esposizione automatica programmata. Visibili nel mirino tempi, segnali di sovra e sotto esposizione, indice della parallasse e indicazione del flash. Dimensioni 112x70x52. Peso gr. 380.

Valore attuale: L.100.000-120.000

Mamiya 135. Negli anni '70 non ci fu casa Giapponese che non immettesse sul mercato i suoi modelli di compatte 35mm. La Mamiya 135 è una fotocamera a telemetro con correzione del parallasse visibile nel mirino. Otturatore centrale, elettronico e programmato. Ottica fissa 38mm f/2,8 con distanza minima di messa a fuoco di 1 m. Esposimetro con cellula al CdS ed esposizione automatica. Visibile nel mirino indicatore di luce insufficiente.

Valore attuale: L.150.000-200.000

Olympus 35 RC.  Mirino a telemetro. Otturatore centrale con tempi di posa da 1/15 a 1/500. Esposizione automatica a priorità dei tempi con blocco del pulsante di scatto in luce insufficiente o manuale con impostazione dei tempi e dei diaframmi. Visibili nel mirino segni di correzione del parallasse, apertura del diaframma e tempi di posa. Obiettivo fisso 42mm f/2,8 (5 elementi in 4 gruppi). Esposimetro al CdS e sensibilità pellicola da 25 a 800 ASA. Autoscatto. Sincro-flash 1/30 e sistema per esposizioni automatiche con luce lampo. Alimentazione con pila da 1,3 V. Dimensioni e peso molto contenuti: 109x70x50mm e gr. 410.

Valore attuale: L.180.000 - 200.000

Olympus 35 SP.  Fotocamera compatta a telemetro con due sistemi di misurazione dell'esposizione: spot e media con prevalenza al centro. Se non consideriamo la Leica M5, la CL e la Minolta CLE con la loro ampia area di misurazione spot,  la  35 SP potrebbe essere l'unica  35 mm a telemetro con esposimetro spot ! E' vero comunque che la SP fu la prima ed unica compatta con esposizione AE e spot.  Le sofisticate ed eccellenti lenti (7 elementi in cinque gruppi) del suo luminosissimo obiettivo 42mm f/1.7 Zuiko sono prova della grande  qualità costruttiva della Olympus 35 SP. Esposimetro al CdS e sensibilità pellicola da 25 a 800 ASA. Tempi da 1 sec a 1/500. Autoscatto. Sincro-flash 1/30 e sistema per esposizioni automatiche con luce lampo. Alimentazione con pila da 1,3 V. Dimensioni e peso più generose della 35 RC.

Valore attuale: L.250.000 - 300.000

Petri Color 35. Nata per contrastare la Rollei 35 è una piccola fotocamera di grande qualità oggi difficilmente reperibile sul mercato. Mirino galileiano e messa a fuoco mediante scala metrica e simboli visibili nel mirino.Correzione del parallasse con contrassegni. Otturatore centrale con tempi da 1/15 a 1/250 + posa B. Sincro lampo totale. Obiettivo 40mm f/2,8 non intercambiabile  e retraibile nel corpo dell'apparecchio attraverso una ghiera posta dietro, a destra del mirino, e attraverso la quale si regola anche la messa a fuoco, un sistema ingegnoso ma delicato. Come ingegnoso e delicato è il meccanismo di riavvolgimento della pellicola attraverso una leva estraibile sul tettuccio della fotocamera. Esposizione semiautomatica con misurazione della luce con cellula al CdS. Sensibilità da 25 a 800 ASA. Alimentazione con pila al mercurio 1,3 V. Dimensioni 101x64x43 mm, peso gr. 390. E'un vero gioiellino!

Valore attuale: L.200.000-250.000, come nuova anche L.300.000

Ricoh 500 G. Intramontabile e inossidabile rappresentante di tutta la categoria. Piccola, ben costruita e con un buon obiettivo resiste ancor oggi all'usura dei tempi. Mirino a telemetro con riquadro per il parallasse. Otturatore centrale con tempi da 1/8 a 1/500 + posa B. Autoscatto e sincro lampo totale. Ottica fissa Rikenon 40mm f/2,8 con distanza minima di messa a fuoco di 80cm. Esposizione automatica e manuale con cellula al CdS e sensibilità da 25 a 800 ASA. Visibili nel mirino diaframmi, segnali di sovra e sotto esposizione e indice di esposizione automatica o manuale. Alimentazione con pila al mercurio. Dimensioni e peso molto contenuti: 113x77x57mm per 420 gr.

