Test filtro Baader Sky Glow
INTRODUZIONE:
Sono finalmente in possesso di quello che in più di un’occasione è stato definito “il padre di tutti i filtri di contrasto” e a questo punto credo che i tempi siano maturi per un test.
Baader Planetarium, noto costruttore tedesco famoso più che altro per un suo treppiede, ha presentato tempo fa’ questo filtro, denominato “Mondfilter violett multiband, in breve Sky Glow.
Il filtro è contenuto in una piccola scatoletta in plastica trasparente, accompagnato da un opuscolo contenente le caratteristiche del filtro e il grafico di banda passante.
ASPETTO ESTERNO:
Il barilotto è realizzato il lega leggera ed è veramente striminzito, a tutto vantaggio delle dimensioni fisiche del filtro per consentirne l’utilizzo anche con oculari a schema grandangolare senza vignettare. Curiosamente però il barilotto è piuttosto alto, circa il doppio ad esempio dei filtri Lumicon che al contrario hanno profili ribassati.
Il diametro utile del filtro è risultato di 27mm.
Il filtro ottico appare di un colore violaceo molto tenue.
L’USO
Il filtro Sky Glow è disponibile per oculari da 1,1/4” e 2” per cui è sufficiente avvitare il filtro all’oculare per utilizzarlo.
Peccato che la filettatura presente sul barilotto del filtro sia molto ridotta al punto di avvitarsi in poco più di un giro. Il problema si presenta durante lo smontaggio, visto che ci si aspetta un’operazione decisamente più lunga; al primo smontaggio mi è subito caduto, fortunatamente senza conseguenze.
IL TEST
Dopo molte serate osservative di utilizzo ho tirato le prime somme: questo è un filtro da impiegati frettolosi, ossia per coloro che una volta fuori dall’ufficio si affrettano a rincasare, stazionano il telescopio e osservano subito Luna e pianeti, col Sole che sta ancora tramontando… J
Non sto scherzando (oddio, non più di tanto dai…), mi sono semplicemente meravigliato di come stacca i dettagli durante le osservazioni diurne!
Si pensi che sono riuscito abbastanza agevolmente ad osservare la fase di Mercurio (senza il filtro… tanti saluti!) e osservando Venere appariva notevolmente più incisa; purtroppo in queste circostanze si è limitati dal seeing e dall’assestamento termico ben lontano dell’essere ottimale.
Anche la Luna beneficia della presenza dello Sky Glow; i dettagli che di giorno sono sempre un po’ confusi acquistano una “verve” incredibile, che nessun altro filtro riesce a dare. Non appena tramontato il Sole si può osservare subito con profitto, anche dettagli un po’ insidiosi altrimenti inosservabili.
Non appena sopraggiunge un po’ di buio l’apporto dello Sky Glow è di poco inferiore a quanto possono dare filtri di contrasto lunari per eccellenza, tipo il giallo chiaro o il giallo-verde.
Certo che se cercate un filtro lunare al puro scopo di attenuare la luce riflessa dal nostro satellite è bene vi orientiate verso un altro filtro poiché la trasmissione dello Sky Glow è molto elevata.
L’osservazione di Saturno non è stata oggetto di selezione in quanto il pianeta era molto basso sull’orizzonte, molto meglio Giove.
Mentre senza alcun filtro Giove emergeva appena dall’azzurrino lattescente del fondo cielo, con lo Sky Glow si presentava assai netto da un fondo cielo indaco con tanto di bande perturbate e… la macchia rossa! Il tutto con un oculare da 17mm (105x col mio strumento).
E anche col sopraggiungere dell’oscurità l’aumento del contrasto è palpabile, solo spingendo forte con gli ingrandimenti lo Sky Glow cessa di essere determinante, ma qui i limiti sono dello strumento principale e un filtro non fa miracoli!
Una caratteristica non da poco di questo filtro è la sua neutralità nel restituire i colori; da un filtro violaceo ci si aspetterebbe chissà quale sconvolgimento delle tinte originali, invece no. Lo Sky Glow restituisce i dettagli con una dominante leggermente (ma molto leggermente) calda, avvertibile più che altro nel colore del fondocielo quando non è ancora buio; nelle osservazioni notturne le zone chiare di Giove e della Luna appaiono forse fin troppo bianche mentre se si utilizza un filtro colorato – qualunque esso sia – tutto subisce una dominante precisa.
Oserei dire che il filtro Sky Glow è apprezzabilmente neutro! Provare per credere…
Ho notato infine che anche nelle osservazioni deep sky questo filtro da un piccolo aiuto, infatti aumentando l’oscurità del fondo cielo gli oggetti sono più gradevoli ma per questo scopo non può competere con i filtri interferenziali “mirati” per tale impiego.
CONCLUSIONI
Se questo filtro incrementa il contrasto in un catadiottrico aperto a f/6,3 mi immagino cosa possa fare con un riflettore a bassa otturazione o ancora meglio con un rifrattore.
E’ un filtro che non dovrebbe mancare in nessun corredo, complice anche il prezzo (Euro 37 nella versione per oculari da 1,1/4”), addirittura inferiore a molti filtri colorati di diametro analogo, per cui io lo raccomando caldamente.
Certo se fosse il barilotto fosse più curato meccanicamente sarebbe perfetto ma si sa, nessuno è perfetto!
La carta di identità:
Modello: Sky Glow Violett-Multiband Mondfilter, versione per oculari da 31,75mm
Produttore: Baader planetarium, Germania
Importatore per l'Italia: Unitronitalia, Firenze
Prezzo: Euro 37
Diametro innesto: 31.75mm (1 1/4")
Lunghezze d’onda certificate: allegata documentazione