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Risorse/Pirati
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PIRATI CELEBRI
di
Danilo Puce
(Iena)
PERSONAGGI
- LE DONNE PIRATA
Nel XVIII secolo, così come gli affari,
le arti e la politica, anche la pirateria era un
lavoro, riservato agli uomini, le donne che sognavano di percorrere i
mari sotto la bandiera dei pirati non avevano altra scelta che apparire
degli uomini e, di conseguenza, vestirsi, combattere, bere e bestemmiare
come tali.
La storia non ci racconta le imprese di quelle donne che sono riuscite
sempre a mantenere il loro segreto, le audaci imprese delle donne pirata
Mary Read e Anne Bonny sono sorprendenti, ma non incredibili, queste
donne sono solo due di una lunga schiera d’avventuriere, disposte a
travestirsi da uomo pur di avere gli stessi diritti, come molte delle loro contemporanee, Mary Read
e Anne Bonny avevano
forza e coraggio da vendere, quando combattevano una accanto, formavano
una formidabile coppia in grado di intimidire anche il più coraggioso dei
pirati.
ALVILDA: una delle prime donne pirata ad aver comandato una nave, fu Alvilda, prima ancora del
periodo dei Vichinghi, originaria della Svezia meridionale. Andò per mare per evitare il matrimonio combinato con il
principe Alf, il suo equipaggio era
composto di sole donne.
MARY READ: prima di intraprendere la carriera di pirata, l'inglese
Mary Read (1690-1720) aveva scelto di vivere la
sua vita da uomo, travestendosi con abiti maschili, riuscì
a combattere nelle file della Marina Inglese.
Quando i pirati di Rackham catturarono la nave
sulla quale era imbarcata, si unì a loro, il suo coraggio era tale da far
vergognare i suoi compagni di ventura, durante un combattimento tutti i
pirati, tranne uno, si nascosero, mentre lei e Anne
Bonny si difesero strenuamente, la Read, uccise i codardi che non avevano combattuto da
veri uomini.
ANNE BONNY: dopo aver incontrato il pirata Jack Rackham, abbandonò il marito marinaio per seguirlo,
travestita con abiti maschili, quando Mary Read,
anche lei vestita da uomo, si unì alla ciurma di Rackham,
la Read confidò a Bonny
il suo segreto e le due donne divennero ottime amiche.
Quando i pirati di Rackham furono catturati, le
due donne sfuggirono alla pena capitale perchè
erano entrambe incinte.
"CALICO" JACK: dal 1718 Jack Rackham,
detto "Calico" da un tipo di tela di
cotone, e Anne Bonny
furono pirati e amanti nei Caraibi, più tardi
si unì a loro Mary Read, tutti e tre furono
catturati dalla Marina britannica, al largo delle coste della Giamaica, Bonny e Read furono le
uniche, mentre tutta la ciurma era ubriaca, a combattere coraggiosamente,
nel 1720 i pirati furono condannati a morte.
Quando Rackham salì sulla forca, Bonny gli gridò “Se tu avessi combattuto da uomo, ora
non moriresti come un cane!”
CHING SHIH: all'inizio del XIX secolo,
una nutrita flotta di pirati, capitanata dalla "piratessa"
Ching Shih,
terrorizzava il Mar della Cina, in questi luoghi non era insolito
incontrare donne al comando di navi, ma fu eccezionale la vastità
dell'impero di Ching Shih
1800 navi e 80000 pirati.
CHARLOTTE DE BERRY: nata in Inghilterra nel 1636, Charlotte de Berry crebbe con il sogno di andare per mare, vestita
da uomo, seguì il marito in marina, più tardi, costretta ad imbarcarsi su
un vascello diretto in Africa, capeggiò un
ammutinamento contro un brutale capitano che l'aveva aggredita; gli
taglio la testa con un pugnale affilato, e s’impadronì della nave, sotto
il suo comando, l'equipaggio si diede alla pirateria catturando navi
cariche d'oro lungo le coste dell'Africa.
