Oculari, una scelta difficile
L'OCULARE, COS'E' E A COSA SERVE
L'oculare è il complesso ottico che serve a permetterci di osservare l'immagine che si forma al fuoco diretto del telescopio, oltre che ad ingrandirla a nostro piacimento. L'oculare ideale è formato da una lente convergente ma all'atto pratico una lente singola non garantisce la correzione delle aberrazioni più comuni per cui si sappia che un normale oculare è formato da un minimo di 2 lenti.
Le grandezze tipiche di un oculare sono sostanzialmente 2, la lunghezza focale e il campo apparente; da esse dipenderanno sia l'ingrandimento che il campo abbracciato che potremo apprezzare durante l'osservazione.
L'ingrandimento (I) si ottiene dividendo la focale del telescopio (Ft) per quella dell'oculare (fo). Supponiamo di avere un telescopio da 1000mm di focale e un oculare da 5mm:
I = Ft / fo; nello specifico I = 1000 / 5 = 200x
Il campo coperto (Cr) si ottiene dividendo il campo apparente dell'oculare (Ca) per l'ingrandimento (I) ottenuto dalla combinazione telescopio + oculare in oggetto; rifacendoci all'esempio precedente immaginiamo che l'oculare da 5mm utilizzato abbia un campo apparente di 45°:
Cr = Ca / I; nello specifico Ca = 45 / 200 = 0.25°
Esiste un terzo dato (che può assumere una certa importanza nelle osservazioni del profondo cielo) che è la pupilla di uscita (Pu), ossia il diametro del fascio di luce che fuoriesce effettivamente dall'oculare durante l'osservazione; si ottiene dividendo la focale dell'oculare (fo) per il rapporto di apertura (f/) del telescopio. Rifacendoci al caso precedente immaginiamo che il telescopio da 1000mm di focale sia un 200mm, ergo un f/5:
Pu = fo / f/; nello specifico Pu = 5 / 5 = 1mm
COME SI SCEGLIE IL CORREDO DI OCULARI
E' inutile ripeterlo che la scelta degli oculari è il secondo dilemma dopo la scelta del telescopio, a maggior ragione se l'osservazione visuale occupasse la maggior parte delle osservazioni che intendiamo compiere.
Purtroppo una scelta perfetta fatta a tavolino che può accontentare ogni genere di astrofilo non esiste; con questo non voglio dire che qualsiasi scelta non empirica sia errabonda (altrimenti non sarei qui a farvi perdere tempo, N.d.A.) ma è da considerare come base di partenza, cioè come una soluzione che può avvicinarsi alle "esigenze-tipo".
L'astrofilo quando acquista un oculare dovrebbe rivolgersi alcune domande, per esempio:
A cosa mi servirà questo oculare? Che genere di osservazioni?
La messa a fuoco del mio telescopio può reggere oculari pesanti?
Necessito di usare gli occhiali anche durante l'osservazione astronomica?
A quanto ammonta il budget a disposizione?
Ho intenzione di usare l'oculare anche per la fotografia in proiezione?
La lente di Barlow sarà o meno un componente irrinunciabile nel mio corredo?
1 - Un oculare per gli alti ingrandimenti
In genere si sceglie un oculare di focale corta che determina a grandi linee l'ingrandimento massimo che il telescopio può esprimere, che useremo per le osservazioni ad alta risoluzione vale a dire per osservare la Luna, i pianeti e le stelle doppie.
In genere l'ingrandimento risolvente (che sarebbe l'ingrandimento minimo per sfruttare il potere risolutivo del telescopio) corrisponde al diametro dell'ottica del telescopio espresso in mm mentre l'ingrandimento massimo può variare da 1.5 volte al doppio (se non oltre) dello stesso a seconda del tipo di telescopio, dalla sua qualità ottica e dall'abilità nonchè dai gusti personali dell'osservatore.
2 - Un oculare per gli oggetti estesi
Successivamente toccherà all'oculare di lunga focale che ci permetterà di osservare oggetti moderatamente estesi (attorno al grado), in questo caso entrano in gioco prepotentemente il campo apparente e la pupilla di uscita poichè da essi dipendono il campo coperto e lo sfruttamento del nostro occhio.
Il campo apparente dovrà essere il maggiore possibile mentre la pupilla di uscita è bene non superi i 5mm per non trovarsi a lottare con un ingrandimento troppo basso e/o una pupilla grande che il vostro occhio non sfrutterà mai, specie se avete una certa età.
