Aumento dei costi di viaggio fino al 20% per i pendolari piacentini che utilizzano IC ed EScity (25/12/2008)

Non sono bastati gli aumenti dei mesi scorsi, la regione Emilia-Romagna e il ragionier Peri ci hanno fatto omaggio di questo ennesimo “pacco” natalizio. Per prendere i treni Intercity o EScity, che ricordiamo non sono altro che i vecchi interregionali tolti a partire dal dicembre del 2005, ora si dovrà pagare un ulteriore supplemento. Le possibilità gentilmente offerte dalle ferrovie in combutta col nostro assessore sono due: o fare un abbonamento Intercity/EScity, di cui però non conosciamo ancora il costo, per di più maggiorato del 5% per poter viaggiare anche sui treni regionali, oppure, per chi risiede in Emilia-Romagna, fare una tessera annuale del costo di 110€ che vanno ad aggiungersi al costo dell’abbonamento tradizionale. Per i viaggiatori che in un anno utilizzano mediamente 11 abbonamenti mensili di seconda classe sulla Piacenza-Milano questo equivale ad un aumento del 15% dei costi di viaggio (che diventa di quasi il 20% per chi usa un abbonamento annuale), tutto per prendere gli stessi treni che un tempo non costavano nulla di più. Non è inoltre chiaro se il titolo annuale da 110€ viene emesso mensilmente oppure ha validità solo dal primo gennaio di ogni anno.
D’altronde la regione Emilia-Romagna piuttosto che la controparte sembra essere diventata un partner commerciale di Trenitalia. Non a caso le nomine politiche all’interno delle ferrovie vengono fatte anche dai partiti che reggono la nostra regione, quindi per sovvenzionare i lauti stipendi dei confratelli di partito eletti per nomina politica è giusto che si spilli qualche soldo in più ai viaggiatori.
L’assessore Peri invece di aprire contenziosi contro l’inefficienza delle FS si dà da fare per arrotondare lo stipendio dei suoi dirigenti. Ovviamente nulla è stato fatto per i tanti problemi dei pendolari, non parliamo solo dell’allungamento dei tempi di percorrenza, ma anche delle criticità in caso di soppressioni o forti ritardi dei treni pendolari. Abbiamo sempre richiesto che in quei casi i pendolari abbiano il diritto di utilizzare qualsiasi treno utile anche se di classe superiore e chiedere le fermate sostitutive del treno soppresso o in ritardo, il tutto ovviamente senza pagare nessun sovrapprezzo. In condizioni di pesanti disagi sarebbe il minimo che ferrovie e regione dovrebbero mettere in atto per sopperire al disservizio creato. Eppure di questo argomento la rivista finanziata con i soldi pubblici dall’Emilia Romagna, che finge di stare dalla parte dei pendolari, non ne parla quando annuncia trionfalmente la novità per il 2009. Anche l’assessore si guarda bene dal metterlo tra le azioni che devono essere assolutamente rispettate. Tutto in linea con la solita logica. Perché “regalare” un servizio ai viaggiatori quando possiamo farglielo pagare a caro prezzo?
Confidiamo in un pronto intervento di Provincia e Comune nel solco aperto in favore dei pendolari con la diffida alle ferrovie.
Il nostro consiglio resta quello di non piegarsi a questo ennesimo ricatto evitando di utilizzare i treni IC ed EScity. Ci rendiamo conto che non per tutti sia semplice, ma l’importante è resistere alcuni mesi. Le ferrovie non possono permettersi il lusso di far viaggiare vuoti quei treni così costosi, a quel punto potrebbero decidere di ripristinare la condizione precedente reinserendo gli Interregionali.

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