Test oculari
Celestron Axiom 15mm vs. Vixen LV15mm
INTRODUZIONE:
Abbiamo a che fare con 2
ottimi oculari appartenenti ad una fascia particolarmente critica in quanto non
sfoggiano una focale ne tirata per alti ingrandimenti ne tantomeno un focalona
da oggetti estesi.
Tuttavia oculari simili non
sono da sottovalutare in quanto, solitamente, forniscono con la maggior parte
dei telescopi l’ingrandimento medio risolvente che trae d’impaccio in
parecchie situazioni.
Celestron: Il progetto Axiom
è recentissimo ed è stato presentato al pubblico verso la fine del 2000; vanta
uno schema fortemente grandangolare (70° di campo apparente) con un numero di 7
lenti. Si colloca al top della produzione del noto
costruttore americano.
Focali disponibili:
Vixen: Gli oculari LV classici
sono ormai da tempo lo standard proposto da Vixen; essa infatti non produce
oculari a schema “spiccio” come il Ploessl ma propone l’LV come oculare
comune.
Gli LV Vixen sono stati i
primi oculari prodotti in grande serie con grande estrazione pupillare
(mediamente 20mm).
Focali disponibili: 2.5, 4, 5, 6, 7, 9, 19, 12, 15, 20, 25.
ASPETTO ESTERNO:
Già impugnandoli ci si
accorge di avere a che fare con oculari di alto livello qualitativo.
L’Axiom presenta un ottimo
grado di finitura dello chassis e una praticissima ghiera antiscivolo; la
conchiglia paraluce asimmetrica è bella da vedere ma non è praticissima mentre
è assente sul barilotto la scanalatura di sicurezza.
L’LV è quasi completamente
ricoperto con gomma antiscivolo e vanta una conchiglia paraluce ripieghevole che
agevola i portatori di occhiali. Il barilotto presenta la scanalatura
antiscivolo.
Per entrambi i pezzi, le
dimensioni sono nella norma.
LE OTTICHE:
Lo schema Axiom Celestron è
molto complesso in quanto prevede ben 7 lenti per tutte le sue focali. Tutte le
lenti sono multitrattate; campo apparente dichiarato: 70°, estrazione
pupillare: 4mm.
Lo schema LV Vixen presenta un
numero di lenti variabile ad ogni focale; si va da un max. di 8 ad un min. di 6
lenti. Tra le particolarità dello schema Vixen emerge l’estrazione pupillare
estremamente pronunciata (20mm) frutto del particolare schema ottico che include
un gruppo telenegativo (tipo Barlow) nel suo schema. Alcune lenti sono in vetro
al Lantanio; campo apparente dichiarato: 50°.
IL TEST
Utilizzati col mio
Schmidt-Cassegrain da 2 metri di focale, gli oculari in questione forniscono
133x; sono da considerare quindi per un uso universale anche se più incline
all’uso deep sky per soggetti non molto estesi.
Inizio col Celestron per il
fatidico “ghosting test”; la brillantissima Vega è già nel mirino. I
risultati sono sorprendenti in quanto i riflessi interni sono contenutissimi; ne
appare qualcuno verdastro ma è tenue, sparisce con un leggero disassamento
dell’occhio e non incide negativamente sul contrasto finale. Anche i bordi
sono di qualità, decisamente corretti; probabilmente in fase di progetto si è
pensato di “retrofittare” la leggera curvatura di campo degli SCT. Tutto
rose e fiori quindi? No, neanche per idea! Il progettista di questo oculare
probabilmente appartiene alla corrente “performances first” (ossia prima le
prestazioni e poi il resto…) in quanto l’oculare non concede nulla alla
comodità osservativa; per sfruttare tutto il campo si deve spingere l’occhio
fino quasi al contatto con la lente esterna, neanche fosse un OR di corta
focale!
Di tutt’altra pasta il Vixen
che con un’estrazione pupillare di 2 centimetri offre una comodità a dir poco
principesca; sempre nell’osservazione di Vega si rileva qualche riflesso,
bluastro ma tenue e poco fastidioso. I bordi, nonostante 20° in meno di CA del
rivale, sono meno corretti e presentano una leggera aberrazione cromatica
laterale; probabilmente lo schema è progettato per strumenti a campo piano.
