Test telescopio Ziel Cosmo 10
INTRODUZIONE:
Dopo aver testato questo
strumento non mi sembra un’eresia affermare che il livello qualitativo della
produzione cinese sta cambiando. In meglio!
Purtroppo la serata non è
stata l’ideale per testare a fondo uno strumento a causa della foschia; spero
di rifarmi in seguito.
ASPETTO
ESTERNO:
Abbiamo a che fare con un
rifrattore da 10 cm f/10 e quindi con un bel tubone lungo poco più di un metro.
La prima cosa che si nota (e
preparatevi a sorbirvi questo tormentone!) è la cella portaottica che, essendo
registrabile, è decisamente più massiccia del solito. Per il resto il tubo
ottico appare ben curato, leggermente sopra la media dei soliti rifrattori
cinesi.
Nella norma la montatura
equatoriale (identica alla Celestron CG-4) e il “solito” treppiede in
alluminio e plastica, unica nota stonata di questo telescopio.
A corredo vengono forniti 2
oculari Super (per conoscerne lo schema ottico avrei dovuto smontarli…) da 10
e 20mm, un diagonale da 31,75mm, un cercatore 6x30mm, un filtro lunare e il
cannocchiale polare per la montatura.
OTTICA:
L’obiettivo (doppietto tipo
Fraunhofer) mi è parso ben costruito con un buon trattamento antiriflesso (di
un vago colore azzurrino).
La cella è registrabile,
completamente in metallo (addio cellacce di plastica che si deformano col cambio
di stagione!) e decisamente robusta.
Il tubo ottico contiene 3
diaframmi a lama di rasoio ed il paraluce in metallo è removibile.
Il focheggiatore è ottimo, lo
stesso che utilizzano i rifrattori da 15cm ed è piacevolmente scorrevole senza
scatti e resistenze anomale; qualora risultasse troppo morbido si può azionare
la vite di blocco.
La lunghissima escursione
consente di focheggiare in qualsiasi situazione.
MONTATURA:
Lo strumento è corredato con
una montatura equatoriale siglata EQ3; il progetto non è malaccio, nel senso
che nel suo piccolo la montatura è sufficientemente stabile per compiere
osservazioni visuali anche ad alti ingrandimenti, ma purtroppo a minarne la
funzionalità è l’assemblaggio poco curato.
Sarò monotono ma secondo me
è deplorevole l’assenza del motore in AR, disponibile come accessorio.
Purtroppo per il treppiede non
c’è nulla da fare, è troppo leggero e non è all’altezza dell’insieme;
un punto a favore ce l’ha: è facilissimo da montare ed è trasportabilissimo.
LA
PROVA SUL CAMPO:
Le osservazioni di prova si sono svolte la sera del 25-10-01
Condizioni
meteo: sereno
Vento:
assente
Temperatura: + 12°C
Trasparenza:
appena sufficiente
Seeing
(Antoniadi): IV (Ottimo)
Stelle utilizzate: Deneb e
Altair
Sfericità:
minima
Cromatismo
avvertibile
Coma
non rilevato
Astigmatismo
non rilevato
Tensionamenti
non rilevati
Non mi sembra vero che sto
osservando con un telescopio cinese! Stelle quasi perfette anche a 200x figura
di Airy degna di uno strumento di gran classe, niente astigmatismo ne tensioni,
solo il cromatismo ci ricorda che si sta osservando con un rifrattore acromatico
con una focale non sufficientemente lunga.
Tuttavia mi immaginavo di
peggio in quanto si manifesta come un vago alone blu e solo osservando astri
molto luminosi.
LUNA
Una bella luna al primo quarto
vecchio di 1 giorno ci ha fatto da teatro osservativo in questa serata un po’
avara di oggetti a causa di un po’ di foschia.
