A un borghese

A me tu hai chiesto rime dolciastre?

Tu cerchi forse le slombate rime zuccherine, care ai borghesi?

Vedi, finora non ho cantato nulla, che tu non trovi aspro e difficile,

Vedi, finora non ho cantato nulla, che tu potessi seguire o capire, né te lo canto adesso;

(Io sono nato dagli stessi elementi, da cui è nata la guerra,

Il rullo dei tamburi lo giudico sempre una musica dolce, ed amo assai marziali marce funebri,

Che con lente melodie e palpiti convulsi aprano il mortorio di un ufficiale;)

E, ad ogni modo, che mai ha da vedere un poeta come sono io con uno come te? perciò lascia stare i miei libri,

E cullati con ciò che puoi capire, romanze per pianoforte,

Perché io non cullo nessuno e tu non potrai mai capirmi.

Walt Whitman

(da "Rulli di tamburo" [in "Foglie d'erba"], traduzione di Enzo Giachino)