Ho poi osservato la Luna,
teatro della sfida la rima Birt che nonostante sia un soggetto facile per un
20cm con solo 133x si è rivelata parecchio insidiosa, a tal punto da mettere
alla prova la risoluzione offerta dai 2 15mm in prova.
Le immagini lunari offerti
dall’Axiom sono mozzafiato; il campo (valutato attorno al mezzo grado) e
talmente vasto che da quasi l’impressione di sorvolarla e anche la qualità
offerta ai bordi è buona; peccato che la striminzita estrazione pupillare ci
faccia soffrire.
Il Vixen non vanta lo stesso
campo, sembra di osservare con un PL di focale inferiore, ma la nitidezza al
centro è elevatissima, tant’è che il complesso della rima Birt si risolve
senza particolare impegno (ma forse è un effetto coadiuvato della comodità
osservativa, N.d.R.) ed appare più “secco” che nel Celestron; inoltre mi
sembra che l’LV restituisca le immagini lunari con una leggera dominante
fredda.
Terminiamo il test con M13, un
soggetto principe per l’ingrandimento medio. Entrambi gli oculari
restituiscono una bella immagine del celebre globulare, netto e con stelle
risolte fin quasi al centro; mi sembra che anche qui il Lantanio abbia un
leggero margine sul rivale ma l’immagine più impressionante me l’ha offerta
il Celestron, con l’ammasso inserito in un campo decisamente vasto, anche se
riesce solo in parte l’effetto “esplosione” che mi trasmette il mio LVW8.
CONCLUSIONI
Sono entrambi degli ottimi
oculari che meritano un posto in un buon corredo. Il Vixen è un oculare più
“normale” con prestazioni non fantascientifiche in quanto a campo apparente
ma la grande estrazione pupillare e la notevole nitidezza possono rivelarsi
vincenti nell’osservazione lunare/planetaria quando il seeing non permette
l’uso di alti ingrandimenti.
Il Celestron è invece uno
splendido grandangolare che sembra progettato ad hoc per i diffusissimi SCT
sfoggiando risultati di assoluto prestigio, purtroppo sacrificando un po’ di
confort.
Prezzi: 365.000 lire per
l’LV, 690.000 per l’Axiom; il CA ben corretto si paga a caro prezzo…
Altri possibili concorrenti possono venire da Pentax (XL14mm), Meade (SWA13.8mm) e Tele Vue (Panoptic 15/Radian 14).
LA PROVA IN SINTESI
|
Axiom
15mm |
LV
15mm |
Giudizio |
Linea |
**** |
***** |
Il Vixen ha una linea più
pulita, più elaborato il Celestron |
Praticità |
**** |
***** |
Il Vixen ha un paraluce
migliore ed anche la scanalatura di sicurezza |
Campo |
***** |
*** |
Il Celestron è un vero
super grandangolare |
Qualità
campo |
***** |
**** |
Il Celestron offre
prestazioni elevate anche ai bordi |
Nitidezza |
***** |
***** |
Notevole per entrambi,
sembra che il Vixen abbia qualcosa in più al centro |
Confort |
*** |
***** |
Vixen senza pari |
Prezzo |
*** |
**** |
Celestron esoso |
La carta di identità:
Modello |
Axiom 15mm |
LV 15mm |
Produttore
|
Celestron Instruments |
Vixen |
Costruzione |
Giappone |
Giappone |
Importatore |
Auriga S.p.A. |
Auriga S.p.A. |
Prezzo |
695000
(Lire) 359
(Euro) |
365000
(Lire) 189
(Euro) |
Diametro
innesto |
31,75mm |
31,75mm |
Elementi |
7 |
7 |
Estrazione
pupillare |
4mm |
20mm |
Campo
apparente |
50° |
70° |
Trattamento |
Multi coated |
Multi coated |
Conchiglia
protettiva |
Si |
Si |
Blackened |
Si |
Si |
Scanalatura
di sicurezza |
No |
Si |