Disservizio totale (7/6/2006)

Il giorno 6 giugno il treno IR2285 in partenza alle ore 18.20 da Milano Centrale per Bologna arriva alla stazione di Milano Lambrate già pieno. Vi sono solo 9 carrozze aperte; quella di testa è di tipo diverso (a piano ribassato, usata per i treni regionali) e viene inspiegabilmente mantenuta chiusa ai passeggeri. Già a Lambrate molti viaggiatori restano in piedi. Alla successiva stazione di Milano Rogoredo la ressa è totale, come mostra la foto inviataci da un viaggiatore, con la carrozza di testa ancora inesorabilmente chiusa.

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Treno IR2285 il giorno 6 giugno 2006 a Milano Rogoredo

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Carrozza chiusa sul treno IR2285 il 6 giugno 2006

Questo avveniva già con il vecchio orario 2005 con la differenza che con il vecchio orario l'allora contratto di servizio prevedeva per quel treno (allora IR2137) almeno 13 carrozze; ora invece, grazie alla firma con cui l'Assessore ai trasporti della regione Emilia Romagna Alfredo Peri ha voluto a tutti i costi il cambio di orario, le carrozze sono molte meno, con grande soddisfazione delle ferrovie.

Questo però non è tutto. Il tipo di carrozza mantenuta chiusa viene solitamente utilizzato dai treni regionali e può viaggiare ad una velocità massima di 140Km/h. La presenza di tale carrozza obbliga tutto il treno, che dovrebbe viaggiare a 160Km/h, ad una marcia più lenta provocandone, deliberatamente, un ritardo e quindi un disservizio che proprio per la limitazione in velocità era già noto in partenza. Come se non bastasse per tutto il viaggio il controllore di testa si chiude in detta carrozza bloccando la porta di accesso rendendosi così irreperibile per i viaggiatori. Passa il tempo a chiacchierare con altri due amici o colleghi comodamente spaparanzati con lui sui sedili della carrozza vuota (abbiamo anche i filmati fornitici da uno scrupoloso viaggiatore), mentre centinaia di persone se ne stanno pressate in piedi nelle altre carrozze. A Lodi e a Piacenza scende dalla "sua" carrozza per far ripartire il treno e poi ritorna a chiacchierare con gli amici. A chi in stazione gli chiede come mai la carrozza sia chiusa risponde che ci sono "problemi con le porte". Però nelle fermate di Lodi e Piacenza, rispettivamente sul secondo e sul quarto binario, lui scende senza problemi sia dalla porta di destra che da quella di sinistra e sale passando anche dalla porta di collegamento con la carrozza adiacente, porta che provvede poi a chiudere con la sua chiave per evitare l'accesso ai viaggiatori.
A Piacenza, alla domanda se non sia suo dovere restare a disposizione dei viaggiatori, che in caso di necessità non avrebbero alcuna possibilità di chiamarlo, risponde impassibile dietro un paio di occhiali scuri che per ogni necessità c'è il suo collega di coda (che dovrebbe da solo controllare le rimanenti nove carrozze!).

Questo non è che uno dei tanti disservizi creati dal nuovo orario. Ancora una volta ci sembra di capire che le nuove "performance" decantate dai dirigenti FS siano solo fantasie illusorie.
Per tutto questo dobbiamo come sempre ringraziare il Signor Alfredo Peri, l'emerito assessore ai trasporti delle nostra Regione, attaccato al suo scranno più di un ragno al suo buco.

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