I
PIRATI
JOHN PAUL JONES: nato in Scozia nel 1747,
leggendario in America per le sue azioni in mare, si meritò, in terra
britannica dove era nato, l'appellativo di "pirata" per le sue
audaci scorrerie nelle terre costiere inglesi, apprendista in mare su una
nave negriera, scappò dai Caraibi per evitare
un'accusa d’omicidio, la sua carriera nella Marina Continentale cominciò
nel 1775, e le sue imprese temerarie, nei sei anni successivi, fecero di
lui un eroe nazionale americano, fece carriera, ma rivalità politiche lo
lasciarono amareggiato e senza denaro, morì nel 1792.
CAPITAN KIDD: (William Kidd), corsaro e
pirata inglese (1645 - 1701).
Trasferitosi ancor giovane nella Nuova Inghilterra, si rivelò ben presto
un abile e coraggioso uomo di mare, guadagnandosi pubblici riconoscimenti
per i servigi resi alla colonia durante il conflitto del 1688 con la
Nuova Francia.
Recatosi nel 1695 in Inghilterra, ottenne da re Guglielmo III la nomina a
capitano di vascello, con l'incarico di reprimere la pirateria e,
particolarmente, di combattere i corsari francesi molto attivi nel Nuovo
Mondo.
Partito da Plymouth nel 1696, con il vascello da corsa Adventure Galley alla volta
di New York, dopo aver incrociato per qualche tempo lungo le coste
nordamericane, cambiò rotta, dirigendosi verso il Madagascar, dove si
diede alla pirateria (1697-1699), ritornato in America, fu smascherato e
arrestato; inviato quindi in Inghilterra riconosciuto colpevole
d’assassinio e di pirateria fu impiccato.
MORGAN: tutt’oggi le sue origini, sono
incerte, nato nel 1635 circa, nel Glamorganshire,
morì a Port Royal, in
Giamaica nel 1688.
Fu rapito da fanciullo a Bristol e venduto come
servo a Barbados, si unì giovanissimo ai bucanieri della Giamaica,
probabilmente arrivò nelle Antille nel 1655, e partecipò all'invasione
della Giamaica, fu un ufficiale militare e un capo pirata e nel 1667 è
nominato Ammiraglio dei pirati dal governatore inglese di Port Royal.
Negli ultimi anni assalì numerose imbarcazioni e città, incluso Puerto Bello, nel 1671, conquistò Panama, la più
ricca e protetta città del nuovo mondo.
Fra i benefattori che finanziarono la spedizione di Panama vi furono Sir Thomas Modyford, il governatore di Jamaica,
George Monck, il Duca
d’Albermarle e James Stewart II, re d'Inghilterra, di casa nei circoli
aristocratici, dove tutti brindarono alla sua salute, e fu consultato, in
India, dai governatori del re.
Nel 1674 il Re Charles II lo nominò Sir Henry Morgan, e vicegovernatore della di
Giamaica, dove divenne proprietario terriero; infatti, per gratificare il
suo operato, e i servigi resi alla Corona Inglese, gli furono concessi
numerosi lotti di terra.
SIR FRANCIS DRAKE: navigatore, corsaro e ammiraglio inglese (nato
presso Tavistock, Devonshire,
1539-1545 circa, morto al largo di Portobello
nel 1596).
Iniziata in giovane età la carriera del marinaio, a ventidue anni già
comandava una nave, combatté nel golfo del Messico, e nel 1570 ottenne la
lettera di corsa dalla regina Elisabetta, la quale finanziò le spedizioni
che Drake condusse contro le colonie spagnole
(1570-1572).
Drake salpò con cinque navi da Plymouth il 13
dicembre 1577, attraversato l'oceano Atlantico, la spedizione raggiunse
il Río de la Plata,
costeggiò la Patagonia, raggiunse lo stretto di Magellano
nell'agosto del 1578, e infine l'oceano Pacifico.
Solo con l'ammiraglia Golden Hind, Drake continuò la navigazione in direzione sud e poi
verso est, oltre la Terra del Fuoco, di cui scoprì l'insularità,
dimostrando che non era collegata, al "grande
continente meridionale", il passaggio tra la Terra del Fuoco e le
isole Shetland australi è oggi noto come stretto di Drake.
