In me silenzi lunghi di incertezza corde ritorte che desiderano il mare abbandono come uno sguardo su dal ponte finestra che non sa trovare il cielo. In te lontananza che vuole ritornare gabbia chiusa di uccello primavera nascosta sotto il ghiaccio bandoliera che affoga sotto il vento. Capirai forse un giorno le mie pene e con le ali farai una giravolta laddove più nessuno può vederti e dove il tempo si illumina di pace. Stanotte ascolterai ogni mio grido ma più di tutto sentirai il ricordo allora sembrerò meno distante e più di tutto proverai il tormento. La nave va veloce verso il giorno la neve cade piano alle mie spalle il silenzio si scioglie al tuo calore e poi mi sincronizzo sul futuro. Sei tu che ogni notte inseguo nei miei sogni quella di sempre quella dell'attesa e se mi manchi ora non è niente basta che il giorno poi ti riavvicini. 13 Novembre 1999
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Inside me long silences of uncertainty
Maybe one day you'll understand my pain November 13, 1999 |
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