Scendiamo sui binari? "Perché no" dice il Sindaco  (2/12/2006)

Nel corso dell'incontro in Comune tenutosi lo scorso 2 dicembre abbiamo chiesto al Sindaco di mantenere l'impegno, preso in campagna elettorale, di scendere con noi sui binari per protestare contro l'attuale disastrosa situazione del trasporto pendolare. La sua prima risposta è stata "perché no", abbiamo così proposto la data del 9 dicembre alle ore 10.00 come data dell'evento, proprio in concomitanza con l'introduzione del nuovo orario ferroviario 2006-2007 e dell'anniversario dell'entrata in vigore dell'orario ferroviario che ha portato alla sostituzione degli IR con gli IC, ha rallentato i collegamenti e ha creato un anno di pesanti disservizi per migliaia di viaggiatori. Il Sindaco ha però detto che prima di scendere sui binari bisogna avere un obiettivo. La nostra risposta è stata che l'obiettivo è quello di farci sentire dalle ferrovie con una voce più forte del solito (visto che le ferrovie sono sempre state molto sorde nei confronti dei pendolari). Il Sindaco ha allora precisato che prima vuole fare un ultimo tentativo con un interlocutore ad alto livello e ha proposto un incontro con l'amministratore delegato delle ferrovie e il Ministro dei trasporti.

E' chiaro che dopo una serie di rilanci durati oltre un anno, che non hanno prodotto alcun effetto positivo, il timore che anche questa proposta si trasformi nell'ennesimo inutile rinvio è forte. Proprio per questo abbiamo chiesto che l'incontro si tenga a breve. Abbiamo dato la disponibilità ad aspettare fino a metà gennaio 2007 per l'incontro e per l'immediata introduzione delle modifiche dell'orario. Le Ferrovie com'è ovvio tenteranno di addurre mille scuse per non apportare subito le modifiche all'orario, ma noi sappiamo che i pendolari di altre città, vedi Mantova, scendendo sui binari hanno ottenuto l'immediata modifica dell'orario ferroviario già in vigore, inoltre dirigenti FS ci hanno dichiarato di essere stati obbligati in passato ad inserire o modificare percorsi di treni ad orario già in vigore semplicemente a seguito di pressioni politiche, quindi la strada delle modifiche immediate all'orario è senz'altro percorribile.
A questo punto dopo la metà di gennaio 2007 non ci potranno essere più scuse per nessuno.

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