Costeggiando verso nord il Sudamerica,
saccheggiò Valparaíso e altri porti spagnoli
del Pacifico, fino a raggiungere, probabilmente, l'isola di Vancouver, ma
fu costretto ad invertire la rotta e ad approdare in una baia, situata a
nord dell'attuale città di San Francisco, che da allora porta il suo
nome.
Il 23 luglio 1579 Drake lasciò la costa
americana, attraversò l'oceano Pacifico e giunse presso le Filippine,
dove attaccò di sorpresa le navi spagnole, attraversò l'oceano Indiano,
doppiò il capo di Buona Speranza e raggiunse l'Inghilterra nel settembre
del 1580, Drake fu così il primo inglese ad
aver circumnavigato il globo (impresa realizzata in precedenza solo da Magellano).
Per l'impresa, la regina lo nominò cavaliere, (nonostante le
complicazioni insorte con la Spagna) e ordinò, che la nave "Golden Hint" fosse conservata
come ricordo (fu demolita circa un secolo dopo).
Scoppiata la guerra contro la Spagna, Drake
riprese il mare con una squadra navale: conquistò città nelle isole di
Capo Verde e nelle Indie Occidentali, e a Cadice, nel 1578 attaccò una
potente flotta spagnola, incendiandola, fu a capo di una delle squadre
che dispersero l'’Invincibile Armada”, morì di malattia a bordo della sua
nave, durante una spedizione contro le colonie d'America.
BARBANERA: molte leggende sorsero intorno a Barbanera, Nato in Inghilterra,
sembra che avesse 14 mogli e altrettanti cognomi, fra i quali Drummond, Thatch, Trsh; ufficialmente si chiamava Edward
Teach.
Il suo regno di terrore durò due anni, la Marina inglese riuscì a
catturarlo nell'insenatura d’Ocracoke nel 1718,
dove fu ucciso in un famoso duello, questo breve periodo fu sufficiente
per Barbanera per entrare nella leggenda.
In battaglia, Barbanera si metteva dei pezzi di miccia accesi sotto il capello: in questo modo era sempre avvolto da
una fitta nuvola di fumo, aveva sei pistole infilate nel suo balteo
(fascia a tracolla), una saggia precauzione, poiché ogni pistola poteva
sparare solo un colpo.
WILLIAM HAWKYNS: uomo di mare inglese, morto a Plymouth nel 1553,
mentre aspettava di essere nominato "Sir",
fu il primo di una dinastia di grandi navigatori, fra i più famosi il
figlio John, e il nipote Richard.
Nel 1528 iniziò il commercio con la Guinea e il Brasile, depredò sette
galeoni spagnoli al largo di Maracaibo.
JOHN HAWKYNS: ammiraglio Inglese (Plymouth 1532- al largo di
Portorico 1595), figlio di William Hawkyns, fu
il primo inglese che praticò il commercio di schiavi tra l'Africa e le
colonie spagnole d'America (1562).
Entrò nel porto di Veracruz valendosi d’alcuni
ostaggi spagnoli, senza che la debole guarnigione locale potesse opporre
resistenza; ma forza spagnole sopraggiunte lo attaccarono, ed egli fu
costretto (1567) ad una rovinosa fuga insieme al cugino Francis Drake.
Tesoriere (1573) e poi controllore della marina reale, partecipò con il
grado di contrammiraglio alla lotta contro la "Invincibile
Armada" spagnola (1588).
Nel 1590 tentò di intercettare la flotta spagnola che portava l'oro del
Nuovo Mondo in Spagna, ma arrivò nelle Antille senza averla intercettata,
durante il viaggio di ritorno navigò nelle vicinanze, con la flotta
spagnola, senza accorgersi della sua presenza, quando si accorse delle
navi spagnole, era nei pressi del Portogallo, nel 1595 accompagnò il
cugino Drake in un'altra infruttuosa spedizione
nelle Indie Occidentali, dove perse la vita.
Fu uno dei più arditi navigatori al servizio della regina Elisabetta, e
fra i primi a praticare la guerra di corsa.
RICHARD HAWKYNS: navigatore e ammiraglio inglese, figlio di John, comandante di una nave, nella lotta contro la
"Invincibile Armada spagnola”, nel 1588.
