DIARIO DI PIETRO FOLLADOR

1943-1945

Inizia la pubblicazione di una serie di appunti scritti da Pietro Follador "Mort". Avendoli letti e avendoli trovati molto interessanti, ho deciso di renderli pubblici. Prima però mi son chiesto: che ne direbbe colui che li ha scritti? Credo che proprio lui sarebbe il primo a volerlo, perché, altrimenti, scriverli e scriverli in quel modo? Secondariamente: che ne diranno i suoi parenti? Credo che anche loro saranno più che contenti perché sentiranno ancora il proprio padre o nonno o parente, gridare con foga contro le ingiustizie e la guerra. Infine: che ne diranno i paesani di Falcade? La grandissima maggioranza sarà contenta di conoscere o ricordare avvenimenti che hanno inciso molto sulla vita e la storia della gente locale. Ci sono nomi e cognomi di persone che hanno fatto scelte che si sono dimostrate sbagliate o anche intollerabili: purtroppo è vero e non si può negare la storia. Far finta di niente non serve a nessuno è meglio dire quello che si sa e poi ritrovare la pace e andare avanti senza pesi sullo stomaco e rancori ormai inutili. In queste righe che leggeremo non troveremo però mai nomi di chi non era dalla parte dei tedeschi o dei fascisti: questo sicuramente perché se gli appunti fossero stati scoperti, il Follador non avrebbe voluto implicare persone innocenti.

Ma chi era PIETRO FOLLADOR " MORT"?

Follador Pietro nacque a Sappade il 14-dicembre-1882. Rimasto orfano di entrambi i genitori venne accolto da sua zia a Somor, dove visse fino al 15 maggio 1963. Nipote di Don Pietro Follador famoso poeta e scrittore, ereditò una grande passione per la scrittura e la cultura in genere. Tutte le associazioni di quel tempo l’hanno visto quale segretario ordinato e preciso. Moltissimi ancora lo ricordano quale cantore in chiesa, quale persona colta e sapiente. Durante il fascismo non temeva di manifestare le proprie idee. Scrisse parecchio contro questa ideologia e solo per non mettere in difficoltà la sua famiglia decise di bruciare ogni diario e scritto. Sposato con Ganz Rosa ebbe undici figli. Attualmente a Somor vive il figlio Follador Ernesto, che mi ha dato il permesso di pubblicare queste righe. Questo infatti è l’unico diario rimasto, anche perché non contiene mai nessun nome di persona che potesse poi subire vessazioni da parte del regime.

Pubblico inoltre questo diario anche perché un po’ alla volta chi viveva queste vicende se ne va e poi nessuno può né confermarle né criticarle. Tante cose infatti sono dovute al carattere, alle condizioni del tempo, alle poche e scarse informazioni, ecc. Piero "mort" non è uno storico di professione: ha solo scritto quello che lui vedeva e conosceva. Quindi è naturale che per altri non tutto sia accettabile o condivisibile. E ‘ una testimonianza però molto preziosa.

Un’ultima cosa: se qualcuno avesse delle fotografie di questo tempo e di queste vicende ci farebbe un grosso favore farcele vedere.

( Nel diario verranno quasi sempre messe solo le iniziali dei nomi e cognomi.)

LUGLIO 1943

Le armate anglo-americane, occupata la Sicilia, ora sono in Calabria e nessuno più le ferma nella loro marcia. Che cosa resterà delle nostre città?

25 LUGLIO

Oggi si sparse fulminea la notizia delle dimissioni di Mussolini. A sostituirlo è stato chiamato il maresciallo Pietro Badoglio. Ma che potrà fare ormai? Si può dire che la guerra è perduta.

Con la caduta di Mussolini è caduto tutto il fascismo. Si vede ora che non aveva un’anima, era solo materia. La Stampa pubblica lunghi articoli sulle infamie commesse da generali piccoli e grandi: favoritismi; ladronerie; sopraffazioni e chi più ne ha più ne metta. Una vera cloaca massima! Il popolo però è contento, sente di essere cittadino italiano e non più schiavo di vili mercanti.