Va inoltre detto che un oculare con barilotto da 31.75mm non dovrebbe mai superare la focale di 30mm poichè il campo apparente sarebbe limitato dalla presenza meccanica dello stesso; in poche parole con focali maggiori di 30mm pur abbassando gli ingrandimenti non si avrebbe la possibilità di ottenere più campo se non passando a oculari con barilotto da 2" (50.8mm).
3 - Uno o più oculari "intermedi"
Infine tra l'ingrandimento massimo e il minimo potremo scegliere oculari con focale intermedia che ci permetterà di osservare un po' di tutto, dai pianeti quando il seeing non permette al telescopio di esprimersi al massimo, alla moltitudine di oggetti del profondo cielo moderatamente estesi, alla Luna e altro ancora. Uno o 2 oculari "intermedi" spesso bastano a coprire la maggior parte delle esigenze osservative.
GLI SCHEMI OTTICI PIU’ DIFFUSI:
Huygens (H o HM) – è uno schema a 2 lenti spaziate in aria con la particolarità di avere il piano focale che cade in centro allo schema ottico. E’ un’oculare estremamente economico e di basso livello qualitativo spesso fornito come primo equipaggiamento con gli strumenti indicati per i neofiti.
Campo apparente: 35 - 40°
Chi lo produce: Un po' tutti i costruttori di telescopi destinati ai principianti
Da il meglio in... Qualsiasi tipo di osservazioni purchè non si pretenda il massimo in termini qualitativi
Costo: Basso.
Ramsden (NR o SR) - è uno schema a 2 lenti spaziate in aria di stampo economico, è spesso usato per ottenere forti ingrandimenti con piccoli rifrattori. L'oculare fornisce elevata nitidezza anche lontano dall'asse ottico ma la correzione del cromatismo extrassiale non è elevata.
Campo apparente: 35°
Chi lo produce: E' uno schema ottico oramai finito nel dimenticatoio; può capitare di trovarne sul mercato dell'usato pezzi di corta focale (4...5mm) marchiati Milo o T-Japan
Da il meglio in... Osservazioni planetarie.
Costo: Basso.
Curiosità: Il Ramsden è ancora apprezzato da alcuni assidui osservatori di Marte e Venere; essi sostengono che quando i suddetti pianeti si trovano a moderate altezze dall'orizzonte è possibile sottrarre il cromatismo causato dall'atmosfera con quello residuo dell'oculare.
Kellner (K o KE) – è di gran lunga il migliore tra gli oculari economici, formato da 3 lenti in 2 gruppi, soffre solamente di aberrazioni cromatiche ai bordi.
Campo apparente: 40...45°
Chi lo produce: E' uno schema ottico in declino per la maggior parte dei produttori; ha vissuto il suo momento d'oro ai tempo degli oculari MA (Meade) e SMA (Celestron). Ora si può trovare nei listini di vari rimarchatori di prodotti cinesi con le sigle "KE" o "Super".
Da il meglio in... Qualsiasi tipo di osservazioni purchè non si pretenda il massimo in termini qualitativi.
Costo: Basso.
Ploessl (PL) – è formato da 4 lenti in 2 gruppi simmetrici, questo oculare è sostanzialmente ottimo per tutti gli usi, è caratterizzato dal fatto che molto spesso la sua qualità è equamente distribuita tra centro e bordo.
Campo apparente: 45...50°
Chi lo produce: E' l'oculare più diffuso e si trova un po' in tutti i listini, sia sotto marchi blasonati che molto meno pretenziosi. Tele Vue e Meade serie 3000 (limitatamente ai modelli costruiti in Giappone) producono i migliori pezzi in circolazione, tuttavia anche altri marchi producono oculari PL di buona fattura.
Costo: Medio.
Da il meglio in... Qualsiasi tipo di osservazioni pur senza eccellere, salvo casi particolari
Super Ploessl (SP) – Rappresenta una variante del Ploessl, ottenuta con l’inserimento di un elemento spianatore tra i 2 gruppi; questo oculare è caratterizzato da alta qualità e ampio campo apparente.
Campo apparente: 55°
Chi lo produce: Meade (SP serie 4000), Celestron (Ultima), Orion (Ultrascopic).
Da il meglio in... Qualsiasi tipo di osservazioni pur senza eccellere, salvo casi particolari.
Costo: Medio.
Curiosità: L'oculare SP più diffuso, ovvero l'SP Meade, è stato un vero Super Ploessl fino al 1994, dopodichè è stato riprogettato con una lente in meno. Inutile dire che i pezzi più appaganti sono i vecchi modelli a 5 lenti
Ortoscopico Abbe (OR) – E' il miglior oculare in circolazione per osservazioni planetarie avendo una qualità al centro ineguagliata, è formato da 4 lenti in 2 gruppi, tuttavia il campo apparente limitato lo penalizza nell’uso generico.
