TEST OCULARE VIXEN LV-W 8
INTRODUZIONE:
Dopo i celeberrimi Lantanium LV, divenuti famosi in mezzo mondo per la loro qualità eccezionale, Vixen ha deciso di calcare ulteriormente l'acceleratore presentando una serie di oculari Lantanium Wide, caratterizzati dal campo apparente di 65°.
Gli oculari Vixen LV-W sono disponibili con le seguenti focali: 3.5, 5, 8, 13, 17, 22.
L'esemplare in mio possesso è il modello da 8mm, del quale ho eseguito il test.
ASPETTO ESTERNO:
Al primo colpo d'occhio sembra tutto fuorchè un'oculare, tanto che quando il negoziante me lo ha mostrato gli stavo per rispondere che non avevo chiesto un obiettivo zoom…
Le dimensioni dell'oculare sono sproporzionate, è grandissimo!
Le finiture sono ai massimi livelli, l'enorme barilotto è realizzato in lega d'alluminio trattato in modo impeccabile.
Il corpo è corredato di un'efficacissima conchiglia in gomma (pieghevole per facilitare l'osservazione ai portatori di occhiali), un rivestimento in gomma sul barilotto che ne facilita la presa anche coi guanti; due raffinatezze non trascurabili sono rappresentate dalla presenza della scanalatura di sicurezza sull'innesto da 1 1/4" e da una curiosa bandella colorata in azzurro che identifica la focale dell'oculare, distinguentolo così da altri oculari dello stesso tipo.
L'OTTICA:
Lo schema Vixen Lantaniun Wide è estremamente complesso in quanto è composto da ben 8 lenti con alcuni elementi realizzati con vetri a bassa dispersione al Lantanio; nello schema è inserita una sorta di gruppo telenegativo (questo spiega le dimensioni dell'oculare) tipo Barlow che ne eleva l'estrazione pupillare fino al valore record di 20mm.
Tutti gli elementi ottici sono trattati multistrato, il trattamento ha un "colore" tenuemente rosato.
IL TEST
Il LV-W 8mm si presenta come un'oculare universale a dispetto della sua focale corta.
Certo che col mio Schmidt-Cassegrain da 2 metri di focale l'uso è quasi esclusivamente lunare e planetario, ma se avessi avuto un Newton f/4 o un APO f/5 l'oculare avrebbe trovato uno spettro d'impiego ben più ampio.
Osservando la Luna è subito avvertibile il campo elevatissimo a dispetto dell'ingrandimento elevato (250x) ma soprattutto ad impressionare è la nitidezza sia al centro che ai bordi; è a livello della risoluzione al centro dei migliori OR ma con campo coperto quasi doppio e una comodità di osservazione enormemente maggiore, i 20mm di estrazione pupillare oserei dire che ci sono proprio tutti!
Osservando Giove l'oculare offre uno spettacolo entusiasmante; nonostante l'ingrandimento elevato nel campo ci stanno comodamente i 4 satelliti galileiani, fino a ieri un privilegio degli oculari "lunghi".
L'ampio campo corre in aiuto a noi possessori di SCT affetti dall'odioso image-shift (la migrazione dell'immagine durante la focheggiatura), infatti non c'è pericolo che il pianeta esca dal campo.
Ho poi testato la risoluzione sulla doppia Z Orionis, evidentissima anche portando il "duo" ai bordi del campo.
Nel corso della prova non ho notato alcuna forma di aberrazione, compreso il manifestarsi del ghosting (riflessi interni che si manifestano osservando una stella molto luminosa), avvertibile osservando stelle luminose.
Sono tuttavia avvertibili i granelli di polvere, a causa probabilmente della posizione del piano focale non lontano da una lente.
UPDATE 01/2001
Dopo un uso decisamente intenso dell'oculare ho notato come nelle osservazioni di Saturno e della Luna l'oculare regala immagini di rara nitidezza, certamente a livello della migliore concorrenza; per un assaggio si veda la pagina dei reports...
Solo durante l'osservazione di Giove (e anche qualche stella molto luminosa) la stessa presenza dell'occhio innesca un'immagine fantasma azzurra abbastanza fastidiosa, specie se mantenuta in asse col pianeta; il rimedio più efficace è stato quello di allontanarsi dall'oculare e di disassarsi leggermente. Così facendo si deve giocoforza rinunciare al grande campo ma credo che il gioco valga la candela!
Un campo dove l'LV-W8 si è dimostrato superlativo è l'osservazione degli ammassi globulari, la cui visione è talmente emozionante che non trovo le parole per descriverla! I più notevoli (M13, M15, M5 e M22) sembrano letteralmente esplodere.
CONCLUSIONI
Un oculare fantastico sotto ogni aspetto, un'ottica da favola intarsiata in una costruzione da manuale, tutto questo per L. 720000, quota non proprio popolare ma tutto sommato allineata con la concorrenza (TeleVue Radian e Pentax XL).
L'unica nota stonata è rappresentata dal peso da pachiderma (460g per un oculare sono troppi) che potenzialmente mette in crisi le montature dei piccoli strumenti e costringe al ribilanciamento del tubo ottico anche strumenti medi.
La carta di identità:
Modello: LV-W 8
Produttore: Vixen
Importatore per l'Italia: Auriga, via Quintiliano 30, Milano
Prezzo: L. 720.000 (€. 372) listino dicembre 1999
Diametro innesto: 31.75mm (1 1/4")
N° elementi: 8
Estrazione pupillare: 20mm
Campo apparente: 65°
Trattamento: MultiCoated
Blackened: Si
Conchiglia protettiva: Si
Scanalatura di sicurezza: Si