C’è almeno da dire che il
seeing era ottimo, anche se all’inizio non sembrava proprio; il telescopio era
completamente installato poco prima delle 19.00 TMEC neppure a 2m di distanza
dal mio fido SCT, col quale faticavo quasi a mettere a fuoco… Questo autunno
caldo è causa di turbolenza in prima serata e nonostante la calma apparente ci
eravamo rassegnati al peggio. Fortuna che nel giro di un’oretta il tutto
(ottiche comprese…) si è stabilizzato.
Abbiamo osservato parecchie
formazioni lunari altamente spettacolari (Ptolemaeus, Alphonsus, Eratosthenes,
le Alpi/Appennini, la vallis Alpina, Cassini, tanto per citarne alcuni) e poi
abbiamo cercato di mettere alla prova il potere risolutivo del Cosmo 10 con la
rima Birt che, se al terminatore, è abbastanza facile, ma dono 1 giorno diviene
maledettamente stretta da impegnare anche strumenti quotati.
Dopo essermi fatta l’idea
della sua estensione osservando con l’SCT 8” ci provo col Cosmo 10 a 200x
(oculare Meade PL5 e diagonale di serie); la rima si vede abbastanza bene, si
segue il suo andamento ondulato e distinguo il domo “fratturato”. Certo con
l’SCT 8” si scorgono anche i piccoli crateri nelle vicinanze ma si sta
parlando di uno strumento grande il doppio.
Altro test di risoluzione,
peraltro fallito, è stato il tentativo di osservazione dei microcrateri interni
a Plato; se ne staccavano 3 con l’SCT 8” ma purtroppo nessuno col Cosmo 10.
Ci siamo accontentati di osservare una meravigliosa ombra seghettata con tanto
di tentativo di “caccia” al famigerato “uncino di Plato”.
Nonostante la scarsa
trasparenza dell’atmosfera, il Cosmo 10 ha lavorato bene; l’ottica
decisamente nitida e l’aberrazione cromatica contenuta (non ho mai usato il
filtro giallo durante la prova…) rendono questo strumento molto brillante.
STELLE
DOPPIE:
Ho osservato solo epsilon
Lyrae entrambe bellissime e separate.
FONDO
CIELO
Tra la Luna e la trasparenza
atmosferica un po’ latitante non ho neppure provato ed osservare oggetti
deep-sky.
PIANETI
La situazione è sfavorevole,
Giove e Saturno si levano troppo tardi (il giorno dopo si lavora!) e Marte non
ci rende giustizia; l’opposizione corrente del pianeta rosso ha deluso un
po’ tutti per via della scarsa declinazione e quella piccola sferetta
rossiccia e tremolante è tutto quello che il Cosmo 10 può mostrare.
NOIE
E INCONVENIENTI
Il supporto meccanico non è dei
migliori e ad alti ingrandimenti le vibrazioni si sono fatte sentire.
Il Cosmo 10 è un bello
strumento, superiore ad ogni aspettativa; personalmente vanta un livello
qualitativo (perlomeno a livello dell’ottica) superiore ai comuni rifrattore
da 100mm cinesi e non lontanissimo dal Vixen 102M, migliore ma decisamente più
esoso per via anche dell’ottima montatura.
Se installato su un “clone
GP” farebbe una gran bella figura.
Dati
anagrafici
Costruttore:
Ziel Optik Division; il modello in questione è costruito nella
Repubblica Popolare Cinese
Modello:
Cosmo 10
Prezzo:
L. 1.500.000 indicativo (€. 775)
Importatore per l’Italia:
Baggiani S.p.A.
Diametro:
100 mm
Lunghezza focale:
1000 (f/10)
Montatura:
Equatoriale alla
tedesca EQ3 motorizzabile
Peso tubo ottico:
ND
Pregi
Assemblaggio tubo ottico
Prestazioni soddisfacenti
Rapporto prezzo/prestazioni
Cella ottica registrabile
Focheggiatore molto buono
Difetti
Instabilità treppiede
Montatura perfettibile
Motorizzazione non di serie