Il Federale di Torino tenta di fuggire con 27 lingotti d’oro ma è acciuffato così pure il famoso Lumini (?), uno degli eroi dell’assassinio di Matteotti e ora pagheranno il fio di tutto.

Badoglio proclama lo stato d’assedio perché qua e là c’è stato qualche pronunciamento antifascista con morti e feriti. Ma il peggio si è che abbiamo in casa il secolare nemico d’Italia, i tedeschi!

Sciagurato fascismo. I nostri padri hanno lottato per secoli per cacciarli oltr’alpe e Mussolini, quel traditore, ha aperto loro le porte. Ed ora sono qui che spadroneggiano e "gavazzano" a spese nostre mentre il popolo soffre la fame.

SETTEMBRE 1943

Badoglio ha fatto un armistizio con gli anglo-americani, e i tedeschi avvertiti da un traditore si dice sia Cavallero, hanno assalito dapertuttole nostre truppe che prese alla sprovvista e non avendo ricevuto ordini di reagire si sono sbandate abbandonando tutto, hanno cercato di salvarsi gettando armi e divise, e vestiti come tanti accattoni per tutte le strade hanno cercato di raggiungere le proprie case. Ma i Tedeschi danno loro la caccia, catturano e uccidono senza nessuna civiltà. A Bolzano una compagnia di Carabinieri disarmata e inquadrata era ferma in una piazza. Un Carabiniere vista sua moglie che si avvicina per dargli un pacco fece un passo per prenderlo: viene steso morto da uno della scorta. La povera donna cadde svenuta e nessuno se ne curò. E i casi di barbarie inaudite sono innumerevoli. Accennerò solo ai pochi che conosco io, e che abitando quassù non posso conoscere che qualche raro caso.

Un soldato reduce dalla Russia e qui di passaggio e sbandato, mentre mangiava un boccone a casa nostra ci disse che non avrebbe mai più potuto dimenticare un episodio così bestiale come quello a cui dovette assistere in Russia.

C’era in una povera casetta una famiglia russa di cinque persone. Alcuni soldato germanici dissero a questi russi che venissero davanti alla casa che volevano far loro una fotografia. Essi vennero e si schierarono davanti alla loro casa , ma invece della macchina fotografica fecero scattare la mitragliatrice freddandoli tutti meno un bambino di tre anni che fu lasciato solfe abbandonato a una morte più spaventosa di quella dei suoi cari. Questa la civiltà che i tedeschi hanno portato in Russia!

Un ferito reduce dalla Libia racconta: "In uno dei tanti combattimenti di ritirata caddi ferito, caricato su di un camion insieme ad altri ci avviarono a Tripoli, ma sopraggiunte le truppe germaniche in fuga gettarono malamente a terra i poveri feriti e vi montarono loro obbligando l’autista a partire. Sopraggiunsero altri autocarri e in qualche modo furono raccolti e portati in salvo: e queste sono le benemerenze a cui hanno diritto gli alleati di Mussolini!

Ora stanno spogliandoci per bene e perché il popolo non veda le loro prodezze fanno suonare l’allarme antiaereo, tutti si precipitano nei rifugi e così possono fare man bassa di tutto quello che loro fa comodo senza testimoni importuni. Ogni mezz’ora sulla linea del Brennero vi passa un treno carico di ogni sorta di cose: il settimo comandamento per i tedeschi non esiste!…

La civilissima Germania ha ormai sorpassato queste anticaglie… Ora i tedeschi si arrabattano per far risuscitare il defunto partito fascista. Il Governo italiano dovette fuggire in Sicilia così pure il re e il principe. I tedeschi spadroneggiano per tutta Italia, non pare loro vero per tanta cuccagna, sarebbe troppo se durasse!

I tedeschi hanno fatto risuscitare il defunto partito fascista, hanno formato un governo fascista repubblicano, governo fantasma che non ha nessuna autorità, puntellato dai tedeschi.

