Elisa
La storia di Elisa Una bambina prodigio prima e ora una cantautrice matura: nel corso dei suoi 23 anni Elisa ha fatto cabaret, ha suonato con una grande orchestra swing, con un gruppetto punk, come artista solista nei pianobar della sua zona e ora con un gruppo tutto per sé. Nata e cresciuta nel nord-est italiano (Monfalcone, provincia di Gorizia), Elisa vive la sua città come culla di una vivace scena musicale ispirata dalle influenze culturali provenienti dalla sua particolare posizione, quasi un punto d'incontro tra l'Europa del nord e quella dell'est. Monfalcone è vicina alla frontiera italiana con l'Austria e con la repubblica slovena, una sorta di crocevia culturale dove le tensioni dei Balcani incontrano la relativa stabilità dell'Europa occidentale.Dopo la firma del contratto con la Sugar nel 1995, Elisa ha fatto due periodi di registrazione a Berkeley, California, dove ha scritto parte delle canzoni del suo primo album "Pipes and Flowers". Il primo singolo tratto da questo album "Sleeping in your hand" è stato pubblicato in Italia alla fine di maggio 1997 e in numerosi paesi europei alla fine di agosto; l'album è stato pubblicato in Italia alla fine di settembre dello stesso anno.
Agricantus
This band from Sicily is certainly one of the most attentive groups on the international world music scene. Their early releases Gnanzù and Viaggiari were fine examples of their ability to mix ethnic music, mainly from the mediterranean, whit ambienyt and trance rhythms, and were followed by Tuareg, with which they achieved success in Italy and Europe. This exceptionally refined record was recorded in the desert of Mali with nomad instruments and musicians and won the prestigious Tenco award in 1996. In 1997 the band went on to win the important italian "PIM" award, and were also key players in the soundtrack to the film hamam- The Turkish Bath, which won the Globo d'Oro 1997 (Italian Golden Globe). The mini-cd Hale Bopp Souvenir, featuring Fadimata Wallet Oumar - spokesperson for the true Tuareg culture - was their next release and this was then followed in 1998 by Kaleidos, an album which immediately made an impact world-wide. In Kaleidos the group undertook an extraordinary journey to the heart and origins of classical music, letting themselves be inspired by great composers such as Grieg, Paganini, Brahms and Luciano Berio. They included samples of their music amidst original Agricantus compositions, and, in the case of Berio, took score of his work and let their music be enriched by it. Classical music and technology are united with an incredible flair. In 1998 they co-wrote the soundtrack to the film I Giardini dell'Eden (Gardens of Eden); in 1999 the album Best of Agricantus was realesed in the States with the label "World Class", who distribute it not only in the States whit the label "World Class", who distribute it not only in the States but also in Canada, South America, Australia and Japan. In just a few weeks it rose to the top of American and Australian radio charts. September 1999 is the release date of Faiddi, a compilation of their most beautiful songs re-arranged and played live. February 2001: "Ethnosphere", the new project.
Otto ohm
Tiro mancino
Franco Battiato
nasce nel 1945 a Jonia, un paesino in provincia di Catania. Sin dai primi anni Settanta il musicista siciliano partecipa attivamente alle correnti di ricerca e sperimentazione europee. Le sue prime incisioni discografiche escono per l' etichetta sperimentale Bla Bla, dal 1971 al 1975: Fetus, Pollution, Sulle corde di Aries, Clic, Madamoiselle le Gladiator. Ricordi pubblica Battiato (1976); Juke Box (1977) e L' Egitto prima delle sabbie (1978); con quest' ultimo brano per pianoforte Battiato vince nel 1978 il premio K. Stockhausen. Nel 1979 pubblica L' Era del Cinghiale Bianco, primo lavoro con la Emi Italiana. Seguono Patriots (1980), e nel 1981 La voce del padrone, che staziona al vertice della classifica italiana per un anno, vendendo oltre un milione di copie. Battiato diventa un Ò"caso", materia di studio per intellettuali