PENSIERI

22 ottobre 2001

 

 

TRADIMENTO

 

Se la subiamo è l’azione che più ci ferisce, se siamo noi a metterla in pratica è l’azione che maggiormente ferirà l’altra persona.

Ma cosa significa esattamente tradire. Nel dizionario la definizione data è “venire meno a qualcuno, mancargli”. Per venire meno si intende ad una parola data o ad un impegno e per mancargli è privarlo dei diritti fondamentali nei rapporti: stima, rispetto, dignità.
Quando si è traditi molti sono i sentimenti coinvolti, dall’orgoglio alla mancanza di rispetto, spesso accompagnata dall’umiliazione, dalla frustrazione alla “depressione”. Ma ciò che emerge dopo le prime reazioni è la perdita di fiducia, che sicuramente è la ferita più difficile, se non impossibile, da rimarginare. Venendo appunto a mancare la fiducia si innesca in noi una serie di automatismi logoranti: quali la gelosia, il sospetto, il confronto a distanza, se non addirittura la perdita di sicurezza e la disistima di noi stessi. In questo spesso contribuisce che chi ha attuato il tradimento ‘passi’ all’attacco, difendendosi con una serie di motivazioni per le quali abbiamo indirettamente spinto noi a questa azione.

Ricucire ferite così profonde richiede uno sforzo notevole ed una volontà precisa di ricominciare a costruire partendo non più da un bel prato ma da delle macerie; e questo spesso diventa impossibile perché chi è stato tradito tenderà sempre a far sentire in colpa l’altra persona.

E’ indispensabile affrontare i problemi appena sorgono, parlarne con la reciproca volontà di risolverli ed in questo modo crescere insieme. Se il rapporto però fosse già arrivato ad un livello irrecuperabile, è più onesto nei confronti della persona interessata, ma altrettanto con noi stessi, evitando così bugie, sotterfugi, sensi di colpa, ipocrisia, affrontare apertamente la situazione e dire le cose come stanno. Chiudere il rapporto senza la “pochezza” del tradimento. Provocheremmo sicuramente una sofferenza, ma avremo agito con schiettezza e sincerità, da persone consapevoli e padrone del proprio pensiero e delle proprie scelte. 

Patrizio Assi