I fascisti giocano d’audacia, cercano in tutti i modi di far risuscitare i caduti fasci di combattimento, ma pochi vi abboccano. La stampa che fino a pochi giorni fa aveva detto corna del fascismo ora è ridiventata fascista e su quei fogliacci non si legge che vituperi a Badoglio, al re e a tutti coloro che non vogliono essere fascisti. Ma tutti questi disgraziati non vogliono vedere che se sono ancora vivi lo devono proprio a Badoglio, che se esso non avesse proclamato immediatamente lo stato d’assedio oggi i fascisti non respirerebbero più , ma giustizia non alberga in carcasse fasciste.

I tedeschi che in principio avevano disarmato tutti i carabinieri ora li hanno di nuovo armati passandoli al loro servizio e obbligandoveli sotto pena di morte. Nei dintorni di Valdobbiadene un carabiniere che era tornato a casa si vide arrivare a casa il Podestà e il segretario politico e gli intimarono di riprendere il servizio viceversa avrebbero fucilato issofatto i suoi e dovette riprendere il servizio e ora si trova ad Agordo. Disse poi che se ritorna vivo a casa è deciso a vendicarsi . Quasi ogni giorno ci sono bombardamenti di città, Bolzano non è che rovine e i tedeschi non si curano di nulla. In un rifugio di una casa crollata si udivano le grida dei poveri rifugiati che avevano preclusa ogni uscita, invece di soccorrerli inviarono loro l’acqua e così perirono tutti annegati, questa è la civiltà tedesca.

E’ stata bombardata anche la città del Vaticano si disse da un aeroplano sconosciuto e allora si capisce che era tedesco: il diavolo ha insegnato loro a fare le pignatte non i coperchi!

Ho presente un fatto successo a Roma qualche tempo dopo la venuta dei tedeschi in Italia. Una comitiva di ufficiali tedeschi e italiani fecero un pranzo in un ristorante, alla fine chiacchierando di molte cose un italiano chiese così a bruciapelo che cosa farebbe un tedesco del Papa dopo la guerra. Salta fuori un tedesco e con la solita spavalderia propria di ogni ufficiale tedesco disse: faremo così! Prese un bicchiere e lo lanciò con violenza contro la parete credendo che fosse andato in mille pezzi. Ma il bicchiere benché fragile cadde sul pavimento senza aver sofferto il minimo danno e cadde in piedi, cioè dritto! Nessuno osò replicare e uno per volta se la svignarono. Avranno capito la lezione forse gli italiani, i tedeschi no di sicuro! Per il loro orgoglio il Papato è sempre un ostacolo insormontabile. Quel potere che li può condannare, è lì a condannarli senza mai poterlo vincere, non dà loro pace. Cannoni, aeroplani, carri armati e tutti i loro strumenti demoniaci sono impotenti contro un potere disarmato. Si arrabattino pure, aggiungano delitti a delitti, ma ancora per breve tempo: la giustizia sta per piombare loro addosso tremenda e non vi sarà barba di Hitler che la possa arrestare! Di loro non deve restare che la vergogna di essersi fatti guidare da un rinnegato traditore della sua patria.

Si ha la notizia da persone che furono sul luogo di altri delitti. In un paese del Piemonte vi fu uno scontro fra tedeschi e soldati italiani ribelli a loro. I tedeschi per vendetta di aver avuto la peggio, non seppero fare di meglio che incendiare il paese che era abbastanza grosso. In un altro per un fatto analogo sono stati fucilati tutti gli uomini e i giovani. Il parroco del luogo che voleva interporsi alla carneficina fu bruciato con il lanciafiamme. Per ogni tedesco che venisse ucciso, si fucilano da dieci a venti italiani; e così per ogni fascista cinque uomini. Così credono con il terrore di "mansuefare" i popoli. Loro dicono di avere la religione del sangue e perciò lo versano a fiumi. I nostri monti rosseggiano ancora del sangue dei nostri eroi, versato dai tedeschi nella guerra del 1915-18 e i fascisti si sono alleati ad essi, vi possono essere dei torti da parte di altri popoli verso di noi, ma per quanto gravi non saranno mai pari ai traditori fascisti! A chi dobbiamo la sventura di essere caduti in fondo a un tale abisso di mali? Se non ai fascisti? Di chi la colpa se le nostre città sono tuttora bombardate e distrutte: solo e unicamente dei tedeschi e fascisti! E ancora hanno la sfacciataggine di alzare la testa. E’ di ieri, si può dire, che un bellimbusto istruttore premilitare si vantava che il fascismo pianterà una nuova religione, e il detto fascista risponde al nome di E. C.. E’ di ieri si può dire che suo fratello A. accusava il Parroco don Giovanni Uccel di antifascismo perché predicava contro i disordini che si verificavano in parrocchia E’ di ieri che il sig. E. diceva a un giovanotto che era ora che andasse sotto le armi essendo stato per due volte rivedibile . Ma quel giovane si trova da quasi due anni sotto le armi, mentre loro sono imboscati, ecco il patriottismo dei fascisti. Panciofichisti e traditori e questo titolo non c’è barba di fascista che glielo possa togliere. E per sostenersi si sono alleati ai nostri carnefici.