e d' ispirazione per i musicisti. Gli album successivi sono: L' arca di Noè (1982), Orizzonti perduti (1983), Mondi lontanissimi (1985), Echoes of sufi dances (1985). Nel 1985 intanto avvia le edizioni L' Ottava, in collaborazione con Longanesi, e, nel 1989, l' omonima etichetta discografica per musica "di frontiera" , fra la composizione colta, la canzone e la musica etnica, pubblicando sei titoli fra l' 88 e l' 89. Ma sin dal 1984 al lavoro per Genesi. L' opera debutta al Teatro Regio di Parma il 26 aprile 1987, accolta con trionfale consenso. Per la Emi escono ancora: nel 1987 Nomades (Emi Spagnola), nel 1988 Fisiognomica e nel 1989 il doppio album dal vivo Giubbe rosse. Nel 1991 Battiato incide Come un Cammello in una grondaia - contenente, oltre a lieder ottocenteschi, Povera Patria, che diviene subito simbolo di impegno civile - e lavora alla sua seconda opera lirica, Gilgamesh, che debutta con successo al Teatro dell' Opera di Roma il 5 giugno 1992. Segue il tour di Come un cammello....; Battiato è accompagnato dall' orchestra I Virtuosi Italiani, Antonio Ballista e Giusto Pio. Il 4 Dicembre 1992 con i Virtuosi Italiani è a Baghdad, in concerto con l' Orchestra Sinfonica Nazionale Irachena. Nell' ottobre '93 Battiato pubblica, sempre per la Emi, la raccolta di canzoni Caffè de la Paix, che si classifica miglior disco dell' anno (come il Cammello....nel '91) nel referendum fra la stampa specializzata promosso dalla rivista Musica e Dischi; nello stesso periodo debutta la Messa Arcaica, composizione per soli, coro e orchestra. Nel settembre del '94, su commissione della Regione Siciliana, per l' ottavo centenario della nascita di Federico II di Svevia, viene rappresentata nella Cattedrale di Palermo l' opera "Il Cavaliere dell" intelletto" . Nell' autunno del '94 esce Unprotected, album live registrato durante la tournee' dello stesso anno che si conclude in Libano il 7 agosto al Festival di Beiteddine e nel '95, sempre per la Emi, "L' ombrello e la macchina da cucire". Il libretto del "Cavaliere dell' intelletto" e i testi de "L' ombrello e la macchina da cucire" sono del filosofo Manlio Sgalambro. Nell'autunno del 96, con la casa discografica Polygram, esce "L'imboscata" contenente, tra l'altro, il brano " la cura" con la quale al cantautore viene attribuito il premio come miglior canzone dell'anno. Nel 97 segue anche il ritorno di Battiato nei palasport con un lungo e applauditissimo tour. A Settembre del 1998 esce "Gommalacca", contenente il singolo di grande successo Shock in my town, album che ha proseguito il discorso musicale iniziato con" L'imboscata", arricchendolo ulteriormente di sonorità dure e spigolose. Il 22 Ottobre 1999 viene pubblicato "Fleurs", album del quale Franco Battiato interpreta 10 canzoni altrui e 2 inediti. Nel Giugno 2000 esce "Campi magnetici", che contiene le musiche del balletto commissionate dal Maggio Fiorentino. "Ferro battuto" è l'ultimo album di musica pop uscito nell'Aprile 2001 Bibliografia AA.VV., Franco Battiato, a cura di Pier Giuseppe Caporale, Roma, Edizioni Antropos 1983. Veroni A., Franco Battiato: le canzoni, il personaggio, la musica, Roma, Edizioni Antropos 1983. Scarnecchia Paolo, Un arabo mitteleuropeo, in Battiato. Testi e spartiti, Milano, Gammalibri, 1984. Ankli Ruedi-Burri Peter, Cantautore Republik, Basel, Lenos Verlag, 1985. Pulcini Franco, Franco Battiato. Tecnica mista su tappeto. Torino, EDT, 1992. Guerriera Guido, Franco Battiato. Un sufi e la sua musica, Firenze, Shakespeare and Company Florentia, 1994. Macale Maurizio, Franco Battiato. Centro di gravità permanente. Storia di una ricerca della verità, Foggia, Bastoni, 1994. Macale Maurizio, Mentre ascoltavo un disco di Battiato, Ed. Bastoni, 1996. Di Mauro Enzo-Masotti Roberto, Fenomenologia di Battiato, Milano, Auditorium, 1997. Carbone Enrico, Evoluzione, Evoluzione, Evoluzione, Ed. Bonanno, Acireale (Catania), 1998. AA.VV. Nuove Effemeridi, Franco Battiato, Ed. Guida, Palermo, 1999. Luca Cozzari, Franco Battiato pronipote dei padri del deserto, Ed. Zona, Rapallo (Genova), 2000.
