PENSIERI 6 dicembre 1999

 

 

Solitudine

Ti è mai successo di avere voglia di isolarti, di costruirti un tuo mondo, inaccessibile a tutti?
Se hai conosciuto questo stato d'animo e lo hai assecondato, ricordi senza dubbio il senso di tristezza che lo ha accompagnato. La tristezza e la malinconia di chi si chiude in una monade, per dorata che sia, e crede di aver perso ogni contatto con la Terra e con il Cielo.
Forse puoi vivere questi momenti in modo diverso, forse puoi vivere la solitudine non come esilio, ma come compagnia del tuo Sé.
Il tuo Sé però (oramai hai imparato a conoscerlo) ha bisogno di espandersi, di unirsi ad altri Sé, di stare in contatto con la Vita, con Dio e ti spingerà in questa direzione. Ma è giusto, per contro, che tu rispetti le tue esigenze; quindi, se senti la necessità di stare solo per un certo periodo di tempo, fallo, non con tristezza, ma con consapevolezza.
Fallo con lo stato d'animo del seme che se ne sta chiuso e compatto sotto terra, per prepararsi al momento in cui germoglierà. Anziché essere malinconico, prepara il tuo cuore a questo momento di gloria. Succederà inevitabilmente perché rientra nella grande legge della Vita.
Che senso ha disperdere il tuo enorme potenziale di energia in sterili rivoli di tristezza?
Piuttosto, tieni raccolta in te tutta questa forza, affinché il momento dell'esplosione sia un fuoco d'artificio, un trionfo di Vita!

 

Dede Riva, Meditazioni Quotidiane