Viaggio nel fenomeno Parapendio


"SALE IN BORSA IL CLUB PARAPENDIO VOLO VOLTURNO"

A Piana di Monte Verna, in località Prati, presso il club "RAINS" si vola, per la passione di due amanti della natura e del volo libero, con l'ulteriore scopo di socializzazione dei giovani e di far conoscere ulteriormente la bellezza e purezza della vita.
Un nuovo ed affascinante sport che ha catturato ed affascinato migliaia di
giovani rapiti agli sport di massa. Il parapendio è il mezzo per volare più semplice, pratico ed economico che esiste: 10 kg. di attrezzatura riposti in uno zaino facilmente trasportabili.
La sua nascita risale a poco più di dieci anni fa, grazie alla fantasia e volontà di un gruppo di paracadutisti decisi a svincolarsi dall'aereo e da tutte le sue complicazioni.
In pochi anni l'evoluzione è stata incredibile e stimolata da un numero sempre crescente di praticanti; essa si è mossa sia nel campo dei materiali e della progettazione, sia nel campo delle conoscenze tecniche aerodinamiche e aereologiche.
Con la didattica cresce continuamente anche il livello medio dei piloti.
Ad un primo periodo nel quale si cercava il record di permanenza in aria, culminato nel 1988 con la performance di un francese che con undici ore e ventitre minuti stabiliva l'ultimo primato, oggi si cerca di percorrere più distanza possibile e il record attuale è di 337 Km risalente al venticinque dicembre 1995 eseguito da un pilota sloveno.
A parte questi record che testimoniano solo la possibilità del mezzo, il parapendio è soprattutto una passione che contagia chi gli si avvicina.
E' difficile descrivere le emozioni, vissute in montagna, guardando la natura da una prospettiva completamente diversa, un ambiente e il cielo a noi completamente nuovo.
Le sensazioni sono molteplici tanto che oggi il parapendio è la disciplina più praticata al mondo (oltre 100.000 persone), è possibile provare questa sensazione incredibile con un volo in biposto.
L'apprendimento è piuttosto rapido e semplice grazie anche allo standard didattico attuale, per chi è interessato esistono corsi che permettono di ottenere il brevetto in breve tempo.
Il corso comprende lezioni di tecniche di decollo, atterraggio e controllo della vela in campetto scuola solitamente. L'avvicinamento al volo autonomo è dato da circa trenta voli (minimo 300 metri) e occorre imparare tutte le manovre richieste dal programma d'esame.
Tutte le varie fasi saranno video filmate e durante le lezioni teoriche serali si rivedono assieme all'istruttore approfondendo le nozioni di aerodinamica, meteorologia, tecniche di pilotaggio, sicurezza e medicina.

"VOLARE IN TERMICA"

In questo nostro appuntamento con il fenomeno Parapendio, affronteremo la problematica del volo in termica la straordinaria possibilità di sfruttare la struttura stessa dell'aria a favore del volo planato.
Il volo in termica non è soltanto un gesto tecnico, ma è una fusione dell'elemento aria, nella terza dimensione; è il momento nel quale il pilota apre le proprie conoscenze ad una sensazione nuova e sconosciuta; è la vera essenza del volo libero. Un'esperienza straordinaria, simile al volo degli uccelli: centrata una termica, il pilota inizia a salire.
Cos'è una Termica:
Le termiche sono masse d'aria relativamente più calda che sale, ma lo fanno in tanti modi diversi e con forme differenti; a terra una bolla d'aria può avere un diametro di 1,5 mt, oppure può essere una cosa gigantesca di 2 - 300 mt. S'innalzano e si ingrossano progressivamente a causa della pressione esterna che rende più facile a trovare e risalire una termica in quota che non vicino al pendio. La velocità di salita è determinata dalla differenza di temperatura con l'aria esterna si va mediamente da +1 a +5 m /s per raggiungere anche i + 10 m /s, a latitudini diverse e sotto l'influsso di nubi ad ampio sviluppo, si possono raggiungere anche i +20 m /s.
Nel prossimo numero parleremo dell'aria che ci circonda (l'atmosfera).

