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Sito telematico dedicato all'informazione, al confronto, al dibattito sui problemi connessi con il primo CONTRATTO DEI DIRIGENTI SCOLASTICI – a cura del D.S. Paolo Quintavalla  in servizio presso la Direzione Didattica 3° Circolo di Parma - In Rete dal maggio 2000 –

 

 

 

 

 

I presidi chiedono autonomia

Proposte a Illy

 

Messaggero Veneto – 20 luglio 2003

 

L’Associazione provinciale dei dirigenti scolastici di Pordenone, presieduta dal preside del liceo Leopardi-Majorana Sergio Chiarotto, ha presentato alla nuova giunta regionale le sue proposte in materia di istruzione e formazione.
I presidi pordenonesi hanno indirizzato al presidente Illy e agli assessori regionali all’istruzione, Antonaz, e alla formazione professionale, Cosolini, un documento nel quale avanzano due proposte: la prima a sostegno dell’“autonomia scolastica”, la seconda per realizzare un “sistema di istruzione e formazione professionale”.
Nel dettaglio, per quanto riguarda l’“autonomia scolastica” si propone che il consiglio regionale elabori una legge che riconosca «la libera e autonoma progettualità culturale e didattica di ciascun istituto scolastico», concedendo un sostegno finanziario alla progettualità degli istituti sia per l’attività di docenza sia per le attività formative integrate; tale sostegno dovrebbe essere per una quota legato ai dati oggettivi della singola istituzione scolastica (alunni, docenti) e per altra parte in relazione a progetti specifici coerenti con gli obiettivi e finalità indicati dall’amministrazione regionale. Viene chiesto inoltre un sostegno all’innovazione didattica e tecnologica, attraverso la promozione di attività di formazione dei docenti e il finanziamento di nuove apparecchiature e strutture didattiche.
Per quanto riguarda la seconda proposta, tesa a realizzare il “sistema di istruzione e formazione professionale”, nel documento si chiede che «venga data adeguata risposta alle esigenze formative dei giovani»: anche chi sceglie un percorso formativo “breve” (4 anni dopo la scuola media) deve acquisire elementi di cultura di base sufficenti a rendere possibile il passaggio al percorso liceale; vanno promossi accordi fra i centri di formazione professionale e gli istituti di scuola media superiore per garantire un buon livello qualitativo sia alla formazione professionale sia alla dimensione culturale ed educativa, e sarebbe opportuno anche elaborare strumenti istituzionali che rendano possibile un’interazione continua tra il “sistema dei Licei” e il “sistema della formazione e istruzione professionale”. Ultimo punto della proposta, la realizzazione di modalità significative di esperienze di stage e di alternanza scuola-lavoro. (e.d’a.)

 

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