Per il Signor G.
Siamo invecchiati insieme
anche senza parlarci
ognuno a modo suo
ma con le stesse rughe.
Ogni tanto apparivi
proprio dietro quel vetro
ed era una sorpresa
in tanto conformismo.
Volevi dir qualcosa
qualcosa di sensato
non era esagerato
in tanta confusione.
Parlavi sottovoce
com'era tua abitudine
ma tutti ammutolivano
come stessi gridando.
Salutavi con garbo
quasi a chiedere scusa
ma lasciavi in regalo
più di quanto richiesto.
Te ne andavi furtivo
quasi in punta dei piedi
come a voler far credere
fosse stato un equivoco.
ma senza preoccuparcene
convinti tutti e due
di essere immortali.
Tu avevi già capito
non c'era alcun bisogno
di misurare gli anni
e il proprio conto in banca.
Per sempre un grande artista
perché arricchisci gli altri
senza mai preoccuparti
di arricchire te stesso.
12 Gennaio 2003
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