Lettere dai pendolari 2003

Lettere dai pendolari: Proteste contro il nuovo orario (23/11/2003)

Buongiorno, sono una pendolare della tratta Piacenza - Milano ed ho appreso con estrema preoccupazione le intenzioni delle ferrovie di modificare gli orari dei treni serali della fascia delle ore 17 (vedi Ravenna e Livorno).
Trovo tutto questo davvero scandaloso...come al solito Piacenza non viene considerata né dalla regione Emilia né dalla Lombardia. Sì perché, a quanto mi risulta, le tratte ferroviarie sono ormai gestite dalla regione, per cui la Lombardia ha tutto l'interesse a fornire ai propri viaggiatori
maggiori servizi cioè maggiori fermate alle stazioni di Casalpusterlengo e Codogno...
A questo punto mi viene spontanea una domanda: ma il nostro Sindaco che in campagna elettorale si è tanto premurato di far sapere di essere anch'egli un pendolare che cosa fa?
Vi ringrazio per l'attenzione e spero che verrà organizzata una protesta più incisiva rispetto all'e-mail alla Regione Emilia (che pure trovo efficace e farò).
altra lettera
Mi chiedo sinceramente, cosa ci stiano a fare in Regione quelli che si occupano di trasporti.
Di particolare rilevanza il fatto che il Sig. Ginocchini sia convinto che il treno per Ravenna recuperi 2 minuti. Ma dove a Ravenna ?
Il "signore" è veramente convinto che il treno 2135 sia o sarà più capiente? Probabilmente non sa che, ogni due per tre, questo treno ha delle carrozze chiuse !

Lettere dai pendolari: Un sito per i ritardi (23/12/2003)

Sono anch'io un pendolare di Trenitalia. Vittima giornaliera di ritardi e disservizi ho deciso di costruire un sito dedicato appositamente al controllo dei ritardi dei treni.

L' ho chiamato www.ritarditalia.it

Mi rivolgo alla Vostra Associazione al fine di farvi conoscere questo sito che è a disposizione di chiunque voglia segnalare i ritardi dei treni. All' interno di esso vi è ,infatti, una parte dedicata ai ritardi dove si possono segnalare in maniera semplice ed anonima tutti i ritardi dei treni nei quali i viaggiatori di Trenitalia incappano quotidianamente.
Il sito, anche se ancora in fase sperimentale,utilizza un proprio database dove sono attualmente registrati 4853 treni e 1424 stazioni, per complessive 50381 fermate, praticamente tutto il Nord ed il Centro Italia ed alcune linee in concessione.
Ogni segnalazione di un qualsiasi ritardo, di un qualsiasi treno di cui siete vittime o testimoni può essere registrata e sarà utilizzata
per generare le informazioni necessarie consultabili on line da qualsiasi utente nella sezione delle statistiche.

Sperando che la cosa possa essere di vostro gradimento (come potete vedere il sito non contiene ne banner commerciali, ne pubblicità), resto a disposizione per ogni suggerimento che vorrete darmi per migliorarlo.

Lettere dai pendolari: Linea per Pavia, la situazione sta diventando insostenibile (23/11/2003)

La situazione per i pendolari di Pavia sta diventando insostenibile. Il treno del mattino delle 7.38 è sempre più in ritardo (lo era anche prima, ma il ritardo si attestava sui 5 minuti, adesso supera costantemente i 10 minuti ogni mattina), inoltre è strapieno. A dimostrazione del fatto che se dai un servizio poi la gente lo usa, c'è sempre più gente. Le due carrozze di cui è composto spesso non bastano. Ci vorrebbe un'altra carrozza, ma a questo punto il locomotore non ce la farebbe più, o perlomeno farebbe molta fatica, a detta dei ferrovieri. La soluzione sarebbe avere un treno elettrico. pare che ci siano treni che fanno la tratta Stradella Pavia con meno di un quarto di passeggeri, non si potrebbero scambiare?

Il treno del ritorno da Pavia in partenza da Pavia alle 17.43 invece è ancora peggio. Dopo qualche mese buono, siamo tornati a dover considerare i ritardo di 20 minuti come normale. Inoltre si sono aggiunti i guasti del locomotore con conseguenti ritardi enormi o ancora peggio soppressioni. Lunedì scorso è stato soppresso sia all'andata (con gente che si è presentata a Piacenza alle 6.27 e ha dovuto attendere il 7.38) sia al ritorno. La scorsa settimana era stato soppresso un'altra volta. Se a questo si aggiungono voci di pendolari di Stradella che dicono che le ferrovie in Lombardia sono in forte problema di personale per cui con il nuovo orario alcuni treni (non si sa quali) saranno a rischio, capite bene che non c'è da stare allegri.

