Test oculare Unitron OR12.5
INTRODUZIONE:
Con molti astrofili che si stanno indirizzando verso osservazioni ad alta risoluzione di Luna e pianeti non poteva che rientrare in scena uno degli oculari dal passato glorioso; l’ortoscopico di Abbe.
La Unitron Italia distribuisce oculari OR delle seguenti focali: 4, 5, 6, 7, 9, 12.5, 18 e 25mm; il modello testato è il 12.5mm.
ASPETTO ESTERNO:
La costruzione di questo oculare non mostra nulla di fantascientifico; il corpo è realizzato in alluminio verniciato in nero mentre l'innesto è lucidato all'esterno e ben opacizzato all’interno; assente la scanalatura di sicurezza.
L’oculare ripropone il taglio tronco-conico dello chassis, ignorando la possibilità di applicare un paraluce in gomma; le dimensioni dell'oculare sono contenutissime.
L'OTTICA:
L’ottica di questo 12.5mm non si scosta di una virgola rispetto al classico Ortoscopico Abbe a 4 lenti (un tripletto e una lente singola, 2 gruppi in totale).
Tutti gli elementi sono trattati multistrato, il trattamento antiriflesso sembra molto efficiente.
Il campo apparente dichiarato è di 45°.
IL TEST
Utilizzato col mio Schmidt-Cassegrain da 10” e 1,6m di focale, l'oculare in questione fornisce 133x; l’ubicazione di un simile oculare in un contesto del genere è quindi un po’ dubbia in quanto l’ingrandimento medio-basso che fornisce lo renderebbe adatto all’osservazione di oggetti del fondo cielo ma il campo apparente limitato dell’OR (ca. 45°) lo vorrebbe adatto alle osservazioni planetarie…
La comodità osservativi è un po’ migliore del fratello da 9mm, l’estrazione pupillare è sufficiente ad evitare l’urto continuo delle ciglia contro l’oculare stesso; il campo apparente ridotto però è avvertibile, anche se fossimo reduci dall’osservazione con un Ploessl di pari focale.
La Luna vista da questo OR ci abbaglia un po’, l’ingrandimento è basso per un 250mm e occorre filtrare a dovere il nostro satellite.
Il campo sarà piccolo ma la correzione è ottima, non si intravedono segni di distorsione e i dettagli sono nitidissimi.
Ma il meglio di se l’OR12,5 Unitron lo da se sfruttato a dovere, ossia con uno strumento che gli permetta di esprimersi con un ingrandimento elevato; nel mio caso ho interposto una Barlow Apo 2x con in più in diagonale da 2”. Con una focale risultante di 3800mm l’OR12,5 esprime 306x, tutto un altro andare…
Sempre nelle osservazioni della Luna con la combinazione sopra descritta ho ottenuto immagini nitidissime, sembra che questo oculare sia stato concepito apposta per lavorare accoppiati ad una Barlow; un ingrandimento simile lo ottengo (senza Barlow) con un SP6,4 e se si esclude il campo maggiore ottenuto da quest’ultimo, la qualità delle immagini è suppergiù equivalente.
Ho analizzato infine l’immagine stellare: 306x sono già sufficienti per esaminare la figura di Airy, nessun cromatismo extra-assiale solo una stella e i suoi anelli di diffrazione.
Nelle osservazioni deep sky l’OR12,5 non si comporta male ma per questo genere di osservazioni c’è di meglio in fatto di oculari; M11 nel minuscolo campo dell’ortoscopico sembra soffocare, ben diversa l’immagine attraverso un SP12,4. stesso ingrandimento ma…che aria!
CONCLUSIONI
Oculare di qualità eccellente, consigliato ai patiti di osservazioni ad alto ingrandimento che abbiano conservato qualche ottimo rifrattore aperto a f/15 o – in alternativa – si siano appena presi un Maksutov-Cassegrain a lungo fuoco e non sanno che oculari comprare.
Se poi aggiungiamo che il prezzo non arriva a 80 Euro è veramente difficile pretendere di più.
Altamente consigliato.
La carta di identità:
Modello: OR12,5mm
Produttore: Unitron, T-Japan (l’oculare è Made in Japan)
Importatore per l'Italia: Unitronitalia S.p.A. Firenze
Prezzo: € 78
Diametro innesto: 31.75mm (1 1/4")
N° elementi: 4
Estrazione pupillare: 5mm
Campo apparente: 45°
Trattamento: MultiCoated
Blackened: No
Conchiglia protettiva: No
Scanalatura di sicurezza: No