Roma è stata bombardata per la terza volta, era stata dichiarata città aperta e perciò evacuata dalle truppe tedesche, ma essendo queste truppe ritornate subdolamente gli inglesi l’hanno bombardata e la stampa a gridare contro i ganster. I giornali tipo Gazzettino, Corriere della sera, ecc. fanno semplicemente schifo. Portano alle stelle i tedeschi che nei loro comunicati dicono sempre di aver ricacciato il nemico con gravi perdite e intanto sono retrocessi dal Volga e Odessa: come si vede una cosa da nulla…..Cosa sono mille e quasi trecento chilometri ..i tedeschi sono capaci di inghiottire ben altri rospi!

Si è sempre detto che i bolscevichi sono dei barbari e in parte è vero, ma fra loro vi è anche tanta brava gente e i nostri soldati che sono stati laggiù lo attestano, tanto è vero che alcuni fatti prigionieri sono stati rifocillati e poi rimandati. Basta questo solo fatto per dubitare della propaganda tedesco-fascista. In principio la propaganda tedesco-fascista ci aveva rimpinzato fino alla nausea delle notizie con le quali volevano dimostrare che i russi si erano preparati ad assalire l’Europa. Vero è che Stalin è imperialista come Hitler e come i fascisti, ma che si preparasse ad assalire l’Europa è falso e i fatti l’hanno dimostrato. Perché quando la Russia fu davvero preparata i tedeschi dovettero battere il tacco in tutta fretta e se i tedeschi perdono se lo sono meritato. Di loro non resterà che la memoria dei loro mostruosi e nefandi delitti commessi su inermi donne e per di più gravide.

Vieni ora Hitler difenditi dalle accuse che ti piovono da tutte le parti. Bambini infilzati sulle baionette, uomini sepolti vivi, donne gravide sventrate vive per estrarre loro il feto: queste sono le eroiche gesta dei tuoi civilissimi briganti. Ben a ragione una radio neutra ti dava del brigante ancora anni fa segno che ne sapeva di più di quello che tu avresti desiderato.

Dal fronte italiano le notizie sono poche. Gli Anglo-Americani avanzano a stento oppure attendono il momento sicuro. Due settimane fa Domenica del Corriere pubblicava in una delle sue pagine a colori che un piroscafo inglese caricava a Siracusa uno scaglione di bimbi fra i tre e quattordici anni per mandarli in Russia e la notizia era venuta da Lisbona , ma nessuno la crede. Da tre anni la stampa tedesco-fascista ha l’abitudine di rimpinzare di fanfaluche i suoi lettori che frottole più frottole meno non ci si bada più.

Si susseguono i bombardamenti di città aperte per esempio Bolzano. Credo nel bombardamento di Natale fu l’aeroplano inglese che suonò la sirena d’allarme e con manifesti lanciati raccomandava alla popolazione italiana di ritirarsi dalla città. Furono bombardate Vicenza, Padova, Treviso e altre ancora. Ora le provincie di Bolzano Trento e Belluno i tedeschi pretendono di averle annesse alla Germania: molto comodi loro! Il male si è che se non vengono presto gli anglo-americani o i russi c’è tutto il male da aspettarsi dai briganti tedesco-fascisti.

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