Sperimentazione dei nuovi treni non grazie! (28/3/2007)

Sempre durante l’incontro con le amministrazioni del 21 marzo scorso abbiamo appreso che la Regione Emilia Romagna intende aumentare del 20% il contributo sugli investimenti ferroviari. Non si tratta del denaro pubblico che già la regione elargisce alle ferrovie con il contratto di servizio, ma di altri finanziamenti con cui intende acquistare materiale rotabile che verrà in qualche modo ceduto alle ferrovie; questo è quanto ci è stato spiegato. E’ un po’ come se all’idraulico che viene a ripararci un guasto, oltre al conto che ci presenta, decidessimo di pagargli anche la tuta e gli arnesi da lavoro, e addirittura come ulteriore premio gli regalassimo anche una furgone nuovo per farlo arrivare confortevolmente fino a casa nostra. Non c’è da stupirsi di tutto questo visto che la nostra regione sembra avere molto a cuore le sovvenzioni a queste ferrovie tanto abili e capaci di finanziare con lauti stipendi i propri dirigenti di nomina politica.

Il Sindaco Reggi, viste le gravi situazioni presenti sulle nostre tratte, ci ha informato di aver chiesto che quel 20% di investimenti e la sperimentazione con il nuovo in materiale rotabile ricadessero principalmente sul territorio piacentino. Il Sindaco ha fatto la richiesta in assoluta buona fede, ignorando che il nuovo materiale rotabile ha ancora seri problemi, che però in questo modo verranno sperimentati sui viaggiatori.

Per quanto ci riguarda siamo contrari a questo utilizzo dei soldi pubblici, sono le ferrovie che devono usare le proprie risorse economiche per migliorare la qualità del servizio e non devono essere i cittadini a comprarsi le carrozze su cui viaggiano. Le nuove carrozze hanno poi ancora troppe carenze, non possono essere considerate migliori di quelle attuali e pronte ad essere utilizzate. Accenniamo ai nuovi treni Vivalto, con molte soluzioni utili e innovative, ma con posti a sedere stretti, meno adatti ai pendolari, carrozze insufficientemente riscaldate con fastidiosi soffioni d’aria che colpiscono molti posti a sedere. I nostri colleghi Bresciani, sebbene più resistenti al freddo di noi, hanno addirittura raccolto delle firme perché quel materiale non venga più utilizzato sulle loro linee. Ecco quindi che la sperimentazione del nuovo materiale sulle nostre tratte potrebbe tramutarsi nell’ennesimo sacrificio per i pendolari piacentini.
Non ha nemmeno senso parlare di sperimentazione per un servizio pubblico che dovrebbe essere effettuato con materiale adeguatamente collaudato, con tutte le garanzia di affidabilità e di comfort necessarie. Purtroppo sembra invece che ancora una volta la superficialità con cui vengono fatti alcuni investimenti richieda una sperimentazione in vivo, dimenticando che buona parte dei problemi del nuovo materiale rotabile sono già stati evidenziati sia dai pendolari che dallo stesso personale viaggiante.
Non comprendiamo quindi il motivo si spendere denaro pubblico per acquistare materiale rotabile (carrozze e locomotori), giudicato dagli stessi utilizzatori non adeguatamente sviluppato e testato. I soli benefici di questa operazione li avrà la società che, con il materiale acquistato con finanziamenti pubblici, fornirà un servizio a pagamento, o quelle società che riceveranno appalti per la fornitura di materiale rotabile non ancora a punto, ma che potranno contare su una sperimentazione gratuita fatta sulla pelle di noi viaggiatori.

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