Test oculare Meade QX26mm

 

 


 

 

INTRODUZIONE:

Nel corso del 2006 Meade ha in parte rivisto il suo parco oculari; una delle novità è stata appunto l’introduzione di una nuova serie di oculari grandangolari di fascia intermedia denominati QX Wide Angle. Il modello testato è il 26mm.

 

ASPETTO ESTERNO:

La costruzione appare fin dal primo colpo d’occhio molto curata; lo chassis è in alluminio anodizzato nero con serigrafie molto ben fatte. Sulla parte sommatale è presente una conchiglia in gomma facilmente richiudibile mentre sul fianco dello stesso c’è una bella fascia di gomma antiscivolo. Ottimamente realizzato anche il barilotto (da 2”), ottimamente annerito all’interno e che presenta una scanalatura di sicurezza.

Ragguardevole il peso: 335g.

 

L'OTTICA:

L’ottica di questo 26mm è basata su uno schema di tipo Erfle semplificato a sole 5 lenti. Tutti gli elementi sono trattati antiriflesso multistrato e anneriti ai fianchi. Il Costruttore dichiara un’estrazione pupillare di 18mm e un campo apparente di 70°

 

IL TEST:

E’ evidente che un oculare da 50,8mm e 26mm di focale con un campo da 70° pare pensato pressoché esclusivamente per oggetti del profondo cielo anche debitamente estesi, a prescindere dal telescopio utilizzato. Utilizzato col mio Schmidt-Cassegrain da 10” f/6.3, l'oculare in questione fornisce un ingrandimento prossimo ai 62x abbinati ad un campo effettivo di altre 1.1°.

La comodità osservativa è molto buona anche se l’estrazione pupillare non pare sufficiente a consentire l’osservazione dell’intero campo con la conchiglia di gomma estratta e preferisco reclinarla.

Il contenimento dei riflessi interni è abbastanza buono anche se non perfetto quando si osserva venere o una stella molto brillante, presentando una piccola immagine fantasma.

La pulizia del campo purtroppo non è molto soddisfacente; gli oggetti sono pressoché perfetti solo al centro del campo o poco più lontano ma è sufficiente allontanarsi un po’ (diciamo a metà campo) per assaporare qualche effetto negativo di alcune aberrazioni geometriche che affliggono questo oculare.

Sono presenti: curvatura di campo, coma e un leggero cromatismo laterale che di fatto annullano gli effetti benefici del poter osservare con un campo molto vasto. Ok, ci stanno quasi tutte le Pleiadi ma le stelle in prossimità del bordo sono tutto fuorché puntiformi! La situazione migliora se utilizzato con telescopi a lunga focale (già un SC da 8” f/10 può bastare), la cui profondità di fuoco annulla in parte gli effetti nefasti della curvatura di campo, permettendo stelle abbastanza puntiformi fino alla ¾ di campo; tuttavia questo fatto si scontra con la decisione di Meade di fornire questo oculare di primo equipaggiamento con la sua linea di Dobsoniani (che non sono certamente degli f/15!!!).

Con il QX26 ho osservato svariato oggetti come M42, il trio di galassie nel Leone, le Pleiadi, M35, M44 apprezzando il campo ma disprezzandone la scarsa qualità al bordo, al punto che gli ho sempre preferito un Vixen LVW22mm, decisamente meno generoso come campo reale ma di tutt’altra caratura!

Ho provato ad osservare anche la Luna e il Sole (con filtro in AstroSolar decentrato), la nitidezza al centro del campo è notevole ma – specie sulla Luna – le aberrazioni laterali tolgono pulizia all’immagine.

 

CONCLUSIONI:

Il Meade QX26mm è un oculare non particolarmente pretenzioso, come facilmente intuibile dal prezzo di soli 136 euro, adatto principalmente a strumenti a lungo fuoco (come ad esempio i Maksutov o gli SC f/10) in modo da permettere loro osservazioni fugaci di oggetti relativamente estesi senza spendere necessariamente una fortuna.

Per chi invece possiede un telescopio con rapporto apertura un po’ forzato e fa del deep-sky il suo credo assoluto sconsiglio di perdere tempo con il QX26 e di orientarsi direttamente verso oculari hi-end come Tele Vue, Pentax e magari anche restare in casa Meade purchè si parli di SWA o UWA.

I QX sono consigliabili con riserva e solo nei casi in cui il budget ridotto faccia la differenza.

 

La carta di identità:

 

Modello: QX WA26mm serie 4000

Produttore: Meade Instruments Corporation, USA

Costruzione: Cina

Importatore per l'Italia: Focas S.p.A. Firenze

Prezzo: € 136

Diametro innesto: 50.8mm (2")

N° elementi: 5

Estrazione pupillare: 18mm

Campo apparente: 70°

Trattamento: Fully MultiCoated

Blackened: Si

Conchiglia protettiva: Si

Scanalatura di sicurezza: Si

Peso: 335g

 


 

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