Con il Dainty, e altri due bastimenti, partì,
nel 1593 alla volta delle colonie spagnole nell’America meridionale, a
scopo di preda, e non per tentare scoperte geografiche, come asserì nelle
sue memorie.
Passato dall'Atlantico al Pacifico attraverso lo stretto di Magellano, predò la costa cilena, finché, ferito e
con il Dainty in procinto d’affondare, dovette
arrendersi a due navi spagnole, catturato fu condotto in Europa, e
liberato nel 1602.
Raggiunse il grado di viceammiraglio e combatté i pirati algerini nel
Mediterraneo, morì a Londra nel 1622, di lui rimangono le
"osservazioni sul viaggio nei mari del sud”.
WALTER RALEIGH: (1558 -1618) cortigiano, navigatore e scrittore
inglese, dopo aver combattuto in Francia per la causa ugonotta (1569-1576).
Nel 1578 si dedicò alla carriera marinaresca, con il fratellastro Sir Humphrey Gilbert, compiendo un primo viaggio a Terranova.
Nel 1580 si mise al servizio di Robert Dudley, conte di Leicester, e combatté in Irlanda,
divenuto il favorito della regina Elisabetta I, ebbe
in dono lucrosi monopoli commerciali, e vasti domini in Inghilterra e in
Irlanda, nel 1584 finanziò un viaggio d’esplorazione lungo le coste
dell'America Settentrionale, tra la Florida e Carolina del Nord,
assegnando il nome di “Virginia” (in onore d’Elisabetta I detta “la
Regina vergine”) ad un vasto territorio, seguì nel 1585-1587 un tentativo
di colonizzazione (sbarco nell'isola di Roanoke)
ma senza successo.
Sostituito nel 1587 dal rivale conte d’Essex
nel favore della regina, fu imprigionato nel 1592, per aver sedotto
un'ancella di questa, che sposò.
Nel 1595, riprese l'attività marinara ed esplorò le coste dell'America
Meridionale, sperando di scoprire il favoloso Eldorado; quindi partecipò
alla presa di Cadice (1596), nel 1601 partecipò alla repressione della
ribellione del conte d’Essex, presenziando come capitano della guardia alla sua
esecuzione.
All'avvento di Giacomo I fu imprigionato (luglio
1603) sotto l'accusa, infondata, di avere complottato contro di lui;
processato nel novembre fu condannato a morte, ma la sentenza non fu
eseguita, e Raleigh rimase prigioniero
nella torre di Londra fino al marzo 1616, liberato purché comandasse una
spedizione nella Guiana, alla ricerca di una
miniera d'oro, senza venire a conflitto con i coloni spagnoli, salpò nel
marzo 1617 raggiungendo in dicembre la foce dell'Orinoco,
l'oro non fu trovato, e gli uomini di Raleigh
si scontrarono con gli spagnoli; per questo al suo ritorno Giacomo I,
secondo l'impegno preso con l'ambasciatore spagnolo Gondomar,
e in base alla sentenza del 1603, lo condannò alla pena capitale, fra i
suoi scritti, oltre a numerose poesie, si ricordano la descrizione della Guiana e una storia del mondo, rimasta incompiuta, a
lui si deve la coltivazione del tabacco in Inghilterra, e secondo alcuni,
quella della patata.
HEIN o HEYN PIETER PIETERSZOON: (1578–1629) ammiraglio olandese,
al servizio della Compagnia delle Indie, nel 1628 riuscì a catturare a Matanzas, presso Cuba, un convoglio spagnolo carico
di verghe d'oro e d'argento, provenienti dalle miniere americane, per un
valore di quattro milioni di ducati.
Poco tempo dopo, con il grado di vice ammiraglio, gli fu affidato il
comando della flotta olandese. Incaricato di liberare il mare del Nord
dai Valloni, che si battevano per aiutare la Spagna, a mantenere il
proprio dominio sui Paesi Bassi, nel giugno del 1629 li sconfisse, ma
perse la vita nel corso della stessa battaglia, combattuta al largo di Dungeness.