Babyra Soul
La storia del gruppo inizia nel 1991 a Roma, dall'incontro di Babyra (voce) e Fabrizio (batteria), entrambi turnisti in sala di registrazione. Poco più di un anno dopo, agli inizi del 1993, la formazione si allarga e comprende anche Piero (chitarra) e la sorella di Babyra, Emanuela (voce). n gruppo inizia cosi ad esibirsi nel fiorente circuito di locali che nella capitale offrono musica rigorosamente dal vivo, proponendo una miscela di funk ,rap, ed acid jazz condita da testi in inglese e da un repertorio che spazia da cover riarrangiate di " classici" della black music a composizioni originali. La grinta e la melodia dei Babyra Soul non passano inosservate e in breve tempo il gruppo diventa uno dei live act più richiesti non solo a Roma, ma anche nel resto dell'ltalia. Arrivano cosi le prime proposte discografiche, tra cui quella della Flying Records relativa ad un Album in inglese, volto a veicolare le potenzialità del gruppo tanto sul mercato italiano che su quello estero: è cosi che nel 1993 esce " BABYRA SOUL", album che vende oltre 15.000 copie . Segue una fitta serie di concerti in giro per l'Italia con una punta di 130 shows in nove mesi. Nei tre anni successivi la band si prende un momento di ripensamento squisitamente musicale: emergono sempre più nitide la convinzione e la necessità di cantare in italiano, per esprimersi in modo ancora più credibile. n gruppo torna sulle scene con un nuovo obiettivo, di coniugare la potenza della propria musica alla maggiore in italiano. Ed è proprio in questo periodo che avviene l'incontro con Jovanotti: è lui entusiasta, ad interessarsi alla formazione dopo averne ascoltato i nuovi provini. I Babyra Soul partecipano cosi, nell'ottobre' 97, alla giornata "Carta bianca a Lorenzo" dedicata al Salone della Musica di Torino a Jovanotti, e allo special natalizio del Night Express dedicato a Lorenzo, a Dicembre dello stesso anno. Ma la soddisfazione più grande, per il gruppo, doveva ancora arrivare: è il 20 di giugno del 1998 quando all'Autodromo di Imola, i Babyra Soul, si esibiscono di fronte a 120.000 persone aprendo una giornata di musica che culminerà la sera stessa con ii concerto record di VASCO ROSSI. Un buon inizio dell'anno per il gruppo romano, che pubblica in questi giorni il suo nuovo lavoro per la Soleluna di Jovanotti: intitolato semplicemente "Babyra Soul" e cantato in italiano . L'album mette in luce anzitutto l'amore per la musica, veramente senza confini, che ha portato i "Babyra Soul", attraverso centinaia di serate, concerti, chilometri di autostrade, a questo importante punto della loro carriera, frutto di duro lavoro e grande passione. L'uscita dell'Album è preceduta dalla pubblicazione del singolo " A chi grida", accompagnato da un video ideato, diretto e girato da Jovanotti. Febbraio '99 uscita del loro secondo singolo " Respirando" Via G.Marcucci 13/1 48018 Faenza (RA) tel. 0546/664814 Fax 0546/694854- Cell. 0338/646977 mailto:nvenus@dinamica.it BABYRA SOUL: BABYRA: Barbara Ottaviani - voce Emanuela Ottaviani: voce-cori Piero Masciarelli: chitarra Fabrizio Fratepietro :batteria Fabrizio Cascione: basso Fonico: Mauro Laficara DISCOGRAFIA: BABYRA SOUL- Flying Records BABYRA SOUL- Soleluna 1998 Booking: Ombretta Farolfi cell. 0338/6469779
Pitura Freska
I PITURA FRESKA Da quando i Pitura Freska erano una "caos-band" sono passati quasi quindici anni, periodo segnato dall'ingresso nella formazione di Skardy, l'anima della band, e la confluenza cinque anni dopo con i PUFF BONG, la prima reggae-band italiana, i cui componenti hanno dato ai Pitura Freska l'impronta musicale attuale. Nel frattempo la presenza in tutte le situazioni locali di "movimento" e la trascinante forza comunicativa di Skardy ne hanno fatto la band più importante della scena musicale veneta con una popolarità che va al di là dell'estrazione sociale, dei gusti musicali e della generazione di