Un'ultima cosa, vi pregherei di avere un chiarimento ufficiale. Avendo l'abbonamento sulla tratta Piacenza Pavia via Broni Stradella (anzi Pontenure Pavia per i noti motivi....), è possibile utilizzare lo stesso abbonamento anche sulla tratta via Codogno (chilometraggio inferiore)? Alcuni (passeggeri e controllori) dicono di sì; altri (passeggeri e controllori, come vedete c'è una grande confusione), dicono sì, ma bisogna farsi fare un permesso in biglietteria. Dato che non mi sembra giusto farmi fare un permesso per poter esercitare quello che dovrebbe essere un mio diritto, vi chiederei se poteste farmi avere un pronunciamento ufficiale delle ferrovie. Grazie e a presto

Lettere dai pendolari: Le ferrovie non rimborsano i soldi nei tempi stabiliti (spedita il 16/7/2003, pubblicata il 26/10/2003)

Con un gruppo di amici (anche loro pendolari piacentini) tornavamo da Roma il 27/04/03 in treno InterCity portando circa 1 ora e mezza di ritardo.
Arrivati a Piacenza ritiriamo il modulo per la richiesta del "BONUS" e il giorno 29/04/03 consegniamo il tutto (biglietti e modulo compilato) alla biglietteria di Piacenza dentro l'apposita busta indirizzata al Capo della Biglietteria. Riporto sotto pari pari quanto scritto sulla tanto sponsorizzata carta dei servizi nella sezione B PUNTO 6 - I SERVIZI DELLA DIVISIONE PASSEGGERI PER IL TRASPORTO VIAGGIATORI PER LA MEDIA LUNGA PERCORRENZA.

Treni Intercity ed Eurocity
(per il percorso nazionale)
In caso di ritardo in arrivo superiore a 30 minuti viene rilasciato un bonus pari al 30% del prezzo del biglietto e della prenotazione. Nel caso in cui il cliente sia in possesso di biglietti particolari, il cui prezzo complessivo non è divisibile (come ad esempio la Carta Interrail), l’importo del bonus è pari al cambio servizio pagato. Per richiedere il bonus il cliente deve inserire il biglietto convalidato e la prenotazione del posto (o il biglietto emesso a bordo) nell’apposita busta distribuita in stazione (può comunque utilizzare anche una busta semplice) indicando i propri dati personali (nome, cognome ed indirizzo) da consegnare presso la stazione di arrivo o inviare per posta, sempre alla medesima stazione, entro 30 giorni dalla data del viaggio. Il Bonus viene rilasciato entro 30 giorni dalla richiesta.

Ogni tanto ho chiesto notizie del mio bonus alla stazione di Piacenza (in biglietteria) sottolineando che i 30 giorni sono ormai 60 e passa e mi hanno risposto che loro mandano tutto a Bologna e quindi ci vuole più tempo.

Ad oggi ancora nessun riscontro. MA A BOLOGNA CI VANNO A PIEDI A PORTARE LE LETTERE?? POTREBBERO ALMENO USARE IL TRENO!!

Lettere dai pendolari: Supplemento IC settimanale inesistente (spedita il 16/7/2003, pubblicata il 26/10/2003)

Con grande piacere ho accolto la notizia che da un mese o due era stata introdotta la possibilità di fare l'abbonamento settimanale anche se si attraversano due regioni nella tratta prescelta (quindi per esempio si può fare il settimanale Pontenure-Milano pagando la tariffa "Emilia-Romagna" anziché fare il Piacenza-Milano pagando quella lombarda che è molto più salata).

