Incontro Pendolari Comune Provincia e Regione del 31/10/2002

Durante l'incontro è stata firmata la Consulta dei Pendolari tra Comune, Provincia di Piacenza e la nostra associazione. La consulta prevede l'obbligo per le amministrazioni Piacentine di consultare la nostra associazione prima di prendere decisioni che possano riguardare i pendolari piacentini.

Durante la riunione l'Assessore ai trasporti della Regione si è impegnato ad organizzare entro metà novembre una riunione con Trenitalia per discutere le modifiche che saranno introdotte con il nuovo orario ferroviario di dicembre.

Incontro con le ferrovie del 21 novembre 2002

Lo scorso 21 novembre presso il palazzo della Provincia di Piacenza si è tenuto un incontro tra la nostra associazione, le amministrazioni locali (Comune, Provincia e Regione Emilia) ed i rappresentanti emiliani di Trenitalia.
All'incontro non hanno partecipato i rappresentanti della Regione Lombardia e di Trenitalia Lombardia, gli unici interlocutori in grado di prendere decisioni sulla linea Piacenza - Milano (nonostante i treni Interregionali nel tratto lombardo siano finanziati dalla Regione Emilia).

In discussione era il nuovo orario ferroviario che entrerà in vigore il prossimo 15 dicembre e durerà un anno intero. Durante l'incontro però non ci è stata fornita la bozza di orario nel tratto Piacenza - Milano, nemmeno per i treni finanziati dalla Regione Emilia, perché non disponibile.
A fronte delle numerose e motivate richieste da noi presentate, la Regione e le ferrovie non hanno mostrato l'intenzione di voler intervenire sull'orario per tutelare i diritti dei pendolari piacentini, sanciti anche dal noto accordo Vaciago-Necci.
Per quanto riguarda le penali pagate dalle ferrovie alla Regione Emilia, la nostra associazione ha ribadito la richiesta di distribuirne i proventi ai viaggiatori sotto forma di sconti su biglietti e abbonamenti, e non di restituirli alle ferrovie sotto l'ambigua forma di "investimenti per la qualità".

A seguito di quanto sopra esposto ci chiediamo come sia possibile che la Regione Emilia approvi il pagamento di un servizio ferroviario senza conoscere in dettaglio il servizio che sarà offerto, ovvero la bozza completa dell'orario. Eppure il contratto di servizio stipulato tra Regione e Trenitalia prevede che le ferrovie forniscano per tempo le bozze dell'orario alle amministrazioni per consentire le necessarie valutazioni. Perché tale regola non viene fatta rispettare?
Ci chiediamo infine quale sia la funzione di un'agenzia delegata dalla Regione a mantenere i rapporti con le ferrovie se questa agenzia, pochi giorni prima dell'introduzione del nuovo orario, non è ancora in grado di conoscere in modo completo il servizio che dovrebbe valutare e finanziare.

La speranza è ora riposta in un deciso intervento delle amministrazioni comunale e provinciale alle quali chiediamo un aiuto a sostegno delle legittime richieste dei pendolari piacentini.

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