Campo apparente: 45°
Chi lo produce: T-Japan (in Italia li si trova rimarchiati Unitron o Japan Optik), University, Zeiss (quasi introvabili, prodotti in piccola serie), Pentax, Takahashi.
Da il meglio in... Osservazioni ad alto ingrandimento.
Costo: Medio; elevato nel caso di Zeiss e Pentax.
Curiosità: L'oculare OR Abbe è il migliore in assoluto per l'osservazione dei dettagli lunari in quanto è esente da distorsione, per cui non altera le proporzioni degli stessi allontanandosi dall'asse ottico. Per lo stesso motivo è il più indicato per la fotografia in proiezione.
Erfle (ER) – è un oculare di alta qualità dal campo estremamente ampio, il suo schema ottico vanta 6 lenti in 3 gruppi ed è utilizzato per visioni di oggetti del fondo cielo.
Campo apparente: 60°
Chi lo produce: Intes, University, T-Japan.
Da il meglio in... Osservazioni di oggetti estesi
Costo: Medio-alto.
Koenig (Kö) – è un oculare di media qualità dal campo relativamente ampio, il suo schema ottico è composto da 3 in 2 gruppi ed è utilizzato per visioni di oggetti del fondo cielo a basso ingrandimento.
Campo apparente: 60°
Chi lo produce: University.
Da il meglio in... Osservazioni di oggetti estesi a basso ingrandimento
Costo: Medio.
Lantanium (LV) e Long Eye Releaf – è uno schema ottico Vixen caratterizzato da alcuni elementi ad alta rifrazione (vetro al Lantanio) nel suo schema ottico che può vantare dalle 6 alle 8 lenti a secondo della focale. Questo oculare vanta una qualità elevata. In alcuni casi però la complessità del sistema ottico non si accorda con alcuni strumenti rendendo prestazioni al di sotto delle aspettative. Recentemente sono apparsi schemi simili prodotti in Cina per altri marchi.
L'estrazione pupillare di 20mm rende particolari gli oculari LV.
Campo apparente: 45...50°.
Chi lo produce: Vixen (originali LV), Orion Optics, Celestron, Night Technology (LV a basso costo), Takahashi (LE).
Da il meglio in... Tutti i generi di osservazioni specie quelle prolungate grazie all'elevata estrazione pupillare.
Costo: Medio-alto.
Curiosità: Consigliati ai portatori di occhiali. A causa del diametro dello chassis non sono impiegabili nel tele extender per la fotografia in proiezione.
Super grandangolare – Questo schema è adottato da diversi fabbricanti, è caratterizzato nella maggior parte dei casi da elevata qualità e un campo apparente notevole, comunque sempre superiore ai 60°. Se ne consiglia l'uso solo con ottiche di una certa qualità, anche per via del prezzo di questi oculari spesso elevato.
Campo apparente: 60...70° a seconda del costruttore.
Chi lo produce: Meade (SWA), Tele Vue (Panoptic, Radian), Celestron (Axiom), Vixen (LV-W), Pentax (XW).
Da il meglio in... Tutti i generi di osservazioni che richiedono un grande campo; spesso riescono a coniugare un ingrandimento inaspettatamente alto ad un campo notevole, cosa utile sia nelle osservazioni lunari che nel profondo cielo.
Costo: Alto.
Curiosità: Alcuni modelli sono ad alta estrazione pupillare e sono da preferire in quanto rendono più comoda l'osservazione. Spesso occorre considerare il peso di questi oculari, in genere elevato.
Ultra grandangolare – Gli oculari ultra-wide sono caratterizzati da un campo apparente notevolissimo il quale permette di osservare ad ingrandimenti relativamente elevati pur mantenendo un campo a volte superiore addirittura ad un oculare di lunghissima focale. Se ne consiglia l'uso solo con ottiche di prim'ordine, anche per via del prezzo di questi oculari spesso equivalente a quello di un piccolo telescopio completo.
Campo apparente: > 80°.
Chi lo produce: Meade (UWA), Tele Vue (Nagler), Kokusai (Ultra wide scan).
Costo: Molto alto nella maggioranza dei casi.
Da il meglio in... Tutti i generi di osservazioni che richiedono un grandissimo campo; spesso riescono a coniugare un ingrandimento inaspettatamente alto ad un campo notevole, cosa utile sia nelle osservazioni lunari che nel profondo cielo.
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