Purtroppo l'altro giorno mi reco in biglietteria a Piacenza e acquisto il mio bel settimanale da Pontenure a Milano e poi chiedo il supplemento settimanale IC per la tratta di solo ritorno (Milano-Piacenza). Cosa scopro ? Che il supplemento IC Milano-Piacenza e/o viceversa si può fare solo mensile perchè quello settimanale esiste, ma passando via VOGHERA-BRESSANA, oppure via PAVIA e non è previsto sulla tratta "diretta" via Casalpusterlengo/Lodi. Io che sono un pavese di origine posso anche sentirmi orgoglioso di ciò, ma un piacentino che vuole prendere l'InterCity per recarsi a Milano o per tornare a casa che debba fare il giro da Voghera o da Pavia non credo sia molto felice. O magari potrebbe anche passare da Cremona/Brescia se lo desidera?!?

Sembra una barzelletta, ma provate ad andare in biglietteria a Piacenza a chiedere il supplemento settimanale IC Piacenza-Milano e poi vedrete che c'è poco da essere allegri!!

Lettere dai pendolari: Sedili roventi (20/8/2003)

Da 12 anni appartengo alla "razza pendolare", prima sulla linea Mantova-Milano e da maggio sulla Piacenza-Milano. Devo dire che sicuramente è migliorato il numero di treni al ritorno ma non certo lo stile di "vita" sul treno. Almeno sul Mantova ogni tanto si trovava una carrozza di seconda classe con l'aria condizionata! Prendo il treno che parte da Milano Centrale alle 17.15 e le uniche carrozze condizionate sono quelle di prima dove non si può stare nemmeno in piedi (alla faccia dell'umanità dei controllori visto il caldo!). Ero seduta in seconda ma il sedile era rovente, così sono passata in prima dove ho trovato un controllore comodamente seduto al fresco. Ho chiesto se potevo stare un po' lì dato che la carrozza era praticamente vuota e che eravamo già a Lodi. Mi è stato risposto di no, né seduta (non ambivo a tanto) né in piedi. La cosa assurda è che dei pochi viaggiatori che c'erano in prima, alcuni avevano i piedi appoggiati sui sedili di fronte ed il controllore non diceva niente!! Non è possibile fare qualcosa per questa situazione assurda?

Lettere dai pendolari: Ingiusta sanzione (19/7/2003)

Abito a Piacenza e tutti i giorni vado avanti e indietro con Milano in quanto sto seguendo un corso di Dottorato presso il Politecnico di Milano. Vi scrivo in merito ad una multa, assolutamente ingiusta, che mi è stata recapitata a casa circa una settimana fa, in cui mi si contesta di aver alterato un abbonamento mensile che invece era perfettamente in regola. Vi racconto in breve i fatti: ad inizio del mese di Maggio ho acquistato, presso la tabaccheria in stazione, un abbonamento mensile del tipo a "tagliandino", da me regolarmente compilato a mano e timbrato. Dopo circa due settimane (precisamente il 14 Maggio), la data della timbratura non si leggeva più bene ed un controllore adducendo queste motivazioni, me lo ha ritirato sostituendomelo con un foglio da lui compilato e dicendomi che mi ritirava l'abbonamento per controllare successivamente in stazione se lo avessi contraffatto o no. Io, avendo la coscienza a posto, ho lasciato fare; ma, dopo circa due mesi, mi è arrivata a casa una multa di 231,04 euro, per aver alterato l'abbonamento. Visto che la multa non può essere dovuta al solo fatto che non si riusciva più a leggere la data di timbratura (cosa peraltro vera), perchè altrimenti mi sarebbe stata data subito, ritengo che per errore o per qualche altro motivo abbiano concluso che io abbia contraffatto l'abbonamento (ad esempio comprato ed usato ad Aprile e contraffatto per essere poi usato anche a Maggio).
Ho alcune domande da porgervi:
1) è mai possibile che non siano riusciti a risalire alla data di vendita dell'abbonamento noto il suo numero di serie? Infatti in tal modo si renderebbero conto che l'abbonamento è stato venduto ad inizio Maggio, e che quindi non poteva essere un abbonamento riutilizzato.
2) vi sono già capitati casi del genere; e se si come si è comportato l'interessato?
3) voi come mi consigliereste di procedere? In stazione mi è stato detto di scrivere una raccomandata di reclamo a Bologna.

