ATOL PRINCIPE ALLEGRO

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C'era una volta in un tempo lontano in un regno ancor piu' lontano un castello ove abitava un potentissimo re. Il re aveva tre bambini. Ivan Gorghi Atol. Il primo di questi prese un pentolone e se lo mise in capo. Allora il re capi' che avrebbe dato la guida dell'esercito a tale figliuolo. Il secondo stava sempre mangiando e il re decise avrebbe dovuto badare alle finanze del regno. Il terzo prese dell'acqua e si mise a fare scherzi bagnando tutta la corte. Il re che aveva quindi sitemato i primi due non sapeva che futuro pensare per il terzo, che era si di buon umore e sempre scherzoso ma non faceva altro che ora tirar l'acqua a quella cortigiana, ora lanciar farina sul cappello del giullare, ora nascondere le carte ai chiromanti quando questi venivano a consulto dal re. Il re non sapendo che decisione prendere, fece chiamare il piu' bravo dei suoi chiromanti. Questi inizio a leggere le carte per predire il futuro e disse: "vedo un futuro movimentato per questo giovane, vedo che incontrera' molte avventure lungo il suo cammino", quando il chiromante ando a pescare un'altra carta per continuare non trovo' piu' il mazzo. Ma avendo paura di deludere il re che era preoccupato per il destino del figliuolo, continuo' a predire inventando. E siccome era arrabbiato con il ragazzo che gli aveva nascosto le carte e che rideva contento e divertito disse: "ma un pericolo ci sara' per lui in patria, prima del diciottesimo anno d'eta dovra' lasciare il regno e tutte le sue terre se vorra' salvarsi.La' lontano trovera' il suo destino" , e poi aggiunse per dispetto "solo quando avra' trovato la' il gatto dalle sette code potra tornare." Convinto che un gatto con sette code non potesse esistere. Il re si convinse di cio' e cosi' arrivati velocemente i 17 anni Atol parti' con la benedizione del padre e ando' alla ricerca del gatto dalle sette code, mentre il perfido chiromante sghignazzava senza farsi vedere e comunque anche senza il suo mazzo di carte che non aveva piu' trovato, perche' Atol partendo le aveva prese con se. Cammina cammina cammina Atol inizio' a sentire una gran fame. Continuando a camminare arrivo' ad una casetta umile umile sotto le fronde di un'albero altissimo con grandi foglie d'oro e grappoli di pietre preziose. Dall'albero poi scendevano lunghi fili a cui erano legate varie vivande prelibate e vini deliziosi. Atol comincio' ad arrampicarsi sul tronco.Prese del formaggio e dell'ottima carne e mangio' fino a sentirsi sazio poi prese una bottiglia di vino e lassu' sull'albero la scolo'. Il vino era delizioso ma inebriante e Atol non riusciva a scendere perche' quando tentava di scendere si metteva a raccogliere i gioielli che non finivano mai. Infine si addormento' sull'albero su di un giaciglio fatto dalle foglie d'oro che aveva raccolto. L'indomani si risveglio' e penso' stavolta scendo e non raccolgo altro. Ma poi siccome sentiva una gran fame decise prima di mangiare ancora e cosi' gli venne sete e decise di bere solo un poco di vino ma poiche' era buonissimo ne scolo' non una ma due bottiglie. Ora finalmente soddisfatto decise di scendere, ma era ubriaco e si distraeva ad ogni foglia d'oro ad ogni gioiello ad ogni diamante che siccome crescevano infiniti insieme al cibo e al vino non lo facevano piu' scendere. Alla fine Atol si stanco' e si addormento' li sul ramo dove si trovava. Al risveglio aveva una gran fame, ma capi' che se avesse mangiato sarebbe rimasto bloccato un altro giorno sull'albero.Provo' a scendere ma si accorse che non aveva le forze e che doveva mangiare. Allora prese una pietra d'oro e invece