Più gli occhi serro e più i miei occhi vedono,
ché il dì posando su futili oggetti,
quando dormo, nel sonno guardan te,
e luci buie al buio in luce tendono.
Te che con lombra lombre fai lucenti,
qual vision sarebbe al chiaro giorno,
più chiara assai, di tua ombra lessenza,
se ad occhi ciechi tanto splendi in ombra:
quanta gioia ai miei occhi, vi dico, quando
ti guadassero nel giorno vivente
se in morta notte sui chiusi occhi stai,
bella ombra imperfetta, e il sonno fendi.
Notte è ogni giorno finché io veda te,
la notte è luce se in sogno ti svela.
(W. Shakespeare)