Lettere dai pendolari: Divieto di fumo non rispettato (4/7/2003)

Vorrei segnalare che, da quando è entrato in vigore il divieto di fumo sui treni interregionali e diretti, mi è capitato spesso di dover chiedere a qualcuno di spegnere la sigaretta. In particolare, sul treno per Livorno delle 17.25 da MI Centrale, le cui carrozze di 2° classe da poco ristrutturate non hanno nessun cartello in merito, la risposta dei viaggiatori è stata: "non c'è scritto niente!".
Quello che più mi ha colpito è l'atteggiamento di alcuni controllori che "fanno finta" di non accorgersi che qualcuno ha la sigaretta accesa.
Mi sembra che questo mal costume non sia caratteristico dei pendolari, ma dei viaggiatori occasionali. Mi sembra anche che le ferrovie si siano limitate ad appendere cartelli, che non vengono letti, e non abbiano mai puntato sull'utilizzo di annunci sonori nelle stazioni o sui treni, per sensibilizzare soprattutto chi usa poco il treno.
Vi sarei grata se poteste segnalare a chi di dovere questo problema, che non riguarda solo me, ma tutti coloro che vogliono viaggiare senza il fumo passivo di un altro sotto il naso.

Lettere dai pendolari: Gli abbonati non devono pagare il diritto di esazione (1/6/2003)

Spettabile Associazione,
Vi inoltro la risposta avuta da Trenitalia in merito al pagamento del diritto di 8 Euro dovuto da chi richiede il supplemento IC a bordo del treno. La mia domanda riguardava in particolare la condizione dei viaggiatori titolari di abbonamento, che non passano dalla biglietteria prima di accedere al treno e molto spesso si servono dei treni rapidi solo a causa dei ritardi dei treni regionali o interregionali. Nella mia mail evidenziavo che non mi sembrava corretto che anche queste persone dovessero corrispondere questo diritto. Inizialmente mi era stato risposto che la regola non conosceva eccezioni. Oggi però ho ricevuto questo nuovo messaggio da Trenitalia, che Vi trasmetto nella speranza che possa evitare a chi come me utilizza quotidianamente il servizio ferroviario (e subisce le conseguenze dei tanti disservizi che lo caratterizzano), il pagamento di un inutile balzello.
Inoltre mi chiedo: perché devo pagare anche il supplemento rapido per un treno che da Milano a Piacenza (prima fermata) riesce di regola ad accumulare - mediamente - dai 5 ai 15 minuti di ritardo?

Risposta di Trenitalia:
Gentile Cliente,
La ringraziamo per il Suo quesito che ci ha dato modo di chiarire questo aspetto rimasto non regolamentato dal precedente foglio disposizioni. Proprio in base al Suo quesito dapprima ci è stato risposto che non vi erano eccezioni, in seguito ci è stato risposto che se l'abbonamento è ordinario e si avverte il personale, non si pagano gli 8 Euro. Se invece si è in possesso di un abbonamento integrato (per esempio il Metrobus per il Lazio), il diritto è dovuto.
Cordiali saluti.

Trenitalia S.p.A.
Divisione Passeggeri
Rapporti con i Clienti

Lettere dai pendolari: Disservizi a Milano Rogoredo (1/6/2003)

Vorrei segnalare un disservizio che ogni giorno riscontro nella stazione di Milano Rogoredo, attendendo il treno che mi riporti a casa.
Infatti, nonostante i lavori per il raddoppio dei binari che hanno comportato anche (per fortuna !!) il rifacimento del sottopassaggio che consente l'accesso ai binari, nessuno dei progettisti ha pensato ad installare (o anche solo a predisporne l'installazione !!) degli altoparlanti nel sottopassaggio!
Il risultato è che, specie quando fa molto freddo o molto caldo e/o piove, i pendolari non possono attendere nel sottopassaggio (al riparo dagli agenti atmosferici, quindi) l'annuncio del treno senza rischiare di non sentire l'annuncio e perdere il treno!
Ho cercato nel sito di TRENITALIA se ci fosse il modo di inviare una mail per fare presente il problema, ma non ne ho trovati.
Vi chiedo quindi di indicarmi un indirizzo di posta elettronica a cui inviare le mie lamentele o, ancora meglio, di inviare voi una mail di protesta per questa mancanza, in modo da mettere a conoscenza TRENITALIA dei disagi a cui sottopongono tutti i pendolari, e non solo il sottoscritto!