"METEOROLOGIA"

In questo nostro ultimo appuntamento, citiamo piccole nozioni teoriche sulla meteorologia. Tutti pensano che la meteorologia teorica sia complessa ed in parte oscura, ma non è così: essa è estremamente semplice e chiara.
La realtà, però è spesso differente dalle teorie o dalle supposizioni, è l'esperienza la migliore maestra, quanta più esperienza si ha tanto più con sicurezza si potranno condurre i voli.
Ogni giornata di volo è una lezione di meteorologia, in quanto bisogna osservare sempre con attenzione tutto ciò che accade e ci circonda.
Provate ad osservare il cielo: il blu intenso, ci suggerisce che l'aria è tersa e ciò può indicare che in quota c'è vento forte, in queste condizioni il volo con il parapendio è impossibile.
Durante la giornata però, grazie alla forte instabilità che si genera, si formeranno numerose ascendenze anche in basso dette "termiche blu" ed i valori di salita saranno elevati, infatti l'aria in situazioni del genere è spesso priva di umidità, impedendo così la formazione di nubi.
In presenza di nubi il vento in quota può essere visualizzato bene, poiché esse assumono una forma frastagliate e "ventata", e col passare delle ore tenderanno ad appiattirsi.

I FRONTI
I fronti sono delle perturbazioni che portano spesso precipitazioni di vario carattere che, in certi casi, rendono impossibile il volo anche per parecchi giorni.
IL fronte è definito come una superficie che separa due masse d'aria assai diverse per temperatura, densità, e velocità di spostamento.
Esistono due tipi di fronti: il fronte freddo e quello caldo.
Il fronte freddo è una massa d'aria che si incunea sotto una d'aria più calda e la spinge via. Si muove molto rapidamente e al suo arrivo si ha un forte aumento dell'intensità del vento, una repentina diminuzione della temperatura e della pressione; le precipitazioni sono abbondanti e violente, sovente a carattere temporalesco ma di breve durata.
Il suo arrivo è associato sulle ALPI al vento da nord che provoca spesso fenomeni di "FOHEN" ed il fatto più interessante è che dopo il suo passaggio lascia una massa d'aria molto instabile con giornate generalmente ottime per il volo.
Il fronte caldo è invece molto più lento ed il suo avvicinarsi può essere previsto anche qualche ora prima poiché all'orizzonte si vedrà il cielo velarsi di cirri e cirrostrati (nubi) le classiche pecorelle.
Il tempo sarà pessimo anche per settimane.

I CUMULI
Si chiamano cumuli perché quando la termica raggiunge la sua temperatura di rugiada le particelle di vapore acqueo condensano e si verifica un vero e proprio accumulo di molecole di acqua liquida - La nube diventa ben definita prendendo una forma a piramide, la base piatta e grigiastra, i bordi e la cima bianchi e lucenti.
Quando l'ascendenza si affievolisce, le particelle d'acqua che componevano la base vengono trasportate verso l'alto, non essendo più rimpiazzate (causa la minor ascendenza) il cumulo si ingrossa alla sommità e sembra una piramide capovolta. In seguito la nube si fraziona e sparisce dando luogo a correnti discendenti.
Se si vuol sapere se un cumulo e vivo o "morto" provate ad osservare se la punta di questa piramide immaginaria è rivolta in alto oppure in basso.
I cumuli che si sviluppano nel pomeriggio sono ben diversi, infatti diventano di dimensioni più grandi e ben definiti, la base diventa molto più scura ed assumono la forma di un candido cavolfiore. Questo è il segno che l'attività termica dovrebbe ormai essere organizzata, le ascendenze diventano abbastanza regolari e fisse, la turbolenza limitata.


Antonio Sangiovanni

 

 

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