Coma

 


 

Il come è un’aberrazione geometrica extrassiale che, analogamente all’aberrazione sferica, emerge dall’incapacità dell’ottica di focheggiare correttamente su un solo piano i raggi obliqui, in questo caso solo quelli diretti lontano dall’asse ottico.

 

 

 

Se l’ottica è affetta da coma, le immagini stellari lontano dall’asse ottico appaiono pesantemente deformate e allungate, simili a piccole comete (da qui il nome dell’aberrazione); l’unico modo sicuro per la verifica del coma rimane la fotografia a fuoco diretto in quanto anche gli oculari ne possono essere affetti e osservando visualmente si rischia di attribuire al telescopio una difettosità che appartiene all’oculare.

 

 

Il come affligge in prevalenza i riflettori basati su uno specchio primario a corto fuoco come i Newton e i Cassegrain classici ma anche molti rifrattori non ne sono privi.

Sono maggiormente corretti dal coma i catadiottrici (Maksutov e Schmidt-Cassegrain) che sono dotati di un elemento a rifrazione (lastra o menisco) finalizzato a minimizzare alcune aberrazioni, tra cui il coma.

Gli schemi ottici progettati per la fotografia a grande campo (Ritchey-Chrétien, Baker-Schmidt, SiMak, astrografi Tessar e Petzval) e privi di coma sono denominati aplanatici.

 


 

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