Lettere dai pendolari: Biglietto Irregolare (1/6/2003)

Sono uno studente di Matematica iscritto presso l'Università degli Studi di Milano. Ho un appartamento a MI e quindi sono solo un "mezzo pendolare" (o 1/5 di pendolare, se volete :-) ): viaggio solo il lunedì per andar su, il venerdì per tornare a PC, ovviamente sempre con le mie 2 inseparabili borse: il borsone dei panni e la valigetta del portatile.

Vorrei raccontare un'esperienza che mi è capitata di qui a poco. Lo faccio almeno per informare altre persone su come comportarsi in un simile caso, visto che dal punto di vista legale, ahimè, temo di essere nel torto.

Il fatto è avvenuto il 14 marzo 2003. Nella stazione di Milano Centrale oblitero il mio biglietto, ma la scritta non compare. :-(
Stando al regolamento avrei dovuto "avvisare il personale di bordo del problema" ma, un po' per ignoranza mia, un po' per il fatto che non ho visto il controllore mentre salivo... insomma, eccomi sul treno, con questo biglietto mal obliterato!
Il treno in questione è l'IR 2133, se non ricordo male delle 16.00 (in Centrale), che quel giorno, ma anche nelle settimane successive, aveva 2 carrozze chiuse per mancanza di personale (io non lo prendo spesso, ma stando alle mie statistiche è "sempre" con 2 carrozze chiuse!).

Insomma, arriva il controllore, gli spiego la situazione, e risultato una bella multa.
Infatti, nonostante la mancanza di personale dovevo avvisare il personale (!?), personale che avrei dovuto cercare nelle carrozze, con 2 borse e tutte le persone in piedi in mezzo ai corridoi, a causa delle 2 carrozze chiuse (!!??).
Ma c'è di più: avrei potuto scampare alla multa, secondo il controllore, se il mio biglietto fosse stato datato 10 marzo! Eggià perché la sfortuna vuole che il mio biglietto era datato 14 febbraio,
semplicemente perché, viaggiando ogni settimana, di biglietti ne compro un po' tutti in una volta (si veda l'allegato 1, un altro biglietto del 14 febbraio che ho usato la settimana dopo). Morale della storia: compra i biglietti giorno per giorno, ti conviene!

Comunque, torniamo alla multa: 25.45 Euro (arrivata oggi 10 maggio 2003) se la pago entro 16 giorni, cioè solo il 752,96% del prezzo del biglietto (più il prezzo del biglietto, che mica me lo rimborsano!). Oppure 32,45 Euro se la pago oltre i 16 giorni.
Interessante è la clausola "Dichiarazioni a Difesa" in cui si dice: "L'interessato può richiedere a chi accerta l'infrazione l'inserimento, nel verbale o in un eventuale allegato, di eventuali sue osservazioni.
[ammazza che italiano!] Può altresì far pervenire all'ufficio [...] entro 30 giorni dalla data di consegna o di notificazione del presente verbale, ogni dichiarazione inerente l'infrazione rilevata o chiedere di essere ascoltato.
In ogni caso, i termini previsti per il pagamento non vengono interrotti o prorogati".
Sarei curioso di vedere se entro 16 giorni riesco ad essere ricevuto, essere ascoltato, ricevere una risposta, e magari essere assolto... vabbè, basta con le favole.
Concludo questo paragrafo infinito con una domanda: perché io ho 16 giorni per pagare ma loro 2 mesi per mandarmi la multa?

Infine, siccome la fortuna gira dalla mia parte, eccovi l'allegato 2: un altro biglietto obliterato... ma senza scritta! Questa volta a PC, pochi giorni dopo... per fortuna questa volta avevo imparato la lezione, così sono andato dal controllore, che mi ha messo in regola. E tutti vissero
felici e contenti.

Lettere dai pendolari: Asfaltatura di via dei Pisoni (20/5/2003)

Vorrei segnalarvi come sia stata asfaltata via Dei Pisoni direi in modo perfetto con tanto di linee bianche; e non si siano neanche chiuse le buche che collegano tale via con il parcheggio. Tali buche non sono semplici buchette ma vere e proprie voragini difficili da evitare in quanto alla sera si trovano parcheggiate lato ferrovia delle macchine. Penso che sarebbero bastate poche badilate di catrame per sistemare almeno provvisoriamente tale via. Comunque vi suggerirei di segnalare questo problema in una delle prossime riunioni con i rappresentanti del comune.