che metterla da parte, come aveva fatto finora la lancio' sul tetto della casetta sperando in un aiuto. Dalla casetta usci la strega del bosco dorato che disse: "ragazzo tu sei salito su quell'albero e tu non vuoi scendere. Come ti posso aiutare ?" Atol allora rispose "io stavo cercando il gatto dalle sette code, sono salito sull'albero solo perche' avevo fame" e la strega allora disse "se sei salito solo per mangiare perche' raccogli tutte le pietre preziose e le foglie del mio albero, cosa mi doni in cambio ?" Atol allora regalo' le carte del chiromante alla strega, che leggendole vide che Atol diceva il vero e che era stato vittima di un inganno. Decise quindi di aiutarlo e gli disse di seguire lo scarabeo dai mille colori che stava sull'albero, dopo aver adeguatamente mangiato e bevuto. Atol quindi si sfamo con calma e poi gusto ancora il vino. Poi vide lo scarafaggio dai mille colori,e lo segui in un cunicolo che portava all'interno dell'albero. Non c'erano piu' oro ne pietre e cosi' Atol ammirando la festa dei colori sul guscio dello scarafaggio riusci' a tornare a terra. Atol ringrazio' la strega e questa per aiutarlo nella sua ricerca gli dono' un arpa di legno dal suono dolcissimo e si raccomando' di suonarla solo tre volte perche' per quelle tre volte aveva il potere di convincere chi l'avesse ascoltato a qualsiasi opinione. Atol promise che cosi avrebbe fatto. La strega del bosco dorato quindi disse: "per trovare il gatto dalle sette code devi prima liberare la fanciulla dalle trecce d'oro figlia del re del regno dei colori e lei ti dira dove e' il gatto dalle sette code.Ma prima dovrai sconfiggere il drago dalle sette teste della palude.Ora vai e mi raccomando ricorda che puoi usare l'arpa solo tre volte." Atol promise e parti'.Cammina cammina cammina lungo la strada si fermo' ad una taverna. Chiese da mangiare e da dormire.Mangio' e poi prese l'ultima stanza rimasta libera, vicino alla stalla dei cavalli. Quando stava per addormentarsi senti qualcuno che lo chiamava, si alzo' ando nella stalla.Un cavallo con voce umana gli disse: "ti prego Atol suona per me una musica" Atol rispose "sei solo un cavallo e non posso suonare per te", il cavallo allora lo prego' "suona per me solo qualche strofa", Atol rispose "non posso suonare l'arpa che tre volte,non posso suonare per te" il cavallo lo supplico' "suona almeno, una nota, per questo cavallo in questa stalla", Atol si convinse e suono' una bellissima canzone per il cavallo. Questo si trasformo' in un grande cavaliere.Con un movimento fulmineo, spezzo' con la spada le catene e poi si avvicino' ad Atol.Quindi disse: "Sono un cavaliere che ha provato a liberare la ragazza dalle trecce d'oro, avevo trovato la spada che puo' uccidere il drago, ma il mago della palude mi ha poi trasformato con un incantesimo nel mio cavallo finche' qualcuno non mi avesse ricordato che sono un uomo. Ti dono quindi la mia spada per sdebitarmi." Cosi disse nitri' e se ne ando'.Atol ricevette la spada. L'indomani compro' un cavallo dalla stalla, si assicuro' che non fosse un altro cavaliere e parti alla volta della palude. All' ingresso della valle della palude avvolto in una densa nebbia e in un fumo perenne strava ritto il mago della palude. Vestito con un lungo cappello e un abito ampio ricamato di d'oro e porpora. Quando vide arrivare Atol gli domando chi fosse, Atol rispose "sono il mio cavallo", il mago chiese dove andava, "alla palude" rispose Atol,"per qual ragione" indago' il mago con voce tonante, Atol rispose "a salvare la ragazza dalle trecce d'oro". Il mago allora, alzo' le mani al cielo e una tempesta si formo' in cielo poi punto' le braccia verso