appartenenza. Poiché è inimmaginabile che sia stato il reggae ad abbattere queste barriere, il vero motivo va ricercato nella capacità compositiva di Skardy che sa comunicare attraverso i suoi testi, rigorosamente in dialetto veneziano, tutto sé stesso parlando in modo schietto del suo modo di vedere la politica, l'amore, i fatti di cronaca e l'attualità, il tutto condito con espressioni di sincera rabbia "popolare" e una notevole dose di autoironia e gusto musicale. "La scelta del reggae è un segno di quel guardare e cercare lontano, nelle altre culture. L'uso della lingua locale, dello straordinario slang che impasta veneto, veneziano, gerghi di strada, di bar e di mala, ma anche gerghi del lavoro, del mare e dell'industria, e gerghi mass-mediologici, quell'improbabile italiano contemporaneo che si parla in televisione, tale uso implica una contaminazione delle radici con il vento dei tempi che corrono. Una contaminazione forse non sempre consapevole e tuttavia controllata, plasmata da un istintivo e sfrontato gusto artistico. I Pitura Freska vengono riconosciuti comunemente come interpreti coerenti e credibili di una certa area generazionale, sociale e urbana e non c'è dubbio che il loro radicamento tra i giovani (ma non solo) del veneziano e ormai di vasta parte della regione sia molto forte. Ma occorre oggi sottolineare che la loro musica e i contenuti delle loro canzoni vanno oltre. La radice forte si esprime in un vasto fiorire di temi e suggestioni musicali. La critica anti-industrialista, i quadretti di fumo, ferro e polluzioni, la polemica anti-business, i ritratti dal vivo, la protesta politica, l'invettiva contro il potere ma anche le canzoni d'amore, di rabbia, di solitudine sono parti di un discorso musicale e poetico che non parla solo per chi abita le stesse radici dei Pitura. La terra desolata di Skardy è ovunque, ormai. Ovunque possono suonare allora i Pitura Freska. Saranno capiti benissimo". (Gianfranco Bettin - 1991) Il successo a livello locale tracima nel resto d'Italia, prima nei mille rivoli dell'home-taping, poi con "Ossigeno", la prima registrazione ufficiale su cassetta, e infine, travolgente, con l'uscita di "Na Bruta Banda" sul mercato ufficiale ad opera della Psycho Records.
Carmen Consoli
Carla Carmela Carmen Consoli nasce a Catania il 4 settembre del 1974, è alta circa 163 cm., non ha la patente e in cucina le piace tantissimo sperimentare. Il padre è siciliano di Catania mentre la madre, Maria Rosa, è originaria di Treviso. Carmen vive con la sua famiglia in un piccolo sobborgo nei dintorni di Catania, S.Giovanni la Punta, e sin dalla più tenera età comincia ad armeggiare con ciò che lei stessa definisce il "primo ed eterno giocattolo", ovvero la chitarra. Contagiata dal padre, chitarrista blues, Carmen comincia ad imparare i suoi primi accordi già da bambina. Progredisce di giorno in giorno e già a 14 anni comincia insieme al padre ad andare in giro nei locali per fare delle serate. Entra a far parte di una cover band, i "Moon's dog party", dove suona dei pezzi di artisti del calibro di Aretha Franklin, Otis Redding ed altri protagonisti del palcoscenico del blues-rock. Carmen comincia a frequentare una scuola di "perito informatico", ma la sua dote di poeta comincia già a venire a galla, tant'è che viene premiata ad un concorso di livello regionale grazie a questa poesia: All'uomo Occorre morire per dare un senso al destino ma bisogna nascere per conoscere il chiarore del proprio mattino Nonostante frequentasse una scuola che la metteva a contatto con discipline di tipo informatico, Carmen non ha molta simpatia per il computer (in un intervista dice infatti che si faceva passare i compiti da una sua amica). Erano anni di duro lavoro per la nostra Cantantessa: la mattina stava a scuola e lavorava, mentre la sera si dedicava alla sua vera passione, andando a fare delle serate nei pub. Carmen conosce