PENSIERI

27 novembre 2000

 

 

SENSI DI COLPA (2)

 

Dede Riva scrive in proposito: C'è un sentimento veramente pericoloso con il quale sei indotto a rapportarti in numerose occasioni: il senso di colpa.
Pericoloso almeno per due motivi.
Il primo, non per ordine di importanza, è costituito dal fatto che questo atteggiamento ha modo di lavorare ampiamente nella tua dimensione astrale (se vuoi puoi chiamarlo inconscio) che è molto più estesa del tuo razionale, il conscio; si parla di sette volte a uno. Il conscio è la punta dell'iceberg, l'inconscio è l'enorme massa di ghiaccio sommersa che sostiene la punta. Il senso di colpa ha così modo di espandersi tanto ampiamente sotto la superficie del razionale da porre la persona nella condizione di desiderare (è desiderio inconsapevole e, come tale, dotato di grande forza creativa) il fatto negativo che riporti il bilancio in pareggio, che consenta l'espiazione; il fenomeno conosciuto come "effetto boomerang". Ma anche l'effetto boomerang non è privo di conseguenze e si pone, a sua volta, come causa di un altro avvenimento che, se non avviene la piena presa di coscienza da parte della persona coinvolta, può essere ancora di segno negativo, dando così l'avvio ad una catena di sofferenze, pesantissime in se stesse e da un punta di vista karmico. Il secondo motivo, ancora non in ordine di importanza, risiede nel fatto che chi prova il senso di colpa, si pone in una situazione di autogiudizio che porta alla disistima, alla chiusura ed all'odio di se stessi. E questo è il vero grande peccato. L'unica colpa è il senso di colpa. Se lo senti nascere in te, anziché chiudere il tuo cuore in un atteggiamento separativo, trasformalo in comprensione e apertura amorevole verso di te e gli altri e traduci questa apertura in azioni e parole così da impedire, giocando d'anticipo, la formazione di quei nodi emozionali che avrebbero generato sofferenza per te e per tutte le persone coinvolte. (1)

 

(1) Dede Riva, Meditazioni quotidiane, Edizioni mediterranee