PENSIERI 31 gennaio 2000

 

 

Falsi maestri

 

Capita di incontrare persone che hanno cavalcato la New age e che organizzano incontri, seminari, corsi, perché hanno intravisto una possibilità di facili guadagni, un mercato emergente da sfruttare il più possibile, "fin che dura". E' abbastanza facile riconoscere questi personaggi, salvo per quelle persone che a tutti i costi vogliono avere un maestro, una guida. Per chi inizia o già sta percorrendo una strada di crescita e di sviluppo interiore, svuotato da ogni scopo, non è difficile starne alla larga, altre insidie invece si nascondono lungo il percorso.
Vi sono persone (i falsi maestri appunto), che hanno a suo tempo iniziato questo percorso spirituale, sicuramente con buoni propositi e forse troppe aspettative, poi, lungo il percorso, hanno creduto di essere migliori di coloro che non stavano facendo la stessa strada. Talvolta addirittura hanno ritenuto di essere arrivati alla meta finale, di essersi elevati sopra gli altri. Questi sono i più pericolosi, perché più difficilmente riconoscibili: non hanno l'alone della presunzione, anche se la loro presunzione è evidente, e spesso non cercano i guadagni, ma sono sempre pronti a giudicare, a dire come dobbiamo essere, a ergersi ed a salire in cattedra. Fingono una raggiunta serenità, ma basta osservarli "dietro le quinte" per vedere la loro vera natura. Hanno "sempre" il sorriso sulla bocca ed abbracciano chiunque ma senza trasmettere nulla. I più ingenui amano dire: ".... ora non puoi ancora capire" o peggio ancora "io so ......". Si sentono superiori proprio per il percorso fatto, che invece avrebbe dovuto insegnare loro l'umiltà, la compassione, la tolleranza, l'amore nell'accettare i diversi ritmi evolutivi di ciascuno.
Dice Bhagwan Shree Rajneesh: "Mi interessa solo creare una risposta dentro di te in modo che il tuo profondo cominci a parlarti, in modo che la tua consapevolezza diventi il Maestro. E quando il Maestro interiore è entrato in azione, il lavoro del Maestro esteriore è finito".