poi le realtà dei centri sociali e per un breve periodo fa parte di una associazione di tipo benefico; successivamente gli viene proposto un buon lavoro a Roma. Purtroppo non ha fortuna, e rientra a Catania dove decide di iscriversi all'Università alla facoltà di lingue. La svolta nella sua carriera arriva in una delle sue tante serate: ad un matrimonio, dove Carmen canta ed incontra colui che diventerà il suo produttore, Francesco Virlinzi (della casa discografica catanese Cyclope-Records). Carmen fa così la sua primissima apparizione a Sanremo giovani, dove canta "Quello che sento". Carmen si presenta con dei capelli lunghi ed appare timida e un po' impacciata. Riesce poi ad arrivare al vero Sanremo, dove presenta il brano "Amore di plastica", che si fa subito notare per grinta ed originalità. Successivamente esce il suo primo album, "Due parole", composto da 11 canzoni quasi tutte suonate in versione "Unplugged". Carmen comincia a farsi conoscere e ad entrare nel cuore del pubblico: distribuisce la sua musica, gira ben due videoclip ("Amore di plastica" e "Lingua a Sonagli"), partecipa al concerto del 1° Maggio, a Max Generation, Sonoria, al Premio Recanati e al Premio Tenco e collabora ad un album tributo a Franco Battiato, dove suona e canta "L'animale". L'anno successivo Carmen si ripresenta al festival di Sanremo, dove canta "Confusa e Felice", che purtroppo non riscontrò il favore della giuria (e l'Italia comincia anche a prenderla un po' in giro per la sua voce... "Sai benissimo..."). Nonostante ciò, "Confusa e felice" diventa un tormentone delle radio. Carmen continua a fare esperienze: apre il tour di Raf, suona canzoni e cover. Nell'Aprile del 1997 esce l'album "Confusa e Felice" , che riscuote un grande quanto meritatissimo successo, e lo porta in tour (molto lungo, tant'è vero che lei stessa lo definì "un tour lungo una anno"). Dopo questa fatica dedica anima e corpo all'incisione di un nuovo album: "Mediamente Isterica", (che uscirà dopo un anno e mezzo dal suo precedente lavoro) che, al pari del precedente, riscontra grandissimo favore tra il pubblico. La Cantantessa continua il suo tour in tutta Italia, dopodiché torna nel palcoscenico del Teatro Ariston dove porta "In bianco e nero" e si piazza all'ottavo posto. Esce poi il suo nuovo album, "Stato di necessità" (dal quale lancia i singoli "In bianco e nero", "Parole di burro", col quale parteciperà anche al Festivalbar, ed "Orfeo") e comincia un tour girando in tutta Italia. Ora più che mai vi piacerebbe entrare in contatto con lei, vero? Bene, se volete potete farlo scrivendole a questo indirizzo: Carmen Consoli c/o Cyclope Records Viale Vittorio Veneto, 227 95126 Catania
Jesto funk
Disciplinatha
Meglio di no
Diaframma
"L'Unità " - Sabato 29 ottobre 1994 I Diaframma irrompono alla rassegna dedicata alla canzone d'autore SORPRESA: PUNK E RAP ALIENI AL TENCO Il Club Tenco si aggiorna. Senza ripudiare la gloriosa e sempre viva canzone d'autore, la rassegna sanremese apre al rock duro e alle "posse". E' molto piaciuta, ad esempio, la performance di Federico Fiumani e dei suoi Diaframma. [..] SANREMO. Per una volta ci siamo proprio divertiti. Quando sul palco di solito un po' serioso del Club Tenco è salito Federico Fiumani e i suoi Diaframma, impartendo una sana lezione di rock. Quello duro e rabbioso, con la chitarra che sferza e la batteria che picchia pesante. E lui, Fiumani, che rotola a terra nell'impeto, mentre il suono si fa incandescente, ai confini del punk. La platea si guarda in giro un po' attonita come a cercare spiegazioni, mentre il "grande vecchio" Amilcare Rambaldi, patròn storico della rassegna, pare perplesso, comunque interessato. E rispettoso. Un segno dei tempi, insomma, anche per il Club Tenco. Non più appannaggio esclusivo dei cantautori canonici, chitarra acustica ed atmosfera raccolta, ma ora terra di conquista per musica "altre". Finalmente.