JEAN DAVID NAU: (1630 – 1671) François
L'Ollonnais, filibustiere francese,
soprannominato l’Olonese, stabilitosi a Santo
Domingo, si rifugiò poi sull'isola di Tortuga (una delle isole Vergini),
donde condusse contro gli spagnoli una lotta senza quartiere (di qui
l'attributo di flagello degli spagnoli), impossessandosi di Maracaibo
(1666), Puerto Cabello, San Pedro, e
altri luoghi, fu il più crudele tra i bucanieri, seminò il terrore tra
gli spagnoli, che temendo la crudeltà delle sue torture, preferivano
morire piuttosto che cadere prigionieri. Naufragato in
seguito ad una tempesta, fu ucciso dagli Indios.
JEAN BART: (1650-1702), francese discendente da una famiglia di
tradizioni marittime, s'imbarcò come mozzo a 17 anni, servendo sulle navi
dell'olandese De Ruyter, tornò in patria nel
1672, quando scoppiarono le ostilità tra Francia e Olanda.
Dal 1672 al 1678, dimostrò eccezionali qualità di comandante, al comando
di navi corsare, nominato tenente di vascello nel 1679, capitano di
Fregata nel 1686, nel 1689 salvò un convoglio mercantile, dall'attacco di
due vascelli inglesi, catturato dagli inglesi con Forbin,
dodici giorni dopo, Bart e Forbin
riuscirono ad evadere e a raggiungere la Francia.
Capitano di vascello nel 1690, forzò il blocco posto a Dukerque da trentanove navi anglo-olandesi e riprese
la guerra di corsa, confermando in numerose azioni sangue freddo,
coraggio e valore combattivo.
Comandante di squadra nel 1691, assicurò l'arrivo in Francia di convogli
carichi di grano, del quale vi era estremo bisogno.
Nel 1694 attaccò la squadra dell'ammiraglio Hidde de Vries, formata di
navi olandesi, danesi e svedesi: guidando all'arrembaggio i suoi uomini,
catturando il vascello dell’ammiraglio nemico, mettendo in fuga il resto
della flotta, e recuperando centoventi navi cariche di grano, che
condusse in porti francesi, i suoi discendenti conseguirono i più alti
incarichi nella marina, Reale Francese, il suo primogenito, Francois Cornil, morì
viceammiraglio nel 1755.
Può essere considerato il più grande uomo di mare che abbia avuto la
Francia; CLAUDE DE FORBIN : (1685 -1688), ammiraglio appartenente
all'antica famiglia provenzale dei Forbin, del
ramo dei Gardanne.
Fu inviato nel Siam, dove divenne un grande ammiraglio, tornato in Europa
fu compagno d'armi di Jean Bart,
con cui cadde prigioniero degli inglesi nel 1689; ambedue riuscirono ad
evadere da Plymouth.
Durante la guerra di Successione spagnola bombardò Trieste nel 1702;
promosso ammiraglio di squadra nel 1707, si ritirò dal servizio nel
1710.
Tre anni prima di morire scrisse le sue memorie.
ROBERT SURCOUF: (1773-1827) praticò la guerra di corsa lontano da Saint-Malo, sua città natale.
La sua base era l'isola Maurizio, nell'Oceano Indiano, allora proprietà
francese, depredava i mercantili inglesi, che facevano rotta verso
l'India.
Era famoso non solo per l'abilità nella guerra da corsa, ma anche per il
coraggio.
Non lasciava mai le sue pistole, riccamente decorate, una volta lottò
contro una dozzina di soldati prussiani uscendone vincitore.
JEAN LAFITTE: (1780 – 1826) Nato a Haiti, pirata, corsaro,
negriero e contrabbandiere, Jean Lafitte e suo fratello Pierre
comandava una banda che nel 1807, deteneva circa un decimo di tutti i
lavori della città di New Orleans. Dichiarato
fuorilegge per contrabbando di schiavi, Jean
ottenne la grazia per aver difeso la città da un attacco, nella guerra
del 1812.
Gli atti di pirateria, di Lafitte erano
indirizzati sopratutto contro navi spagnole nel Golfo del Messico,
sosteneva che questi erano legittimi atti di guerra di corsa, esibendo
lettere di marca.
Ma depredava anche navi americane, e dalla sua
roccaforte a Barataria Bay, presso New Orleans,
dirigeva segretamente anche il commercio degli schiavi.
Danilo Puce
(Iena)
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