Valore attuale: L.180.000-220.000

Voigtlander VF 101. Sorella dell'ultima fotocamera prodotta dalla Zeiss nel 1972, la Contessa S 312, messa successivamente in produzione dalla Voigtlander e commercializzata con la sigla VF 101.  Fotocamera a telemetro con correzione del parallasse visibile nel mirino. Otturatore elettronico con tempi da 4 sec. a 1/500. Ottica fissa Color Skopar 40mm f/2,8. Esposimetro con cellula al CdS. Sensibilità 25-400 ASA e campo di misurazione da EV 1 a 18 (con pellicola 100 ISO). Esposizione automatica. Visibili nel mirino indici del parallasse, indicazione dei tempi e dei diaframmi, indici di sovra e sotto esposizione. Dimensioni 102x73x35mm, peso 465gr.

Valore attuale: L. 200.000-250.000

Canonet QL 17. Oggi probabilmente è tra le meno ricercate viste le dimensioni quantitative del suo successo negli anni 70 (senza dubbio la fotocamera a telemetro con esposimetro incorporato più venduta di tutti i tempi) Il suo successo rispetto alla concorrenza fu dovuto ad una serie di fattori: buona qualità costruttiva, estetica paragonabile ad una Leica CL, un obiettivo molto luminoso (un 40mm con apertura f/1,7) e di buona qualità, sincro-flash con tutti i tempi di scatto (da 1/4 a 1/500 sec). Unico vero difetto (oggi) l'alimentazione: purtroppo come molte compatte dell'epoca usava le ormai quasi introvabili pile 625 al mercurio. Altre caratteristiche: esposizione AE e campo di misurazione da 3,3 EV a 17 (100 ISO), dimensioni 122x75x32. Un'ultima cosa: QL sta per Quick Loading un sistema di caricamento della pellicola molto semplice ed avanzato per l'epoca.

Valore attuale: L.100.000 - 150.000  (ma nera potreste anche pagarla il doppio)

Miranda Sensoret. Anche la Miranda Camera Co. non seppe resistere alla tentazione (e alle esigenze di mercato) di cimentarsi nella produzione e commercializzazione di una fotocamera compatta 35 mm. Il risultato dei suoi sforzi fu questo piccolo gioiello di estetica e meccanica in linea con la sua eccelente produzione di macchine reflex della serie Sensorex, ingiustamente soprannominate  le Nikon dei poveri. Esteticamente molto accattivante è costruita con materiali di ottima qualità (e si sente). Otturatore elettronico con tempi da 2sec a 1/800sec, esposizione automatica, EV da 1 a 17 (100 ISO), obiettivo Miranda-Soligor F2,8/38mm (4 elementi in tre gruppi). Synchro-flash 1/20 sec. Dimensioni 110x70x52mm. Peso 410g.

Valore attuale: L.180.000 - 200.000 

La Petri RE II fu commercializzata quando la Petri Camera Company aveva già chiuso i battenti e probabilmente fu assemblata con rimanenze di magazzino e altri componenti non originali (da Cosina?) pur conservando alcune caratteristiche dell'ultima produzione della casa giapponese. Dimensioni simili alla Petri Color, tutta in plastica, mirino molto piccolo ma abbastanza luminoso, telemetro con correzione della parallasse, completamente automatica. 
Perchè l'abbiamo messa qui? 

Perchè descrive la parabola finale di una produzione, quella delle compatte degli anni 70, che pur non privilegiando una qualità eccelsa dei materiali e degli standards costruttivi si muoveva comunque nel solco di una tradizione che ancor oggi continuiamo in molti ad apprezzare. Perchè questo ultimo capitolo ci dà l'opportunità di presentare le prossime pagine in cantiere, scritte dall'amico Giorgio Gioacchini, che riguarderanno le compatte degli anni 50 e 60 e di cui anche la Petri sarà tra le indiscusse protagoniste con le Petri 35, le Color Super e la serie delle Seven...........

 

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