Atol e disse: "visto che sei gia il tuo cavallo in che animale vuoi che ti trasformi?, "nel gatto dalle sette code" rispose il giovane. Il mago lo trasformo' allora in un gatto con sette code. Atol allora diventato un gatto prese l'arpa e suonandola col le code trasformo il mago in un ranocchio che con tanto di cappello in testa, si tuffo' nella palude.Quando il gatto fini' di suonare la bellisima musica si trasformo' di nuovo in Atol. Il giovane Atol tornato se stesso segui la punta del cappello del ranocchio, che lo condusse proprio alla tana del drago che il mago andava ad avvertire. Il drago dalle sette teste si desto' e accese il cielo con vampate di fuoco che si riflettevano su tutta la palude. Poi domando' "come sei arrivato fin qui. Atol col la spada taglio la testa che aveva parlato. Allora il drago disse "chi ti ha mandato" e Atol taglio un'altra testa. "dove hai trovato la spada?" e Atol continuava a rispondere tagliando teste. Poi per ognuna delle seguenti domande "dov'e' il mio mago?" "che tempo fara' domani?" "sai quanto ha fatto l'inter?" Atol mozzo una testa.Rimasta l'ultima testa il giovane stremato disse: "drago tu hai sette teste come sette le vite dei gatti ma una e' la tua vita come una e' la tua coda" E il drago rispose "ebbravo hai imparato a contare". Atol allora con le ultime forze rimaste tiro' l'ultimo colpo di spada e uccise il drago. Quando vide la principessa della trecce d'oro che finalmente poteva uscire dal lago vide che era una bellissima fanciulla. E se ne innamoro'.La ragazza ando' verso l'eroe e lui pensando di invitarla a raccontare il segreto del gatto a sette code suono' l'ultima composizione dell'arpa la piu bella e la piu' dolce. La ragazza ringrazio' e poi disse "E' tutto piu' semplice di quel che pensi,la tua musica e' molto bella, ma la strega del bosco ti aveva ammonito di usarlo solo in caso dovessi lottare contro un nemico. Il gatto a sette code che tu hai a lungo cercato e' il gatto che sta sul sofa' di casa tua, perche' egli e' un gatto e come tale ha sette vite e per ogni vita ha una coda" poi prese per mano il giovane e insieme presero' finalmente la strada di casa. Quando giunsero al castello del buon padre, Atol e la sua sposa trovarono l'esercito schierato e furono fermati.Poi vennero poratati dal generale, che solo dopo un po' di fatica riconobbe suo fratello. Allora lo condusse a palazzo dove il secondo fratello impegnato in mille affari, non ebbe il tempo per riconoscerlo. Chi lo riconobbe fu invece il chiromante perfido che in quegl'anni, approfittando delle distrazioni dei fratelli di Atol aveva preso potere nella testa del vecchio Re. Convinse il re che Atol aveva tradito la fiducia del regno perche' era tornato invece che con il gatto a sette code in compagnia di una bellissima fanciulla e cio' indicava che non si preoccupava per il regno al quale avrebbe in questo modo portato sventura. La fanciulla prego' Atol di suonare l'arpa, per riportatare con la dolcezza del suono il re alla verita', ma Atol spiego' che aveva regalato l'ultima musica dolce gia' a lei, e allora il gatto dal sofa' salto' tra le braccia di lei. Il re osservo' incuriosito e lei spiego': "vede maesta' il gatto a sette code che Atol ha dovuto cercare e' il gatto che ha sul suo sofa di casa, perche' ogni gatto ha sette vite e quindi sette code, e cio' che era complicato e pericoloso ora e' semplice e dolce". Il re si accorse che cio' che diceva la ragazza era vero la abbraccio' e riabbraccio' poi suo figlio il giovane Atol. Fece arrestare il chiromante malvagio e fece celebrare le piu belle nozze del regno tra il giovane Atol e la bona ragazza dalle trecce d'oro.