La ditta organaria

La fabbrica di Organi Pinchi di Foligno è stata fondata nel 1930 dal Cav. L. Rino Pinchi che ha costruito organi di rilievo come quello delle cattedrali di Addis Abeba, Gimma, Rodi, Acquapendente, della Cappella Paolina in Vaticano, della Chiesa di S.Flaviano di Montefìascone, del Duomo di Cascia e del Duomo di Orvieto, tanto per citare alcune realizzazioni.

Nel 1975 la gestione dell'azienda è passata nelle mani del figlio Guido che da 18 anni collaborava con il padre e che da lui ha appreso la tecnica costruttiva e l'arte di intonare le canne.

Guido Pinchi, sensibile all'avanzata irresistibile del concerto di organo estetico-qualitativo, rivolge nuovamente la propria attenzione alla trasmissione meccanica dove si distingue per soluzioni tecniche personali pur nel rispetto della tradizione organarla classica, soprattutto umbra. Le sue più recenti opere sono quelle della chiesa Maria Immacolata di Foligno (PG); della chiesa Maria Immacolata di Gabicce Mare (PS); della chiesa dell'Ambasciata d'Italia di Bucarest; della chiesa di Santa Maria delle Grazie di

Lecce; del Conservatorio di musica di Campobasso; di St. Benedict's Stirine di Smithfield - Sidney; della chiesa del SS.mo Rosario di Lattano (BR); della chiesa Cuore Immacolato di Maria di Barletta (BA); di St. loachim's Church di Lidcombe - Sidney; della chiesa di Santa Maria della Verità di Viterbo, Sant'Antonio -Perugia, S. Rita - Bologna, Pontificio Collegio Germanico Ungarico-Roma, Conservatorio di Musica - Perugia... e la nostra chiesa parrocchiale di Falcade.

Questo è il 399° organo costruito dalla nostra Casa. Il progetto tecnico è stato svolto dal titolare come pure quello fonico, cercando di interpretare le esigenze della Committenza. Questo è stato il momento più interessante, caratterizzato dalla ricerca di misure e riferimenti per ottenere il risultato desiderato. L'aspetto strutturale dello strumento, con la presenza del Positivo Tergale, è chiaramente ispirato a modelli dell'Europa del nord e rispetta il cosiddetto "werkprinzip" racchiudendo ogni manuale in una propria cassa di risonanza dimensionata secondo l'altezza delle rispettive facciate del Principale (Positivo di 4', Grand'Organo di 6', Pedale di 8'). L'andamento delle facciate (in stagno) rispecchia quello delle canne interne. La manticeria è posta nel basamento ed è indipendente per ogni manuale con diverse pressioni del vento. I materiali con cui è stato costruito questo strumento sono tutti di primissima scelta. Il rovere massello è stato impiegato per i somieri, la pedaliera, i crivelli; la cassa e la consolle sono di legno massello di olmo, i ventilabri sono di abete. Anche le leve delle tastiere sono costruite con abete e poggiano su telai rinforzati in legno di faggio, i tasti diatonici sono ricoperti in bosso ed i cromatici in ebano. Le casse e le strutture portanti sono costruite con legni masselli escludendo quindi legni composti o profilati metallici in favore di una perfetta fusione armonica tra le strutture ed i corpi sonori. Le meccaniche sono, secondo la nostra consuetudine, agilissime e precise grazie all'impegno di particolari accorgimenti usati nella realizzazione; anche la trasmissione dei registri è puramente meccanica mediante pomelli, squadre e leve. Le canne, labiali e ad ancia, sono state costruite nel nostro laboratorio secondo criteri tradizionali, valutando, come si è detto, di volta in volta misure, materiali e leghe più opportuni. Le canne di legno sono state costruite in selezionatissimo abete rigatino esente da nodi con bocchette in legno duro e pareti unite ad incastro. L'intonazione e l'accordatura delle canne, come consuetudine, è stata svolta esclusivamente dai componenti della nostra famiglia facendo riferimento alla antica tradizione organaria adottando, in questo strumento, sonorità "meno italiane" a beneficio di una migliore esecuzione di un vasto repertorio.

Guido Pinchi