Riparte la girandola degli aumenti (9/12/2007)

Da gennaio 2008 si riparte con la girandola di rincari ferroviari ormai diventati a cadenza stagionale, tutti ben al di sopra del tasso d’inflazione. L’attività in cui sembrano eccellere alcuni manager FS è quella di richiedere e ottenere aumenti tariffari. Devono avere qualche santo in paradiso o saper bene come piangere miseria, se i nostri amministratori regionali e nazionali son sempre proni a conceder loro tutto e di più. Al massimo con qualche formale richiamo a offrire un servizio migliore, ma quello è d’obbligo per rendere credibile quella finta contrapposizione tra il potere che elargisce il denaro e l’SpA di Stato che fornisce i servizi; tutto questo per giustificare al popolo dei viaggiatori l’ennesima manovrina pro casse FS.
Per cosa utilizzeranno questi vagoni di denaro che ingurgitano così voracemente? Non finiscono certo tutti in stipendi, compensi o consulenze. Sono così tanti quattrini che diventa difficile anche solo pronunciarne la cifra. L’intero ammontare è quello di una manovra finanziaria, ci dicono gli stessi ferrovieri. Per dirla come una volta è dell’ordine di 20 mila miliardi di lire all’anno! Possibile che con tanti soldi si sia costretti a viaggiare su treni nuovi che già cadono a pezzi? Molte carrozze Vivalto, a pochi mesi dall’entrata in funzione, hanno già i riscaldamenti guasti e le porte bloccate. Per fortuna i tanti soldini che arriveranno a rimpinguare le casse FS potranno pagare anche qualche nuovo appalto per risistemare questo materiale rotabile così disgraziato. Viene da chiedersi che razza di collaudi abbiano fatto e se la garanzia che solitamente viene data per ogni merce che si acquista verrà applicata anche a vagoni che costano fior di milioni. Ci spiegano alcuni controllori che sui nuovi treni ci sono ancora seri problemi di progettazione. I gabinetti per esempio sono spesso inutilizzabili causa fetore. Quelli dei treni Minuetto (altro vanto della nuova flotta FS) possono essere scaricati solo in stazioni dotate di apposita attrezzatura. Si sono dimenticati che se il treno fa servizio regionale e non passa in quelle stazioni non può “scaricare”. Sui Vivalto invece hanno pensato di “scaricare” liberamente sulla massicciata fuori dalle stazioni - evviva la natura - peccato che per problemi tecnici (tra i progettisti ci deve essere un Einstein) lo sportello non si apra quando c’è troppo “roba” dentro. Arriviamo al riscaldamento fatto con soffi d’aria “non calda” che assomigliano molto più a degli spifferi. A tutto però c’è un senso, in questo modo si deve tenere il cappotto indosso e magicamente si risolve il problema della mancanza di spazi per riporre la roba. In realtà gli appendiabiti ci sarebbero, ma sono posti sopra alcuni sedili e se ci appendi i cappotti non ci stai tu.

Passiamo alla sicurezza: che dire delle asce in dotazione per rompere, in caso di necessità, i finestrini (che ora sono tutti bloccati)? Sono poche e ormai già tutte sparite. In caso d’incidente centinaia di passeggeri rimarrebbero imprigionati dentro le carrozze. Chi si prende la responsabilità di far viaggiare un treno in queste condizioni? A proposito di sicurezza segnaliamo che lo scorso 23 novembre in una carrozza di recente ristrutturazione del treno in arrivo a Piacenza alle 20.02, l’acqua piovana aveva riempito le plafoniere e gocciolava copiosamente sui sedili sottostanti (vedi doc 104Kb). E’ probabile che ora le ferrovie dicano di aver introdotto anche il servizio doccia a bordo treno.
Tutto questo però è acqua passata, con i finanziamenti che viaggiatori e non (perché anche le sovvenzioni statali non possono mancare nel ricco piatto FS) doneranno con i prossimi abbonamenti, biglietti e sussidi, mamma FS provvederà a pagare fior di esperti e personale con grande competenza di viaggio per riparare tutto quello che oggi non funziona. Per qualche settimana potremo stare tranquilli, almeno fino all’arrivo di una nuova richiesta di finanziamento. In quel caso per essere credibili sarà utile mostrare che queste povere ferrovie stanno cadendo a pezzi e non dispongono delle adeguate risorse per far viaggiare dignitosamente e confortevolmente questi sfortunati pendolari che da sempre stanno al centro degli interessi FS.

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