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L'alluvione del 1951 | Il Centro di Grignano Polesine |
BREVI CENNI SULLA PARROCCHIA DI GRIGNANO POLESINE La prima notizia di Grignano risale al 938 dopo Cristo, quando il marchese Almerico e Franca sua moglie lasciarono tutti i beni che tenevano nel territorio adriese (segue una enumerazione di terre fra le quali risulta Gragnano, Arquà, Borsea, Crespino, ecc.) "Il primo rettore della Chiesa di Grignano (allora chiesetta che si trovava dentro l’attuale Chiesa Parrocchiale a ridosso del campanile e lo dimostrano i pezzi di affresco che sono venuti alla luce nell’ultimo restauro del 1962) del quale si conosca il nome è del 1411, sotto Giacomo III° degli Obizzi, un "Henrico monaco Pomposiano" presentato in curato di essa da Cristoforo Trotti, priore di S. Agnese di Ferrara, vicario Generale di Pesaro, arcidiacono di Bologna, amministratore generale della Pomposa" (Bocchi "Della Sede episcopale di Adria" pag. 200). La Chiesa di San Rocco è stata consacrata il giorno 8 settembre 1544 da Tommaso Stella, vescovo di Salpi. Ecco come è stata descritta nel 1910 dal parroco Don Giovanni Zambelli: "La Chiesa di San Rocco dipende dalla Fabbriceria, sta a 15 metri dalla Chiesa Parrocchiale e consta del corpo della Chiesa, presbiterio senza cancellata e piccolo coro, manca di sagrestia. Ha tre altari, il maggiore porta la statua della Madonna di Loreto, è costruito in pietra cotta ed ha la mensa di marmo tutta di un pezzo….(il pezzo di altare sovrastante la mensa era tutto in legno lavorato e dorato; ora è stato restaurato e si trova nella cappella artistica vicino al campanile). L’altare laterale destro in onore della presentazione della B. Vergine; l’altare laterale sinistro in onore di San Lorenzo (anche la cornice e il quadro di questo altare è stato restaurato lo scorso anno ed è stato messo nella cappella artistica). Nella Chiesa vi è un solo quadro che rappresenta il Divin Redentore pendente dalla Croce (anche questo si trova nella cappella suddetta)" Nella Chiesa di San Rocco alloggiarono durante la guerra mondiale del 1915-18 le truppe in ritirata che recarono gravi danni. Un notevole e radicale cambiamento ha subito la Chiesa di San Rocco per opera del parroco Don Federico Donegatti dal 1945 al 1952, essendo stata cambiata in sala cinematografica e allora gli altari di cui abbiamo parlato furono trasportati uno in sagrestia (l’altare di S. Lorenzo) gli altri in granaio della Chiesa. Dal 1965 è stata adibita a palestra per i ragazzi della scuola media. L’attuale Chiesa Parrocchiale intitolata a S. Maria Assunta e a S. Benedetto è stata consacrata dal Vescovo Arnaldo Speroni nel 1773 e nel 1859 è stata completata e ampliata con le due navate laterali. La Chiesa Parrocchiale ha subito varie trasformazioni e ritocchi; nel 1876 fu restaurato il soffitto e dipinto dal pittore il Prof. Cessi; nel 1981 i dipinti furono ritoccati dal pittore Boniolo. Nel 1901è stato costruito e rialzato un nuovo pavimento (il vecchio pavimento originale dovrebbe essere mezzo metro circa più basso); nel 1909 fu costruito il battistero ottagonale che si trova vicino alla porta destra di chi entra in Chiesa) con la somma allora di L. 400 (quattrocento) da Rossi Massimiliano (padre della maestra Rossi Maria che ha fatto scuola fino a qualche anno fa a Grignano). Nel 1934 il presbiterio e il coro sono stati rivestiti di marmo. Nel 1935 è iniziato un restauro radicale della facciata (con ripristino dei suoi ornamenti originali: il Rosone, le metope e le rosette sia sul timpano in alto che sul portale) che è stata tinteggiata, e si è provveduto a sistemare il piazzale e le gradinate. Nel 1963 venne inaugurato il piazzale della Chiesa e dedicato a S. Benedetto; fu sistemato con aiuole, asfaltatura e illuminazione dal Comune di Rovigo. Nel 1962 sono iniziati gli ultimi restauri della Chiesa e il giorno 8 settembre 1963 furono inaugurati i lavori dal Vescovo Mons. Guido Maria Mazzocco. Il battistero restaurato nel 1959 ha una vasca battesimale molto antica (1563) sulla quale sono incisi tre stemmi di famiglie ignote. La cappella invernale (artistica) dove sono raccolti gli altari del cinquecento in legno dorato, è stata ricostruita dopo l’abbattimento della vecchia sagrestia pericolante per la guerra e l’alluvione, nel 1967. Curiosità da ricordare: durante gli scavi per il riscaldamento della Chiesa è venuta alla luce una tomba di un Padre benedettino, in Coro dietro all’altare maggiore. Anche durante la costruzione della Cappella invernale, dove ora si trovano gli altari in legno dorato, sono venute alla luce molte tombe. Un tempo il cimitero era situato attorno alla Chiesa dietro il campanile e nel cortile fra le due Chiese; le tombe sono ancora sotto i pavimenti del Coro e della Cappella. In sagrestia vi sono due lapidi ricordo; una a ricordo di Mons. Federico Donegatti parroco di Grignano, l’atra a ricordo di Mons. Carlo De Rossi Parroco di Grignano e Vicario Generale di tre vescovi; a lui venne dedicata una via del paese.
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