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FanFiction/n°4
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THE BIG WHOOP’S PORTAL
di Gaia&Federica
Parte 4: Lady Grog
I canali sotterranei. La sera del 17
maggio 1704. Elaine si trovava ancora nei canali. Era stanchissima e quei
pochi giorni che erano passati le sembravano un'eternità. Era giunta ad
un bivio. Elaine non sapeva che direzione prendere. Si diresse verso
destra: pensava che intanto non avrebbe fatto nessuna differenza. Camminò
trascinando i piedi per qualche metro quando vide sulla parete una
scaletta. Quello era l'ingresso a chissà quale isola. Decise di salire
anche perché ormai non sperava più di trovare Plunder, ci sarebbe
voluto, infatti, un grosso colpo di fortuna. Marley si ritrovò
all'interno di un servizio pubblico. Uscì. Era già notte. Si guardò
intorno. Quello era un territorio a lei sconosciuto. Elaine decise di
farsi una bella dormita: da quando era entrata nei canali non aveva mai
chiuso occhio.
L'isola. La mattina del 18 maggio 1704. Elaine stava aprendo gli occhi.
Era avvolta da una soffice e fresca coperta e la sua testa poggiava su di
un morbidissimo cuscino. Si alzò e si guardò intorno: vide una bella
stanza da letto. Dove si trovava? E chi l'aveva portata lì? Si alzò
velocemente e spalancando la porta della stanza da letto, si ritrovò in
un enorme salone. Era arredato nel tipico stile cinquecentesco caraibico.
Ai muri erano appesi tre grossi ritratti. Marley si chiedeva se uno dei
volti di quei quadri appartenesse alla persona che l'aveva portata lì.
C'erano anche un divano e due poltrone in velluto rosso, un tavolino e due
grosse finestre. Elaine vi si avvicinò. La villa era circondata un bosco
di grandi alberi.
"Vedo che ti sei svegliata. Cosa ci
facevi sulla mia isola?".
Elaine si voltò di scatto. Era una
donna, sicuramente il governatore dell'isola.
"Vuoi rispondere".
"Ieri sera sono uscita dai canali
sotterranei". Rispose Elaine.
"Non sarai un criminale sfuggito
all'ira di un governatore di chissà quale isola?".
"Non preoccuparti...". Ed
Elaine raccontò la sua storia a quella donna.
"E così - chiese la donna - tu sei
il famoso governatore Marley del potente T. C. C.?".
"Esatto!".
"Ti trovi sulla bella Grog Island:
qui tutti mi chiamano Lady Grog, ma il mio nome è Myra Luz".
"Ti prego, Myra, devi prestarmi una
nave per tornare a Plunder".
"Non posso, se ti prestassi una
nave, tutti inizierebbero a chiedermene una. Non potrei finanziare tutti i
cercatori di tesori di Grog e così perderei il rispetto che loro hanno
nei miei confronti".
"Sono un governatore: dì loro che
è una… missione diplomatica".
"Mi dispiace Elaine, ma è meglio
non far sapere in giro il tuo grado. Qui ci sono due villaggi abitati
interamente da pirati, potrebbero rapirti per chiedere un riscatto".
"Hai ragione".
Lo stemma di Grog Island era un boccale
colmo di liquore attraversato da due spade. Sull'isola c'erano due
villaggi: Pint Village e Demijhon. Elaine non poteva andarsene. Non c'era
neppure un posto nascosto dove poter far salpare una nave senza che
nessuno se ne accorgesse. Su Grog, infatti, c'era un solo porto ed il
resto delle coste erano a strapiombo sul mare. Di fronte alle due uniche
spiagge, nella parte nord dell'isola, sorgeva una piccola barriera
corallina che impediva alle navi di oltrepassarla. Luz portò Elaine in
giro per Grog, nei villaggi, sulle spiagge soleggiate e infine alla sua
seconda villa.
La Plunder Vessel. La sera del 18 maggio
1704. Guybrush si trovava ancora per mare. Lungo la via del ritorno, lui e
il suo equipaggio, avevano trovato una terribile tempesta. Il vento aveva
strappato una vela del galeone, e questo avrebbe rallentato ulteriormente
l'arrivo una volta passata la tempesta. Guybrush era disperato: non vedeva
l'ora di rincontrare Elaine.
Grog Island. Il pomeriggio del 19 maggio
1704. La governatrice dell'isola stava pensando a come far tornare Elaine
su Plunder. Elaine stava guardando da una delle finestre della casa. Non
si trovavano più nella villa circondata da grandi alberi: quella era la
residenza di riserva di Myra, una specie di casa di campagna.
Quella finestra dava sulla parte nord dell 'isola. Marley stava facendo
scorrere lo sguardo verso l'orizzonte pensando alla soluzione del suo
problema quando notò una cosa strana. Si trovava in una palude: sembrava
una specie di fiasco di vino gigante.
"Scusa - disse Elaine indicando il
fiasco - ma cos'è quello?".
"Una volta era un giardinetto per
fare giocare i bambini dell'isola, ma ormai nessuno lo usa più. Qualche
settimana fa, è arrivata sull'isola una praticante voodoo di nome Mojo e
visto che non avevo altro posto dove sistemarla, le ho indicato quel
fiascone".
Mojo era dunque arrivata su Grog Island.
Elaine decise di andare a trovarla per chiederle un consiglio. Marley
aveva visto Mojo solo una volta: quando lei e Guybrush tornarono su
Plunder dopo il matrimonio. Infatti, le vollero portare come piccolo
ringraziamento la loro bomboniera e qualche confetto. Marley si trovava
davanti a quell'enorme fiasco: portava l'insegna della casa internazionale
di Mojo. All'interno non c'era nessuno ma Elaine notò un bottone con
scritto schiacciami. Elaine lo schiacciò incuriosita e ad un
tratto in una nube luminosa apparve Mojo. Marley le raccontò quello che
le era successo.
"Ascolta, Elaine - disse Mojo - il
tuo problema maggiore non è come tornare a Plunder, ma sfuggire ai
desideri di Le Chuck".
"Le Chuck? E lui che cosa
centra?". Chiese Elaine. Così Mojo le spiegò che lo zombie era
tornato e stava preparando qualcosa di molto atroce. Mojo non sapeva
esattamente cosa aveva in mente le Chuck, ma sentiva che se Elaine e
Guybrush non fossero intervenuti in qualche modo, sarebbe potuto accadere
ad entrambi qualcosa peggiore della morte.
"La soluzione adatta sarebbe quella
di eliminare Le Chuck… ma tutte e due sappiamo bene che è
impossibile". Affermò Elaine scoraggiata.
"Hai ragione - spiegò Mojo - ma un
modo ci sarebbe…".
"Ma Le Chuck è un non-morto! Lui
non può morire... è già morto!".
"Potresti imprigionarlo dentro Big
Woop di modo che lui non possa interferire con la vita degli uomini".
"Come posso fare questo?".
"Quando lui sarà all'interno di
Big Woop, tu chiuderai i cancelli demoniaci dell'inferno con una formula
voodoo che nessun non-morto può spezzare". Mojo si offrì, così, di
insegnare ad Elaine le basi dell'arte voodoo e la formula per chiudere i
cancelli infernali. Dovevano però sistemarsi in un luogo calmo dove
nessuno le potesse disturbare. Myra mise a disposizione la sua villa di
campagna con l'ordine di non farvi accedere nessuno. Iniziarono il giorno
stesso. Non c'era tempo da perdere.
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