Il sindaco contro l’uso della TAV per i pendolari? (1/4/2008)

Il giorno 31 marzo 2008 il Sindaco di Piacenza ha rilasciato un'intervista a Telelibertà commentando il successo ottenuto da Milano per ospitare l'Expò del 2015. Quale miglior occasione dell'annuncio che Milano ospiterà l'Expò 2015, per chiedere che il collegamento veloce tra Piacenza e Milano venga realizzato mediante la TAV? La proposta lanciata da Reggi è invece stata la creazione di un efficiente collegamento ferroviario tra Piacenza e Milano che però dovrà essere effettuato utilizzando la linea storica e non la TAV. Questa proposta purtroppo ricalca esattamente quella delle ferrovie che da anni propongono la linea storica per un "efficiente" collegamento su Milano, dato che non intendono far viaggiare i pendolari sulla TAV. Ci pare una proposta del tutto insensata vista l’opportunità di usufruire entro breve di una linea ad alta velocità che potrebbe collegare i due capoluoghi in tempi ridottissimi, creando sì in quel caso un collegamento veloce ed efficiente con Milano.

Purtroppo sembra che questa elementare nozione di geografia non riesca ad essere compresa né dai dirigenti FS né dagli amministratori. È ovvio che la linea ad alta velocità non attraversando stazioni e non subendo gli innesti di altre linee, come invece avviene per la linea storica, si presta ad essere il collegamento ideale per tutti coloro che da Piacenza o dalle altre stazioni emiliane, intendono recarsi direttamente Milano. E’ bene ricordare che coloro che hanno questa esigenza sono di gran lunga la maggioranza tra i viaggiatori emiliani diretti in Lombardia e a maggior ragione sarà così in occasione dell’Expò del 2015. Con questo non intendiamo dire che non servono i treni per Milano che transitano sulla linea storica, è ovvio che i viaggiatori diretti e provenienti da quelle stazioni intermedie hanno diritto ad avere un servizio altrettanto efficiente e veloce. Per i viaggiatori diretti a Milano basterebbe una coppia di treni la mattina ed altrettanti la sera che viaggino sul tratto ad alta velocità tra Piacenza e Milano fermando nelle stazioni pendolari di Milano (almeno Rogoredo e Lambrate), senza obbligare ad un cambio di treno.

Purtroppo le belle promesse secondo cui anche la linea storica potrà diventare efficiente e veloce si scontrano con la dura realtà dei fatti. Nel tragitto sulla linea storica si incontrano ben 11 stazioni intermedie, con scambi che rallentano la velocità dei treni e l'elevata probabilità di trovare altri treni in manovra. Vi sono poi l'innesto a Codogno della linea per Mantova dove quotidianamente altri treni vengono ad inserirsi sulla direttrice Piacenza-Milano, l'innesto a Casalpusterlengo della linea per Pavia e ancora un altro innesto da Pavia prima di Rogoredo. Insomma pensare che quella linea diventi veloce ed efficiente con treni che transiteranno per tutto il tratto a 160 o 200Km/h senza fermate intermedie è pura utopia e anche un'assurdità, dato che a poca distanza passerà la TAV che non presenta nessuno di questi problemi, oltre al fatto che percorrerà un tragitto più breve tra Piacenza e Milano. Purtroppo però le FS, e a quanto pare anche i politici, preferiscono lasciare la TAV ai treni merci piuttosto che ai treni dei cittadini lavoratori, con un enorme spreco delle sue potenzialità. In questo modo tantissimi viaggiatori ogni giorno continueranno a perdere migliaia di ore di vita e lavoro solamente perché non si vuole fare la scelta più logica.

Sarebbe come se fosse chiesto al Sindaco di arrivare tutti i giorni nel suo ufficio, non percorrendo il comodo scalone di palazzo comunale, ma arrampicandosi dai muri esterni che, per favorire il servizio di collegamento, verranno resi più funzionali ed efficienti con l'introduzione di appositi appigli. A lui la scelta.

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