PENSIERI 24 luglio 2000

 

 

GABBIA

 

Una persona cara mi ha fatto ricordare quanto le paure di ciò che potrebbe accadere, ma più ancora le paure di ciò che ci trasciniamo pesantemente dal passato, ci impedisca di vivere con il cuore ciò che la vita ci offre oggi, costringendoci a vivere in una gabbia che ci siamo costruiti intorno. Una gabbia apparentemente bella ed accogliente, luminosa e profumata, dove però, se guardiamo bene, ci accorgiamo che tutto è artificiale. La luce non è quella calda del sole, il profumo non è quello soave dei fiori, il canto non è quello degli uccelli o del vento fra le fronde degli alberi.
Se anche tu ti senti di vivere in questa gabbia, puoi provare da oggi a cambiare, a lasciar entrare nel tuo cuore il calore della luce del sole.
Riporto a tal proposito un pensiero di Dede Riva.

 

Immagina di essere su un ponte che attraversa un torrente, un bel torrente di montagna spumeggiante e pieno di vitalità.
Accostati alla spalletta che sta a valle ed osserva l'acqua defluire veloce verso la pianura, trasportando con sé piccoli arbusti secchi e pezzetti di legno ed immagina che, insieme a quei detriti, trascini lontano da te vecchie abitudini inutili, rimpianti superati, emozioni ed atteggiamenti indesiderati, pensieri pesanti, disturbi fisici. Tutto va velocemente verso valle, verso un fiume ed un mare in grado di riciclare positivamente le loro energie. Tutto defluisce come è giusto che sia ed il distacco avviene in modo naturale, direi addirittura gioioso.
Quando ti senti ripulito di ogni vecchia scoria, accostati alla spalletta che sta a monte ed osserva l'acqua scorrere verso di te; guardala infrangersi sui massi affioranti e poi defluire con ancora maggiore vigore, scorrere in piccole anse che si allargano e si restringono a seconda dell'ampiezza del letto. Guardala brillare sotto il sole in mille spruzzi spumeggianti. Immagina che quest'acqua sia il nuovo che la vita ha in serbo per te e ti porge istante dopo istante. Osservalo fluire verso di te, ricco di promesse e di sorprese; e tu accoglilo con l'aspettativa gioiosa e la gratitudine di chi riceve un regalo. Sentila entrare in te, stimolando nuove potenzialità e nuovi interessi; lasciala giungere in ogni cellula, in modo che tutto il tuo essere sia preparato al nuovo e desideroso di incontrarlo. Imprimi in te quest'immagine di luce, di sonorità gioiosa, di dinamica vivacità, cosicchè tu possa vivere il nuovo che l'oggi ed i giorni futuri hanno pronto per te con fiducia e disponibilità. (1)

 

(1) Dede Riva, Meditazioni quotidiane, Edizioni Mediterranee