UNA DI QUELLE

Era una di quelle giornate cosi' noiose che ti poteva venir bene scrivere un racconto. Non potevi scrivere un film, la fantasia volava bassa, ne' tantomeno organizzarlo, il mare era a piu' di 100 Km di distanza e faceva un certo caldo. Lei era partita, avevo dato quello stupido esame, e ne avrei potuto dare un altro. Ma ci avrei pensato in seguito. L' alcool mi aveva salvato, ma ora non aveva piu' niente da raccontarmi. Chi l'avrebbe mai detto che l'alcool ti porta a galla. Rischiavo di diventare un tecnico da piccolo, ma mi ero sbrigliato bene da tutta quella logica, con quella pozione da supermercato. Lei era partita, l'esame l'avevo dato. I miei due palliativi per tenermi in movimento erano cosi' svaniti, e io e la noia, invece, eravamo ancora qui. Non riuscivamo a dormire: cazzo com'e' difficile non fare niente! I giovani si drogavano tutti, ed era cosi' normale che era stupido parlare di droga. Era una societa' fatta cosi'. Ma a me non andava.Io non mi drogavo. Bevevo. Bevevo parecchio, piu' della media, ma neanche una canna. Non ero normale. E infatti non mi capivano prorpio. Non potevo biasimarli: non li capivo neanche io. Io e i govani non ci capivamo.Su questo eravamo d'accordo. Non era gente molto sensata. Erano tutti sprofondati in poltrone di gommapiuma. Un po' mi dispiaceva non far parte del clima del paese, cosi' come me lo aveva raccontato mio padre che invece lo aveva vissuto appieno. Ma a lui gli era andata bene. A me era toccato il giro sbagliato. Forse in una di quelle tribu' dell' africa mi sarei integrato meglio. In piu' vivevo tutto con quel posticipo che la mamma mi aveva regalato, chiudendomi, dopo il liceo, quattro anni nella torre prigione, senza tempo degli ingegneri. Ero sopravvissuto tenendomi vivo con l'alcool e giocando tutto il mio arsenale di fantasia per questa vita. Ora ne ero fuori.Impoverito e alcolizzato: finalmente libero. Ero un o dei piu' attivi, sempre in movimento, per tenermi in fuga pero'. Non potevo mai fermarmi in un posto. Non sapevo stare con la gente,.... e cosi' facevo fatica anche a fare una cena in compagnia, e loro tutti insieme a fumare canne. Era proprio gente da cui fuggire. .....Le donne arrivavano dopo a fumare, ma poi diventavano le piu' conservatrici, .....nonostante cio' le preferivo ancora agli uomini.