Lettere dai pendolari: Il nuovo sistema di tariffazione produce solo confusione! (4/5/2003)

Come ogni inizio mese, il primo marzo mi reco in biglietteria per acquistare un abbonamento mensile Piacenza-Milano. Il dipendente mi fornisce un abbonamento di formato diverso dal solito, più piccolo, dicendomi che l'unica differenza consisteva nel fatto che avrei dovuto compilare il tagliando manualmente con i miei dati. (Aggiungo che sul retro del biglietto era stata cancellata con una biro rossa la frase riguardante l'esempio di convalida, lasciando solo l'esempio di convalida solare, come da nuova regola).

Fino al 28 marzo è andato tutto bene, i diversi controllori che mi hanno quasi giornalmente chiesto di mostrare loro l'abbonamento, non hanno fatto alcuna osservazione.
Ma per il controllore di ieri, 29 marzo, il mio abbonamento non andava bene. Avrei dovuto chiedere un abbonamento "Piacenza-Milano"
e non qual tipo di abbonamento (di cui io nemmeno conoscevo il nome).
Dopo qualche replica mi ha detto semplicemente che la prossima volta avrei dovuto acquistare l'abbonamento "classico" altrimenti avrei dovuto pagare una sovrattassa.

Il mio commento è semplicemente: non sarebbe più logico che i vari dipendenti delle FS si mettessero d'accordo fra di loro prima di creare questi spiacevoli inconvenienti?

Lettere dai pendolari: L'onestà non paga (27/4/2003)

Da gennaio 2003 sono anch'io un pendolare che viaggia tra Piacenza e Modena.
Lunedì 31-3-2003, subito dopo essere salito sul treno IR delle 6.54 (Milano-Ancona) mi accorgo di aver dimenticato l'abbonamento mensile a casa. A questo punto mi reco nella carrozza di testa per illustrare la mia situazione al controllore e regolarizzare la stessa.
Lui mi SCONSIGLIA di fare l'acquisto del biglietto sul treno e mi SUGGERISCE un biglietto definito '' senza prezzo", con allegato un verbale in cui è registra la mia osservazione, relativa alla dimenticanza del biglietto, e sono indicate le seguenti sanzioni:
a.. tassa biglietto: 6,35 Euro
b.. maggiorazione /diritto aggiun.: 5,00 Euro
c.. diritto di esazione differita: 5,00 Euro
d.. soprattasse/penalità: 15,45 Euro
Totale 31,80 Euro

Alla mia obiezione che con questa soluzione il conto mi sembrava esagerato, mi rassicura dicendomi che se mi sarei presentato ad una biglietteria Trenitalia con l'abbonamento dimenticato, entro 3 giorni dalla data del verbale, avrei dovuto pagare solo il prezzo del biglietto tra Piacenza e Modena, cioè 6.35 Euro.
Di fronte a tale rassicurazione accetto questa proposta.
Purtroppo, la spiacevole sorpresa l'ho avuta alla biglietteria di Piacenza, dove mi sono recato in data 1-04-2003, perché hanno interpretato il verbale in modo completamente diverso, dove al costo del biglietto mi hanno richiesto anche il pagamento della maggiorazione e del diritto fisso per un totale di 16,35 Euro.
Le mie garbate proteste e spiegazioni il personale della biglietteria non sono servite a far capire la situazione e mi sono rassegnato a pagare una multa di 16,35 Euro, per non incorrere in un ulteriore soprattassa.

Vorrei sottolineare che i biglietti non sono stati controllati nella carrozza in cui ero, ergo se non mi fossi comportato onestamente forse nessuno avrebbe riscontrato la mia irregolarità.

Lettere dai pendolari: Annunci non udibili (27/4/2003)

Vorrei segnalare un disservizio che ogni giorno riscontro nella stazione di Milano Rogoredo, attendendo il treno che mi riporti a casa. Infatti, nonostante i lavori per il raddoppio dei binari che hanno comportato anche (per fortuna !!) il rifacimento del sottopassaggio che consente l'accesso ai binari, nessuno dei progettisti ha pensato ad
installare (o anche solo a predisporne l'installazione!!) degli altoparlanti nel sottopassaggio!
Il risultato è che, specie quando fa molto freddo o molto caldo e/o piove, i pendolari non possono attendere nel sottopassaggio l'annuncio del treno (al riparo dagli agenti atmosferici), senza rischiare di non sentire l'annuncio e perdere il treno!

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