Multe salate anche per chi dimentica l'abbonamento (14/9/2007)

Mentre noi cittadini e pendolari eravamo in vacanza con la pancia al sole, gli infaticabili dirigenti FS lavoravano per escogitare nuovi modi per intascare più soldi dai viaggiatori. L'ultima idea l'hanno partorita qualche giorno fa, consiste nell'ennesimo aumento delle multe per chi viene trovato senza biglietto. Multa inappellabile, anche per chi troverà l'obliteratrice guasta o per chi malauguratamente dovesse dimenticarsi l'abbonamento a casa. A chi non è successo? In una società civile verrebbe lasciata la possibilità di dimostrare entro qualche giorno, con abbonamento alla mano, la propria buona fede e non pagare alcuna multa, ma qui di civiltà e di attenzione per la clientela ce n'è ben poca.
Così, mentre ministro e amministratori pubblici autorizzano a spron battuto l'aumento delle tariffe, mentre lo Stato, cioè noi cittadini, paga alle FS la costruzione delle tratte ad alta velocità e la Regione dona loro altri soldi pubblici sotto forma di nuovo materiale rotabile (senza preoccuparsi di renderci i soldi delle penali pagate dalle ferrovie per i disservizi che NOI viaggiatori subiamo), la dirigenza FS ha deciso di punire salatamente anche gli ignari viaggiatori che pensano ancora di poter fare il biglietto in treno.
Peccato che da ormai molti mesi, di personale che controlla i biglietti sui treni non se ne vede più, e cosa più grave il controllore non si trova nemmeno quando serve in caso di bisogno.
Invece delle multe ci sarebbe bisogno di personale a servizio dei viaggiatori, visto che non si sa a chi rivolgersi quando si vuol far spegnere un sistema di condizionamento che soffia solo aria calda o quando si vuol far chiudere un finestrino, nuovo di pacca, che resta aperto, o quando il treno viene fatto ripartire con i viaggiatori che stanno ancora scendendo dalle carrozze solo perché l'unico controllore non riesce a sorvegliarle tutte.

L'idea di addossare ai viaggiatori che salgono senza biglietto la colpa di parte dei buchi di bilancio delle FS non è una scelta casuale, l'uso di questo capro espiatorio potrebbe infatti procurare molti benefici alle ferrovie:

1) Potranno giustificare eventuali ricavi mancanti, magari inseriti nei bilanci preventivi nel tentativo di dimostrare l'aumento della clientela per la migliorata qualità del servizio, i progressi dell'azienda e le ottime capacità manageriali di chi la dirige.

2) Potranno contrastare le forme di protesta di molte associazioni e gruppi di pendolari che da alcuni anni stanno dando sempre più filo da torcere ad una classe dirigente non avvezza ai reali confronti con la clientela; pendolari le cui analisi e le motivate critiche riescono a modificare le opinioni e le scelte di una parte della classe politica.

3) Potranno ridurre il personale viaggiante addetto al controllo dei biglietti (e quindi anche all'assistenza ai viaggiatori) poiché il timore di una multa salata scoraggia coloro che vorrebbero fare il biglietto in treno.

4) Potranno coprire l'eventuale fallimentare gestione di alcuni appalti che porta a sborsare enormi quantità di denaro per acquistare, per esempio, materiali rotabili come i treni Vivalto spesso guasti, con difetti e carenze progettuali che si manifestano dopo poco tempo dalla messa in circolazione.

5) Potranno infine giustificare la richiesta di ulteriori aiuti economici e sovvenzioni ad enti di governo (ministeri e regioni) nonché motivare la richiesta di altri aumenti tariffari.

Per nostra fortuna però questi giochetti dovrebbero essere prossimi al capolinea. Sia perché una parte della classe politica non si lascia più abbindolare dalle solite richieste e si sta rendendo conto che le ferrovie necessitano di una radicale riforma, sia perché i cittadini sono sempre meno disposti ad abbassare la testa e accettare supinamente queste ingiustificate imposizioni.

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